L’Angolo del Nize: Fabbiano è pronto
Nel 2007 il trio sul quale puntare sembrava poter essere formato da Matteo Trevisan, Daniel Lopez e Thomas Fabbiano. Il paraguayano è scomparso dai radar, l’ex numero 1 al mondo junior vive di alti e bassi, mentre “Fabs”ha saputo costruirsi una carriera di buon livello, pronta a decollare (finalmente) da un momento all’altro.
“È troppo basso, non andra da nessuna parte”. Quando volte avrà sentito questa frase il nativo di Grottaglie, classe 1989 e attualmente numero 186 del ranking Atp? Talmente tante da riuscire a convincersi che fosse il classico luogo comune. Tennisti quali Rochus, Sela, Darcis, Clement, hanno saputo ottenere ottimi risultati partendo “dal basso”. Ma quali sono le caratteristiche che lasciano ben sperare?
1. Fabio Gorietti. Il coach di Tommy (e di Luca Vanni) è di rara bravura e sa trasmettere una grande fiducia ai suoi assistiti. Non è un caso che Lucone sia esploso sotto la sua guida tecnica. Al Tennis Training Villa Candida di Foligno ci si può allenare nel migliore dei modi, grazie a una struttura che vanta campi in terra e in veloce, e un ambiente sano e di elevata cultura sportiva. Una sorta di oasi tennistica nelle quale ci si può allenare con tennisti di ottimo livello (Vanni, Travaglia e tanti ottimi juniores).
2. La crescita continua e costante. Fabbiano ogni anno riesce ad aggiungere tasselli importanti al proprio tennis e alla propria… testa. Mentalmente infatti ha realizzato un gran salto di qualità, mentre tennisticamente se l’è giocata alla con Tipsarevic e altri professionisti importanti. Può essere ormai tranquillamente considerato un “giocatore da challenger”, nel senso positivo del termine. Sa come vincere le partite, sa alzare il livello al momento opportuno, è in grado di tenere alta la concentrazione per un tempo maggiore rispetto al passato. Sembrava poter già fare il salto di qualità nel 2013, ma è ricaduto oltre il numero 200 a fine 2014. Forse all’epoca non era ancora pronto. Oggi, anche per via di un miglioramento fisico importante, pare esserlo.
3. La voglia. La dedizione di Thomas Fabbiano, dalla preparazione invernale, agli allenamenti sino ai tornei e alla prevenzione degli infortuni, è pressoché inattaccabile. E quando si lavora tanto e nella maniera giusta, i sacrifici vengono ripagati. Prima o poi. Dopo anni ad inseguire l’agognato ingresso nei Top-100 alcuni avrebbero forse mollato, si sarebbero considerati non in grado di un tale exploit. Invece Tommy è lì, lotta ogni giorno, è consapevole dei proprio mezzi, gioca spesso alla pari (e li batte anche) con tennisti Top-100.
Thomas Fabbiano è un altro di quei giocatori che, come Vanni e Lorenzi, potrà togliersi belle soddisfazioni nella seconda parte della propria carriera. Probabilmente avrà la chance di vivere qualche anno in più dei suoi colleghi ad alto livello. Adesso dipende solamente dal pugliese (regione che non sta andando malissimo nel tennis ultimamente…), che ha tutte le qualità per arrivare lassù. Il diritto è un colpo sempre più incisivo, soprattutto in uscita dal servizio. La stessa battuta è migliorata molto e procura anche un buon numero di punti diretti (crescita esponenziale rispetto al passato). Il timing è molto buono. Inoltre sa cimentarsi su tutte le superfici e, probabilmente, qualche exploit sul veloce indoor non è da scartare sul finire della stagione. Le armi di Tommy sono aumentate, è ora di raccogliere i frutti del duro lavoro.
Alessandro Nizegorodcew è direttore di SpazioTennis e telecronista per Supertennis Tv. Editorialista per Tennis Italiano e SuperTennis Magazine, segue il tennis come inviato da anni sia nel circuito maggiore che in challenger, futures e tornei giovanili.
@Alenize82
TAG: Fabbiano, Italiani, Thomas Fabbiano
8 commenti
Di testa fabbiano è già molto solido, non molla un punto, non si scoraggia quando perde il primo set e non gli viene il braccino quando è vicino alla vittoria. Il primo set della finale di Napoli è comprensibile dato che era la prima grande finale in un evento così importante.
Forza Thomas, questa è la giusta strada!
questa volta siamo d’accordo tommy è pronto per i top 100,il miglioramento col dritto un po piu’ incisivo e continuo nel cercarlo gli fa vincere punti piu’ facilmente.ma che rabbia la sconfitta di oggi si poteva vincere il titolo con bel salto nel ranking
Qui si parla dei giocatori che possono arrivare nei 100, non che sicuramente arriveranno nei 100. Le variabili sono tantissime… Però è indubbio che abbia tutte le carte in regola
@ becuzzi_style (#1453072)
Sn d’accordo cn te, tranne che per i 10 cm visto che gli esempi portati da alessandro sn validi. Per me qst anno è stato solo piu continuo ma prospettare una carriera nei 100 dai prossimi mesi a venire la vedo dura. Per lui cosi cm per Naso purtroppo. Naturalmente sarei iper felice di essere smentito perche per me il tennis e i tennisti per i sacrifici che fanno e in relazione alla relativa pochezza dei guadagni a certi livelli, meritano solo rispetto e ammirazione
quei 10 cm che gli mancano in altezza ne hanno condizionato e condizioneranno anche in futuro la sua carriera…con 10 cm in più sarebbe stato sicuramente un giocatore da primi 100 al mondo…per carità ci potrà a nche entrare…ma non penso che possa stare 3/4 anni dis eguito nei 100…parere personale….non qui vediamo tutti i nostri nei 100..nei 50…numeri uno al mondo…poi la realtà è sempre un’altra storia
entrerà a breve nei 100 e ci rimane, ha i colpi e ora la testa, maturato tardi ma bene, già oggi potrebbe entrare in finale in Cina 😛 e dargli ancora più fiducia
Il solo problema di Fabbiano è la testa perché tecnicamente non ha nulla da invidiare a nessuno. Ho visto dal vivo la semi con Munoz de la Nava a Napoli e ricordo un primo set non giocato e perso 6-0. Poi si accende la luce… vincenti di dritto, rovescio, munoz costretto a giocare sui teloni. E 5-2. E poi buio di nuovo, quattro game buttati senza giocare con una selva di errori gratuiti. Fabbiano è questo. Sarebbe bello vederlo tra i primi 100, ma vedo giocatori troppo più solidi mentalmente di lui. Per me è più facile vederlo battere un top 20 in una partita secca
Fabbiano è da challenge da diversi anni
…Sicuramente nell’ultima stagione è parso un po’ più continuo e solido.Bisogna vedere se riesce ad entrare tra i top 100 e a starci a lungo