Caso Moore: Serena Williams sulle parole di Djokovic: “Se avrò una figlia che giocherà a tennis non le dirò certo che mio figlio dovrebbe guadagnare più soldi perché maschio”
Nel corso del Media Day tenutosi ieri a Miami, a Serena Williams è stata posta una domanda riguardo le parole di Novak Djokovic, secondo cui nel tennis gli uomini meriterebbero di guadagnare più delle donne. “Se avrò una figlia che giocherà a tennis non le dirò certo che mio figlio dovrebbe guadagnare più soldi perché maschio. Se entrambi iniziassero alla stessa età, non vedo perché non dovrebbero guadagnare alla stessa maniera”, ha commentato la numero-uno del mondo ai microfoni del “The Guardian”.
“Novak ha tutto il diritto di avere una sua opinione, ma se dovesse avere una figlia sarebbe costretto a dirle che suo fratello deve guadagnare di più perché è un uomo”, ha osservato l’americana. “Non metterei mai un sesso contro l’altro. E’ ingiusto”, ha aggiunto.
Edoardo Gamacchio
TAG: Caso Moore, Serena Williams
Non sono un politico ed e’ l’ultima cosa che vorrei fare al mondo….ho detto che quello che conta e’ la legge di mercato e quindi se l’ATP ricava piu’ della WTA non sarebbe uno scandalo che i giocatori maschi guadagnino di piu’.
Assodato questo come succede nelle migliori aziende si pagano bene i dipendenti che portano valore aggiunto all’azienda (vedi i top player)ma vanno distribuiti soldi anche per far si che l’azienda vada avanti e abbia nuova linfa per il futuro (ovvero giovani tennisti e tornei minori).
Cosa c’e’ di sbaglato in questo secondo te?
Io ho espresso la mia idea, tu hai le tue convinzioni…per cercare la verita’ e la cosa giusta bisogna scavare….di certo non voglio fare cambiare idea alla gente pero’ scrivo certe cose perche’ ci credo e non per virtu’ politiche che fortunatamente non mi appartengono.
Io trovo veramente oltraggioso quanto detto da Serena che si permette di dire persino come Djokovic dovrebbe fare il padre! Ha tutto il diritto di essere in disaccordo con il serbo ma metterci in mezzo la sua famiglia è semplicemente vergognoso!
In ogni caso se lei non direbbe mai a una sua figlia femmina che deve guadagnare meno di suo fratello perché maschio, io non direi mai a una mia figlia femmina che deve guadagnare quanto suo fratello anche se lei produce molto di meno di lui, semplicemente perché è di sesso femminile.
Ma fai o vorresti fare il politico?
Quando conviene alla tua tesi sei per il liberismo totale, l’atp produce più utili (ammesso poi che sia vero) allora più soldi all’atp… quando ti fa comodo diventi socialista, l’atp distribuisce i soldi anche a chi nel suo ambito non produce utili…
Se vuoi fare politica sei sulla buona strada….
😈
La differenza con il calcio e’ che in uno i calciatori sono pagati da societa’ diverse nell’arco della carriera rispetto ad eventuali cambi di casacca, nel tennis il “datore” di lavoro e’ pressoche’ unico per i maschietti ATP e per le femmine WTA (escludendo esibizioni e le nuove formule di fine anno) ma la regola e’ sempre quella del mercato, dell’economia, non c’e’ differenza…per le sponsorizzazioni idem nel calcio, i giocatori migliori e piu’ appettibili hanno i contratti piu’ importanti cosi’ come nel tennis.
La contrattazione che c’e’ nel calcio tra i procuratori e le societa’ nel tennis se non sbaglio viene fatta ad esempio tra L’ATP e il comitato dei tennisti presieduto dai tennisti top quindi il ragionamento e’ lo stesso.
N.Djokovic >>>>> S.Williams !! 😎
@ gbuttit (#1554872)
Impeccabile. Tra l’altro non ha proprio senso confrontare calcio e tennis perché il tennis femminile ha proporzionalmente molto più seguito rispetto al calcio femminile. Il tennis va piuttosto confrontato a sport come ad esempio pallavolo, sci ed atletica dove lo spettacolo offerto da donne e uomini è di qualità molto simile ed è quindi un prodotto appetibile per lo spettatore. Per dire la Radwanska o la stessa Vinci hanno un tennis vecchia maniera impossibile da trovare nel tour ATP di oggigiorno e divertono molto qualunque amante della racchetta. E nella pallavolo e nell’atletica non ci sono grosse differenze di guadagno tra uomo e donna. Se poi la si fa una questione di 3 vs. 5 set si può pure pensare di sperimentare i 5 per le donne. Per me comunque quello è un falso problema.
Aggiungo due elementi:
1) L’unica maniera oggettiva di trattare le cose sarebbe avere un confronto sui dati di ascolto medi del tennis maschile e femminile negli Slam, però dubito ci sarebbero queste grosse differenze. Ad esempio in un mercato importante come gli USA siccome l’utente medio è molto nazionalista e mancano uomini di primo piano il tennis femminile (leggasi Serena) ha molto più seguito.
2) Le donne comunque guadagnano meno perché levati gli Slam in tutti gli altri tornei il montepremi è più basso, per cui delle differenze già ci sono. E comunque queste differenze non sono abissali, per cui se si trova comunque sponsor importanti per eventi solo WTA e non combined vuol dire che il prodotto tira.
Quando dico che se l’ATP guadagna 100 e’ giusto che si redistribuisca 100 non dico che tutti i soldi devono andare a Djokovic o a Federer, dico che devono essere distribuiti equamente considerando anche un’importante voce di bilancio ovvero “promozione e crescita tennisti del futuro”
Vlado se non indichi il replica o il quota non si capisce con chi stai parlando dicendo “di cosa stai parlando”….
Non si può paragonare uno sport di squadra con uno individuale,
In uno sport di squadra i giocatori sono lavoratori dipendenti, in uno sport individuale sono liberi professionisti.
Quindi nel primo caso i giocatori sono inevitabilmente pagati dalla società secondo il valore di mercato (c’é una contrattazione dello stipendio), in uno sport come il tennis sarebbe corretto avere montepremi uguali, poi la differenza la faranno le sponsorizzazioni per cui comunque chi porta più spettatori (sia in campo che in tv) guadagnerà di più.
In tutto questo vorrei capire dove sono finiti tutti quelli che vorrebbero aumentare il montepremi di challenger e futures… se vogliamo il liberismo globale in cui ognuno guadagna secondo il giro d’affari indotto é evidente che il montepremi dei challenger diminuirebbe altro che aumentare… ed i futures dovrebbero essere cancellati…
Di cosa stai parlando ????ascolta bene cosa ha detto djokovic. ..anzi un paio di volte…
L’esempio di Palmeria e’ corretto, la Williams tira l’acqua al proprio mulino ma non e’ un esempio giusto.
Seguendo Palmeria potrebbe mai Serena dire “Se avro’ un figlio che fara’ il modello non gli diro’ certo che mia figlia dovrebbe guadagnare piu’ soldi perche donna”……
Chi parla di sessismo devia il problema probabilmente per suo interesse, nel calcio e nel basket non esiste questo “problema” perche’ c’e’ talmente tanta sproporzione tra il mercato che portano gli uomini rispetto alle donne che non avrebbe senso parlarne.
Nel tennis per via del fatto che il divario del mercato e’ meno marcato si e’ voluto fare una sorta di quote rosa al 50% visto che va cosi’ tanto di moda.
I tennisti maschi piu’ che altro motivano il loro dissenso su questa distribuzione paritaria per il fatto che il tennista uomo fa molta piu’ fatica, meglio dei 5 set, allenamenti ecc.
Il punto in realta’ e’ la classica legge di mercato, se tu ATP nel suo complesso mi porti 100 ti redistribuisco per 100 se tu WTA mi porti 50 redistribuisco per 50.
Poi ci sono gli sponsor e qui interviene un altro tipo di discorso e di conseguenza Serena con i suoi sponsor penso che guadagni molto di piu’ di quasi tutti i suoi colleghi maschi…ma anche questo e’ mercato…Serena e’ un’immagine vincente ed e’ ricercata…e’ normale che in questo caso guadagni molto e nessuno dice niente su questo aspetto specifico…
@ bao.bab (#1554755)
La questione dei compensi – meglio, della disparità di compensi tra alti livelli e challenger/futures – è un’altra cosa, io entravo nel merito delle parole della Williams.
Se io portassi alla mia azienda 100 nuovi clienti, mentre un mio collega ne portasse meno della metà e al contempo otteniamo lo stesso premio aziendale, non lo troverei così giusto.
Se poi vogliamo entrare nuovamente a gamba tesa nella guerra maschi vs femmine, propongo un’altra analogia:
Se il mio collega della SLAM S.P.A. lavorasse 3 ore al giorno anzichè le 5 canoniche che faccio io e al contempo prendesse il mio stesso stipendio, non mi farebbe molto piacere.
Inoltre, se seguissimo un mero ragionamento di soldi, i ragazzi che giocano future e challenger non dovrebbero prendere nemmeno il poco che prendono visto che esistono per filantropia.
La posta in gioco è molto più ampia.
Altro aspetto è anche la distribuzione dei premi, troppo sproporzionata in favore dei soli vincitori. Come se i tornei potessero farsi con 2 o 3 giocatori.
@ Palmeria (#1554726)
Corretto, ma a parità di prize money (sbagliato) i maschi guadagnano molto di più come sponsor.
Federer, lessi tempo fa, raggiunse nel 2013 un patrimonio di 300 milioni di dollari. Minimo. Forse 3 volte i prize money. Questo è il punto.
Nole, Nadal, Federer sono al di fuori di questo tipo di ragionamenti.
Se si parla di guadagnare, intendo.
Quindi Nole doveva starsene zitto. Non perché avesse torto, ma per opportunità.
Giusto invece (e lo capisco) che un Fognini guadagni di più di una Giorgi, a paritàà di classifiche e risultati.
il tennis femminile è l’unico sport in cui le donne guadagnano come gli uomini, perche’ non fanno una battaglia anche per il calcio femminile, basket femminile, volley femminile ecc…sono…come lo spettacolo che propongono, il torneo femminile di uno slam si puo’ vedere solo dalle semifinali in poi, prima e’ roba di poco conto.
Propongo stesso stipendio degli uomini per calciatrici donne
Il peggio è che oramai qualsiasi cosa uno dica è tacciato di maschilismo e sessismo, come se lo stipendio di uno sportivo professionista debba essere paragonato a quello di un impiegato
Nel secondo caso la parità uomo-donna è sacrosanta, nel 1o dipende anche da altri fattori
Visto che fate tutti lo stesso discorso di prize da commisurare al giro d’affari: allora 0 soldi agli ITF, che non portano un euro al giro d’affari. E pochissimi anche ai challenger, che hanno spettatori solo se gratuiti (o al limite se la finale è di livello).
No perché in questo caso la Williams porterebbe più giro di affari di un anonimo giocatore Argentino!
Esatto: un top modello potrebbe ribellarsi e pretendere la stessa cifra di una top model in quanto a parità di lavoro prende abbastanza meno?
Provino a giocare il prossimo anno i tornei dello Slam divisi: 2 settimane gli uomini e 2 settimane le donne, o viceversa. Si calcoli quanto profitto hanno portato gli uni e gli altri e poi si divida il montepremi tra le 2 categorie in proporzione ai profitti ottenuti
Non è questione di numero di set giocati. E’ questione di soldi portati. E’ impraticabile dividere gli Slam per un anno? Far giocare 2 settimane gli uomini e le 2 settimane successive le donne. Verificare quanto indotto portano a livello commerciale gli uni e gli altri e poi se il 70% dei guadagni mi arriva dagli uomini il 70% del montepremi totale lo dedico al tabellone maschile ed il 30 a quello femminile per i prossimi 3 anni in cui si rifaranno le stime dei soldi che portano. Se le donne portano il 70% dei guadagni allora il 70% del montepremi lo destino a loro ed il 30 agli uomini
Che pa…e ‘sta williams, tanto perderebbe con qualsiasi 2a categoria italiano, con il deficit di mobilità che ha, e allora incassa e taci, ha ragione moore
anche perchè negli slam gli uomini ci stanno più in campo.
mah… ci sono problemi più gravi nella vita
Se reputi comunista dare un assegno di 3000000 di $ ad un tizio per aver giocato 2 settimane a tennis mi sa che e’ il caso che ti vada a studiare qualcosa di Marx
@ Bibi (#1554714)
assolutamente d’accordo, semmai succedesse che lo spettacolo wta aumentasse rispetto a quello offerto dall’atp, sarebbe giusto non pareggiare, ma addirittura sorpassare. ma come calcolare nei combined e negli slam?
In soldoni: Partiamo dal presupposto che un uomo gioca meglio a tennis di una donna( ovviamente per ragioni fisiche e forse psico-attitudinali), poi se l’ATP attira più persone e porta più guadagni non vedo il motivo di questa equità nei prize money.
Come ad esempio una sfilata di moda femminile attrae di più di una maschile, ed è giusto che la Bianca Balti del caso venga più pagata!
La fanno una questione di sesso quando non è così. Chi muove + denaro guadagna di più, si chiama legge di mercato. Non c’è una “giustizia” in fatto di guadagni, si possono fare certo scelte diverse rispetto alle leggi di mercato, ma è inutile offendersi se in pratica qualsiasi sport maschile muove più soldi dello sport femminile. Le donne che amano seguire/praticare lo sport sono in numero inferiore rispetto agli uomini e, in ogni caso, lo sport maschile è sempre caratterizzato da agonismo e spettacolo superiore, e questo sta nei fatti. Non c’è sessismo, è la pura realtà. Ci sono sport dove la differenza è minima a livello di spettacolo (es sci) ma si tratta davvero di casi rari.
@ Koko (#1554678)
Vabbé se vogliamo seguire questa logica sino in fondo non vedi come possa starvi bene che la Williams possa essere pagata meno di Pella
Se la WTA porta 1000 persone allo stadio dovrebbe ricevere 1000. Se l’ATP ne porta 10000 è giusto che riceva 10000. Senza tirare in ballo il discorso degli sponsor e dei diritti televisivi.
Qualunque altro principio non meritocratico secondo cui dovrebbero spartirsi 5500 a testa è comunismo di convenienza, non saprei come definirlo altrimenti.
Qui si fa finta che non capire che non si tratta di maschi o femmine, ma di chi riesce a smuovere più spettatori con conseguente giro di affari.
Un torneo di tennis maschile qualsiasi, non solo gli Slam, muove più acque che uno femminile, quindi è giusto che i maschi guadagnino di più.
Una esibizione fra Serena e la Sharapova attira più spettatori che un match fra Cilic e Isner, e quindi in questo caso è giusto che le due donne guadagnino di più.
Ha perfettamente ragione Serena. 😎
Non perché maschio ma perché più redditizio come giro di affari! Se la donna muovesse più denaro e interesse sarebbe giusto che guadagnasse in montepremi di più rispetto all’ uomo!