Roger Federer: quante nubi sul futuro…
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno: i tanti appassionati avevano già l’acquolina in bocca e pregustavano di vederlo all’opera in quel di Rio e in più specialità, ma purtroppo Roger Federer non prenderà parte ai Giochi olimpici brasiliani, chiudendo peraltro anticipatamente la propria stagione tennistica.
Problemi fisici che non permetteranno all’atleta svizzero di difendere i colori della propria bandiera, problematiche che ne hanno già compromesso ampiamente un 2016 avaro di soddisfazioni e che hanno mostrato un Federer in affanno e mai in grado di lottare realmente per grandi traguardi.
Il problema però è la percezione che si ha in maniera generalizzata del tennis (e di conseguenza delle prestazioni) del buon Roger: i discorsi sugli anni che passano è vero che spesso sono stati enfatizzati ma purtroppo, per il bel tennis, hanno un fondo di verità. I picchi e i grandi trionfi appaiono oramai alle spalle di Federer, vuoi per la concorrenza spietata che in questi anni ha portato avanti Djokovic, vuoi per il ritrovato senso di leadership di Andy Murray, vuoi per un circuito stancante che soprattutto nella distanza dei 3 set su 5 nelle prove del Grande Slam, privano l’uomo dei record rossocrociato di energie preziose e fondamentali per la conquista dei tornei più importanti.
L’età incide anche, e non potrebbe essere altrimenti, sul fattore fisico: gli acciacchi, le noie muscolari, fanno inesorabilmente parte di una fase della vita sportiva in cui lo smalto e l’esplosività non sono e non possono essere più quelli di una volta, o per intenderci di quando la routine e lo stress del circuito potevano essere tranquillamente tenuti a bada.
È sicuramente una pena, perché con Federer in campo lo spettacolo è assicurato ma tutto ciò deve essere messo in conto: se non assisteremo a un ritiro prossimo venturo sicuramente assisteremo a molti più forfait nei tornei Masters1000 o a prestazioni nei quattro appuntamenti del Grande Slam non in linea con quelle che sono da sempre e saranno per sempre le aspettative che ruotano e ruoteranno intorno a re Roger.
Gli appassionati devono acquisire la medesima consapevolezza che con il tempo e per ragioni diverse hanno fatto propria riguardo un altro campionissimo degli anni 2000, lo spagnolo Rafa Nadal: l’augurio è che Federer sia a pieno regime per l’anno che verrà, per un 2017 che lo possa vedere sempre protagonista nei vari appuntamenti ATP con la speranza che possa regalarci sorprese e successi in parte inattesi. La strada però, è in salita.
Alessandro Orecchio
TAG: Federer, Roger Federer
bah… io mi auguro che continui a giocare se non altro perchè anche con una gamba sola risulterebbe comunque uno spettacolo vederlo…
Non credo che sia solo un discorso di menisco hai ragione @LoSvizzero credo sia più in gioco un discorso complessivo di forma fisica e di recuperi che ormai non sono più quelli di un ventenne…
Poi personalmente ho guardato giocare Hewitt fino a qualche mese fa facendo pure un tifo sfrenato e pure da tifoso di Nole guarderei anche Federer a maggior ragione per quello che può ancora dare e perchè nel tennis è tuttora il miglior spettacolo proponibile. Qualche dubbio sulla competitività (per Federer essere competitivo significa vincere e qualcosa di importante, non un 1000 all’anno) credo sia legittimo
il tennis senza il RE è come lo sci senza Albertone e la motogp senza il Dottore
@ Crapa (#1654970)
Concordo con te ma c’è chi proprio non vuole capire il punto del discorso.
Se è per questo tra il 2015 e il 2016 ha anche perso tre volte in tre slam consecutivi contro Djokovic, contribuendo attivamente al raggiungimento di quello che è stato di gran lunga il risultato più importante ottenuto in carriera dal suo rivale (i 4 dlam consecutivi). Questo sì che è qualcosa di cui andare fieri per una leggenda come lui, qualcosa per cui è valso la pena di continuare a giocare 🙄
@ quandosmetterogervendolatv (#1654871)
Ti sfugge un particolare: quelli a cui alludi sono bravi giocatori ma normali, per loro raggiungere i risultati di un Feder decadente è qualcosa di eccezionale che può dare un significato diverso ad un’intera carriera.
Roger fa parte della stirpe dei giocatori straordinari, e certi risultati non aggiungono, e non tolgono, niente a quanto già fatto in carriera.
Avrei preferito vedere Roger chiudere la carriera da vincitore della Davis, piuttosto che vederlo tra un anno o due a chiudere da vincitore del Gerry Weber Open o da finalista perdente di Wimbledon… sempre se tutto andrà bene, altrimenti nemmeno quella.
@ superpeppe (#1654781)
Ripeto, 5 o 6 titoli in più e una serie di finali Slam PERSE, cosa aggiungono in più o in meno?
Niente
@ Crapa (#1654710)
Replico a un commento precedente….Ma come è possibile fare valutazioni negative della stagione e più in generale della opportunità di continuare a giocare? Semifinale a Wimbledon, semifinale agli A.O. , sono per la stragrande maggioranza dei giocatori traguardi mai raggiunti non solo nella stessa stagione ma in tutta la carriera.
Meste e malinconiche saranno le carriere (non solo in fine carriera) degli altri.
Secondo voi Fognini (tanto per fare un nome a caso) non avrebbe fatto carte false per avere gli stessi risultati di Roger quest’anno.
E se per ipotesi ciò fosse possibile… si definirebbe mesta e malinconica la sua stagione?
@ Ktulu (#1654788)
quindi da 5945 attuali finira’ a 2130?
Sto in svizzera da due settimane.qui a Ginevra si parla che Roger federer per problemi al menisco non può più competere su campi in cemento.brutta tegola.mah.e non si sa se giocherà solo subterra e erba.mah
La race calcola i punti fatti nell’anno solare, che ora sono quelli con cui chiuderà la stagione (2130).
Dovrebbe piazzarsi intorno alla posizione n.16.
Ha
E quest’anno nonostante tutti gli accachi fisici hanno raggiunto due semifinali slam sfiorando l’ennesima finale a Wimbledon
Si infatti nel 2015 ha vinto 5/6 titoli tra cui un master 1000 e raggiunto due finali slam e battuto tre volte il n 1 del mondo. Hai ragione. Dopo il 2014 non ha aggiunto niente alla sua straordinaria carriera
@ riccardo (#1654731)
scusa ma non so cos’e’ la race…io intendevo punti 5945 classifica atp
Veramente il 34enne Baresi, infortunato al menisco nella seconda gara del girone con la Norvegia, rientrò per la finale con il Brasile 25 giorni dopo e giocò alla grandissima. Considerando che il tennis, a differenza del calcio, non prevede il contatto fisico (e Baresi giocando da libero era spesso costretto al contrasto), conto che Roger possa rientrare tecnicamente in massimo 30 giorni, se salta tutta la stagione avrà i suoi motivi.
Nella race ha 2130
Col senno di poi, ma neanche tanto, avrebbe fatto meglio a ritirarsi a fine 2014 con la conquista della Coppa Davis.
Dopo di allora sportivamente parlando non ha aggiunto niente alla sua straordinaria carriera.
Adesso invece rischia concretamente di chiude la carriera in modo mesto e malinconico.
@ pallettaro75 (#1654659)
Il paragone non regge…Nadal ha 5 anni in meno e si è già fermato per infortuni (o presunti tali) molte più volte di Federer…
@ pallettaro75 (#1654659)
Gia…chissa perché….
@ gik (#1654611)
Sì, oltre la 15 posizione pare.
Cmq dire menisco vuol dire tutto vuol dire niente, Baresi rimase fuori un mese Rossi 4….se non sei nello staff non puoi sapere cosa realmente ha. Detto questo lui ha già recuperato e avrebbe anche benissimo potuto fare finale a Wimbledon, lo stop servirà per recuperare al meglio e non portarsi dietro dolori e dolorini.
Secondo me ha capito che dopo gli Us Open sarebbe precipitato in classifica, allora è una mossa per avere il RANKING PROTETTO a Wimbledon 2017 come testa di serie n. 3 e tentare l’ultimo assalto prima del ritiro. Ne sono convinto
se era Rafa già si sarebbe parlato di silent ban…
federer ha 5945 punti nella race
Apprezzo sempre gli spunti di Orecchio, ma in questo caso (forse perché sono da anni e anni un “supertifoso” di Roger…) un paio di affermazioni mi lasciano perplesso… Il 2016 è stato sicuramente un anno avaro di soddisfazioni per Federer, ma sta di fatto che ha sfiorato la finale a Wimbledon e ha offerto altre prove di altissimo livello… Vedere una partita di Roger offre comunque talmente tanto che accanirsi a parlare del suo declino lo trovo sinceramente fuori luogo e anche irrispettoso nei suoi confronti. Io credo che dovremmo tutti quanti sostenerlo in qualsiasi modo sperando che il sostegno della gente ritardi il più possibile il triste giorno del suo ritiro. Roger è un esempio, una fonte d’ispirazione ineguagliabile per tutti i giovani attori di questo sport crudele e meraviglioso. Auguriamoci che ci regali ancora partite come quella sfortunata con Raonic dove pur sconfitto, ha saputo come sempre emozionare ed emozionarsi… Paragone con Nadal addirittura imbarazzante… Buon tennis a tutti e grazie comunque come sempre all’arguto Orecchio.
Nel calcio ricordo recuperi lampo (Baresi ai mondiali USA 94 tornò in tempo per la finale, circa un mese…) poi chissà…. immagino che smettere per 6 mesi non sia stata una decisione semplice e lo avrà fatto per il miglior recupero possibile…
Mi chiedo… nella race ha 2130 punti… finisce ampiamente fuori dalla top ten corretto?
Ieri sera durante la diretta di Toronto i telecronisti hanno paventato altri motivi.Quali siano è però oscuro…
concordo….non ce la contano giusta
So di pretendere molto ma qui urge un ricambio all’altezza con passaggio di consegne a fine 2017 stile Pete-Roger…..altrimenti con i maratoneti palestrati di oggi si puo’ aprire una clinica per le persone che soffrono d’insonnia…..
Ma secondo te cosa potrebbe esserci sotto di altro? Dicci pure, sbilanciati.
@ paoli (#1654498)
E’ possibilissimo, succede sempre anche nel calcio. Specialmente se hai 35 anni e non 25
secondo me c’è dell’altro sotto che non ha detto, non è possibile stare fuori 6 mesi per un menisco…tra l’altro a Wimbledon stava bene (anche se non ha giocato proprio proprio benissimo)