“Italiani a Brescia, parola d’ordine: Consapevolezza”
“Il segreto è la consapevolezza”. Parole di Fabio Gorietti al termine del vittorioso match del “suo” Luca Vanni su Josef Kovalik. Il successo del toscano, giunto nettamente con il punteggio di 6-4 6-2, ha certificato quello che da alcune settimane sembrava ormai palese: “Lucone” ha raggiunto una velocità di crociera da Top-150 e, a breve, la speranza è che possa (ri)trovare quella da Top-100.
Per velocità di crociera si intende quel livello medio sotto il quale non si finisce mai. “Nelle scorse stagioni Luca aveva molti alti e bassi – racconta coach Gorietti, direttore tecnico insieme a Fabrizio Alessi della Tennis Training di Foligno – così come l’altro mio allievo Thomas Fabbiano. Quest’anno abbiamo cercato di lavorare molto sulla consapevolezza, instaurando nella loro testa il valore tennistico reale”. E recentemente Vanni ha dimostrato di gestire con una certa disinvoltura incontri con tennisti di caratura a lui leggermente inferiore. Entrare nei 100 con Brescia e Andria non sarà affatto semplice e servirà almeno un exploit in uno di questi due tornei. Il livello, però, è quello giusto. La velocità di crociera ispira fiducia.
Discorso simile si può fare, con le debite proporzioni, anche per quanto concerne Gianluca Mager. Il ligure, oggi sconfitto 6-4 6-7 6-3 da Dustin Brown in un match bello nonostante i pochissimi scambi, ha palesato una evidentissima crescita sotto l’aspetto dell’atteggiamento: sempre concentrato, grintoso, consapevole dei propri mezzi, sia nei momenti positivi che di difficoltà. Il match è girato su pochissimi punti, ma Mager è stato bravissimo a rimanere agganciato al tedesco nonostante ace e servizi vincenti piovessero da ogni dove (e verso ogni direzione). Coach Diego Nargiso può essere fiducioso, il bambino (tennisticamente) è diventato ragazzo. E presto sarà uomo.
Chiosa su chi oggi ha fatto della consapevolezza la propria arte. Ma non per il match odierno, vinto per il ritiro di Youzhny sul 4-2 del primo set, quanto piuttosto per la crescita umana e tennistica che si intravede nei suoi occhi.
“Arna” non è ormai soltanto un giocatore di alto livello, è un uomo consapevole del proprio essere, delle proprie qualità. La scalata verso la Top-100 dovrà riprendere nel 2016, e non sarà facile realizzare questa impresa nella trasferta australiana, sempre particolarmente complicata per via di entry list da mission impossible e avversari già molto pronti dal punto di vista fisico. Ma Andrea è pronto, sa cosa lo aspetta: niente vacanze, preparazione, voglia di emergere, sacrifici, lavoro, Australia…
Da Brescia, Alessandro Nizegorodcew
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2 commenti
quindi è sicuro che Vanni giocherà ad Andria?
Vai Lucone!!!!!