E se Roma perdesse gli Internazionali d’Italia?
La storia dice Roma ma le voci su un possibile trasferimento degli Internazionali d’Italia in un’altra città si rincorrono da diverso tempo: va ricordato che il torneo più importante d’Italia, l’unico rimasto al maschile nel circuito maggiore, non è certo di proprietà della città di Roma e che il baricentro del tennis italico predisporrebbe proprio un cambio di location. Ma ci sono diversi fattori da prendere in considerazione.
Più volte in passato l’ipotesi è sembrata davvero plausibile, soprattutto in epoche di magra e lontani dai fasti del passato di panattiana memoria: durante la giunta Alemanno nel 2008 ad esempio, le voci diventarono sempre più insistenti ma al momento di tirare le somme e fare realmente qualcosa…non se ne fece più nulla.
Le motivazioni sarebbero semplici ma quanto mai valide e da tenere in conto: una crescita del torneo a livello organizzativo, nuove strutture in grado di richiamare un maggior numero di spettatori, con la strada da seguire già tracciata dai sempre più validi challenger già esistenti ed efficienti nel nord Italia. Non è la solita spaccatura geografica, si tratta di dati di fatto: le strutture sono già di pregevole qualità ma si potrebbe realizzare qualcosa di nuovo e ancora più attraente.
A Roma vince il discorso sentimentale, per un impianto che a fatica cerca di tenere il passo con i diretti competitors, che si fa forte delle incredibili pagine di storia tennistica raccontate in passato ma che va detto, spesso sembra arrancare. Il business non può fare fronte solo al cuore, deve pure fare riferimento al denaro e a ciò che si potrebbe concretamente realizzare: lo stesso presidente federale Binaghi, non più di due anni fa parlava di una situazione che doveva tenere in conto il futuro del tennis italiano, auspicando di poter incontrare quanto prima una soluzione in grado di non scontentare nessuno, azionisti in primis.
Proprio gli azionisti va ricordato, sono in maggioranza del Nord Italia, spina dorsale di un progetto che spingerebbe logicamente verso un cambio: lo scontro è spesso stato frontale e con l’amministrazione locale romana, rea di credere che il torneo italiano fosse legato a doppio filo alla capitale, quando invece il baricentro degli interessi in gioco potrebbe spingere verso ben altre direzioni.
Nel più classico dei duelli Nord – Sud, il nome della più seria candidata a sottrarre lo scettro del potere sarebbe proprio Milano, città che a detta sempre del presidente della Federtennis ha dimostrato di saper e poter rispondere in maniera consona a simili chiamate.
A peggiorare le cose il caos della politica romana, giunta ultimamente alle sue pagine più nere: il peso del torneo nel recente passato è cresciuto notevolmente e di questo alla città di Roma e al Foro Italico va comunque dato atto. A favore di Roma potrebbe invece giocare la designazione della città capitolina per i Giochi Olimpici del 2024 o l’ambizione per gli Internazionali di diventare nel 2019 un mini Slam: basterà tutto ciò a non cambiare drasticamente? Vincerà l’immobilismo tutto italiano o sarà più forte la voglia del cambio?
Alessandro Orecchio
TAG: Masters 1000 Roma
Nella mia visone un pò più Faraonica un passaggio pedonale vasto e sopraelevato o una navetta su binari magnetici dovrebbe arrivare direttamente al Flamino!
beh io sono di Milano e non vedo al nord una strutturache possa ospitare un 1000 e anke se disorganizzata credo ke Roma offra al turismo molto piu che il nord..se no proporrei binomio sci tennis in Val PUSTERIA con SEPPI direttore del torneo
Questa idea, ad esempio, andrebbe approfondita.
Basterebbe pedonalizzare il lungotevere Cadorna e via Guido Reni creando un passaggio pedonale sopra il lungotevere Flaminio. Non perderesti unitarietà e potresti utilizzare anche il Palasport di piazzale Tiziano e la cavea dell’Auditorium. Le strutture xi sono. Le idee di malago e binaghi suonano molto come quelle dei mondiali di nuoto del 2009… Opere inutili e soldi buttati
Buona idea ma a quel punto si perderebbe l’unitarietà dell’impianto che è fondamentale non potendo spalmare la folla per mezzo quartiere con trasferimenti non immediati oltre Tevere. Vedo meglio Roma e Lazio che si fanno loro stadi di proprietà e Olimpico rivisto in chiave modulare-multifunzionale e aggreggato al Foro Italico. Oppure un vastissimo ponte pedonale che colleghi Flaminio e Foro saltando il fiume con un opera di grande architettura!
@ gianniarcieri (#1551690)
Potresti addirittura utilizzare il Flaminio come centrale! Riqalificandolo avresti un centrale da 20000-30000 posti a 2 passi dal foro italico
Portare via gli Internazionali da Roma sarebbe una follia.Speriamo che la saggezza prevalga
@ Federicus (#1551757)
Giusto facciamoli in Molise o basilicata
L’ho già scritto in altri articoli… Se il problema è :fare più soldi , non c’è niente da inventare basterebbe copiare il modello canadese, dividere il torneo maschile da quello femminile alternandoli tra nord e sud in questo modo possiamo mantenere il foro italico che è un piacere per gli occhi.
Quelli femminili si disputarono a Perugia e Taranto negli ann 80 ,cmq maggio senza internazionali a Roma non ha senso forse perché i tornei di tennis scandiscono i miei ricordi di gioventù legati ai tempi della scuola per cui l’australian si giocava durante le vacanze di Natale key biscane a volte a Pasqua i tornei sulla terra coincidevano con la fine della scuola ,Wimbledon quando era già finita e gli Us open ahimè durante gli esami di riparazione perché non avevo studiato abbastanza per vedere il tennis a Raitre !!!
Più che altro è l’unico torneo che ci è rimasto…
francamente nn capisco tutto qs accanimento della fit e di qualcuno che avalla questa scelata secondo me sciagurata di voler trasferire gli internazionali..negli ultimi anni il torneo è cresciuto moltissimo e chi come me è romana e praticamente ci si trasferisce lo sa..e poi si sono spesi soldi per migliorare l’impianto in generale,per fare un nuovo centrale che secondo me è molto bello e funzionale, e per cosa se si aveva l’intenzione di trasferire il tutto..e comunque penso che il movimento nn sia per nulla daccordo
Non vincerà l’immobilismo.. vincerà la tradizione e la bellezza!
Progettare un paio di grandi campi al’ interno o nei pressi dello stadio Flaminio ( o nelle ex caserme di v. Guido Reni ) ed i e collegarlo con il foro con delle navette o con una piccola filovia tramite il ponte della musica e tutto è risolto .
Vergogna italiana..Perfino città come Sofia Casablanca Marsiglia Umago …eccetera..,hanno un torneo ..e in Italia non si riesce ad avere un misero 250
Per me Roma è imbattibile come torneo, ho visto l’ATP 1000 di Montecarlo, strutture che sono una schifezzuola unica !
Da noi l’impianto di Montecarlo sarebbe dichiarato fuori legge.
Però è pure vero che la concorrenza aumenta, Tokio, Pechino e Shangai hanno un crescente potere politico-sportivo, si possono fare solo 2 cose, naturalmente con il pieno appoggio politico e cioè :
1- Una soluzione ponte che potrebbe essere di far giocare pure delle partite al Palazzone dell’EUR (14.000 posti), chiaramente devono essere d’accordo anche i giocatori e la Federazione Internazionale, l’incontro recentissimo di Davis a Pesaro dimostra la fattibilità tecnica della cosa.
2- La soluzione ideale è però SMANTELLARE la piscina olimpionica e farci un nuovo centrale con tetto scorrevole come quello di Wimbledon, se non sbaglio la vecchia giunta Veltroni aveva proposto uno stadio a forma di conchiglia, esteticamente era cento volte meglio dell’attuale campo Centrale.
Potrebbe essere il modo per portare Roma al top.
A Milano , climaticamente problematica, meglio fare un 250 ATP e un WTA sul veloce ed entrambi al coperto !
Da romano e appassionato di tennis, vedrei il trasferimento come una sciagura e un errore. Che la FIT si adoperi per un altro grande torneo a Milano, se sono in grado.
P.s. Io uso i mezzi pubblici per arrivare, dalla stazione Termini ci si impiega una mezz’ora circa inclusi tempi di attesa e spostamenti (4 fermate di metro e 15 minuti di tram)
ho avuto la fortuna di girare abbastanza e di osservare vari tornei in europa, slam, master 1000, 500, challanger. e devo dire che Roma in europa non ha nulla da invidiare a nessuno altro torneo. Il nuovo centrale è bellissimo, il pietrangeli è un campo storico su cui tutti i campioni vogliono giocare… la folla ed il calore della gente non sono secondi a nessuno ! Ma qualcuno è stato al roland garros… dove si fa fatica a camminare fra i campi ! che poi piaccia ( ed io non sono certo romano), ma roma è roma e non si tocca !
PERFETTO
Concordo. Non limitarsi ad un solo torneo, due sarebbe meglio (ma anche meglio tre).
@ onion (#1551617)
Ok, grazie per le informazioni.
Però mi chiedo se Roma deve rapportarsi proprio con i Master1000 americani. Cioè, vorrei sapere, ma rispetto a Madrid, o Montecarlo, o Parigi, quali sono le differenze di affluenza?
E poi Roma è una location che mi sembra un sacrilegio rinunciare. Se fa meno spettatori perchè il luogo non può riceverne di più, mah, pazienza, ce ne faremo una ragione. Ritorno al mio vecchio punto: ma se la federtennis pensasse a “spalmare” gli appassionati di tennis su più fronti organizzando altri tornei di media/alta importanza? E’ veramente un’idea strampalata?
Roma potrebbe diventare un 500 e Milano potrebbe ospitare il 1000. A queste condizioni si potrebbe anche fare il gran passo.
per me gli Internazionali devono rimanere a Roma e punto. Se poi ci fosse il desiderio di far nascere un 250 nel Nord Italia, allora magri si potrebbe fare un indoro tipo il vecchio torneo di Milano. Ma gli sponsor? Dove li troviamo?
Concordo che la zona ha sostanziali limiti per l’affluenza ma per il resto si potrebbero facilmente studiare soluzioni della viabilità che permetterebbero un importante aumento dell’area a disposizione. Ad esempio si può personalizzare il lungotevere fino al ponte duca d’Aosta come collegare la zona dell’Auditorium – Flaminio. Si potrebbe anche utilizzare la struttura dell’Olimpico… Tutte opere a costo praticamente nullo.
Roma ha l’appoggio generale dei giocatori. E non è poco. Con i corretti aggiustamenti potrebbe davvero essere considerato il 5° torneo per importanza. Che servano spazi è indubbio. Forse manca la ‘fantasia’ per generarli in zona foro.
senza seno no. se ne parla da tempo.
per me bisognerebbe avere due tornei Roma e Milano come fù in passato.
L’Italia si meriterebbe almeno 2 tornei o perlomeno uno grande anche al nord. Se dobbiamo perdere Roma per fare Milano va anche bene, finora c’è un challenger che è una presa per i fondelli ogni anno essendo prima di uno slam o master
Forse non ti ricordi che la Jankovic,dopo la vittoria a Roma,andò a fare spese folli
@ grandepaci (#1551532)
Guarda che non si fa shopping solo a Milano,si è vero,Milano per la moda è conosciuta in tutto il mondo,ma Roma è Roma e nessuno la potrà arrivare.
Ma come possono solo venire in mente simili oscenita’ Roma e’ strata e’ e Sara’ sempre la sede degli Internazionali
Non capisco quali siano i problemi del Foto Italico. Quali strutture deve avere per far aumentare gli spettatori? Non ce ne sono già abbastanza?
Ma la politica della FIT invece di pompare ad oltre misura la settimana del Foro Italico, unica settimana di grande tennis in Italia che spezza la visuale del panorama desertico del resto della stagione, perchè non si impegna a creare altri eventi che non sostituiscano Roma, ma che la affiancano. Esempio un indoor ATP a Milano, il ritorno del WTA International a Palermo…
Milano sarebbe un fallimento ..Roma o al limite palermo
esatto….magari visto l’andazzo…potrebbero occuparsene i figli di bossi 🙄
mi riferivo al pubblico
Mi faccio una domanda?
Se il torneo si dovesse spostare dovrebbe essere costruito un altro centro! E nel frattempo del foro che ne sarebbe?
@ magilla (#1551509)
Io sono romano de Roma e tifo Inter…
Mi sembra quasi un plebiscito. Gli internazionali rimarranno a Roma!
da milanese innamorato di milano: gli internazionali d’italia devono rimanere al foro italico, nel luogo più affascinante che si possa immaginare. le modifiche ncessarie sono fattibili, e si facciano, ma gli impianti faraonici lasciamoli ai cinesi, o a key biscaine, dove si vedono i risultati.
Tutta la vita a Milano, internazionali all’Idroscalo! E raccattapalle che sappiano nuotare cosi’ quando cade una palla in acqua possono recuperarla.
Mi sembra un problema che si pone solo a livello giornalistico. Gli internazionali rimarranno a Roma almeno per i prossimi dieci anni. Senza considerare il clima di Milano, inadatto al tennis in tutte le stagioni, ma soprattutto a maggio.
Roma per sempre, Milano sarebbe un fallimento.
Unica alternativa a Roma: Firenze…
Invece la politica lombarda se la passa bene (vedi scandali sanità). L’interesse mi sembra solo quello di fare operazioni immobiliari… La storia delle commodities o delle facilities è una palla… Come dire: ristrutturiamo il Colosseo perché così messo è scomodo e poi senza la copertura non può essere fruito appieno.
un mini slam a roma ha le stesse probabilità di un mini slam a sydney… però come si diceva sotto, un torneo in un’isola della laguna avrebbe un suo indiscusso fascino
sono dello stesso parere. I giocatori e le giocatrici si trovano bene nel torneo proprio perchè è a Roma, e il pubblico è molto presente e caloroso, che fa sentire a proprio agio i giocatori, il clima è ottimo. A Milano sarebbe un fallimento su tutta la linea.
non credo, credo che le mogli di molti tennisti top sarebbero ben felici di farsi via montenapoleone o della spigha a milano sai —– 😆
articolo inutile e senza senso, l’unica cosa che funziona nel tennis italiano, sono gli internazionali a Roma
Ma per l’amor di Dio, non esiste solo il denaro e solo gli sponsor: vogliamo che il nostro torneo diventi come quello di Madrid con quei campi squallidi e senza pubblico oppure come quei tornei cinesi dall’aria irrespirabile sempre senza pubblico ?
E la bellezza dei posti, il fiume di gente tra le statue in stile greco-romano, i pini marittimi, il Pietrangeli, che sembra un’arena di gladiatori, sono forse sostituibili da un capannone in periferia di Milano ?
Speriamo che a nessuno venga in mente l’area dell’EXOPO 2015, mannaggia, ma perchè l’ho detto ?
Non ci andrei nemmeno con i biglietti gratis!!!
Noi non dobbiamo seguire quello che fanno gli altri,con la solita giustificazione che è così che va il mondo; dobbiamo fare meglio e tenerci il nostro gioiello e farlo funzionare al massimo delle possibilità organizzative.
Saranno gli altri ad invidiarci !!!
ah ah ah
Roma perderà eventualmente il torneo solo a favore di una location extraitalica.
Scrivo e provengo dalla lombardia:
A Milano, a maggio, si rischia di giocare 1 giorno all’aperto e sei no.
A milano, comunque, farebbero un impianto tipo madrid e i giocatori scapperebbero a gambe levate.
A milano non c’è il ponentino 🙂
Diciamo che per trasferirsi da Roma, l’unica location altrettanto affascinante e competitiva sarebbe Venezia (ricordo di un isola in vendita un paio di anni fa sulla quale un certo numero di campi….)
FIT si lamenta, si lamenta, ma poi quali progetti ha presentatoper il foro? La copertura (inutile) del centrale?
Comincino a proporre un ventaglio di progetti alternativi (io insisto: nuovo campo 1 stabile e non in tubi dalmine, quello sì con copertura tipo amburgo)
Realisticamente vincera’ l’immobilismo italiano almeno per i prox 5 anni. Dopo di che e’ un dato innegabile che il potenziale di sviluppo dell’attuale struttura in termine di pubblico da ospitare, facilties etc appare ogni anno sempre piu limitato.
io vivo a milano…e per questo tifo roma!….i milanesi sono o tifosi solo di milan e inter….o pu…ni snob da via montenapoleone…..a milano i tifosi infrasettimanali ve li scordate….e anche quelli turistici!…..e la magia di roma è unica!…secondo me si farebbe una sciocchezza!
Io li lascerei dove sono.La città di Roma attira più spettatori da sola,in più il Foro Italico è meraviglioso e sarebbe complicatissimo sostituirlo e ne perderebbe l’Italia,perché non avrà tutti quei giocatori e giocatrici di ottimo che partecipano ora.