Resoconto da Manerbio: Lorenzo Giustino fa il maratoneta
Il napoletano non mostra segni di cedimento e schianta alla distanza Kenny De Schepper (n. 3 del tabellone). Per lui è la prima semifinale challenger del 2015, la terza in carriera. Gaio tradito dal servizio nel momento decisivo, Volandri vince il derby e sfida Kuznetsov.
Lorenzo Giustino non si ferma più. Battendo il gigante Kenny De Schepper, il napoletano ha raggiunto le semifinali al Trofeo Dimmidisì di Manerbio. Al di là del risultato (3-6 6-4 6-3), Giustino ha strameritato di vincere. Basti pensare che ha avuto la bellezza di 17 palle break (sfruttandone tre) contro le due dello spilungone francese (che però le ha trasformate entrambe). Proprio per questo, il punteggio avrebbe potuto essere più netto. E’ un successo che vale ancora di più perché Giustino aveva ben cinque partite sulle gambe, mentre per De Schepper era appena il secondo match (giovedì aveva usufruito del ritiro di Pere Riba). Eppure ha mostrato una buonissima condizione fisica, correndo anche sulle palle più improbabili e sgretolando gradualmente la difesa del francese. Per Giustino, accompagnato a Manerbio da un amico e dal fratello Gennaro (specializzato in cardiologia interventistica e autore di ricerche importanti in campo medico: lavora presso il Mount Sinai Hospital di New York), è il miglior risultato stagionale ed è il premio a una testardaggine fin quasi ammirevole: quelle giocate a Manerbio sono le undicesime qualificazioni challenger giocate nel 2015 (le seste superate), senza contare quelle nei tornei ATP. Nonostante la classifica fosse scesa, Lorenzo ha proseguito con la sua programmazione ambiziosa e ne sta cogliendo i frutti. Ha vinto tante partite, ha fatto fatica, ma intanto guadagnerà una sessantina di posizioni. In attesa della semifinale, è già certo di assestarsi intorno al numero 270 ATP in virtù dei 38 punti intascati a Manerbio (33 per la semifinale più 5 per aver superato le qualificazioni). Inoltre giocherà nel main draw di Como in virtù di uno “special exempt”, invito per i giocatori iscritti alle qualificazioni ma impossibilitati a giocarle perché semifinalisti nei tornei della settimana precedente. Tenendo conto che da qui a fine anni gli scadranno 15 punti, dovrà intascarne circa 75 per assicurarsi un posto nelle qualificazioni dell’Australian Open 2016. Se il fisico regge può certamente farcela. E il suo tennis intenso, così somigliante a quello di Juan Carlos Ferrero, potrebbe essere insidioso anche sul cemento.
Per un posto in finale se la vedrà con la prima testa di serie Daniel Munoz de la Nava, che quasi in contemporanea ha interrotto il sogno di Federico Gaio. Il madrileno si è imposto col punteggio di 6-1 1-6 7-6 ma Gaio ha tanti, tantissimi rimpianti. Nel terzo set ha preso un break di vantaggio (2-0, 3-1) ma si è fatto riprendere. Sul 4-4 si è trovato 15-40 sul servizio di Munoz, ma lo spagnolo ha giocato ottimamente le due palle break (in particolare la seconda: attacco sulla riga e volèe vincente). Il match è poi giunto al tie-break, dove Gaio ha avuto le sue chance ma è stato punito da un gravissimo doppio fallo sul 4-5. Proprio il servizio, il colpo che gli ha dato più soddisfazioni durante il torneo, lo ha tradito nel momento più importante. Munoz ha poi chiuso al secondo matchpoint con la classica combinazione servizio-dritto. Dopo l’ultimo punto, si è inginocchiato per terra e si è commosso, davvero, perché questa semifinale certifica ufficialmente il suo ingresso tra i top-100 ATP, a 33 anni e mezzo. Un risultato eccezionale per un giocatore che quest’anno ha spesso rovinato la festa ai giocatori italiani.
L’altra semifinale vedrà impegnati Filippo Volandri e Andrey Kuznetsov. Nell’ultimo match di giornata, Volandri ha tenuto a bada Salvatore Caruso nell’atteso derby azzurro. Il siciliano è parso un po’ scarico dopo la battaglia del giorno prima contro Garin, ma sarebbe ingiusto non sottolineare i meriti di Volandri. “Filo” sa di non poter tornare ai livelli di 7-8 anni fa, ma continua a giocare con ordine e attenzione. La sua professionalità – invidiabile, a tratti impressionante – gli consente di tenere ritmi decisamente buoni. A tutto questo si aggiungono l’esperienza e la saggezza tattica. Dopo aver dominato il primo set, è finito sotto di un break nel secondo (2-1 e servizio Caruso). Nel momento del bisogno, ha alzato il livello e si è preso un successo importante. Ad oggi, forse, l’unico in grado di poter impensierire il Robocop russo sembra proprio lui. In attesa di riprendere, nel 2016, l’assalto ai top-100 ATP. Contro Kuznetsov ci sono quattro precedenti, con un bilancio di 2-2. Filippo ha vinto i primi due, perdendo l’ultimo quattro mesi fa a Monte Carlo. Da parte sua, il russo (n. 2 del draw) ha tenuto a bada il cileno Juan Carlos Saez: qualche difficoltà nel primo set, poi ha dominato il secondo e sembra decisamente il favorito del torneo.
ATP CHALLENGER MANERBIO – TROFEO DIMMIDISI’ (42.500€, Terra)
Quarti di Finale Singolare
Daniel Munoz de la Nava (SPA) b. Federico Gaio (ITA) 6-1 1-6 7-6
Lorenzo Giustino (ITA) b. Kenny De Schepper (FRA) 3-6 6-4 6-3
Andrey Kuznetsov (RUS) b. Juan Carlos Saez (CIL) 7-6 6-0
Filippo Volandri (ITA) b. Salvatore Caruso (ITA) 6-1 6-3
Semifinale Doppio
Flavio Cipolla-Daniel Munoz de la Nava (ITA-SPA) b. Dino Marcan-Antonio Sancic (CRO-CRO) 5-7 6-3 10-8
TAG: Challenger Manerbio, Challenger Manerbio 2015
6 commenti
forza loreeeeeeeeeeeeeeeeee entrerai presto nei 100!!!!!!!!!!!!!!
redazione le semifinali sono sbagliate!!!!!!!!!!!!
Oggi sottolineavo le faticacce di Giustino 😯
Cosi dimostra che non ha bisogno più di tanto delle Wild che la FIT non gli “regala”. Entra direttamente nel MD di Como. Spero che non risenta la stanchezza accumulata proprio in Lombardia. Vai Lorenzo, dimostra di che pasta sei fatto. AUGURONI ! 😉 🙂 😎
Volandri – Munoz-De La Nava
Giustino – Kuznetsov
Ottimo Cipolla in doppio. E’ alla sesta finale challenger della stagione (bilancio 3 vinte e 2 perse).
Grandissimo Rogerone Giustino!! Dalle qualifiche alla semifinale!
Speriamo che la FIT si ricordi anche di te per le prossime wc…. intanto andiamo nel main draw di Como!
C’mon Lore