US Open: Djokovic supera Federer nella “solita” grande partita (di M.Mazzoni)
La finale maschile di US Open giocata stanotte dopo una snervante attesa per la “maledetta” pioggia ha confermato tendenza e risultati dell’intero 2015. Novak Djokovic è il tennista più forte, non sbaglia partita nelle grandissime occasioni (eccetto Parigi), batterlo 3 set su 5 è molto, molto difficile. Ha vinto con pieno merito il suo secondo titolo a NY, ripetendo l’impresa del suo mitico 2011, oggi come allora capace di trionfare in 3 Slam su 4, cedendo soltanto sul rosso del Roland Garros. Per lui più che la pioggia è maledetta la Svizzera… Nel 2011 fu un Federer stellare a stopparne il probabile Grande Slam, in quella che è ad oggi la miglior partita della decade in corso; quest’anno è stato Wawrinka, autore della prestazione dell’anno, a negare l’immortalità al serbo. Novak può ben consolarsi con il decimo Major, con la consapevolezza che è una spanna superiore a tutti e che continuando a lavorare per tenere questi ritmi sarà l’uomo da battere anche nelle prossime stagioni. Ritengo che nel 2011 fosse un filo più forte rispetto a quello attuale. Oggi forse serve meglio, ma si concede qualche pausa, mentale e nella precisione del dritto. 4 anni fa ricavava meno dalla battuta, ma in campo era una macchina, riusciva a controllare ogni momento dello scambio, giocando quasi al “gatto col topo” nella maggior parte delle grandi sfide, finali incluse. Va detto che l’esser migliorato alla battuta rispetto allora l’ha aiutato in modo decisivo a sconfiggere Federer. Infatti nel suo immenso 2011 l’antagonista era Nadal; contro il “toro” iberico era più importante controllare lo scambio che esser chirurgico al servizio, perché in quelle tante sfide si vinceva dominando il gioco, dato che Rafa è meno aggressivo alla risposta e ti porta a scambiare all’infinito. Contro Federer al contrario Djokovic può anche finire sotto nello scambio, quando lo svizzero anticipa a tutta e prende il massimo del rischio; ma sono momenti rari, visto l’altissimo rischio che deve prendersi. Diventa invece cruciale servire alla grande, perché se Federer può affrontare troppe seconde allora sì che può attaccare, non dare ritmo a Novak e metterlo sotto. E’ quello che è accaduto a Cincinnati, per esempio, e che non è accaduto stanotte.
Conferme newyorkesi anche per Roger Federer. Non è riuscito a vincere il sesto US Open, nonostante il pubblico fosse schierato quasi interamente dalla sua parte (come più o meno accade quasi ovunque nel globo, eccetto rari casi “regionali”…), ma si è confermato come vero antagonista del n.1. L’unico – eccetto rarità, come il Wawrinka parigino – capace di mettere alle corde Novak, l’unico che lo costringe a tirare fuori il meglio del meglio dal suo cilindro per vincere. Roger ha disputato un bellissimo torneo, ha regalato perle meravigliose in quasi tutti i match, deliziando gli amanti del gioco con le sue trame sublimi. Purtroppo per lui restare il tennista “più bello” e spettacolare non è abbastanza per battere il Super-Djokovic attuale. Nonostante i suoi 34 anni riesce giocarsela alla pari col n.1, ma sulla lunga distanza la maggior consistenza e freddezza nei momenti chiave del serbo finisce per prevalere. Eppure ieri notte Roger di occasioni interessanti ne ha avute, eccome. Cruciale il terzo set, ricco di momenti rocamboleschi, tanta tensione e moltissime chance per Federer. L’unico appunto che si può fare allo svizzero è di non esser riuscito a mettere la testa avanti, a trovare la giocata in quel frangente, quando la partita poteva seriamente girare. Novak è stato bravo a reggere, a proporre difficoltà, a regalare niente. Tuttavia Federer in quel momento, e direi per la maggior parte della finale, è rimasto troppo conservativo. Ha giocato un US Open arrembante, clamoroso per propensione offensiva e volontà di prendere immediatamente l’angolo, la rete, rubare il tempo di gioco. Nel match decisivo ha tenuto questa condotta troppo poco, finendo per aggrapparsi alle sue splendide accelerazioni dal fondo, tanto belle quanto rischiose. Essendo arrivato a questa finale in una condizione fisica straripante, avrebbe forse dovuto rischiare una tattica davvero “edberghiana”, come a Cincinnati. C’è riuscito solo a tratti, e quasi mai nei momenti davvero chiave. Le due ultime finali di Wimbledon perse proprio vs. Djokovic dovevano avergli insegnato che se il match si sposta sui binari preferiti dal serbo, la probabilità di vittoria è assai bassa. Tanto vale giocarsela all’attacco totale. Ero convinto che stavolta c’avrebbe davvero provato. C’ha provato, ma senza riuscirci fino in fondo, e la sconfitta è arrivata di nuovo.
Va anche detto che Djokovic è stato bravo, bravissimo. Rispetto alla loro recente sfida di Cincinnati ha concesso di meno, ha servito meglio e risposto assai meglio. E’ stato eccezionale Novak per come è riuscito ad alzare le parabole e poi cambiare ritmo in alcuni frangenti delicati, riuscendo a buttare Roger indietro di quel metro che ha fatto enorme differenza. Al contrario Federer ha ricavato non abbastanza dalla battuta, ed era palese che solo ottenendo una valanga di punti diretti la vittoria sarebbe stata possibile. Come a Wimbledon nella loro finale, Djokovic è stato lucidissimo nel prendere per primo l’iniziativa nei momenti importanti, non crollando quasi mai in difesa. Alla fine nelle loro sfide recenti sulla lunga distanza la consistenza ha sempre prevalso sulla brillantezza, perché questa implica una difficoltà superiore. Nonostante un match più complicato, con qualche errore di troppo e tante occasioni, è andata di nuovo a finire così. Tanto che ripensandoci abbiamo assistito ad una grandissima partita, forse la migliore che si possa oggi vedere nel tennis al massimo livello, ma è “sempre la solita” partita perché il più forte (Djokovic) riesce a spostarla sul tipo di tennis che ama, e lì diventa quasi imbattibile. Per avere una grande storia, talvolta serve anche un vincitore diverso. L’unica varante è stato il pathos nel quarto set, quella rimonta disperata di Roger che è arrivata ad un passo dall’esser premiata. 5-4, 15-40. Due palle break, che se trasformate forse avrebbero incendiato totalmente lo stadio, incendiato Federer e magari fatto salire la tensione di Novak così tanto da farlo sbandare. Non è accaduto. La coppa è di nuovo andata all’ottimo Djokovic, nonostante un finale thrilling, questo sì diverso, e benedetto.
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: Djokovic, Federer, Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Roger Federer, Us Open, Us Open 2015
@ Ron (#1450413)
Concordo in pieno purtroppo poche persone sono corrette come te
@ Luca da Sondrio (#1450495)
Completamente d’accordo.
Avete proprio ragione. Il vero uomo e il vero sportivo è quello che quando le cose si mettono male chiama il fisioterapista e fa finta di avere i crampi…
Concordo.
Mi ricordo nel terzo set una splendida veronica di Roger su cui Nole incredibilmente ci arriva e la butta di là con Federer che aveva già smesso di giocare lo scambio, poi si riprende e difende la rete, basito di essere stato costretto a un colpo in più.
Certi recuperi hanno del sovrumano e dimostrano doti tennistiche difensive eccelse.
Così come la rispostona di dritto in allungo che ha portato Djoko 5/2 nel quarto set.
Campione di prim’ordine, solo con caratteristiche diverse da Roger.
E con tanta tanta testa..
Esatto! La stessa cosa che ho pensato io, ma forse al borghesuccio di Basilea interessava solo vincere, non importa come…
l’argomentazione del servizio peggiore di djoko del 2011 non mi convince. proprio perché allora l’antagonista era nadal al serbo sarebbe convenuto fare quanti più punti possibili con il servizio per evitarsi lunghi scambi che avrebbe potuto benissimo perdere. viceversa, con federer nel 2011 poteva anche permettersi il lussi di scambiare, poiché la sua solidità glielo permetteva. così, arrivati al 2015 nole poteva pure avere un servizio meno incisivo, poiché da fondo è migliore di tutti (wawrinka escluso quando on fire) federer compreso. contro federer nole non ha bisogno di punti al servizio, perché se riesce ad allungare lo scambio oltre i 5/6 colpi quasi sempre se lo porta a casa lui.
Generalizzare è sempre sbagliato
Ha vinto il migliore. Per il resto quando vedo partite tra Djokovic e Federer su Sky metto il volume su originale e non sento le scandalose telecronache delle ex tenniste italiane e ieri, eccetto il commentatore di euro sport di cui non ricordo il nome, trovo che Panatta è Ocleppo sono stati penosi con i loro lunghi silenzi quando Nole vinceva i suoi punti, un minimo di sportività non guasterebbe. Solo alla fine hanno dovuto ammettere che aveva vinto il più forte, ma tanto è così, tutti gli sport stanno prendendo le sembianze negative del calcio
Esatto sei il primo tifoso di Roger non invasato ma obiettivo. Dire che Nole ha un gioco noioso è come dire che l acqua è solida. Io da tifoso di Nole ho fatto un post di complimenti a Roger per la vittoria a Cincinnati poi che abbia meno tifosi non sò, di sicuro meno appariscienti e chiassosi ( tanti ignoranti vedi ieri) . Poi quando vedo Nole giocare con la sua potenza, elasticità con quel rovescio per me è una goduria, come per Wawrinca qd è in forma o Dolgo. Se ami il tennis è impossibile non apprezzarlo se sei obiettivo
@ ilconte (#1450345)
Considerazione davvero misera
Penso che Novak abbia un animo nobile e di conseguenza andrebbe maggiormente rispettato. Grande campione nel tennis, ma sopratutto persona di grande cuore e nobiltà d’animo nella vita di tutti i giorni.
Mi sembra ingeneroso dire che Nole butta solo la palla di la.
..anche se ha sconfitto il mio idolo per me tanto di cappello, è un fenomeno. ..disegna triettorie incredibili a velocità inaudite,pazzesco in difesa, cinico…ha sfruttato molto più di Roger le palle break che ha avuto…e poi solidissimo mentalmente. ..non so quanti avrebbero avuto i nervi saldi in una situazione del genere allo stadio.
“Ascoltavamo la radio al mattino per sapere dove erano previsti i bombardamenti e andavamo a giocare da un’altra parte. Se però sentivamo arrivare gli aerei ci nascondevamo dentro il club”. (Jelena Gencic, la prima allenatrice di Djokovic) Secondo me queste cose te le porti dentro e se il suo carattere è spesso scontroso sul campo, forse è dovuto anche a questo. Ma ieri ha subito qualcosa che negli ultimi 15 anni io sinceramente non ricordo…
always crashing in the same car …
@ fighter90 (#1450351)
Bravo e che dire della Ivanovic che si allenava in una piscina tanto da abituarsi a rispondere molto avanzata…
Djoko meritava il grande slam. Roger è il più grande ma Nole arriverà al numero due (almeno) come numero di slam. E poi come si fa a definire noioso il tennis del serbo? E allora quello del tanto osannato Nadal cos’è?
forse il commento è stato cripico in questo passaggio, che provo a spiegare meglio. la Grandezza del match è stata per la somma di occasione (finale slam), protagonisti (n.1 e n.2), contrasto di stili e potenziale di spettacolo che possono offrire. Stop. Hanno giocato molte altre sfide migliori di questa, che è andata a strappi (bellissimi) ma anche ricca troppi errori e titubanze. E’ indubbio che sia stata una grande partita, come peso specifico; non è stata una partita memorabile, eccetto per il finale che ha tenuto tutti incollati alla sedia. Saluti e buon tennis
Io per Djokovic, ho sempre nutrito un sentimento di ammirazione, un esempio per i ragazzi del suo paese, per il quale ha fatto tanto. Non dimentico quando è andato in prima persona ad aiutare la sua gente, a dare beni di prima necessità, ricordo che donò l’intero guadagno di Roma per la sua gente. Esempio unico dentro e sopratutto fuori dal campo.
@ groucho (#1450288)
mi sarebbe piaciuto che federer fosse intervenuto personalmente per impedire le intemperanze, ma non tutti sono uomini oltre che campioni.
o forse sperava di trarne vantaggio?
@ baldi giovani pda (#1450321)
Vagli a raccontare che c’era chi si divertiva sulle isole, chi viveva nella bambagia elvetica e chi scappava tra le bombe di Belgrado…
Sono d’accordo con tutti coloro (anche in altri articoli) hanno sottolineato l’enorme diversità a livello caratteriale/mentale tra i due. E’ una regola generale dello sport: chi nasce col talento e deve lavorare meno rispetto agli altri per raggiungere risultati è, di solito, limitato da problemi “di testa”.
La partita di per se non mi è piaciuta particolarmente. Ha seguito lo schema dei loro ultimi scontri diretti sul 3/5. Nole tenta di fare correre il suo avversario per fiaccarlo e l’altro non riesce ad adottare una stretegia efficace per evitarlo.
Roger ha infatti avuto una miriade di palle break ma ne ha trasformate poche non solo per “fifa”… io direi anche per “fiatone”.
I due si rivedranno, credo, a Shangai. Vediamo come prosegue la saga!!
E’ facile idolatrare chi nasce col dono Divino del Talento. Perchè è questo che Federer è, Talento puro e cristallino.
E’ molto più difficile (e sportivo) riconoscere gli enormi di chi non ha avuto la stessa fortuna di Federer, ma che ha saputo colmare quel gap con una forza d’animo mostruosa.
Djokovic viene da quella ex-Jugoslavia devastata materialmente e moralmente che tutti tristemente conosciamo. Con la sola voglia che ha in corpo è riuscito ad ottenere (quasi) tutto ciò che si può ottenere dallo sport che ama. E voi che fate? Lo denigrate?
Fatevi da un oculista, uno bravo, molto bravo, perchè questa è cecità.
Caro Mazzoni , quando gratuiti e vincenti sono in parità e i gratuiti sono intorno al 30% non può essere una bella partita . Quando si sosteneva che la partita perfetta era quella con un totale equilibrio fra procurati vincenti e gratuiti erano gli anni 60/70 , si usavano racchette di legno e fare dei vincenti era molti più difficile di oggi.
Quando RF gioca una grande partita il rapporto gratuiti e vincenti è uno a due . Lo stesso vale per Nole che ha concluso la partita con più gratuiti che vincenti , quindi male , molto male . Quello che invece condivido , che è già stato scritto da molti in questo blog , è che RF non ha il coraggio di affrontare le palle break con il coraggio e la strategia necessarie . Non ho mai capito perchè preferisce sbagliare lui da dietro anziche farsi passare a rete . Questo è ancora un piccolo passo che il campione svizzero può fare nel 2016 e visto come sta fisicamente e come si diverte a giocare a tennis io sono fiducioso
Penso che Novak sia decisamente il più forte sul piano atletico e mentale. Per batterlo Federer avrebbe dovuto creare un gap tecnico maggiore, che però non si è visto. Djokovic ha vinto quasi sempre i punti più importanti, più che sul piano fisico, Federer ha perso per minore brillantezza nei momenti decisivi. Djokovic per me è un grandissimo campione, completo tecnicamente,fortissimo a livello mentale, atleticamente è il più forte, per non parlare del rovescio potente, preciso e profondo e della risposta fulminante, che spesso manda in crisi anche i migliori battitori. A mio avviso con la continuità avuta dal 2011 ad oggi, avrebbe dovuto vincere qualche slam in più. Resto dell’idea che nei prossimi tornei dello slam, chi vorrà affermarsi,dovrà spesso fare i conti con lui.
Anche se non ha servito bene, ha giocato bene e ha vinto gli US Open
messaggio per Orecchio : – FUFFA +SOSTANZA=DJOKOVIC
Purtroppo le tribune di New York erano affollate di tifosi svizzeri e si sa che questi sono molto indisciplinati.
Ma come Nole ha servito bene?
Condivido in pieno con il Tuo commento
@ Sylvandor (#1450196)
Si sa che i tifosi di federer non brillano per sportività.
Spero che la Tua vita sia meno frustrante, e inammissibile provare odio sportivo per un grandissimo tennista come Djokovic
Io già avevo trovato scadente il pubblico contro Roberta, ma ne comprendevo le ragioni. Ieri però hanno ampiamente superato il limite, forse pensavano che disturbare e infastidire Djokovic tutto il tempo potesse in qualche modo avvantaggiare Roger, come unico risultato hanno ottenuto un vincitore visibilmente freddo e infastidito a fine partita.
Tra l’altro Nole è uno sportivo che ci rimane genuinamente male quando succedono queste cose e ne soffre, oltre a ritenere che non abbia mai fatto niente di così grave da meritarsi questi trattamenti: quindi non ne vedo la ragione.
Peccato, io ritenevo che tra gli ultrà australiani e la partigianeria parigina, i newyorkesi si distinguessero un po’ rispetto alla concorrenza, devo constatare che lo slam nella sua interezza – inclusa l’organizzazione – è assai degradato. Anche a Wimbledon era successo questo, ma le esultanze sulle prime a rete sono una brutta novità.
In quanto al tasso di umidità, al cementò così lento da sembrare fango, alle palline che sembravano spugne e a tutto il resto, per favore, evitiamo di scendere nel ridicolo. Solo un Wawrinka divino ha impedito a questo gran giocatore di compiere qualcosa che a Roger e Rafa non è mai riuscito.
NOLE è il più forte e gli altri compresi i tifosi nun ce vanno stà,
non riesco a capire perché ha meno tifosi di Nadal e Federer,
GRANDE NOVAK,
CONTINUA COSI’
Sinceramente non credo in un campo così tanto rallentato dall’umidità da rendere inefficace il serve&volley (che per inciso si fa anche sulla terra battuta).
Credo piuttosto che RF non abbia approfittato di 19 PALLE BREAK 19!Sono d’accordo quindi con Mazzoni quando parla di conservatività e timidezza dello svizzero.
In effetti le ultime partite avrebbero dovuto insegnargli qualcosa in più sulla tattica da tenere (e non) contro Djokovic.
Nel contempo anche le ultime strategie dello svizzero hanno fatto capire qualcosa in più al serbo: più palle alte e profonde, più servizio = maggiore difficoltà per l’altro nell’attaccarti.
E’ stato dunque più bravo Djokovic nel mettere in pratica la tattica migliore.
@ Erreffeforever (#1450210)
Ad ogni sconfitta c’è un alibi.
Spero che la vita di Nole sia molto meno monotona del suo tennis, di cui non se ne può più ; tutta la vita Roger, ed i giocatori simili a lui !!!!! Il tennis è arte e divertimento, come dev’essere la vita, non grigio e ripetitivo ributtare la palla sempre dall’altra parte in attesa dell’errore avversario….. Sarei molto curioso di vedere il serbo non a 34 ma anche solo a 32 anni reggere gli attuali ritmi contro Roger di 38 anni !!! Infatti a suo tempo BORG, quando arrivò Mc Enroe, si ritirò a 26 anni perché continuando avrebbe annacquato il suo mito. Oggi comincia a succedere a RAFA, di un anno più vecchio di Nole.
Detto ciò sono d’accordo con il poco ”coraggio” di RF sulle palle Break sprecate nell’incontro di questa notte.
E comunque lo svizzero ha avuto anche la sfortuna che, dopo un torneo giocato alla perfezione col clima secco, si è ritrovato l’umidità in finale che ha frenato di molto la pericolosità del proprio servizio, inibendogli il Serve-and-volley da lui utilizzato sistematicamente ad esempio a Cincinnati
La partita è stata brutta altro che migliore partita ai massimi livelli! 👿
In certi momenti anche Nole ha sbagliato troppo e se c’era di là un Wawrinka ispirato o un Anderson on fire la perdeva!
Federer non ha approffittato di 19 PALLE BREAK….oltre 12 palle break non sfruttate più del rivale! 😯
Djokovic una macchina,ma Federer poco lucido e falloso nei momenti importanti.
Finchè l’avversario da battere in finale sarà quel Federer,Nole ha la strada spianata verso altri Slam!
Un pubblico SCANDALOSO per una finale di tennis. Infatti credevo che consegnassero la Coppa Davis a Djokovic. Disturbare continuamente tra la prima e la seconda, esultare come uruk-hai impazziti agli errori…e Nole ieri non ha mai reagito, combattendo contro tutto e tutti. E forse ha vinto anche per questo, perchè sul piano tecnico è la finale slam peggiore che ha giocato tra le ultime 3 con Roger.