Peter Polansky: “Cari scommettitori, non scommettete più su di me.”
Peter Polansky, forse stufato dai continui insulti, ha scritto un interessante tweet riferito.
“Cari scommettitori, non scommettete più su di me.”
La scorsa settimana il danese Mikael Torpegaard aveva battuto Polansky al torneo Challenger di Columbus in tre set.
Sicuramente dopo quell’incontro Peter avrà letto alcuni messaggi offensivi nei suoi confronti, ed è arrivato il tweet provocatorio.
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Io invece ne ho sentiti molti, ma tanti altri che sono in attivo…
del resto scommettendo contro altri scommettitori e non contro i bookmakers matematicamente circa il 50% é in attivo… non ci vuole molto a capirlo… e se hai buone conoscenze sportive, altrettante di statistica e non giochi d’istinto ma ragionando ti assicuro che é più facile far parte di quelli in attivo che non di quelli in passivo…
@ gbuttit (#1703031)
Bhè quello è chiaro, mai sentito uno scommettitore dire che è in passivo…..
Fra le varie condizioni c’era “se non rovina la famiglia” ed infatti ho fatto l’esempio di una scommessa al posto di una pizza e cinema mica di chi si rovina…
Quanto all’essere in attivo non é così difficile… intanto non scommetto contro i bookmakers ma contro altri scommettitori (sull’exchange betfair) quindi non parto svantaggiato come chi scommette contro i bookmaker… e poi avendo una certa conoscenza sportiva e delle scommesse (e non lasciandosi condizionare dal tifo o da altri eventi esterni) ti assicuro che non é così difficile e raro essere in attivo… c’é addirittura chi campa con quello, io no, ma comunque mi diverto e guadagno pure qualcosa…
Fino ad un anno fa la pensavo anch’io così, e continuo a pensarlo per tutti i giochi di puro azzardo, dalla roulette al “gratta e vinci”, mai comprato uno.
Però per le scommesse sportive, nella fattispecie tennis, ho leggermente cambiato idea, ed ho cominciato a frequentarle.
La mia motivazione non è per niente quella di guadagnare, ma è solo di sperimentare in concreto la mia perspicacia od ottusità nel fare un pronostico.
Più o meno tutti ci dilettiamo a prevedere un risultato, se a questa previsione invece dei fagioli del divertimento ci mettiamo qualche soldino, anche pochi, ecco che la previsione si fa più attenta, più intrigante.
Per non parlare del fatto che mi affascina la metodologia dei bookmakers per formulare le quote, e tutta la matematica che c’è dietro.
Confesso che sto scommettendo, un po’ perdo un po’ vinco, e se riuscirò a vincere un po’ di più ne sarò lieto non per i pochi euro in ballo ma perché sarò nel mio piccolo inorgoglito dall’essere stato capace di fare previsioni migliori della media.
Ciò premesso chi se la prende col giocatore che gli ha fatto perdere una scommessa è un emerito imbecille.
Come sempre (QUASI) LUCA di SONDRIO sono d’accordo con te sul fatto delle scommesse.
Per gbuttit
Poi de Gustibus se uno vuole buttare i soldi e si diverte(io colgo una certa difficoltà a essere contenti di aver buttato soldi, ma magari sono io che non capisco).
Non sarà il tuo caso ma ci sono persone e famiglie rovinate da questo vizio, che è stato riconosciuto come malattia.
Poi se tu sei in attivo sei la classica mosca di color viola con pallini color ebano.
Non me ne volere, ma io non capisco.
Intanto magari c’é chi si diverte anche a buttare soldi, se i soldi sono propri, guadagnati onestamente e la perdita non manda in rovina la famiglia é uno svago come un altro… magari qualcuno una sera invece di pizza e cinema preferisce farsi una scommessa e seguire l’evento su cui ha scommesso…
Ma comunque chi l’ha detto che scommettere equivalga a buttare soldi, io ad esempio sono sempre in attivo con le scommesse…
Io non ho mai capito che gusto c’è nel buttare via soldi con le scommesse sportive. E con i “gratta e vinci”. O al casinò.
Ma perchè discorso ipocrita?
Sarebbe ipocrita se si dicesse contrario alle scommesse perchè, come dici tu, ha il suo guadagno per l’esistenza delle scommesse…
Lui non dice di non scommettere sulle sue partite ma di non scommettere su di lui… nel senso che se lo giudicano poco affidabile, magari negato per questo sport e tutti i vari insulti che gli avranno rivolto, allora perchè invece non scommettono sul suo avversario o su un’altra partita?
Gli scommettitori (ed io lo sono) dovrebbero capire che quando sbagliano una scommessa é sempre colpa loro, hanno sbagliato qualche valutazione o semplicemente hanno rischiato troppo… invece guarda un po’ per molti é sempre colpa del giocatore che é scarso, é svogliato ecc… (ma allora perchè lo giochi…?)
Effettivamente non capisco perché i vari social, twitter in primis, non inseriscano dei filtri automatici per gli insulti più volgari, e non chiudano immediatamente gli account dei colpevoli, senza attendere segnalazioni da parte di altri utenti.
Anche la Vinci oggi è subissata da irripetibili volgarità, generate a raffica da più o meno sempre gli stessi utenti (non italiani, per fortuna), ci vorrebbe poco a ripulire l’ambiente.
Discorso ipocrita. Molti degli sponsor che permettono ai tornei certi montepremi sono le agenzie di scommesse. Chiaro che e’ necessario trovare il modo di intervenire contro chi si dedica a insultare i tennisti X una scommessa persa pero’ se non vuoi che la gente scommetta sulle tue partite rinuncia anche ai benefici económici che le scommesse apportano al tennis