Resoconto da Bagnatica: Grymalska è in semifinale per il quarto anno consecutivo
Quattro partecipazioni, quattro semifinali. Si arricchisce di un nuovo episodio felice la storia d’amore fra Anastasia Grymalska e il Trofeo Cpz di Bagnatica.
Sui campi in terra battuta in provincia di Bergamo, la venticinquenne pescarese nativa di Kiev si trova alla perfezione, e lo dimostrano i suoi risultati. Sempre presente tranne nella prima edizione, e soprattutto sempre fra le migliori quattro: semifinalista nel 2012 e nel 2013, finalista lo scorso anno, di nuovo in semifinale quest’anno, dopo tre vittorie in due set. L’ultima è arrivata nel caldo pomeriggio di venerdì contro la potente austriaca Melanie Klaffner, classe 1990 e fra le prime 200 del mondo nel 2014. Un test importante per verificare veramente le condizioni dell’azzurra, che aveva passeggiato nei primi due turni, e che nel momento di alzare il rendimento l’ha fatto nel modo giusto, imponendosi 7-5 7-6 dopo quasi due ore e mezza di gioco. Non è stato il suo miglior match, come dimostrato dalla doppia rimonta dell’avversaria che l’ha ripresa da 2-5 sia nel primo sia nel secondo set, ma l’ha comunque chiuso in due set, mostrando gli artigli nelle fasi decisive. Una qualità che l’accompagna fin da quando da under 18 arrivò fra le prime 30 del mondo, e nel 2014 l’ha condotta a un passo dalle top 200. Non è riuscita a varcare il muro e poi ha perso terreno, scivolando fino alla posizione numero 409, ma nell’ultimo periodo pare aver ritrovato la bussola. “Nella prima parte di stagione – spiega – ho giocato pochi tornei e senza ottenere grandi risultati, ma ora match dopo match sto ritrovando la condizione. Qui mi trovo sempre bene, le condizioni sono ottime e finora è andato tutto bene. Oggi mi sono un po’ rilassata al momento di chiudere, una caratteristica che purtroppo mi appartiene, ma alla fine sono comunque riuscita a portarla a casa nella lotta”. Per lei, sabato, una semifinale da affrontare da favorita, contro la vincitrice del duello serale fra Zidansek e Tarasova. “Se può essere l’anno buono per vincere? Non ci penso. Il primo obiettivo è ripetere la finale del 2014”.
Lo scorso anno la pescarese perse contro la svizzera Conny Perrin, dodici mesi dopo l’eventuale avversaria sarà una fra la tedesca Anne Schaefer e la francese Sherazad Reix. La prima, numero due del seeding, ha rifilato un secco 6-0 6-4 alla serba Doroteja Eric, mentre la terza testa di serie ha fatto fuori in due set la qualificata toscana Jessica Pieri, impressionando di nuovo per la consistenza del suo tennis. In tre incontri ha lasciato per strada appena nove giochi, mostrando potenza, precisione e tante variazioni. Un mix letale per l’azzurrina classe 1997, sovrastata nel gioco da fondocampo. Troppo veloce la palla della mancina transalpina, che ha colpito vincenti sia col diritto sia con l’ottimo rovescio a una mano, incontrando ben poche difficoltà sino al 6-2 6-3 conclusivo. Un bel biglietto da visita per presentarsi al penultimo atto: la classifica dice che non sarà favorita, ma col livello espresso nei primi tre incontri può sognare il successo. Sabato alle 18 la sfida con la Schaefer, a seguire la seconda semifinale. Ingresso gratuito, informazioni sul sito www.itfbagnatica.it.
TAG: Anastasia Grymalska, Grymalska, ITF Bagnatica, ITF Bagnatica 2015
2 commenti
@ Teeennnis (#1432431)
Concordo. Ma se fa una carriera “alla Errani”, va più che bene 😉 (non so quanto è alta !?)
Anche a me piace come sta in campo, vediamo se farà progressi a livello atletico. In bocca al lupo Jessica. 🙂
Reix Vs Pieri 6-2 6-3
Jessica gioca veramente bene. E’ dotata di un naturale tennis geometrico fatto di timing perfetto sulla palla e grande anticipo, tanto che spessissimo colpisce con i piedi ben dentro al campo. Ha anche una mano molto educata, sia per i dropshot che per i passanti, è davvero un piacere vederla giocare. Purtroppo, ahimè, è veramente piccola ed esile. Nel tennis di 40 anni fa sarebbe stata top 50 facilmente, nel tennis di oggi farà una fatica tremenda ad arrivare ed ancor più rimanere stabilmente tra le prime 150/200 del mondo. Il servizio, inutile dirlo, è solo una rimessa in gioco.
C’è da dire che l’avversaria era veramente forte (mancina monomane, praticamente un panda nel tennis femminile; palla pesante per questo livello, anche una buona sensibilità e belle variazioni di gioco, tra cui pregevoli dropshot ed un backspin di rovescio veramente insidioso) ed è per me un mistero il motivo per il quale nella sua carriera non sia mai riuscita ad entrare tra le prime 250 del mondo. Potrei azzardare l’ipotesi che non abbia mai lavorato molto sul suo aspetto atletico/fisico, perchè anche oggi in effetti sugli scambi prolungati sembrava veramente in difficoltà a recuperare.
Match comunque a tratti molto equilibrato, Jessica aveva la possibilità di prolungarlo un po’, e forse la francese avrebbe accusato di più fisicamente, davvero un peccato.