Roger Federer e l’aumento dei montepremi nel circuito challenger
Roger Federer ha parlato dell’aumento dei montepremi nel circuito challenger.
Dichiara il n.3 del mondo: “Vorrei veder aumentare i montepremi del circuito challenger.
So che è difficile perché bisogna lavorare tanto per trovare gli sponsor ma bisogna farlo per crare condizioni migliori per i tennisti”.
Ricordiamo che in questi ultimi anni sono aumentati i montepremi del circuito challenger e anche future, ma ovviamente sono molto limitati e servono a poco per debellare il fenomeno del tennis scommesse che secondo gli ultimi studi sembra decisamente aumentato nel circuito minore.
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“Roger già protagonista di grandi opere di beneficenza come i proventi ricavati dalla sua fondazione per i bisognosi dell’Africa, di cui 12 milioni offerti in Malawi per la costruzione di 81 scuole – ha donato all’ospedale di Sydney un costoso macchinario per curare bambini nati prematuramente. Si tratta del “NICU Bed”, una speciale incubatrice dotata delle tecnologie più avanzate per fornire cure mediche ai ricoverati nel reparto di terapia intensiva neonatale.”
@ Buon Rob (#1507804)
Ma che dici??? Se aumenti il numero di 250 e 500 la entry list si abbassa quindi entreranno anche quelli con la classifica più bassa.
Aumentando il montepremi si riduce il numero dei tornei… Dipende cosa vogliamo.
Ti sbagli, Giorgio dona tutte le settimane un’aspirina e un bottone ai poveri.
@ braccino (#1507782)
Io parlo di web non di spettatori in tribuna. Se mi proponessero di vedere in HD comodamente sul mio PC il torneo ..che so ..di Genova, qualche soldino lo spenderei. Il prodotto commerciale Challenger deve essere appetibile(non è ammissibile una mirco webcam fissa) e deve reggersi economicamente su se stesso, non su donazioni dei miliardari benefattori.
@ Buon Rob (#1507804)
Per “posti sperduti” non intendo paesi come il Nepal piuttosto che la Bolivia.
Mi riferisco a località di alcune migliaia di abitanti situate nel cuore della Francia, piuttosto che della Germania, degli USA o della stessa Italia, che annualmente ospitano un torneo a livello professionistico.
Però così elimini la possibilità di diventare tennisti a coloro che “abitano nei paesi più sperduti”.
Tra l’altro i challenger ultimamente sono molto diminuiti, a mio avviso dovrebbe invece esserne riaumentato il numero.
Ha poco senso che ci siano più tornei 250 e 500 piuttosto che challenger, altrimenti come fa il numero 1000 ad acquisire la classifica per giocare i 250 e 500?
Però se ragioniamo così, allora il futuro è nel professionismo americano anni ’40-’50-’60 con Tizio e Caio (che so, Laver e Emerson) che giocavano millemila partite tra di loro al Madison Square Garden e gli altri morissero facendo i dilettanti nel sistema del tempo degli Slam.
Quel sistema implose su se stesso perché erano “esibizioni”, che poi è ciò che stanno sembrando gli slam da qualche anno e con questo sistema sempre più sembreranno.
E a tennis facciamo giocare solo 40 giocatori al mondo, gli altri “si trovino un lavoro vero!!!!undici!!!”.
Poi magari coloro che scrivono queste cose sono gli stessi che nei social network scrivono “Mastropasqua o nome random prende seimila milioni di pensione, mentre i laureati devono andare in Groenlandia per prendere due soldi. Fate girare”.
Si potrebbe cominciare col ridurre il numero di challenger ed ITF, magari eliminando quelli nei posti più sperduti, riducendo ad uno quelli nei posti troppo vicini tra loro, e riducendo ad un solo evento quelli che si ripropongono in più date nel corso dell’anno.
A questo punto si potrebbero concentrare gli sforzi degli sponsor per avere meno tornei con montepremi più alti.
@ Lupu (#1507616)
Bacino di utenza per i challanger?! A giudicare dalle tribune quasi sempre semideserte,a parte parenti e amici dei giocatori tutto questo interesse non si vede.
Gli organizzatori di ogni torneo, tanto più gli slam che sono un mondo a parte e non dipendono neanche dall’atp, incrementano il montepremi per dare più lustro al loro torneo, nessuno potrebbe obbligarli a ridurlo ma, ammesso e non concesso che accettino una riduzione, non la darebbero certo ai tornei minori ma la utilizzerebbero per altri scopi… così funziona la società capitalistica (e non sto certo dicendo che lo condivido, ma non vivo nel mondo delle fiabe…)
I 12 milioni per 80 scuole in Africa sono solo parole giusto?
@ giorgio (#1507551)
Evidentemente sei l’unico a pensare che siano solo parole le sue. Non ultima una macchina per bambini in un ospedale Australiano.
Le tue sono parole parole e parole caro il mio Giorgio
A mio avviso questa difficile situazione economica che affligge i tennisti che giocano i tornei più piccoli (Futures e challenger) si potrebbe migliorare riducendo (anche di 500.000 dollari) il montepremi dei 4 slam e riducendo il montepremi dei 9 master 1000 (almeno di 250.000 dollari) così da ripartire tali somme ai tornei minori.
Nole i soldi li da ai suoi concittadini e basta…
@ Luca Supporter Del Tennis Italiano (#1507623)
Polemizzare sui chi sia più figo fra Nole e Roger è un esercizio abbastanza inutile. Sono tutti e due ingranaggi di un sistema che produce dollari
Ah si? Quindi Nole lo fa? Ma dove vivi?
@ Buon Rob (#1507601)
Parole sagge!
Bisogna dire però che il tennis è uno spettacolo e pertanto non può reggersi sulla “beneficenza” dei più ricchi. Io credo che si dovrebbe dare più spazio all’intero challenger dal punto di vista mediatico, proporre la diffusione dei tornei via web anche a pagamento e non con lo streaming selvaggio attuale. Noi che scriviamo siamo la dimsotrazione che il bacino d’utenza sia per i challenger che per i future esiste ed andrebbe sfuttato meglio.
Cosa che in realtà accade già, visto che ogni persona che produce reddito versa tasse allo Stato che viene destinata in parte proprio alle attività da te descritte.
Pertanto l’istituzione di un “fondo” per i tennisti, andrebbe allo stesso fine che viene già utilizzato dai normali produttori di reddito (almeno nella stragrande maggioranza degli Stati, il nostro ovviamente incluso) e che viene già correntemente utilizzato in numerosi altri sport (cito il calcio come esempio solo perché particolarmente conosciuto).
Indi per cui, non è propriamente vero quanto affermi.
Grande Re!
Peccato per i soliti commenti perbenisti che si leggono qui sotto.
Decurtatevi voi lo stipendio, per i cassaintegrati, i disoccupati e i disagiati tutti!
Federer parla e Nole fa i fatti..
invece di chiacchierare, perché non propone che siano proprio i top players ad autotassarsi per far aumentare i montepremi dei challenger? ma federer ci ha abituato da tempo a sue belle parole, parole, parole, parole e soltanto parole
Infatti, basterebbe creare un fondo da destinare ai challenger e ai Future ricavabile da una piccola trattenuta sui Montepremi vinti dai giocatori top 50.
Roger, in questa intervista non si dimostra sensibile all’argomento, parla di fondi e Sponsor da trovare……sa bene che non e’ facile trovare uno sponsor per l’evento challenger tranne poche eccezioni…
Grande Roger come sempre anche fuori dal campo
Il re e magnanimo, qualche spicciolo anche per il popolo….sono commosso