Andreas Seppi undici anni da top 100
Non ha vinto uno Slam come Nicola Pietrangeli o Adriano Panatta, e nemmeno raggiunto i primi 10 del mondo come Corrado Barazzutti, ma sulla longevità Andreas Seppi li mette in fila tutti.
Fra poco più di tre mesi il 31enne altoatesino chiuderà per l’undicesimo anno consecutivo fra i primi 100 del mondo, tagliando un traguardo mai raggiunto da nessun giocatore italiano. Un risultato simbolo di una carriera sempre al vertice, che gli è valsa il rispetto anche dei colleghi più blasonati, e che è stato costruito giorno dopo giorno al BLTC di Bordighera. A partire da quel 16 maggio 2005, quando toccò per la prima volta i top 100, di cose ne sono cambiate parecchie, ma l’azzurro è sempre lì, ad aggiungere pagine alla sua storia. “In Italia una carriera ad alti livelli così lunga non si è mai vista”, gli rende omaggio coach Massimo Sartori, che lo accompagna da vent’anni, da quando Andreas era un giovane ragazzino diviso tra tennis e sci, e lui giunse a Caldaro (provincia di Bolzano) con l’obiettivo di costruire un top 100.
Vent’anni dopo, eccoli sorridenti a Bordighera, con tanta voglia di migliorarsi ancora. “Solo un grande atleta riesce a stare a certi livelli per tanti anni, e Andreas se lo merita. Ha sempre lavorato tanto e cercato nuove motivazioni, come quelle trovate a Bordighera”. L’approdo al più antico club d’Italia, avvenuto circa tre anni fa, è stato un passo fondamentale per l’altoatesino, ed è coinciso con i risultati più importanti. Dal best ranking alla posizione n.18 Atp, siglato dopo il primo inverno di duri allenamenti in Riviera, alla vittoria con Roger Federer all’ultimo Australian Open. “La scelta di venire qui – prosegue Sartori – ha rappresentato un cambiamento importante per entrambi. Poteva scegliere di rimanere a Caldaro, a casa sua, dove tutto era più comodo. Invece ha deciso di appoggiare la mia scelta e siamo contenti di come è andata”.
In Riviera i due hanno trovato un ambiente sereno e un clima ideale, per crescere sempre di più. “Bordighera e il BLTC ha una bella fetta di merito. Credo sia uno dei posti migliori per allenarsi, e Andreas ne ha beneficiato. È più tranquillo, ha trovato nuove motivazioni e si allena con un’attenzione diversa. E poi dietro ci sono tanti giovani che spingono, i vecchietti devono stare sull’attenti (ride, ndr)”. Una battuta tutt’altro che casuale, visto che Seppi ha anche la funzione di traino per i giovani del club che provano a ricalcarne le orme. “Tramite la sua esperienza, li aiuta a capire quel è la strada da prendere. Hanno davanti un esempio concreto con cui confrontarsi. Credo sia l’aspetto più bello di tutto il progetto Bordighera”. Seppi vorrebbe giocare almeno ancora un paio d’anni, poi la sua strada pare segnata. “Ci piacerebbe tenerlo con noi. Difficilmente farà il coach, ma ci sono varie posizioni che potrebbe andare a ricoprire. Gli stiamo preparando il terreno”. Ma prima c’è ancora il tennis giocato, e altre soddisfazioni da raccogliere. “Una delle più belle? Lavoravamo qui da poco, e Novak Djokovic, vedendo Andreas allenarsi, notò un cambiamento. Mi si avvicino e disse: ‘È pronto per salire di livello’. Aveva ragione”. L’occhio del n.1.
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Grande professionista con un gran talento (anche se molti non se ne sono accorti) cui è mancato quel “quid” caratteriale in termini di determinazione, cattiveria, combattività, astuzia, saldezza di nervi, costanza nel mantenere elevata la condizione di forma per arrivare tra i top ten. Ma anche un ragazzo umile e generoso, sempre pronto a ricercare l’automiglioramento.
Arrivato tra i top 20 ha attraversato un paio di anni di leggero sbandamento che lo hanno fatto “precipitare” oltre i top 30-40. Adesso però è di nuovo a ridosso dei top 20. Non mi sento comunque di fare previsioni.
Raro esempio (in Italia) di tennista professionista serio e lavoratore. Ed è tuttora n. 1 italiano!
Nella fretta mi sono dimenticato di specificare a proposito di Barazzutti, le stesse vittorie e finali in coppa Davis di Panatta
Siete fantastici, un articolo in cui si esalta il predominio (in assoluto falso) di un grande, grandissimo giocatore italiano, ma al momento che definirei tra i primi 5, come il piu’ grande di sempre e naturale destinato a vincere Wimbledon!
Perche’ e’ falso il suo primato di longevita’: le statistiche in tal senso partono dal ’73, presumibilmente Panatta presumendo un ingresso nei primi 100 nel ’70 (quando vinse il suo primo titolo italiano, allora molto ambito, ai danni del mostro sacro Pietrangeli, dovrebbe avere 12 anni compiuti tra i primi 100; lo stesso Pietrangeli, dal ’57 (prima sua vittoria agli internazionali d’Italia) al fatidico ’70 (passaggio di consegne a Panatta) ne dovrebbe avere 14 compiuti tra i 100. Poi e’ chiaro, se si comincia a dire che prima di una certa data non vale, prima di internet non vale, va bene, ma allora aggiornate anche i vari vincitori dei grandi slam e coppe Davis e cancellate i vari Rosewall, Newcombe e quant’altro.
Poi per la grandezza assoluta, in aggiunta alla longevita’, ad un pur ottimo 18 nel B.R., ma senza grandissimi tornei vinti, si contrappone un Pietrangeli, nr 3 come B.R., 2 R.G. Vinti, una semifinale a Wimbledon, non so quanti Internazionali d’Italia per non parlare di campionati italiani (ripeto, allora molto ambiti, non come adesso), 2 finali di coppa davis (piu’ una vinta da capitano non giocatore, ma non conta); un Panatta, B.R. 4, R.G., Internazionali d’Italia, 1 coppa davis vinta + altre 3 finali; Barazzutti, B.R. 7, semifinali a R.G. e US open, comunque 10 anni completi tra i primi 100; Fognini, B.R. 14 (o 13, non ricordo), un paio di tornei piu’ prestigiosi vinti rispetto a quelli di Seppi. Facciamo che Seppi per ora se la gioca con Fognini per il quarto posto italiano di tutti i tempi e gli auguriamo vittorie di prestigio per superare in futuro Barazzutti?
Nessuna ingiustizia, c’è un tempo per tutto. Andreas è un esempio di serietà e si comporta come un signore. Non ha aspettato di superare i 30 anni per vincere. E non è vero che si raggiunge il livello massimo intorno ai 32 anni. Ha vinto 3 tornei a 27/28 anni.1 sull’erba, 1 sulla terra e 1 sul cemento.Giocatore completo ! Ma va bene cosi, bravo Andreas ! 😉 😎 🙂
Spero che possa togliersi la soddisfazione di raggiungere 2/3 volte almeno un quarto di finale in uno slam; per il resto vivissimi auguri per questo traguardo che rappresenta comunque una bella carriera, a cui si aggiunge un suo profilo umano che lo rende veramente un signore del tenni.
Un giusto tributo ad un Uomo con la “U” maiuscola.
Ci aspetta un grande 2016 fenomeno!
Finalmente un post di livello da parte del buon Hoila, ci eravamo preoccupati ultimamente date le sue prestazioni un pò sottotono. Evidentemente le imprese delle nostre ragazze sono riuscite a tirar fuori dal buco pure lui!
Su Wimbledon 2016 mi trovo in pieno accordo, anzi facendo giocare direttamente la finale ai due favoriti – Seppi e Djokovic – si potrebbe far risparmiare un sacco di fatiche a un bel pò di gente!
Ottimo tennista..grande Uomo
Notizia esatta!!
vedesi stol.it (in tedesco)
vogliamo parlare anche della considerazione tra i suoi colleghi?
Ora finalmente un po´di spazio per il nostro fenomeno, che e´passato ingiustamente un po´in ombra bei media dopo i successi delle nostre ragazze.
La Pennetta che come Andreas usa la tattica della pantera (ossia fare in carriera molto minutagggio, parlare di ritiro e far finta di essere in declino) dimostra che tale tattica premia verso i 32 e 33 anni.
La mia teoria dimostra che e´inutile vincere tanto sotto i 30, visto che nel tennis si raggiunge il livello massimo intorno ai 32 anni. Prevedo quindi per Andreas la finale di Wimbledon, visto che Roger e´in calo e Nole e´ battibile. Non vedo chi possa essere superiore ad Andreas su tale superficie.
per me con un buon finale di stagione con un pò di sorteggi favorevoli può migliorare il best ranking
Tra l’altro pare che si sposi.
Grande Andreas, esempio di costanza, lavoro e serietà.
Grande Andreas! Ti meriti tutto il meglio, e puoi migliorare ancora
Questo sì che è un esempio da seguire.E forse,per quanto riguarda il tennis italiano maschile,Andreas Seppi è probabilmente l’unico esempio da seguire,in primis per come si comporta e come sa stare in campo. 😉