Da Manerbio: La sfida generazione va a Matteo Donati
Il 21enne alessandrino supera Filippo Volandri in una partita molto vivace, giocata a viso aperto e piena di colpi spettacolari. Donati serve due volte per il match, poi deve annullare tre setpoint ma evita i rischi del terzo. “Bellissimo match, Volandri è un esempio e da lui posso solo imparare”. Eremin esce con qualche rimpianto.
Ci sono tredici anni di differenza tra Filippo Volandri (35 anni il prossimo 5 settembre) e Matteo Donati (nato il 28 febbraio 1995): nel match clou di lunedì al Trofeo Dimmidisì di Manerbio (42.500€, terra) ha prevalso la freschezza di Donati, vincitore col punteggio di 6-3 7-6 in una partita giocata benissimo nel primo set e molto combattuta nel secondo. Volandri recrimina per i tre setpoint consecutivi sciupati nel tie-break, quando si era trovato in vantaggio 4-1 e poi 6-3, peraltro dopo che Donati aveva servito due volte per il match (sul 5-4 e sul 6-5). Con l’acqua alla gola, Donati ha espresso il suo miglior tennis e ha ripreso per i capelli il tie-break, evitando un pericoloso terzo set: normale che fosse sollevato a fine partita. “Nel primo set ho giocato molto bene: ero aggressivo, avevo le idee chiare e ottime sensazioni, inoltre il campo piuttosto veloce mi ha aiutato. Nel secondo lui è salito, io ho fatto meno punti al servizio e nello scambio era avvantaggiato lui. Quando la metti sulla lotta, negli spostamenti si trova più a suo agio. Però sono rimasto concentrato, specie dopo aver servito due volte per il match. Ho commesso qualche errore di troppo, è vero, ma ero io a dover tenere in mano il gioco e prendere rischi. Nel complesso penso che sia stata una bellissima partita”. Donati ha mostrato un grande rispetto per Volandri. “Per me era un esempio, è stato a lungo il numero 1 italiano e ha tante cose da insegnarmi”. Da parte sua, il livornese ha giocato un buon match, affidandosi al solito rovescio e a una buonissima condizione fisica, ma Donati è stato molto attento tatticamente. In alcuni frangenti, “Filo” si è fatto un po’ prendere dal nervoso: comprensibile, visto che lunedì prossimo perderà i punti della semifinale conquistata l’anno scorso. Il Donati di questi mesi è un giocatore più muscolare rispetto a quello di 1-2 anni fa, cerca con più insistenza le rotazioni, anche pesanti, specie con il dritto. “Ho cercato di mettere più peso sulla palla, specie quando mi trovo lontano dalla riga, per alzare la traiettoria e recuperare la posizione. Quando ho i piedi dentro il campo, cerco comunque di chiudere il punto. Le palle cariche di topspin sono un’arma-chiave, mi permettono di scambiare senza troppi affanni, e saranno ancora più importanti in futuro”. Attualmente numero 234 ATP, Donati si è ritrovato dopo i tanti acciacchi di inizio stagione. Negli ultimi tre mesi ha colto la finale a Caltanissetta, la qualificazione sfiorata al Roland Garros e i quarti a Milano, Cortina e Fano. “Ora va molto meglio – conclude Matteo – finalmente siamo riusciti a far fruttare il gran lavoro fatto in inverno, purtroppo nei primi mesi non l’avevo messo in pratica per una serie di problemi fisici. Miglioro giorno dopo giorno, ma c’è ancora tanto da lavorare”. Al secondo turno, il piemontese se la vedrà con il vincente del match tra Daniel Gimeno Traver (recente finalista a Cordenons) e il portoghese Frederico Ferreira Silva.
EREMIN SCIUPA DIVERSE OCCASIONI – Niente da fare per Edoardo Eremin. Si sapeva che il match contro Elias Ymer sarebbe stato complicato, ma l’azzurro esce di scena tra mille rimpianti. Il “colored” svedese si è imposto 6-4 7-6, ma in entrambi i set il potentissimo Eremin ha avuto le sue chance. Grida vendetta l’ultimo game del primo set, in cui ha avuto ben sei palle break sul servizio di Ymer. Non le ha sfruttate e il primo setpoint gli è stato fatale. A causa della durata degli altri match, l’incontro è stato spostato sul Campo 2, il più remoto del club, e per lunghi tratti i due hanno giocato col sole calante negli occhi. Nel secondo set, dopo aver perso un game di risposta in cui era stato 0-40, Ymer ha letteralmente sfasciato la sua racchetta, picchiandola ripetutamente contro il terreno. Ne ha pagato le conseguenze nel game successivo, ma Eremin non ha saputo chiudere quando ha servito sul 5-3. Al tie-break, lo svedese ha colto lo strappo decisivo negli ultimi tre punti, passando da 4-4 a 7-4.
SUPER MARTEDI’ – Martedì è prevista la conclusione del primo turno, con ben 12 match di singolare. Da segnalare l’esordio di Stefanos Tsitsipas, attesissima wild card e numero 1 del mondo junior, opposto al brasiliano Fabiano De Paula. Sul Centrale ci sarà il duro compito di Andrea Pellegrino, impegnato contro Gerald Melzer (prima testa di serie e unico top-100 in tabellone), mentre il programma sarà inaugurato da Lorenzo Sonego (contro Andrej Martin) e Marco Cecchinato (contro Nils Langer). Da seguire Krajinovic-Santillan: da una parte l’ex grande promessa serba, dall’altra il giapponese dai nonni spagnoli che quest’anno ha fatto faville nei Futures e si sta già disimpegnando bene nei Challenger.
ATP Challenger Trofeo Dimmidisì – Manerbio (42.500€, Terra)
Turno di Qualificazione
Jonathan Eysseric (FRA) b. Albert Alcaraz Ivorra (SPA) 7-6(5) 6-1
Nikola Mektic (CRO) b. Viktor Galovic (CRO) 7-6(5) 6-1
Walter Trusendi (ITA) b. Pedro Martinez Portero (SPA) 6-3 5-7 6-4
Laurynas Grigelis (LTU) b. Bastian Malla (CIL) 6-2 6-1
Primo Turno Tabellone Principale
Adrian Ungur (ROM) b. Christian Garin (CIL) 6-1 6-1
Kenny De Schepper (FRA) b. Pedro Cachin (ARG) 4-6 6-3 7-5
Elias Ymer (SWE) b. Edoardo Eremin (ITA) 6-4 7-6(4)
Matteo Donati (ITA) b. Filippo Volandri (ITA) 6-3 7-6(7)
Primo Turno Doppio
Mark Vervoort / Ilija Vucic (NED-SRB) b. Luca Margaroli / Lucas Miedler (SUI-AUT) 6-1 6-2
Andrej Martin / Gerald Melzer (SVK-AUT) b. Filippo Baldi / Andrea Pellegrino (ITA-ITA) 5-7 7-5 10-3
Alessandro Motti / Hsien Yin Peng (ITA-TPE) b. Ariel Behar / Fabiano De Paula (URU-BRA) 7-6 6-3(8)
TAG: Challenger Manerbio, Challenger Manerbio 2016
4 commenti
@ gido (#1675569)
facile sul veloce
@ gido (#1675569)
Esatto…Forza Teo!!!
Con qualche fatica di troppo in fase di chiusura però bravo Matteo, Filippo sulla terra è ancora ostico!
bravo Matteo: ottima l’idea di alzare la palla in topspin per avere più tempo per recuperare .. potrebbe essere davvero una soluzione vincente anche sul veloce