Torneo dell’Avvenire: Arnaboldi in finale. Rossi e Chiesa si arrendono in semifinale
Ci sarà Federico Arnaboldi in finale al 52° Torneo Avvenire. Il canturino, tesserato proprio per il Tc Ambrosiano, affronterà il mancino spagnolo Jaime Caldes, autore di un percorso netto dal 1° turno fino alla finale, sempre senza perdere un set. Set che invece ha perso Arnaboldi in semifinale, quando sembrava che pure lui potesse arrivare all’atto conclusivo senza sbavature: sopra di un set contro il napoletano Riccardo Di Nocera, il brianzolo che si allena al Quanta Club di Milano con Maurizio Riva e Barbara Rossi conduceva per 4-2 anche nel secondo parziale. Poi però il campano ha ritrovato il suo turbo-diritto ed è riuscito ad allungare il match sotto un sole finalmente davvero estivo.
Il caldo, a inizio di parziale decisivo, è diventato un fattore, soprattutto a causa del doppio turno sostenuto da tutti i semifinalisti, costretti a scendere in campo in mattinata per i quarti di finale (ritardo accumulato a causa del maltempo degli scorsi giorni). Arnaboldi in avvio di giornata aveva avuto la meglio sul ceco Andrew Paulson, testa di serie n.7 del tabellone in due set comunque piuttosto tosti e lunghi. Di Nocera dal canto suo aveva superato per 6-0 6-4 l’alessandrino Filippo Moroni in un match più corto e meno tirato. Eppure proprio in dirittura d’arrivo della semifinale è stato l’azzurro, 16 anni il 18 giugno prossimo, a trovare il guizzo decisivo. “Non ho sentito la stanchezza – ha detto il cugino di Andrea, attualmente Top 200 Atp – anzi una volta perso il secondo set ho pensato subito a come raddrizzare le cose. Ho tenuto in mano il pallino del gioco, ho provato a essere aggressivo fin da subito e ce l’ho fatta altrimenti il mio avversario avrebbe preso troppa fiducia”. E infatti Arnaboldi è subito scappato via, con due break consecutivi fino al 3-0, poi fino al 5-0 e al 6-1 conclusivo. L’Italia al maschile torna così in finale dopo due anni di assenza, e Federico prova a succedere ad Andrea Pellegrino e Filippo Baldi, vincitori rispettivamente nel 2013 e nel 2012. “So che Caldes gioca molto bene di diritto – ha detto Arnaboldi Jr -, poi è mancino quindi dovrò stare attento e fare gli adattamenti giusti, ma sono molto carico e giocare in casa con tutto il pubblico a favore è davvero molto bello”.
Niente azzurro invece nell’ultimo atto al femminile, che si gioca subito a seguire di quello maschile (inizio ore 10.30). I rimpianti più grandi sono dell’alessandrina Enola Chiesa, che ha accarezzato il sogno fino al tie-break del terzo set della sua semifinale contro la ceca Denisa Hindova, testa di serie n.12 del torneo. La piemontese quel tie-break l’aveva pure cominciato bene, salendo 2-0, prima di subire un parziale di 5 punti a zero che ha segnato inerzia e risultato finale: 6-2 3-6 7-6. Si è fermata in semifinale anche Federica Rossi, messa fuori ritmo e fuori concentrazione dal tennis anomalo della n.1 del tabellone Viktoriya Petrenko. Tutt’altro che attenta al bon ton sul campo (continui pugnetti e “come on” anche sugli errori dell’avversaria), l’ucraina ha irretito la valtellinese con una serie di colpi liftati – back spin sia di rovescio che di diritto – e di traiettorie altissime in fase difensiva. Risultato: la sondriese accompagnata a Milano da coach Fausto Scolari ha perso la bussola del suo tennis e delle sue certezze, fino ad arrendersi con il punteggio di 6-2 6-4, nonostante un paio di chance di portarsi sul 5-5. In mattinata Federica, 15 anni solo qualche giorno fa, aveva lasciato soltanto due game alla trentina Melania Delai (6-1 6-1) in un match completamente a senso unico. E adesso, meteo permettendo, tutti gli occhi si spostano sulle finali. E su Federico Arnaboldi.
I RISULTATI DI GIORNATA
Tabellone singolare maschile, semifinali
F. Arnaboldi (ITA) b. R. Di Nocera (ITA) 6-4 5-7 6-1
J. Caldes (ESP) [WC] b. D. Svrcina (CZE) [4] 6-4 6-2
Tabellone singolare femminile, semifinali
V. Petrenko (UKR) [1] b. F. Rossi (ITA) [13] 6-2 6-4
D. Hindova (CZE) [12] b. E. Chiesa (ITA) [11] 6-2 3-6 7-6(3)
Tabellone singolare maschile, quarti di finale
R. Di Nocera (ITA) b. F. Moroni (ITA) 6-0 6-4, J. Caldes (ESP) [WC] b. D. Khin (HUN) [5] 6-2 6-3, F. Arnaboldi (ITA) b. A. Paulson (CZE) [7] 6-3 7-6(4), D. Svrcina (CZE) [4] b. M. De Carvalho Cardoso Alves (BRA) 7-5 1-6 6-4.
Tabellone singolare femminile, quarti di finale
D. Hindova (CZE) [12] b. H. Fischer (GBR) 7-5 6-4, V. Petrenko (UKR) [1] b. M.C. Osorio Serrano (COL) [9] 6-4 6-0, F. Rossi (ITA) [13] b. M. Delai (ITA) 6-1 6-1, E. Chiesa (ITA) [11] b. C. Monnet (FRA) [15] 6-3 6-1.
Tabellone doppio maschile, semifinali
In serata: J. Lehecka / A. Paulson (CZE) [6] – F. Arnaboldi / R. Perin (ITA) [7], R. Di Nocera / G. Zeppieri (ITA) [1] – G. Bosio / G.M. Ortenzi (ITA)
Tabellone doppio femminile, semifinali
In serata: Z. Falkner (SLO) / H. Fischer (GBR) – E. Bezzo / F. Rossi (ITA), V. Petrenko (UKR) / K. Tsygourova (SUI) [3] – D. Hindova / K. Lavickova (CZE) [5]
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5 commenti
Buon giocatore arna jr..vinto al tb del terzo
Potrebbe essere come dici tu: per avere qualche certezza in più sarebbe sufficiente verificare l’ Albo d’oro dei maggiori tornei Under 16 mondiali e verificare se hanno prodotto o meno dei campioni negli ultimi 15 anni. Se qualcuno si offrisse per questo tipo di indagine io sarei ben lieto di leggerne il resoconto. Nel caso di assenza di campioni, la formula Under 16 non avrebbe più molto senso di esistere ai nostri giorni (non avrebbe più senso se ovviamente l’obiettivo fosse quello di organizzare un torneo fucina di futuri campioni come è stato il Torneo dell’Avvenire per alcuni decenni. Forse oggigiorno ‘l’Avvenire’ dei futuri campioni si decide a 14anni, o forse a 18, a 20 e non più a 16anni). Se la mia ipotesi fosse corretta gli organizzatori dell’Avvenire dovrebbero corrispondermi una parcella per la ricerca suggerita, dalla quale potrebbero nascere serie riflessioni sull’opportunità, o meno, di organizzare in futuro questo torneo secondo le modalità consolidate dalla lunga tradizione ‘Ambrosiana’.
… Anzi dai, visto che sono molto legato sentimentalmente a quel circolo, rinuncio alla parcella per la consulenza 🙂
Verissimo. Ma è molto strano perchè comunque i giovani faticano di più ad emergere a livello atp-wta e quindi, questo step under16, dovrebbe essere ULTERIORMENTE valorizzato (se sfornava campionissimi ai tempi dei sedicenni già pro affermati). Non sarà un problema della qualità del torneo che non si è mantenuto all’altezza della concorrenza tra i tornei u16?
Dai Arna
il Torneo non produce più nulla da oltre dieci anni, quando invece un tempo era una fucina di campioni; mi chiedo se sia ancora attuale la formula Under 16 per i ragazzi quando oggigiorno i quindicenni e i sedicenni veramente forti giocano invece già a livello under 18, tornei come il Bonfiglio o i tornei del Grande Slam. Sta di fatto che la qualità dell’Albo d’oro dell’Avvenire è scesa paurosamente da oltre un decennio.