Diario da Biella- Day 3
La giornata di oggi non presentava ancora nessun incontro del Main Draw per quanto riguarda il singolare, infatti si sono giocati solamente alcuni doppi ed è stato delineato in maniera definitiva il tabellone principale, con l’aggiunta dei quattro giocatori che ancora dovevano disputare l’ultimo turno di qualificazione.
Proprio i match del turno finale di qualificazione sono stati i primi ad essere giocati questa mattina. Il mio dovere mi ha portato sul centrale (che oggi è stato l’unico campo utilizzato oltre al campo 7), dove il croato Viktor Galovic si è scontrato con il più quotato Yann Marti, svizzero testa di serie N.8 delle qualificazioni. Il pronostico è stato subito sovvertito dal campo, che ha mostrato una volta di più le qualità da big server del croato (che a mio parere merita una classifica nettamente superiore a quella attuale, che lo posiziona al numero 602 del ranking ATP), oltre ad aver evidenziato la scarsa condizione mentale di Marti, il quale ha criticato tutto il criticabile (racchetta, campo, corde ecc.) ed ha insultato l’avversario senza contegno durante tutto il primo parziale. Il primo set è stato infatti vinto da Galovic con l’inequivocabile score di 6-2. Il secondo set è iniziato come si era concluso il primo ed infatti il venticinquenne croato si è subito portato sul 5-2, grazie a diverse buone accelerazioni di dritto e anche grazie ad una enorme moltitudine di errori da parte dello svizzero. Arrivati a questo punto, nel quale la partita sembrava essere ormai conclusa in favore di Galovic, Marti ha iniziato a tirare tutti i colpi al massimo, senza curarsi di un possibile errore e, sorprendentemente, questa tattica che rappresentava palesemente l’ultima spiaggia per lo svizzero si è rivelata favorevole, ed infatti Marti è riuscito a trascinare in questo modo la partita fino al tie break. Questo è iniziato con un doppio fallo di Galovic, che sembrava poter presagire il completamento della rimonta di Marti. Al contrario, questo ha spronato il gigante croato, che ha poi vinto la partita grazie a un duro punto conclusosi con un errore in rete di Marti. La partita è stata nel complesso di buon livello, con Galovic che, se gioca come ha fatto in questi ultimi giorni, domani avrà buone possibilità di passare anche il primo turno contro l’austiaco Linzer (ultimo giocatore ad essere entrato direttamente nel Main Draw).
Contemporaneamente sul campo 7 era in corso un monologo del bosniaco Brkic, il quale, dopo essere andato 2-0 sotto, ha fatto valere la maggiore esperienza e soprattutto la maggiore qualità del suo gioco lasciando solo le briciole al malcapitato Loic Perret. Lo svizzero, nonostante abbia perso quest’ultimo match 6-3 6-1, può essere soddisfatto del suo torneo (ha infatti estromesso dalla competizione il nostro Lorenzo Sonego) e del suo gioco, che mi è apparso molto solido e convincente (anche se oggi ovviamente molto meno dei giorni scorsi).
Molto piacevole ed interessante mi è apparso invece il successivo incontro in programma sul campo 7. Sto parlando del derby argentino tra le due teste di serie Hernan Casanova (N.2 del seeding) e Andrea Collarini (N.7 del seeding). Personalmente nutro una grande simpatia per quest’ultimo, che mi ha conquistato con la sua garra e il suo gioco da terraiolo puro (e anche grazie alla bellezza della sua fidanzata se devo essere sincero), che soffre e lotta su ogni palla e non si dà mai pace, cercando di trovare sempre la soluzione migliore in maniera estremamente lucida. Il mio prediletto ha però perso malamente il primo set (con me in campo ad “arbitrare”), poiché non ha mai trovato dei vincenti e ha sofferto moltissimo il gioco martellante del suo avversario. Avversario che ha anche avuto tre palle break consecutive nel corso del secondo parziale, che avrebbero chiuso definitivamente i giochi per la qualificazione, ma non è riuscito a concretizzarne nemmeno una. In questo modo Collarini è riuscito con la sua sopracitata lucidità a vincere il secondo set e poi a concludere la partita per 6-4 al terzo, sfruttando in entrambi i casi l’unica palla break concessa da Casanova, che esce così di scena dal torneo, deludendo le aspettative.
Sul centrale stava avendo luogo il derby tra Riccardo Ghedin e Francisco Bahamonde. Il primo set non ha lasciato spazio alle interpretazioni e ci ha detto che Panchito è in questo momento nettamente superiore rispetto ad un buon mestierante non più giovanissimo come il romano. Il secondo set, sebbene il punteggio fosse molto più equilibrato, ha ribadito la maggiore solidità dell’argentino naturalizzato italiano, il quale non ha faticato a chiudere una partita mai in discussione con il punteggio di 6-0 6-4.
Dei doppi dirò brevemente, sia per lo scarso interesse che mi hanno suscitato, sia per la mancanza di partite combattute fino in fondo (escluso il doppio della coppia Ghedin/Motti).
Due partite che non hanno conosciuto neanche un briciolo di lotta sono state il periodico 6-2 rifilato dalle teste di serie N.2 Cerretani/Oswald ai gemellini Sabanov e l’ultimo match di giornata del campo 7, che ha visto impegnati le teste di serie N.3 Paes/Begemann contro la coppia composta dallo spagnolo Lopez-Perez e dall’austriaco Linzer. Questo incontro ha visto un prevedibile protagonista, Leander Paes, accompagnato da tre comparse: l’indiano ha dominato il campo con una classe e una sicurezza che solo un giocatore così esperto e vincente può avere.
Più lottata è stata la vittoria della coppia azzurra Ghedin/Motti contro il duo albiceleste composto da Nicolas Kicker e da Juan Pablo Paz. Match che i nostri ragazzi sono riusciti a portare a casa grazie alla loro natura di doppisti, che gli ha permesso di capire e sfruttare megli i momenti chiave della partita.
La partita più attesa era ovviamente quella tra la coppia di promesse del tennis nostrano Napolitano/Donati e le teste di serie N.4 Arnaboldi/Sancic. Questi ultimi hanno fatto valere la loro superiorità e hanno liquidato la pratica il due facili set con in punteggio finale di 6-3 6-4.
Gli altri due doppi giocati oggi hanno decretato il passaggio del turno della futuribile coppia russa composta dal diciannovenne Rublev e da Karen Khacanov e della coppia carioca formato da Fabricio Neis e Joao Souza, che si sono rispettivamente imposti sul due croato-bosniaco Galovic/Brkic e sulla coppia formata da Collarini e dal gigante serbo Petrovic.
La giornata di oggi è stata un trionfo di doppi, mentre quella di domani vedrà disputarsi tutti e sedici i primi turni del tabellone di singolo. Il diario odierno è stato molto riassuntivo proprio in vista delle molte partite che avrò il piacere di raccontarvi domani.
Spero come sempre che abbiate apprezzato la mia esperienza e vi do appuntamento a domani (sperando di riuscire a scrivere il diario un po’ prima) per la prima giornata di Main Draw sui campi del circolo biellese “I Faggi”.
LORENZOJ
TAG: Challenger Biella, Challenger Biella 2016
1 commento
I FANTASTICI 4…MAGER QUINZI DONATI E NAPOLITANO…eremin per adesso bene in Kazakistan…SONEGO INVECE MAH….