Diario dal Foro Italico – 5 maggio
Ieri ero veramente troppo, troppo stanco per scrivere il diario, e quindi, dato che non avevo troppe cose da raccontare, ho deciso di saltare. Oggi, dopo un’altra giornata intensa da ballboy, torno a raccontarvi quanto successo: stamattina alle 9.30 già al Foro (per fortuna han capito che la convocazione alle 8, con i match che cominciano alle 11, era inutile), e visto che si giocava solo su due campi eravamo un numero esiguo di raccattapalle, quindi l’assegnazione di campi e armadietti è arrivata in totale tranquillità.
Sono stato assegnato al campo numero 2, e alle 11, quando sono entrato per il primo turno, son scese in campo le due “Martina”, Caregaro e Colmegna. Una partita, va detto, abbastanza bruttina, una resa al servizio assolutamente insufficiente per entrambe, che ad un certo punto tiravano la prima non oltre i 100 chilometri orari, e scambi molto lunghi conclusi più spesso con un errore che con un colpo vincente. La Caregaro sembrava quella nettamente più forte, specialmente col rovescio, ma oggi era troppo, troppo nervosa e la Colmegna è stata brava nel primo set a rientrare dal 5-3 annullando due set point e a far vedere una bella palla corta, giocata con l’impugnatura bimane, con cui ha ottenuto molto spesso il punto. Sul 5-4 è arrivato il cambio e io son schizzato sul Pietrangeli dove stavano giocando Arnaboldi e Sonego, col canturino avanti 5-4 senza break nel primo set e Sonego al servizio, sopra 30-0: da quando mi son seduto, quattro punti di fila ottenuti dal canturino, tutti giocati splendidamente, e primo set in cascina.
Nel secondo parziale ero seduto vicino al coach di Sonego che lo incitava continuamente, invitandolo a non mollare e ricordandogli che lui a combattere era abituato, i tre set non dovevano spaventarlo, ed infatti così è stato: Lorenzo è stato bravissimo a mantenere una certa profondità, muovere Andrea e non consentirgli di variare troppo il gioco come piace fare a lui, imponendo così un ottimo ritmo, attaccando al momento giusto e tirando fuori dei grandi colpi, come un paio di rovesci lungolinea davvero da applausi. Sonego, inoltre, è stato bravo anche a non innervosirsi a causa di un comportamento un po’ indisciplinato del pubblico, che, composto principalmente da bambini venuti dalle scuole e non abituati a seguire un match di tennis, facevano piuttosto rumore anche durante gli scambi. Dopo il break in apertura Lorenzo ha avuto pochissime difficoltà sul proprio servizio, spingendo sempre ed avendo in mano il gioco, e, sul 5-4 40-30, è arrivato bene su una palla corta ben giocata da Arnaboldi e chiuso con un tocco di rovescio lungolinea, dopo aver fintato con lo sguardo l’incrociato: tutto rimandato al terzo set. Un breve sguardo all’orologio, e, diamine, erano già le 12.44, quindi dovevo tornare (e anche di corsa) al campo2, poiché di lì a poco sarei dovuto rientrare in campo: abbiamo dato il cambio all’altro team di raccattapalle sul 7-5 5-4 in favore della Colmegna, punteggio che mi ha sorpreso non poco, e pochissimo dopo, al secondo match point a disposizione, sul 30-40, la meno quotata delle due chiudeva l’incontro e si aggiudicava una totalmente insperata, come ha detto poco dopo a Rai Radio1, WC per le qualificazioni.
Dopo pochi minuti son scesi in campo Giacalone e Vavassori, entrambi partiti molto contratti, siccome la posta in palio era tanta per tutti e due: Andrea provava a spingere, Giacalone si appoggiava molto bene sulla palla di “Wave” e provava a giocare sul rovescio del torinese, costringendolo a rallentare col back, però, nonostante alcune belle accelerazioni di Vavassori, la partita non era molto spettacolare, si giocava di più sui nervi e il primo allungo lo ha dato Andrea, portandosi sul 5-2, con Giacalone che scagliava per terra la prima racchetta. Quando è arrivato il team di raccattapalle per darci il cambio son stato molto contento e speravo stessero ancora giocando sul Pietrangeli, ma quando son passato davanti era appena finita, però il 7-6 al 3° di Sonego (che ho scoperto solo dopo essere maturato in rimonta da 2-5) mi ha reso parecchio contento, poiché in questa settimana è uno dei giocatori che mi ha sorpreso di più, dimostrando una solidità ed un carattere veramente unico tra i nostri giovani. Prima di rientrare in campo ho avuto il tempo di mangiare e di seguire, distrattamente, qualche game della Burnett, in una partita che tutto sommato non è stata brutta, anzi, il ritmo era elevato e la Giovine mi ha sorpreso per la quantità di vincenti che riusciva a produrre quando Asia le dava una palla un pochino più corta, soprattutto dal lato del rovescio, davvero un colpo incisivo. Quando son dovuto rientrare in campo era in corso il 3° set, con Vavassori avanti 2-1: entrambi concedevano molto di più al servizio, ma in qualche modo riuscivano sempre a salvarsi, fino al 7° gioco, quello che risulterà essere decisivo, quando Giacalone, su un non forzato di Andrea, ruberà il servizio al torinese e, tenendo i due turni successivi di servizio, guadagnerà anche una WC per le Qualificazioni che, poche ore dopo, grazie all’ingresso di Fabbiano per meriti di classifica nel tabellone cadetto, arriverà anche a Vavassori, come coronazione di un sogno, per un ragazzo che se la merita senza dubbio, e che potrà secondo me dire la sua, anche a questo livello.
Finito l’incontro, dopo un giro sui campi di allenamento, dove ormai ci son sempre più giocatori e giocatrici che prenderanno parte al tabellone principale, son tornato sul Pietrangeli con la Giovine che era molto vicina all’impresa, sopra 6-4 5-4: ultimo game spettacolare, con due match point annullati da Nastassja, il secondo dopo uno scambio molto lungo, e un game point annullato da Claudia con una risposta di rovescio impattata in largo anticipo, molto spettacolare, e, alla fine, con un altro splendido rovescio lungolinea in risposta, la Giovine si è conquistata una WC tanto meritata quanto inaspettata per il tabellone principale, dove certamente non partirà favorita contro nessuna, però potrà comunque provare l’emozione di giocare in un torneo così importante, consapevole di esserselo meritata. E la giornata fantastica di Claudia Giovine non finisce qui, perché, dopo un paio d’ore, in un doppio totalmente dominato, nonostante il punteggio sia assai severo poiché Caregaro/Matteucci hanno avuto almeno 7-8 palle game, Claudia, in coppia con Angelica Moratelli, si è presa la WC pure per il tabellone principale di doppio: la partita è stata bella, seppure praticamente a senso unico, poiché Giovine e Moratelli sembravano molto più amiche e molto più affiatate della coppia avversaria, che sembrava ancora un po’ con la testa ai rispettivi singolari. Il ritiro, sotto 6-0 3-0 40-15, è stato deciso dalla Matteucci per un problema alla coscia, niente di grave, ma ormai le due avevano capito che c’era poco da fare, e han comunicato all’arbitro la loro decisione di ritirarsi, ma prima è dovuto arrivare il fisioterapista in campo, e ci ha messo almeno 10-15 minuti, con Caregaro e Matteucci che continuavano a ribadire il loro stupore per questa regola, effettivamente bizzarra, per la quale bisogna aspettare l’approvazione del fisioterapista per il ritiro. Della finale di doppio maschile ho visto ben poco, quindi non sono in grado di fare nessun commento, mentre ho assistito con più attenzione all’allenamento, sul centrale, dalle 18 alle 19.30, di Serena Williams: all’inizio, come riscaldamento, lei e il suo sparring partner han palleggiato con la stessa pallina giocando circa 350/400 colpi senza mai sbagliare, non ad un ritmo altissimo, per carità, però sono rimasto veramente impressionato, sia da questo palleggio e sia da un allenamento fatto dopo sugli schiaffi al volo, che Serena tirava con impressionante naturalezza anche da fondocampo, sbagliandone massimo 1 su 10.
Domani giornata ancor più vuota, con soli allenamenti, utile per foto e autografi e per testare le condizioni dei vari giocatori, col diario credo di riprendere da sabato sera! Un saluto.
Andrea Pellegrini
TAG: Diario di Bordo, Masters 1000 Roma, Masters 1000 Roma 2016, WTA Roma, WTA Roma 2016
Guarda, Vavassori è uno con un peso palla davvero alto ed una buona/ottima prima palla di servizio, quindi per prendere una stesa deve sbagliare tanto lui, oppure deve prendere un avversario terraiolo DOC che gli faccia giocare sempre un colpo in più.
Complimenti per i diari Andry,tutti ben scritti e coinvolgenti, durante la lettura quasi si respira l’atmosfera di Roma.
Comunque bellissima la cavalcata di Lorenzo in queste pre-quali, oltre ad essere un grande lottatore, ha dimostrato da un anno a questa parte, qualità tecniche non indifferenti, che in futuro potrebbero portarlo a giocare stabilmente nel circuito atp.
Bravo Andry!
Temo però che Vavassori prenderà una stesa in quali, in ogni caso è un prospetto interessante e questa esperienza gli può comunque dare un bello slancio per il prosieguo della stagione, in bocca al lupo!
Bravissimo Andrea 🙂 penso di averti aggiunto su fb ma non ne sono sicuro di aver indovinato ahah
Non nel tie break, ma nel set normale!
Complimenti per l’ottima e sintetica scrittura. Oggi, senza match, vediamo come svilupperai il resoconto. 😉
Arna nel 3° era avanti 5 game a 2
grazie Andry par i tuoi resoconti, anche per i prossimi…
Congratulazioni per i tuoi report, sempre molto interessanti!
Congratulazioni Andrea,questo diario 3 veramente interessante
Sicuro che nel tiebreak del terzo set fosse in vantaggio 5-2 Arna?
A me il live score diceva Sonego!
Bravo AndyReax. Scrivi davvero bene, quanti anni hai? Perché non pensi seriamente ad una carriera con la penna in mano?
Grazie per il resoconto!
Aspetteremo sabato per il successivo allora..
Mi scuso per il diario un po’ più “vuoto” del solito. ma c’erano meno cose da dire e i match raccattati erano meno interessanti 🙂