Marcelo Rios parla del doppio: “Io l’ho sempre detto, penso che chi giochi il singolare sia valido e chi giochi il doppio sia un singolarista mancato” e poi non sa chi sia Victor Estrella
Come si legge su “La Tercera”, Marcelo Ríos si e fortemente lamentato del fatto che il Cile non possa contare su un doppio affidabile.
Soltanto pochi giorni prima che la sua selezione affrontasse la Repubblica Dominicana in Coppa Davis, si era espresso in questi termini: “Non abbiamo una formazione fissa per il doppio. Vedremo chi sarà uscito meglio dal match del venerdì”, aveva detto il capitano dei sudamericani che, da quando è alla guida della selezione, non ha mai schierato in campo la stessa coppia di giocatori.
Ríos, comunque, ha poi continuato la propria arringa contro la categoria intera dei doppisti. “Nemmeno i campioni in carica di Coppa Davis hanno un doppio forte. La differenza la fanno i singolaristi. Avere un doppista nel gruppo può essere utile, ma chiamando due giocatori specificatamente per il doppio corriamo il rischio che un singolarista si infortuni ed al suo posto debba andare uno dei doppisti. Io l’ho sempre detto, penso che chi giochi il singolare sia valido e chi giochi il doppio sia un singolarista mancato”, ha sentenziato.
Ad una domanda riguardo l’assenza di Víctor Estrella, infine, lo stesso ha dichiarato: “Non lo conosco. Non so chi sia Víctor Estrella”.
Edoardo Gamacchio
TAG: Marcelo Rios, Notizie dal mondo, Rios
Beh, parliamo di tennis qui infatti e di opinioni legate al tennis, mica di astrologia o politica…
Rios non ha mai dimostrato acume se non nel rettangolo di gioco
idolo assoluto,marcelo devastante
Per la cronaca Victor estrella che Rios non sa chi è, direi che è migliore dei singolaristi cileni del momento e non di poco..
@ Seppio (#1544258)
Perché non lo giocano. Semplice.
Sai benissimo, da come ti leggo sembri ferrato, che il doppio non lo si impara dall’oggi al domani.
Federer e Stan giocano 3 o 4 partite di doppio in un anno, i Bryan ne giocano anche 50. Ci vuole tempo per il doppio.
Sock si mise con Pospisil nel 2014 in occasione di Wimbledon e vinse il torneo proprio contro i Bryan. Non credo che i Bryan fossero ubriachi. Quindi quello che dici, cioè abisso e robe varie non sta in piedi. Sono paralleli ardui da fare.
Non mi sento di essere d’accordo con Rios, ma non possiamo far finta di niente. I big non vincono nel doppio solo perché non lo fanno. E se lo fanno non lo supportano con lo stesso impegno di un doppista vero.
@ Seppio (#1544258)
tutto vero…però una cosa è certa..un buon doppista non vincerà mai niente in singolo..un buon singolarista insieme a un altro buon singolarista in doppio possono fare bene….mi pare che panatta e bertolucci, che hanno avuto una classiffica a livello di singolare molto buona, in doppio facevano bene pure…cosa che non possono fare in singolo i fratelli bryan…il ragionamento di Rios mi pare corretto ed è quello che farà noah per la francia….
“penso che chi giochi il doppio sia un singolarista mancato”, condivido il pensiero dell’ex numero 1.
Io prima di attaccare a testa bassa leggerei i post.
Usare il cervello è sempre un consiglio intelligente e che consiglio di perseguire.
Io ho criticato chi ha affermato che è “anti-etico” il prize money del doppio, scrivendo successivamente c professionisti sono, tautologicamente, professionisti.
Allo stesso modo critico chi afferma che è meglio essere n.80 in singolare che plurivincitore Slam in doppio.
In pratica, da un punto di vista oggettivo non ha senso nessuna delle due affermazioni.
Se invece la poniamo da un punto di vista soggettivo, uno può preferire il torneo sotto casa a Wimbledon, ma on capirei cosa c’entra con la discussione.
Se ora vuoi toglierti lo scolapasta dalla testa e ragionare, io sono qua, altrimenti continua pure a interpretare a modo tutto tuo gli altri post.
Su Zjmonic peraltro sono d’accordo e stigmatizzerei allo stesso modo chi gli ha dato, ridicolmente, dello “scarsone”.
Adesso ho capito chi è lo spin doctor del team Giorgi… Grande Marcelo!
l’avessimo noi italiani un doppista col palmares di zimonjic
@ Seppio (#1544258)
Primo commento sensato;anche perché c’è chi ha osato affermare che il compagno di Nole in doppio “era uno scarsone”;mi viene da ridere,Zimonijc scarsone????? 😯
Semmai hanno perso per colpa di Nole il doppio fidati..
Il doppio è completamente un’altra storia;ma sicuramente vedrete giusto due game del doppio di Davis una tantum…poi si Solonizza ad …! 🙄
Ricordo un Bryan Mike/Fish – Federer/Wawrinka dove l’americano, privo del gemellone e con a fianco un buon Mardy Fish, diete un’autentica lezione di doppio ai due svizzeri con una partita sontuosa. Nel 2008 abbiamo avuto l’unica eccezione che altro non fa che confermare la regola con l’oro di Roger e Stan, ma basta vedere alle recenti Olimpiadi come contro i Bryan al massimo della forma, non ce ne sia per nessuno. Schiere e schiere di grandi singolaristi mandati al macero da buoni doppisti: Federer/Wawrinka fuori con Erlich/Ram, Davydenko/Youzhny out con i Bryan e lo stesso anche Tsonga/Llodra e Benneteau/Gasquet. Isner/Roddick e Berdych/Stepanek eliminati entrambi dai brasiliani Melo/Soares. Djokovic/Troicki fuori con Brunstrom/Lindstedt.
Tu distorci la realtà a seconda di quel che ti conviene – lo fai sempre,non solo oggi,sei allo stesso livello di Mirko come supporto a questo forum – ; prima critichi chi afferma – giustamente – che i presunti top-100 cambierebbero la propria carriera con i Bryans solo per il prize money;poi asserisci che costui criticherebbe le scelte economiche dei giocatori. Ma ti rendi conto della vacuità delle tue affermazioni?
@ Fantumazz (#1544127)
di sconvolgente c’è che non avete capito che singolare e doppio sono 2 sport diversi,nonostante l’impiego dei medesimi attrezzi.
non è assolutamente detto che un buon singolarista sia pure un buon doppista,dinamiche di gioco completamente diverse.
nella mia modestissima carriera,raramente ho vinto singolari,ma battevo regolarmente in doppio quelli che i tornei di singolare li vincevano.
Io non sono per nulla convinto.
Le abilità che rendono un doppista bravo sono molto spesso diversissime da quelle che rendono un singolarista bravo.
Un doppista corre meno, ma deve avere riflessi molto più pronti e abilità a rete migliore.
Che i Bryan abbiano battuto singolaristi top ten è accaduto molte volte, la controprova invece c’è stata molte meno volte, se davvero c’è stata (dovrei controllare, a memoria non ricordo e stigmatizzo sempre chi parla attraverso “mere sensazioni” e non con statistiche).
Ok che si parla di tennis, ma bisogna essere precisi (come in tutte le cose su cui si esprime una opinione).
E comunque i Bryan non si sono “accorti di essere penosi”, si sono accorti che in doppio vorrebbero vinto e guadagnato molto di più. Tra l’altro criticare professionisti per compiere scelte economiche, come hanno fatto “altri” in questi topic, è sì “anti-etico”, anche perché i professionisti sono, tautologicamente, professionisti.
Sui Bryan intendevo erano arrivati top200 nn 100…
E’ più etico essere n.80 del mondo in singolare che plurivincitore Slam in doppio?
“Etico”?
Boh, tra le norme penali retroattive nei commenti dell’altro articolo, e la “non eticità del prize money del doppio” in questo, posso davvero dire di aver letto tutto. 😯
Ogni tanto salta fuori ‘sto discorso…
Ma Rios su questo punto ha ragione.
Mi sembra di un’evidenza solare che chiunque approcci il tennis con l’intenzione di farne la sua professione vorrebbe fare il singolarista; poi, se nel corso della carriera le cose buttano male, allora si ripiega sul doppio, dove il livello di competitività è infinitamente minore.
Che c’è di tanto sconvolgente?
… Buon Rob, perdonami. E’ vero che nn e’ tt dovuto per forza. Ma fai allenare due top 100 medi cn continuita’ e vedrai che al 80% nn ce’ partita. E’ una cosa logica. Certo che se per avvalorare qnt tu credi mi tiri fuori la storia che in davis nole avrebbe dovuto vincere il doppio da solo allora no, ma siamo fuori tema. Anche perche il suo compagno era veramente scandaloso. Ma metti Nole e nada per 5 mesi assieme e vedi che i Bryan fortunatamente nn esisterebbero.
Io dico, opinione personale, che al di la dei modi un fondo di verita in quello che dice Rios ce’. E’ innegabile che chiunque provi prima da singolarista dai, nn raccontiamoci balle. Gli stessi gemelli erano arrivati mi pare top100 prima di accorgersi di essere penosi e fare scelte diverse.
Io farei i tabelloni dei doppi (idea grezza, e’ solo un ragionamento) in base a chi, dei singolaristi iscritti tra quali e MD lo voglia fare. Finiresti per dare piu soldi ai singolaristi stessi e basta. Se e’ vero che sn i migliori a fare girare il tour (per chi giusditica il mancato vero aumento dei prize money) nn tiratemi fuori che il doppio acchiappa pubblico solo perche alle ultime ATP Final e’ andato benino.
90 singolaristi su 100, intervistati in anomnimo ma neanche tanto,lo abolirebbero se il resto venisse distribuito nuovamente anche ai tornei di singolare minori
IO HO SEMPRE PENSATO CHE CHI GIOCA IL SINGOLARE SIA UN DOPPISTA MANCATO.
FOSSE ANCHE STATO INTELLIGENTE,RIOS AVREBBE VINTO MOLTO DI PIU’
Lo farebbero solo ed esclusivamente per il prize money;il che è sinceramente da un punto di vista etico e morale;anzi diciamo le cose come stanno esistenziale;una vera e propria vergogna.
Ma fortunatamente non siamo tutti…
Un vero signore.come quando giocava…
Era in snd@ Buon Rob (#1543987)
Era in senso ironico carissimo
😎
Straquoto. Evidentemente ci sono tanti giovani in questo post da non sapere che Rios è stato un odioso provocatore, un giocatore tanto bravo quanto testa …. …. Uno dei gemello i ha avuto una buona classifica come singolarista, e se Rios avesse giocato bene il doppio anziché scavare trincee a fondo campo, visto che è stato un grandissimo sulla terra battuta, avrebbe migliorato la sua carriera.
Togliete il vino a Rios
@ Buon Rob (#1543984)
Sbagliatissimo schierare i bryan voglio vedere che succederebbe se un singolarista desse forfait ,specie quando i singolaristi erano gente come Mcnroe e Sampras che si potevano schierare anche in doppio
Un capitano di Davis che non conosce un giocatore da poco uscito dai primi 50 al mondo, e vincitore di due ATP giocati proprio in Sud America. E se ne vanta.
In ogni sport l’allenatore, così come anche il mero selezionatore, non dovrebbe farlo chi è stato meramente “ex campione”, ma chi quello sport lo capisce e lo vede.
Allora probabilmente secondo te e Rios gli USA sono scemi a convocare da anni i gemelli Bryan, che in singolare non sono in classifica ATP da anni (sono entrambi tecnicamente NR).
E si è visto nel weekend scorso con Djokovic come un forte singolarista vinca sempre i doppi… 😕
Sarà, ma secondo me tra i primi 100 tennisti al mondo in pochissimi (giusto i vincitori di Slam e un paio di top ten “storici”) non scambierebbero la propria carriera con quella dei Bryan.
Beh non lo sa xche’ nel suo paese ci sono pochi giornali
Ha ragione