Donati, una settimana in Paradiso. Massimo Puci “Per Matteo la Davis è stata un’esperienza bellissima, molto formativa”
Non è sceso in campo, ma in Russia, insieme alla Nazionale italiana che lo scorso weekend si è guadagnata la permanenza nel Gruppo Mondiale di Coppa Davis, c’era anche lui: Matteo Donati, il nuovo acquisto del Tennis Club Crema.
Per l’intera trasferta a Irkutsk, in Siberia, il ventenne alessandrino (numero 169 del ranking Atp) si è allenato insieme al quartetto composto da Fognini, Seppi, Bolelli e Lorenzi in qualità di quinto uomo, pronto a essere buttato nella mischia in caso di necessità. Non ce n’è stato bisogno, ma la seconda convocazione nel giro di un anno e mezzo (la prima arrivò nell’aprile del 2014 per la sfida di Napoli contro la Gran Bretagna) ha comunque un grande significato, a dimostrazione della fiducia che la Federazione e il capitano Corrado Barazzutti ripongono nel suo tennis.
E per crescere, si sa, non c’è nulla di meglio che confrontarsi coi migliori. “Per Matteo – racconta il suo coach Massimo Puci – è stata un’esperienza bellissima, molto formativa. Significa entrare in un ambiente di alto livello, con un’atmosfera particolare. Se un giorno dovrà scendere in campo, mentalmente sarà già preparato e saprà cosa lo aspetta”. Gli fa eco Armando Zanotti, capitano del team di Serie A1 del Tc Crema: “Non dico sia l’apice di una carriera, visto che quella di Matteo sta solo iniziando, ma ho avuto modo di sentirlo e non ha nascosto che questo fosse il suo sogno sin da bambino. Personalmente sono entusiasta per lui e contento che abbia scelto di giocare per noi: è un bravissimo ragazzo che merita certi riconoscimenti”.
Donati ha diviso lo spogliatoio coi compagni, sofferto e gioito con loro, gettando le basi di un futuro da titolare. “Esperienze come questa – continua Zanotti – servono a crescere dal punto di vista professionale e ad abituarsi a certi ambienti. Entrare nel giro della Nazionale, con giocatori di alto livello, aiuta a costruire una mentalità vincente”.
Al piemontese, che ora si trasferirà in Malesia per disputare le qualificazioni dell’Atp 250 di Kuala Lumpur, tornerà utile anche nel campionato di Serie A1, al via domenica 11 ottobre. Per i cremaschi, l’esordio sarà in casa contro il Circolo Canottieri Aniene di Simone Bolelli, altro membro dell’Italia di Davis. Un chiaro segnale di come spesso, fra il tennis di vertice e il massimo Campionato nazionale, la differenza non sia poi così ampia.
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@ Nevskij (#1455653)
la classifica NON è opinabile MAI. Quando Flavia diventerà n.3 avrai ragione.
Hai ragione in tutto e per tutto! Sinceramente non capisco come si fa a snobbare la Davis anche perché il calore che ti da il pubblico, la sofferenza con i propri compagni e le imprese che a volte compiono giocatori meno forti sui più blasonati, solo la Davis te le può dare.
Avendo aperto questo dibattito desidero precisare che a livello individuale uno slam non ha pari. Vincere uno slam ti dà soldi, notorietà e prestigio internazionale che nessuno ti può togliere: mettiamo Del Potro, Cilic, la Bartoli, la Pennetta… nessuno se li scorda più. E possono campare di rendita. Ma la soddisfazione vera che ti dà una vittoria in Davis per me è irraggiungibile.
Idem per la Serie A. Avete visto le tribune delle finali? Volete confrontarle con quelle di un challenger? Ma io dico anche di un ATP 250 o di un 500…. Certo a livello individuale prendi soldi e punti che la serie A non ti dà. Ma vuoi mettere vincere davanti a un pubblico appassionato? Che ti sostiene perchè li rappresenti? Chi non prova non può capire.
Gli spalti di un challenger, per non parlare di un future: ma li avete visti? Tifosi pochi e distratti che leggono lo smartphone. Non succede nei circoli, dove invece scorre la passione. E non lo dice uno della FIT, ci manca pure questa illazione.
Molto più del doppio. Serve a sancire la migliore italiana di tutti i tempi
Io più mi rileggo e meno vedo contraddizioni.
Mi spiego meglio: per me, a bassi livelli, coppa a squadre a vita. A livelli ottimi, ma non eccellenti (atp), meglio la serie a di un challenger, e a livelli eccellenti meglio la davis di qualunque atp (non di uno slam credo).
Groucho (bellissimo Nick), sei il primo che sento difendere la serie A. La cosa mi ha molto incuriosito e cerchero’ di seguirla con piu’ attenzione.
importante per mats abituarsi a palcoscenici piu importanti , speriamo che per lui sia stata un esperienza formativa
Io non ho parlato di Fed Cup ma di Coppa Davis, la Fed Cup è molto inferiore. Panatta viene ricordato per entrambi perché sono stati nello stesso anno (1976) non in due diversi come dici tu.
@ camon seppi e giorgi (#1455550)
La vittoria di Penetta al UsOpen conta il doppio di tutte le Fed Cup vinte messe assieme dalla federazione.
@ Angelos99 (#1455408)
Non gli è servita a nulla. La coppa Davis, indipendentemente dall’importanza che un giocatore gli attribuisce, è un torneo opposto al resto del 99 % che deve giocare. C’è la federazione, con i suoi tecnici, con i suoi preparatori ed allenatori, con il selezionatore che fanno parte di un codazzo di gente che ti serve tutto sul piatto d’argento.
Per tutto il suo anno da pro Donati conduce e pianifica una vita del tutto diversa, un allenamento ed un allenatore diversi, tornei e giocatori diversi. Avesse giocato ed avesse battuto Tsunami Gaba o Rublev, gli sarebbe servita almeno come fiducia nei suoi mezzi. Così non serve a niente. Come non è servita a Quinzi.
Ma certo che era solo una battuta, e’ chiaro che per chi ha viaggiato per i challenge una convocazione in Davis e’ una soddisfazione enorme, pero’ pensare che porti un po’ sfiga viene anche a me, di quinzi non mi ricordavo, ma effettivamente a Vanni ha tarpato un po’ le ali proprio quando sembrava che stesse prendendo il volo, poi probabilmente avrebbe fatto gli stessi risultati eh, di per se non disastrosi, ma largamente sotto le aspettative che aveva creato
@ adecor (#1455528)
Quello che pensi tu è molto diverso da quello che pensano i giocatori pro.
Pensa un pò ad un ragazzo come Del Potro, indiscusso talento giovanile, che non s’è mai potuto prendere un becco di un quattrino dalla sua federazione (che quasi non esiste), chissà se preferisce vincere Wimbledon o la coppa Davis. O se vorrebbe fare cambio con il suo Us Open battendo Federer in finale. Chissà
@ groucho (#1455389)
La Spagna ha perso dalla Russia perchè i giocatori ci tengono di più? Si è presentato solo Robredo.
Ho letto il libro di John McEnroe, uno che ci teneva. Racconta il buon Mac che dovette supplicare per mesi Chang ed Agassi per farli giocare, prendendosi picche regolari da Courier e da Sampras. Se non hai nulla da vincere, come capita agli italiani degli ultimi 30 anni allora la Davis conta.
E’ in questo contesto e formazione che si leggono stupidaggini come quelle che scrivi tu.
Panatta viene ricordato per il roland garros 1976 o per la coppa david del 1977?, o, altro esempio, la schiavione sarà ricordata per il roland garros 2010 o per le fed cup?, la pennetta? Errani e vinci?
Fa molta più notizia la vittori slam italiana della coppa davis ( soprattutto al maschile dove lo sldm manca dal ’76)
Vallo a dire a Federer,se scambierebbe tutte le sue coppe vinte a Wimbledon,in cambio di altrettante Coppe Davis. 🙄 Beninteso,per me un appassionato di tennis svizzero è orgoglioso di Federer decisamente di più per il suo record di Slam vinti,che per il trionfo in Coppa Davis (da dividere con Wawrinka oltre tutto).
@ adecor (#1455528)
Per te è entrato più nella storia croata Ancic(una davis vinta) o Ivanisevic(uno slam vinto)?
Ma pensa per te! Io penso che vincere la Coppa Davis sia molto più emozionante e importante che vincere uno Slam. Ognuno la pensa come crede, secondo me a livello tennistico è chiaramente più importante vincere uno Slam ma per un giocatore è più importante vincere la Coppa Davis perché entra nella storia dello sport del proprio paese ancor di più di quanto ci entri vincendo uno Slam (pur sempre importante).
Credo fosse solo una battuta. Ma poi (volendo rimanere allora sui ventenni) questa “esperienza formativa” non la fece anche Quinzi ?
@ tixdes (#1455413)
Il quinto uomo non può giocare , la formazione che il capitano presenta è di 4 giocatori , chi scrive non conosce le regole .
…..il tennis è uno sport individuale ed ad alto livello contano i tornei e non la Davis che viene giocata saltuarmente dai più forti…….diverso è il discorso a livelli più bassi serie C e D1 dove la competizione a squadre ha un senso in quanto la squadra è fatta da persone del circolo peccato che la nostra disatrosa FIT abbia fatto danni come suo solito eliminando le fasi nazionali.
Per quanto riguardo Matteo Donati è stata sicuramente per lui una cosa positiva la trasferta in Russia aldilà delle varie dichiarazioni di facciata…………speriamo finisca bene la stagione con i tornei in Asia per poi fare la preparazione in fiducia per il 2016 anno per lui fondamentale per il definitivo salto di qualità.
TEONE
forza teo
Parole sante.Ma poi dico,come cavolo si fa a dire che vincere la serie A,da più soddisfazione che vincere un torneo ATP 250,o addirittura è più importante di un ATP 500? 😯 Ma chi l’ha detto,un presidente di circolo,per caso? 🙄
Eccone un altro.Mamma mia! 😥 Capirei solo se questi fossero dirigenti FIT in incognito,ma temo siano proprio dei presunti appassionati di tennis. 😥
Ma sei sicuro di essere un vero appassionato di tennis? 😯 Come si può considerare l’ormai decadente Coppa Davis(decadente da decenni,tra l’altro 🙄 ),al pari,o addirittura superiore ai tornei del Grande Slam? Certo che la Fit ne ha fatti di danni,a partire dagli anni Ottanta,tipo come formare proseliti come groucho.Mah!
Infatti basta vedere la reazione di federer dopo la vittoria in davis. Si è commosso peggio di quando ha vinto wimbledon
Trattasi di comunicato stampa, ognuno tira acqua al suo mulino. Sta a voi capire quali parti sono significative e quali puramente d’interesse. Al solito, lo state facendo male.
Chi non partecipa ha sempre torto.
@ groucho (#1455389)
Posto che ognuno giustamente ha le proprie idee, sei per caso direttore di un circolo tennis? Perchè se tu chiedi a tennisti professionisti (e non) se preferirebbero vincere un ATP 500 o il campionato a squadre di serie A italiano, dubito che 99 su 100 ti risponderebbero quest’ultimo…
@ AndryREAX (#1455417)
Nella prima riga dici una cosa e nella terza confermi e smentisci la prima.
Chiedete a tutti i tennisto del mondo se preferiscono vincere wimbledon o la davis.l’esempio è federer…..e non ditemi che conta la serie a…..serve solo x avere una base economica soprattutto per i giovani e i giocatori di secondo fascia
Lo sarebbe se partecippassero tutti i più forti
Sono totalmente in disaccordo. La Coppa Davis non interessa a nessuno ed infatti i big non la giocano mai (o quasi mai). La Coppa Davis interessa ai big solo per potersi fregiare di un titolo in più che dia lustro alla bacheca; i giocatori di seconda fascia la vivono invece come una specie di opportunità di ripiego per chi non è in grado di vincere uno Slam o un Master 1000; ma, in ogni caso, nessun tennista ci tiene davvero a quella coppa e nessun tennista scambierebbe mai una vittoria Slam con una Davis.
Sulla bellezza e sull’utilità del campionato di serie A preferisco stendere un velo pietoso…
Be quella di Vanni é una storia completamente diversa con i problemi fisici che questo ragazzo ha avuto e continua ad avere.E’ stato comunque giusto convocarlo in Davis a suo tempo giusto premio per tutti i sacrifici sostenuti fino ad arrivare alla finale di San Paolo.
Donati è all inizio,ma promettente l’ho visto al Challenger di San Benedetto (proprio contro Luca Vanni) e mi è piaciuto molto.Piuttosto mi aspetto la prossima chances ad appannaggio di Cecchinato in forte ascesa e fiducia già tra i primi 85/90 della classifica Atp.In questo momento il più serio innesto ai quei quattro che tirano la carretta 😉
@ groucho (#1455389)
😆
Concordo con te, credo che vincere la Davis sia paragonabile e addirittura più importante di una vittoria in uno Slam.
A quando il “sesto uomo formativo”
La partecipazione di Vanni alla Davis non c’entra nulla con i suoi risultati.
A inizio anno ha fatto un exploit, poi è tornato ai livelli che gli confanno. E’ un ottimo giocatore, ma la finale ATP è stata una eccezione quasi miracolosa.
Ma per favore…che bel comunicato dalla federazione…
Dichiarazioni politiche di facciata per tenersi buoni i legami con la Federazione.
Ha fatto una gita, ha avuto i biglietti gratis per guardare le partite in prima fila e ha scambiato qualche palleggio con gli altri giocatori.
Non mi sembra questa gran cosa.
@ groucho (#1455389)
Allora. Per la Davis concordo, la coppa a squadre per me va paragonata ai challenger al massimo, poi non vivendo certe cose non lo so. Io comunque mi diverto di più a giocare in coppa a squadre che in tornei, questo è sicuro, proprio a livello mentale.
paragonare questa esperienza per un ventenne e per un trentenne….è fuori luogo!
Ma il quinto uomo non va solo per fare esperienza e non può giocare?
Avevo capito così, ma nell’articolo si dice diversamente 😯
A sentire ste cose mi vien da ridere il tennis sono gli slam non le competizioni a squadre
Esperienza della Davis che di sicuro sarà utile per Matteo, anche per il futuro 🙂
Quoto!!
@ groucho (#1455389)
Sono totalmente in disaccordo con te. Cosi tanto da dubitare sul fatto che la tua opinione sia interessata.
Situazione totalmente diversa da Vanni che e’ un giocatore a suo modo fatto e finito e a cui la Davis spezzo’ il ritmo. A Donati, per assurdo, aver avuto una interruzione di una settimana potrebbe arrecare benefici in termini di esperienza e di freschezza
Ha solo vinto un challenger, si è qualificato al Roland Garros e ha superato le qualificazioni e un turno al Masters 1000 di Madrid. Ma questo passa in secondo piano per te giusto?
Il tennis, sport individuale per eccellenza, trova la sua massima forma e esaltazione nelle competizioni a squadre. Personalmente reputo una vittoria di Davis paragonabile a una vittoria di uno Slam, ma la gioia che dà la Davis è enormemente superiore a qualsiasi vittoria individuale. Anche il campionato di serie A per me è bello e importante, e fanno benissimo i campioni e le nuove leve a giocarlo. Vincere la serie A per me dà molta più soddisfazione di un ATP 250 o anche di un ATP 500.
Speriamo che poi non imiti Vanni,dopo questa “esperienza formativa” in Coppa Davis. 🙄
dicevano così anche per Vanni, poi da allora non ha combinato più niente