Elena Vesnina: “Meritiamo di avere la parità di montepremi”
Elena Vesnina ha parlato della parità di montepremi tra uomini e donne.
Dichiara la russa: “Abbiamo avuto alcuni ottimi quarti di finale femminili a Wimbledon. Non dipende dal risultato, è già straordinario avere una grande campionessa come Serena nel femminile. Non penso sia giusto parlare ora di questo argomento. Abbiamo assistito a match straordinari nel nostro torneo partite altrettanto straordinarie con i ragazzi. Le donne sono toste. Meritiamo di avere la parità di montepremi.”
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Come si dice “Ognuno porta acqua al suo mulino!”
Essendo suo interesse sostenere questa teoria, è tutto normale che lo faccia. Quello che non è normale, è l’accusa di misoginia verso chi la pensa diversamente.
Se i match femminili attirano meno pubblico, di fatto fanno guadagnare e di conseguenza dovrebbero in teoria far guadagnare meno anche le giocatrici. Nei tornei dello Slam, di Indian Wells e Miami ciò non avviene. Si può fare tutta la filosofia che vogliamo, ma l’accusa di misoginia verso chi ritiene ciò sbagliato, è assolutamente inaccettabile. Eppure è ciò che è avvenuto a Ray Moore e a Novak Djokovic.
Eppure non fate altro che scrivere che Murray e Djoko sono noiosi, Raonic, Isner e Karlovic sono solo servizio , Ferrer e Nadal sono pallettari, Berdich non ne vince una, Federer ormai ha i suoi anni,in pratica molto meglio il tennis femminile 😆
Ma questa che si ė bevuta? I livelli dei QF sono stati molto bassi tant ė che c era lei che serena ha poi demolito in due rapidissimi set. Di parità tenniste come lei non possono parlare al massimo si può pronunciare in tal senso gente come Serena, Venus, Aga, Vika, Maria…insomma vere campionesse
@ marvar (#1640358)
Lei dice ahia gli ajde sono della Ivanovic
Grande Elena ben detto
Ora pure questa parla….Non bastano le urla che che si sentono quando gioca..Aide!!!!insopportabili
Mi sa che l’ucraino ciclicamente sente il bisogno di regalarci le sue esternazioni perchè non si abituerà mai,temo per lui,allo status di sconosciuto che ha.
Stakhovsky come risponderà? 🙂
La cosa è semplice: il guadagno deve essere proporzionale allo sforzo (dunque negli Slam per LOGICA dovrebbero prendere di meno giocando 2 su 3) e all’appeal che hanno. Se le donne portano tanto pubblico (nei campi o in televisione) quanto gli uomini giustissimo che prendano lo stesso compenso; se attirano più pubblico giusto che prendano di più, MA SE INTERESSANO A MENO, GIUSTO CHE PRENDANO MENO.
Sarebbe come a dire che tutti gli attori ad Hollywood dovrebbero prendere lo stesso compenso indipendentemente dalla loro abilità e fama -.-
Si. Trovò giusto aiutare il tennis minore sia femminile e sia maschile, allargare la base di professionisti può portare a un miglioramento dello spettacolo.
Io credo che non abbiano ottenuto la parità, ma che sia una conseguenza del giro di affari che portano.Dipende moltissimo dai personaggi però..se la Sharapova e Serenona spariscono hai voglia a vender gonnelline profumi e pinzillacchere …con la Kerber???
Mi sa tanto di scusa questa,perchè anche se le donne giocassero tre set su cinque,stai sicuro che spunterebbe qualcun altro a dire che non devono comunque equiparare i premi tra i sessi.Ti ricordo infine che fino a diversi anni fa,le donne giocavano la finale del Master finale sulla distanza dei cinque set,e ancora oggi chi è veramente appassionato,ricorda la splendida finale arrivata al quinto set,tra Monica Seles e Gabriela Sabatini,nel 1990,se non vado errato.Dico questo,perchè i più pensano che si vedrebbe del brutto tennis se le donne adottassero la lunga distanza,e che ci si annoierebbe a lungo,mentre io penso il contrario.
Mi auguro che il trasferimento di risorse che intendi nella tua ultima frase,riguardi anche i tornei minori femminili,dato che anche per le ragazze che giocano nei tornei minori,ci sono i medesimi problemi che lamentano gli uomini,visto e considerando che non si campa d’aria,sei d’accordo? Se invece davi per scontato che intendevi trasferire queste risorse solo per i tornei minori maschili,allora devo dirti che te e altri che caldeggiate questa soluzione,siete degli incorreggibili maschilisti,e la cosa peggiore è che non ve ne rendete conto.
Parità si, ma non sui tornei slam. Darei il 70% xchè giocano 2/3 anzichè 3/5.
Sui tornei del grande slam non sono d’accordo, mentre sugli altri tornei se ne può discutere. I maschi nei tornei slam giocano 3 set su 5 le donne no, attirano più pubblico e più sponsorizzazioni. Sarei più disponibile ad un trasferimento di risorse dagli slam ai tornei minori.