Day7 Australian Open: 100 errori per Djoker, nessuna pausa per il Fed-express (Con i video di giornata da Melbourne e con la spiacevole situazione della Friedsam)
Attenzione Novak Djokovic: il campione serbo sceso in campo nel suo ottavo di finale contro il francese Gilles Simon non ha convinto quasi nessuno, impegnato in 5 lottatitissimi set e una maratona durata più di 4 ore che hanno sinceramente preoccupato i suoi tanti tifosi. Simon è stato bravissimo a non mollare un singolo 15 fin quando il fiato non è mancato ma i 100 errori non forzati di Nole potrebbero essere un segnale preoccupante.
Solo il prosieguo del torneo ci dirà se il serbo può ambire all’ennesimo titolo Slam e a suo favore potrebbero giocare delle considerazioni tanto semplici quanto significative: se Djokovic è in grado di vincere contro un ottimo giocatore anche commettendo una caterva di errori, qualora dovesse limitare gli sbagli e salire di livello, dovrebbe poter tornare a dettar legge. Solitamente inoltre partite come queste fortificano il morale e sono il miglior banco di prova per testarsi, d’altronde non si tratta di un primo turno ma di un ottavo di finale, quando all’atto conclusivo mancano soltanto due match.
L’avversario del numero 1 mondiale sarà adesso il giapponese Kei Nishikori, abile a sfruttare al meglio i problemi fisici del francese Jo-Wilfried Tsonga: 3 set a favore del nipponico e via verso un quarto assolutamente degno di nota. Se Djokovic non aumenta i giri e il giapponese sarà in forma, ne vedremo delle belle.
Gli altri due incontri maschili di giornata hanno visto vittoriosi in campo l’elvetico Roger Federer e il ceco Berdych: sua maestà Roger, a differenza di Djokovic, ha stravinto il confronto col belga Goffin, strapazzandolo in 3 set e risparmiando energie preziose che potrebbero limitare l’incognita 5 set in un eventuale scontro con il serbo. Tomas Berdych invece ha fatto il suo compitino, approda ai quarti di finale, si regala l’ennesima occasione Slam per invertire la negativa rotta, regolando in 5 set un osso duro come lo spagnolo Bautista Agut: sfido chiunque degli appassionati del grande tennis maschile a non fare il tifo per il talentuoso ma mai vittorioso Slam Berdych. Se lo chiamano Perdych un motivo ci sarà ma a me, personalmente, il ceco sembra essere il tennista di maggior talento mai a segno in una prova Major: faccio spudoratamente il tifo per lui, perché si chiuderebbe un cerchio, perché trionferebbe il tennis e perché in fondo se lo meriterebbe. Non andrà così probabilmente, ma sarebbe una bellissima favola a lieto fine.
Fra le donne Maria Sharapova vince il confronto generazionale con Belinda Bencic, con due set tiratissimi e che la proiettano adesso nello scontro degli scontri che la vedrà opposta alla sua nemesi sportiva Serena Williams: la statunitense fa il suo, vincendo ancora una volta senza affanni, battendo la russa Gasparyan e lasciandole la miseria di 3 games. Quarto di finale epico o partita senza fine non possiamo saperlo: ciò che è certa è la sudditanza psicologica che la russa vive nei confronti di Serena. Vedremo se Maria saprà voltare pagina.
L’altro quarto di finale della parte alta vedrà opposte la spagnola Suarez Navarro e la polacca Radwanska: entrambe hanno vinto in rimonta i loro match, recuperando un set rispettivamente contro la Gavrilova e la Friedsam. Occasione d’oro adesso per le due, favorita del cuore Aga la maga: discorso simile a quello fatto per Berdych, il mio tifo e i miei favori al femminile vanno proprio in direzione della tennista di Cracovia.
Per l’Italia vanno infine a segno due coppie del doppio: Cecchinato e Seppi vanno avanti sorprendendo gli spagnoli Lopez mentre nel misto avanzano Fognini ed Errani.
Anna Lena Friedsam cramps Australian Open 2016
Gilles Simon: Shot of the day, presented by CPA Australia | Australian Open 2016
Alessandro Orecchio
TAG: Australian Open, Australian Open 2016
4 commenti
Se vogliamo parlare di talento puro Berdych non è neppure top 10. Anche Dolgopolov ha più talento di Berdych. Diciamo che sa sfruttare bene le doti che la natura gli ha regalato ed è molto tenace ma il talento è un’altra cosa
Massimo rispetto per la competenza di Alessandro Orecchio e piena condivisione in merito alla sua simpatia per Tomas Berdych, ma definirlo il giocatore più talentuoso a non aver mai vinto una prova dello Slam, mi sembra un’affermazione decisamente esagerata. Al massimo sarà il giocatore più talentuoso a non aver vinto un titolo dello Slam tra quelli attualmente attivi. Leconte aveva sicuramente più talento del giocatore ceco, inoltre siamo sicuri che giocatori come Stepanek, Monfils, Gasquet abbiano meno talento di lui? E se ne possono citare tanti altri!
Comunque Berdych ha un grandissimo potenziale non totalmente espresso. Un potenziale grandissimo non solo per ragioni tecniche ma anche fisiche.
@ panuccio (#1513876)
crampi
Ma che ha fatto la Friedman?