David Ferrer parla dei numeri 1
Direttamente da Buenos Aires, dove sarà impegnato nell’Open de Argentina, David Ferrer ha avuto occasione di mettere a confronto i numeri uno che hanno dominato la recente scena tennistica.
“Ricordo che Federer, nel 2004-2005, fosse inarrestabile. Come successo a Djokovic e Rafa negli anni successivi, ci sono stati periodi in cui vincevano contro chiunque. Questo è il momento di Djokovic. Ognuno dei tre ha vissuto il proprio tempo da leader, certo è che quello attuale di Djokovic si sta allungando sempre di più. Speriamo che abbassi un po’ il livello”.
Edoardo Gamacchio
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6 commenti
@ Duilio (#1525312)
Sicuramente il rallentamento delle superfici influisce ma non credo sia determinante al rendimento e al numero delle vittorie.Se fossero tutte con la stessa rapidità di qualche anno fa,penso che il dominatore,dati i cali vistosi di Federer e Nadal,sarebbe sempre Djokovic.
Possiamo anche dire che la tali superiorità schiaccianti, oltre ad un indubbio talento siano dovute anche all’omologazione delle superfici? Soprattutto nell’ultimo periodo…
@ borg (#1524834)
Certo,ma quest’anno dubito che Wawrinka raggiunga i livelli eccelsi dello scorso anno e,tolto lui,Djokovic con Nadal tennisticamente claudicante,non ha nessun avversario in grado di togliergli lo scettro del Roland Garros.A meno di qualche exploit ma proprio in questo 2016 mi appare improbabile.
@ I love tennis (#1524807)
sulla terra pero’, ancora deve vincere slam.
Ovviamente nel mio discorso è implicito il fatto che il Nadal pippa su erba lo abbiamo visto solo partire dal 2012,fino all’anno scorso.Ultimi 4 anni effettivamente da dimenticare,ma le 5 finali sull’erba di Wimbledon,2006-2007-2008 con Federer,2010 con Berdych e 2011 con Djokovic,parlano da sole.E per definirlo scadente su questa superficie dovremmo almeno considerare le 5 finali,troppo facile darlo perdente in base solo agli ultimi 4 anni.Io direi che l’unico vero tallone d’Achille è stato rappresentato dall’hard indoor,dove nonostante tutto ha giocato anche la finale della Masters Cup perdendo con Federer,che su indoor ha sempre avuto una superiorità incontestabile sullo spagnolo.Ma oggi i valori si sono spostati tutti dalla parte di Djokovic,che è indomito su ogni superficie, e penso lo resterà per almeno un altro paio d’anni.
Io aggiungerei che l’inarrestabilità durò fino al 2007,e il fattore straordinario che molti tendono a non considerare,è l’inizio della rivalità su erba nel 2006 tra Roger e Rafa.Ricordo le tre finali Wimbledon consecutive,fino al 2008,che segnarono anche le prime difficoltà del re su una superficie che fino a quel momento lo aveva sempre visto trionfante.La terra e l’erba,Roland Garros e Wimbledon,sono i campi sui quali i due hanno battagliato più a lungo,le due rivalità più lunghe.Una sola finale a Melbourne,poi quella semi di qualche anno fa,e il nulla assoluto a New York,unico Slam nel quale la loro rivalità non ha avuto inizio e nemmeno conclusione.Il primo a impensierire il dominio di uno dei più grandi della storia fu lo spagnolo,che era visto l’eterno numero due su erba e hard outdoor.Eppure,arrivò a superare il rivale anche sulle superfici a lui ostili,cosa che a Roger non è mai riuscita,almeno su terra parigina.Altro dato memorabile,questi due,i veri dominatori del circuito della decade recente,sono stato da incentivo l’uno per l’altro,e hanno rappresentato a loro volto lo spunto di miglioramento e consacrazione del serbo,che adesso ha surclassato entrambi come classifica e capacità di vittorie nei tornei importanti.Loro tre sono progrediti in maniera irraggiungibile per tutti gli altri,e se non fosse stato per i due Slam di Murray,un tempo facente parte dei Fab4,oggi 3 per vittorie e forza tennistica,l’esplosione tardiva di Wawrinka con lo stesso numero di slam dello scozzese,e gli unici acuti di Del Potro e Cilic,questi tre signori,mostri sacri del loro sport,avrebbero in bacheca altri Slam.