Matteo de Vincentis: “sogno di giocare al Pietrangeli con tutto il tifo a mio favore. Per questo finale di stagione cercherò di conquistare qualche altro punto Atp”

12/09/2016 12:54 18 commenti
Matteo De Vincentis classe 1998
Matteo De Vincentis classe 1998

“Le emozioni che ho vissuto nell’ultima settimana in Romania rimarranno per sempre nel mio cuore. È stata un’esperienza fantastica”. È felice e soddisfatto il 18enne Matteo de Vincentis che, nel torneo futures a Bucarest conclusosi ieri e vinto dal lituano Grigelis, ha conquistato la prima vittoria nel circuito futures e il primo punto Atp. “Il torneo in Romania” – continua il giovane romano – “è stato molto duro, soprattutto per il numero di incontri giocati e per le condizioni di gioco. Ho sconfitto nel secondo turno di qualificazioni il n°1 del tabellone, con il quale ho giocato una partita di grande intensità e qualità, vincendo 7-6 6-2.
Infine l’ultimo turno di quali ho vinto 6-0 6-0 con Durnescu, avversario molto sotto tono rispetto ai match giocati in precedenza. In tabellone sono stato sorteggiato con Nicolae Frunza, giovane rumeno n°556 Atp, match sulla carta difficile da vincere, ma ci ho sempre creduto, punto su punto ed essere riuscito a prendere il primo punto con un avversario così di livello mi ha riempito di orgoglio e felicità. Oltretutto entrare nella classifica Atp era uno degli obiettivi che avevo prefissato assieme ai maestri.”

Molti appassionati di tennis non ti conoscono ancora. Presentati e raccontaci come è nata questa passione.

Sono un ragazzo di 18 anni che ha iniziato a giocare all’età di 6 anni, e subito mi sono innamorato di questo sport, appena ho preso in mano la racchetta per la prima volta.
All’inizio mi allenavo con mio papà al parco della Madonnetta circa due volte a settimana e con lui curavo qualsiasi aspetto del gioco. Successivamente, con l’aumentare del livello, ho girato per molti altri circoli, e adesso mi alleno al Verde Roma da quasi un anno.



Qual è il tuo staff attuale al Verde Roma?

Da inizio ottobre 2015 mi alleno stabilmente lì con i maestri Marcin Drozd e Alessandro Barba, oltre a molti altri membri dello staff.
Per quanto riguarda l’aspetto tennistico vengo seguito appunto da Marcin e Alessandro, inoltre fanno parte dello staff anche due preparatori fisici e uno mentale. L’estate mi alleno tutti i giorni tranne quando non si è in giro per tornei, mentre l’inverno mi alleno tre giorni di mattina e pomeriggio, due giorni solo pomeriggio e il week-end si decide in base al tipo di allenamento che si sta svolgendo.



Sei un tennista mancino, qual è la tua superficie preferita e quali sono i colpi da migliorare e quelli in cui ti senti più sicuro?

Per quanto riguarda la superficie preferita direi la terra battuta, anche se pure sul cemento il mio stile di gioco si adatta bene. Purtroppo quest’anno ho fatto solamente tornei in Italia ad eccezione di questo in Romania, visto che un problema alla mano mi ha fatto preferire tornei open all’attività internazione fino a maggio, quando il problema alla mano è scomparso e mi sono sentito pronto per partecipare ai futures, e in Italia si gioca quasi esclusivamente sulla terra.
Per i colpi direi che il servizio e il dritto sono i colpi con cui faccio più punti, ma anche con il rovescio sono molto solido.
Da migliorare sicuramente c’è la rapidità e l’esplosività, ma in generale ho tanti margini di miglioramento.



Come mai hai rinunciato a disputare il tuo ultimo anno da junior preferendo giocare solamente tornei pro?

Perchè negli anni precedenti ho avuto un maestro che purtroppo ha voluto che facessi solo open e futures, e non tornei junior. Penso abbia deciso questa cosa perchè li reputava inutili e mi ha fatto giocare futures, nonostante non avessi ancora il livello.
Quest’anno, invece, era inutile giocare tornei junior perchè sarebbe stato molto difficile prendere un buon ranking partendo da zero, ma se potessi tornare indietro avrei fatto molta più attività giovanile, soprattutto per poter entrare negli slam, possibilità che mi sono negato.



La vita del tennista è molto impegnativa. Come fai a conciliare il tennis con l’attività scolastica e quanto è difficile emergere e non essere soffocati dalle spese che il tennis comporta?

Purtroppo in Italia, se sei un atleta, è veramente dura andare alla scuola pubblica, poiché non danno nessun tipo d’aiuto. Per fortuna, per molti ragazzi come me, ci sta la possibilità di frequentare scuole paritarie o private, per continuare a studiare e ad allenarsi ad alto livello. Per quanto concerne l’aspetto economico sono aiutato completamente dai mei genitori, che mi sostengono in ogni cosa che faccio, ma spero di potermi mantenere economicamente da solo il prima possibile, questo è l’obbiettivo che spero di raggiungere nel minor tempo possibile.



Oltre al tennis hai altre passioni? Quali sono i tuoi interessi lontano dal campo da tennis?

Come tutti i ragazzi mi piace uscire e divertirmi, anche se con l’attività tennistica è difficile ritagliarsi del tempo libero. Oltre al tennis mi piace praticare il paddle, che adoro, il beach tennis e il beach soccer. Infine due mie grandi passioni restano il cinema e la playstation, e appena ho del tempo libero lo dedico anche a questi miei hobby, mi piacciono i film horror e giocare a Call of Duty e Fifa.



Quali sono gli obiettivi per questo finale di stagione?

Ad inizio anno mi ero prefissato di prendere la classifica Atp e passare 2.3.
In teoria dovrei essere riuscito a raggiungere tutti e due i miei obbiettivi, quindi per questo finale di stagione cercherò di migliorare il ranking Atp e prendere punti da 2.2, che mi manca varamente molto poco.



Qual è il tuo sogno nel cassetto? Che torneo vorresti giocare?

Il torneo che vorrei giocare sicuramente è il master 1000 di Roma, sul campo Pietrangeli, ma anche il centrale andrebbe bene, con tutto il tifo a mio favore. Poi ovviamente il mio sogno sarebbe quello di entrare nei top 100 e quindi poter disputare i tornei del grande slam. Sono obiettivi a lungo termine quindi non mi precludo la possibilità di andare anche più in alto, se possibile.
Colgo, infine, l’occasione per ringraziare tutti i lettori di livetennis.it che hanno speso del tempo per conoscermi, ovviamente i miei maestri Alessandro e Marcin per quello che stanno facendo per me, e infine i mei genitori che mi supportano in questo fantastico viaggio, ed è anche grazie a loro se ho fatto quest’intervista. Grazie a tutti.


Antonio Galizia


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18 commenti. Lasciane uno!

tommaso (Guest) 17-09-2016 12:25

Sarebbe il nuovo sparring della Giorgi, secondo alcuni

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Tennisaddicted (Guest) 13-09-2016 07:23

@ abba (#1692820)

Alcuni lettori sembrano scoprire con sorpresa che il tennis è uno sport per benestanti

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I love tennis (Guest) 13-09-2016 05:40

Allora resterà deluso dal nuovo Call of Duty dato che è un appassionato :mrgreen: mi spiace Matteo ma io a Fifa preferisco Pes :mrgreen: scherzi a parte,davvero obiettivi ambiziosi,speriamo possa raggiungerli,è anche molto umile nelle sue dichiarazioni,e molto grato ai genitori e ai suoi maestri.Bravo ragazzo.

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bYE (Guest) 12-09-2016 21:39

Scritto da zedarioz
Tanti sacrifici e anche un costo folle diventare professionisti. Due maestri, il mental coach, due allenamenti al giorno e non sai neanche se riuscirai a campare di questo sport (cioè entrare almeno nei 300: chi sta oltre i 300 vuol dire che è così ricco che può permettersi di giocare per passione).

Ma se sei forte la fit aiuta

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zedarioz 12-09-2016 20:39

Tanti sacrifici e anche un costo folle diventare professionisti. Due maestri, il mental coach, due allenamenti al giorno e non sai neanche se riuscirai a campare di questo sport (cioè entrare almeno nei 300: chi sta oltre i 300 vuol dire che è così ricco che può permettersi di giocare per passione).

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Daje Adelchi (Guest) 12-09-2016 20:10

Haha matte,ho la soddisfazione di averti battuto a Ping Pong,saluti da Orto

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Prince Conrad (Guest) 12-09-2016 18:13

Complimenti, Matteo!
Continua così.

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lupen (Guest) 12-09-2016 16:03

ok ! ti seguiremo ad ogni aggiornamento delle graduatorie. buona fortuna !!!

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abba (Guest) 12-09-2016 15:37

Bella intervista, in bocca al lupo a Matteo e a tutti i ragazzi che ci provano a vivere i loro sogni.
Non è difficle constatare ancora una volta come uno dei problemi del tennis italiano è che il bacino da cui si pesca viene drasticamente ridotto dalle possibilità economiche delle famiglie.
Le scuole private costano parecchio, le ore dei maestri lasciamo perdere (lui ha avuto il papà che lo ha formato, bella fortuna), gli ingressi sono nulli rispetto ai costi da sostenere.
Sono lapalissiano, ma ogni volta mi piace rimarcare questi aspetti perchè Re Angelone ancora un percorso di crescita in questo senso non pare lo abbia imboccato.

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asso (Guest) 12-09-2016 15:32

Io ci verrò di sicuro a farti il tifo al Foro!

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FognaFabio 12-09-2016 14:51

Grande Matteo

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drummer 12-09-2016 14:47

Bravo, in bocca al lupo, e complimenti per il primo punto atp, oltretutto in trasferta

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Paky 71 (Guest) 12-09-2016 14:33

Forza ragazzo…regalati e regalaci emozioni

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Luciano.N94 12-09-2016 14:20

Credici sempre,non fare l’errore di non crederci abbastanza,lavora,lavora e lavora e alla fine ti toglierai delle belle soddisfazioni.Forza e buona fortuna!

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king_scipion66 12-09-2016 14:04

Intanto il cognome è già di buon auspicio…. 😉 ..in bocca al lupo ragazzo!!

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El92 12-09-2016 13:56

Gli auguro il meglio possibile.
Credici sempre

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Sottile 12-09-2016 13:06

Bravo ragazzo, se la maggioranza delle tue intenzioni di tramuteranno in realtà arriverai lontano…

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Lorenzoj 12-09-2016 13:03

E bravo lui!!! Spero abbia un radioso futuro

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