L’Angolo del Nize: Lucone è tornato
È un classico. Vinci tanti match, sorprendi appassionati e addetti ai lavori uscendo fuori dal nulla, entri nei Top-100. Applausi, complimenti, centinaia di messaggi sul cellulare, la convocazione in Davis seppur da quinto uomo. Un sogno, la tua passione che diventa finalmente professione, con tanto di guadagni e soddisfazioni. Poi le comprensibili sconfitte, le fatiche fisiche che iniziano a farsi sentire, perché non sei abituato a questi ritmi, al livello degli avversari, ai viaggi, allo stress, in poche parole al circuito Atp. Gli applausi si fanno sempre più radi, i complimenti svaniscono e sul cellulare arrivano solamente i messaggi della tua ragazza e del tuo coach. Questo, in poche ma significative parole, il riassunto del 2015 di Luca Vanni.
Reduce dal successo nel challenger di Portorose, il primo in carriera, Lucone è partito ieri per gli Stati Uniti dove prenderà parte alle qualificazioni degli Us Open. Il toscano si è riavvicinato ai Top-100 dopo essere scivolato intorno al numero 140. La fase di adattamento al circuito maggiore è stata intensa, emozionante e, ovviamente, particolarmente difficile. Era accaduta la stessa cosa a Paolo Lorenzi, che fece una gran fatica ad abituarsi ai tornei Atp. Nelle stagioni successive, però, il senese si assestò tra 50 e 100 senza particolari problemi togliendosi più di una soddisfazione (la finale a San Paolo, tra l’altro, accomuna i due giocatori toscani). E proprio Paolino deve essere punto di riferimento per Vanni, che dovrà essere molto bravo a disputare il maggior numero possibile di Atp, alternando con qualche ricco challenger che possa garantire punti e fiducia.
Se da una parte non si possono notare i grandi miglioramenti di Lorenzi al servizio, dall’altra non si può non evidenziare che la battuta di Vanni sia di un’altra categoria. Questa caratteristica, che pare lapalissiano definire fondamentale, potrebbe permettere a Lucone exploit ancor maggiori rispetto al senese, in particolar modo sul veloce. Quel che dovrà invece migliorare Luca, per un ulteriore salto di qualità, è la ricerca di una maggiore aggressività oltre a una posizione più vicina al campo in risposta (soprattutto sulla seconda). Il cemento all’aperto, ginocchio permettendo, può essere la sua superficie come dimostrato a Portorose (battere Zemlja e soprattutto Gombos non è affatto cosa banale) e le “quali” a New York, da testa di serie, profumano di occasione importante.
Grazie al suo servizio Luca è spesso chiamato a giocare i tie-break, situazione nella quale la fiducia (che oggi è tornata dalla parte di Vanni) può giocare un ruolo importante. Il suo tennis può valere tranquillamente 2-3 stagioni ad alto livello nei Top-100, curando bene ogni aspetto tennistico e di preparazione fisico, cercando di trovare tempi e modi per ricaricare le pile. Prima di Portorose, non è un caso, Vanni aveva infatti deciso di staccare la spina prendendosi una più che meritata settimana di vacanza. Dimenticate le 4 sconfitte consecutive, infatti, la mente si è rischiarata e in Slovenia è tornato il vero Lucone, quello che può tornare a fare la voce grossa anche negli Atp. A quel punto torneranno gli applausi, le critiche sui siti scompariranno (perché state tranquilli che i giocatori leggono tutto e spesso, leggendo falsità, ci rimangono male), i punti molitplicheranno e gli sms intaseranno il cellulare. Anche se oggi, dopo un anno di esperienza, Lucone saprà “leggere” tutto in maniera diversa, più adulta tennisticamente, concentrandosi su ciò che conta davvero: il proprio tennis, i propri affetti, la propria serenità.
Alessandro Nizegorodcew è direttore di SpazioTennis e telecronista per Supertennis Tv. Editorialista per Tennis Italiano e SuperTennis Magazine, segue il tennis come inviato da anni sia nel circuito maggiore che in challenger, futures e tornei giovanili.
@Alenize82
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Luca deve solo abituarsi a questi grandi livelli (che causa sfortunati e vari infortuni poteva già giocarli all’età di 25 /26 anni). La prossima stagione può entrare in maniera stabile tra i primi 70 al mondo. Se non era così sfortunato (come scritto prima), adesso poteva essere tra i primi 30 al mondo. Forza Luca. Sei N° 1
bell’articolo Alessandro che ce lo fa apprezzare ancora di piu’
@ Alberto Giarnieri (#1427522)
Veramente no. La prima parte della carriera e anche quando ha ripreso dall’intervento è stato sempre in Italia, come giusto che fosse. Anno scorso ha fatto qualche trasferta ma è dal 2015 che cambia repentinamente anche continente tre volte in un mese… Guarda che è un cambio radicale. Poi ad esempio spostarsi in Sudamerica o in Nord America non è come fare Italia Francia o Spagna Germania?
Bravo Lucone, la sua è una storia bellissima. Risultati o no, gli vogliamo tanto bene 🙂
Questo sì, deve consolidare la classifica per evitare di fare le qualificazioni almeno negli slam che devo fare assolutamente perché ti danno quei 30.000 dollari che ti servono anche per finanziare il resto.
Deve evitare di fare tornei 250/500 etc… ancora è troppo debole x poter ambire di superare + di un turno costantemente… deve puntare di entrare nei 70/80 del rankings giocando costantemente challenger…
Secondo me deve prendere Karlovic come riferimento sia tecnicamente che mentalmente. Era quasi sparito dal circuito ed è ritornato con il solito servizio ingiocabile ma anche una maggior capacità di stare in campo che supplisce alla sua lentezza. Copre bene a rete, sa fare la cosa giusta al momento giusto, bravo anche nelle smorzate e poi a 36 anni suonati fa capire a Luca che di anni davanti a ottimi livelli ce ne possono essere ben più di 3!
Grande Lucone!Dai che arriveranno tante soddisfazioni!
Non sarà una meteora se la condizione fisica lo assiste! Il servizio non lo perde di sicuro, il dritto è notevole, il rovescio è più debole ma può migliorare. Deve solo, e può tranquillamente farlo, allenarsi per seguire maggiormente a rete risposta e soprattutto servizio, ma vedrete che lo farà!
Vanni anche se dovesse rimanere una meteora per me sarà sempre la più bella soddifazione,una favola meravigliosa…. 😮
Tutto giusto, tranne il commento sui viaggi: Vanni me ha sempre fatti tanti.
Speriamo che Luca vinca un torneo ATP (che rabbia questa finale persa :evil:).Lo merita ampiamente.In bocca al lupo. 😎