Challenger Vicenza 2016, Napolitano: ‘Livello altissimo, sto lavorando sulla testa’
Ha sconfitto Federico Gaio riuscendo a centrare l’accesso al Main Draw: stiamo parlando di Stefano Napolitano che abbiamo intervistato al termine del match.
1) Com’è andata la gara di oggi e che sensazioni hai per il resto del torneo?
E’ stato un match molto particolare fatto di alti e bassi sia per me che per Federico. Lui è sicuramente partito meglio, spingeva di più, trovava molte soluzioni ed era più aggressivo di me. Io ero troppo passivo, poi sono riuscito a cambiare qualcosa, ho iniziato ad usare il servizio e piano piano è andata meglio. Il primo set poteva tranquillamente vincerlo lui 6-1, poi sono girati due tre punti per me e sono riuscito a rimanere agganciato alla partita. Questo mi ha dato tanta fiducia, ho iniziato a giocare meglio soprattutto nel secondo set e alla fine ce l’ho fatta. Per quanto riguarda il proseguo del torneo vedremo; ho visto che incontrerò Brkic, farò il massimo ma devo dire che ho trovato buone sensazioni grazie al match di oggi. Cercherò di impormi e di fare il mio gioco.
2) Quest’anno ti sei concentrato soprattutto a livello Challenger, hai centrato i quarti a Morelos e soprattutto la semifinale ad Ostrava raggiunta poche settimane fa partendo in entrambi i casi dalle Quali. Come giudichi la tua stagione sin qui e quali solo i tuoi obiettivi per il resto dell’anno?
Quest’anno sinora è stato positivo. Aldilà dei risultati ho cambiato la programmazione, sto giocando molti Challenger e questo mi sta aiutando a trovare più continuità. Giocare ad alto livello ti aiuta a migliorarti questo è chiaro. Ho fatto più o meno gli stessi punti dello scorso anno ma mi sono misurato con un livello più alto, ho molta fiducia, mi sento competitivo e sento di potermela giocare con tutti. A questo punto posso abbandonare il mondo dei Futures che comunque non è affatto semplice per concentrarmi solo sui Challenger.
3) Su quale aspetto del tuo gioco senti di dover migliorare di più?
Proprio quest’inverno ho iniziato a lavorare con Cristian Brandi e quando ti trovi a relazionarti con una persona nuova cambi un po tutto. Ovviamente devo migliorare in tanti aspetti del mio gioco ma adesso sto lavorando più sulla testa, devo imparare a gestirmi meglio come mentalità; mi accade di avere alti e bassi sia in partita che in stagione e questo non deve più succedere, devo trovare più continuità.
4) Si parla molto delle difficoltà dei giovani ad affrontare il Circuito Pro, tu che vivi la cosa di persona che sensazioni hai al riguardo?
Fare il salto adesso è molto difficile, basta considerare che ci sono 51 giocatori sopra i 30 anni a Parigi. A livello Challenger è molto complesso emergere perché la professionalità è davvero alta, ci sono molti ragazzi che spesso affrontano alla pari gente che gioca a livello Atp. L’ideale sarebbe giocare sempre a questo livello perché se ci riesci entri nel tennis che conta. Come ho già detto fare il salto comunque non è semplice, bisogna stare dentro al circuito Challenger e poi uscirne bene. Di fatto a livello Atp ci sono pochissimi sotto i 30 anni, oggi si arriva dopo perché il livello è salito parecchio.
5) Stiamo costruendo una Playlist del torneo, dammi due o tre canzoni che ascolti più spesso magari per caricarti prima della gara.
Mockingbird di Eminem è la canzone che ascolto prima di ogni match per trovare la concentrazione. Un’altra canzone che mi piace parecchio è Kings and Queens dei Thirty Seconds To Mars.
Massimo Calamuneri – Tennis Gate
Responsabile Ufficio Stampa Challenger di Vicenza 2016
TAG: Challenger Vicenza, Challenger Vicenza 2016, Napolitano, Stefano Napolitano
5 commenti
@ Insalatiera 76 (#1606592)
Classica mentalità da carriera challengerino/italico terraiola.
La testa è tutto e se pensi di non essere più forte dell’avversario sei condannato a fare 10 scambi ad ogni 15.
Non è sempre necessario, ad ogni partita intendo, vincere con lotta ed umiltà. Si vince e si può vincere anche con autorità. Napolitano ha un servizio e colpi che possono permettergli di farlo.
Secondo me sbaglia ad abbandonare completamente il mondo dei futures, è importante anche dimostrare di saper vincere dei tornei partendo da favorito.
bravo Naps!
A Napolitano auguro ogni bene.
Però non condivido la lettura del “ho cominciato a giocare meglio”, a mio parere Gaio ha (per comprensibilissime ragioni) finito la benzina ed è calato.
Napolitano non deve fare l’errore di pensare “sono già più forte di Gaio” perché non credo gli faccia bene. Deve pensare che ancora deve rincorrere tante ma tante palle
La Playlist del torneo ?????