Al Roma Garden sboccia il talento di Andrea Pellegrino: “È stata una settimana fantastica”
È stata la settimana di Andrea Pellegrino. Il pugliese classe 1997 ha sorpreso tutti al Challenger di Roma Garden, raggiungendo i quarti di finale della manifestazione, riuscendo a battere un Top100 come Horacio Zeballos al primo turno. Da lunedì Andrea festeggerà il nuovo best ranking, migliorando il precedente di ben 340 posizioni, avvicinandosi alla top800 Atp. “E’ stata una settimana fantastica perchè sono arrivato a Roma con delle aspettative non altissime visto il livello molto alto del Challenger” – afferma soddisfatto il tennista biscegliese – “speravo di poter dare il meglio di me, ma assolutamente non credevo di poter vincere due partite contro avversari del calibro di Zeballos e Ferreira Silva. Sono stati dei giorni bellissimi, il pubblico era tutto dalla mia parte ed ho sentito il calore dei tifosi italiani. L’unico piccolo rammarico è non essere riuscito andare avanti di un break nel terzo set dei quarti di finale contro Filip Krajinovic, però è stato bravo lui con il servizio ad annullare le due palle break e poi sono stato breakkato sul 3-3, ma sono comunque soddisfatto, ho giocato una buona partita anche contro il serbo”.
Hai rinunciato alle Pre-Quali degli Internazionali per giocare il Challenger di Roma Garden, come mai questa scelta che si è rivelata vincente?
“Ho rinunciato alle pre-quali perchè la Federazione mi ha proposto una wild card nel tabellone principale del Challenger di Roma Garden, e con il mio allenatore abbiamo deciso di giocare il Garden perchè era una bella occasione e soprattutto avevamo occasione, in caso di vittoria, di ottenere punti Atp che le pre-qualificazioni al Foro Italico non danno, alla fine i punti conquistati sono stati diciassette, davvero tanti.”
Facciamo un passo indietro e partiamo dal principio. A che età hai iniziato a giocare a tennis e chi ti ha trasmesso questa passione? Sappiamo anche che ti piace giocare a calcio, come mai hai preferito il tennis al calcio?
“Ho iniziato a giocare a tennis a 3 anni con mio padre perchè lui è un maestro di tennis presso il Circolo di Bisceglie, mio paese natale. Fino a 12 anni, a dire il vero, preferivo più giocare a calcio che a tennis solo che ho iniziato ad ottenere ottimi risultati nel tennis, come la finale dei campionati italiani, e ho deciso di scegliere questa strada, continuando a giocare a calcio per puro divertimento con gli amici”.
Sei entrato nel gruppo Over18 della Federazione. Qual è il tuo staff attuale e dove ti alleni stabilmente?
“Da settembre 2014 mi alleno a Tirrenia presso il Centro della Federazione Italiana Tennis. Il mio allenatore principale che mi segue quotidianamente è Gabrio Castrichella, poi sono seguito anche dal responsabile degli Over18 Umberto Rianna e dal responsabile tecnico del centro Eduardo Infantino”.
Raccontaci che tipo di giocatore sei, se ti ispiri a qualche tennista in particolare e qual è la superficie che prediligi?
“Sono un giocatore a tutto campo, con i due fondamentali abbastanza buoni, mi piace spingere da fondocampo ed ora stiamo lavorando con il mio staff nel scendere maggiormente a rete per chiudere lo scambio. Il mio tennista preferito è Roger Federer, però mi ispiro, come tipologia di gioco ad Andy Murray e David Ferrer. Non ho una superficie preferita, mi trovo bene sia sul cemento che sulla terra, ovviamente su quest’ultima ci ho giocato molto di più nella mia carriera e i migliori risultati li ho ottenuti su terra. Quest’anno abbiamo fatto un inizio di stagione su cemento indoor e mi sono trovato a mio agio anche su questa superficie”.
Abbiamo notato a Roma che sei un giocatore completo in tutti i fondamentali, su quale aspetto del tuo tennis stai lavorando in particolar modo perché indietro rispetto a tutto il resto? Qual è, invece, il tuo colpo migliore?
“Come ti ho già accennato nella domanda precedente sto lavorando tanto sul fatto di prendere più spesso la rete, oltre a questo ci stiamo concentrando sul servizio e risposta e sulla rapidità, insomma cercheremo di migliorare molti aspetti per aumentare sempre più il mio livello di gioco. Il mio colpo naturale è il rovescio, però negli ultimi due anni abbiamo lavorato tantissimo sul dritto ed ora sto raccogliendo i frutti facendo tanti punti con questo colpo”.
L’exploit di Roma ti permetterà di accedere al tabellone principale dei Futures, giocherai solo nel circuito minore o alternerai Futures e Challenger, magari con l’ausilio di wild card? Come proseguirà la tua programmazione per i mesi estivi?
“I punti ottenuti al Challenger di Roma Garden mi permetteranno nelle prossime settimane di accedere ai main draw dei tornei Futures, però continuerò a giocare anche i Challenger perchè ti fanno crescere più in fretta dato che ti permettono di giocare partite di livello con tennisti più forti. La programmazione per le prossime settimane prevede i Futures a Santa Margherita di Pula e a Frascati, poi dovrei tornare a casa perchè quest’anno ho gli esami di maturità a scuola e non abbiamo ancora potuto organizzare il programma estivo”.
Gli obiettivi per questo 2016, sia in termini di classifica che di miglioramenti nel gioco.
“Gli obiettivi principali di quest’anno sono quelli di perfezionare tutti gli aspetti tennistici, essere aggressivo in campo e comandare il gioco, ma soprattutto voglio migliorare sempre più l’aspetto mentale, su cui lavoro con il mio allenatore, e l’atteggiamento in campo. Per quanto riguarda la classifica non abbiamo obiettivi particolari, ovvio che, se dovessi riuscire a chiudere attorno alla 300esima posizione, sarebbe un ottimo risultato”.
Ringraziamo Andrea per la sua disponibilità e ci auguriamo continui sulla strada intrapresa a Roma.
Antonio Galizia
TAG: Andrea Pellegrino, Italiani, Pellegrino
Allo stato attuale io ci darei dentro con i challenger da subito!
condivido . Io parteciperei prima a un future per confermare lo stato di forma e se dovesse vincerlo , mi butterei a capofitto sui challenger senza paura
E’figlio di Antonio Pellegrino?
Se cominci ad impantanarti nei futures (coi pochi punti che distribuiscono) non ne esci più. A 19 anni, avendo dimostrato che se la gioca coi PRO, deve essere messo nella condizione di crescere rapidamente in classifica via challenger.
Credo che anche Bonacia e Vavassori dopo questa settimana verranno guardati con occhio diverso.
3 giocatori tra la 800 e la 1000 per cui all’improvviso si parla di top 500 o di iniziare a livello challenger.
Se l’avessi scritto settimana scorsa mi avreste chiesto di ridurre gli alcolici…curioso che sia avvenuto tutto in una sola settimana.
Invece è proprio dai challenger si capisce se ha potenziale un giovane tennista
Si ma anche se giocano challengers e fanno risultati notevoli come Pellegrino si dice loro che devono giocare i futures e questo è contraddittorio! Sotto sotto c’è l’anzianismo italico che suggerisce al giovane (con la scusa di non bruciarsi!) di attendere ad oltranza il proprio turno e di non irritare i maturi mestieranti. Un ambizioso al contraio ad esempio è stato Mager tornato ai futures dopo aver battuto un quasi top 100!
IL problema è che questi ragazzi giocano pochi future o giocano ancora tornei giovanili , quando invece i loro coetanei si cimentano nei challenger … ad esempio sento spesso parlare di berrettini , eppure l’ho visto giocare solo 1-2 volte nei challenger e nei future non so se gioca settimanalmente.
Voglio dire se io magari non sono motivatissimo a prendermi i pochi punti in un futures e magari gioco da top 150 nei challengers è bene che mi programmi i challengers anche partendo dalle quali! Si deve fare il torneo in cui si pensa di rendere di più magari per maggior ambizione (e concentrazione) nell’affrontare tennisti forti e non pallettari mediocri che giocano di toppone alto nei 10k.
@ pibla (#1594328)
Questo ragazzo a fine anno e sicuramente nei 300… poi bisogna vedere se di testa e altrettanto buono… Ma speriamo
È importante per lui adesso concentrarsi principalmente sui futures e dimostrare di essere in grado di vincerli, per poi i prossimi anni andare sui Challenger con maggiore convinzione.
Si dice un gran bene anche di Guerrieri e Berrettini .
Concordo che questo sembra forte.
Finire l’anno nei 450 sarebbe già un ottimo risultato.
In bocca al lupo!
Ma purtroppo è vero nei future non vince è un dato di fatto, cosa centra fognini che gioca atp ?vediamo che combina questa settimana dovrebbe avergli dato una bella spinta questi quarti.
Questo è davvero forte visto dal vivo a Basiglio la palla gli esce bene tecnicamente e il migliore dei nostri giovani poi chissà. .
Complimenti ottima scelta. Non era il momento di giocare le prequali. Adesso ha solo bisogno di macinare più punti possibili e andare a una posizione che più gli compete
tutti quelli che giocano bene hanno il papà maestro o ex pro….vedi Vavassori, Ocleppino, Napolitano e adesso scopriamo anche Pellegrino.
Questo ragazzo ha un bel bagaglio tecnico, nessuna lacuna evidente, e palla pesante.
Come sel dis a Milan…sperem…
Quoto!
Mi divertono quelli che dicono che non ha fatto nulla nei futures: nemmeno Fognini sta combinando nulla nei futures da un bel po!
Lui ha davvero un bel tennis!
Forse è Andrea stesso il primo che deve rendersene conto..
Arrivare al 300 significa fare 150 punti / anno
Si fanno vincendo o facendo una decina di finali futures o arrivando ai quarti dei challenger 6 / volte.
Difficile ma non impossibile.
Un risultato buono c’è aspettiamo gli altri a partire da Pula, tra quindici gg non serviranno neanche piu le qualifiche
wc fissa ai challenger italiani fino a fine anno e poi si tirano i conti.
grazie a Antonio Galizia per l’interessante intervista e tantissimi auguri al Pellé…
Forza Andrea…carattere e mentalità mi sembrano ottimo punto di partenza…bravo
Bella intervista, giusto parlarne perché in un paio di giorni questo ragazzo è riuscito a fare un salto che a tanti suoi coetanei non è ancora riuscito in minima parte, saltare in blocco il livello futures vincendo partite importanti in un challenger, mica roba da poco.. complimenti davvero e in bocca al lupo