Alessandro Motti parla del delicato tema delle scommesse nel tennis
Alessandro Motti, doppista italiano, ha parlato del delicato tema delle scommesse nel tennis.
Dichiara l’azzurro: “Di match manipolati ce ne sono ovviamente. Anche nel calcio i ricchi vogliono trovare nuovi modi per fare più soldi ed altri invece lo fanno semplicemente per sopravvivere e per avere soldi in modo da vivere una vita più semplice.
Se aumenteranno i montepremi nel circuito minore questo fenomeno sicuramente diminuirà e solo così potremo combattere questo problema”.
Da segnalare che un tennista che gioca Umago e perde al primo turno, prende dieci volte in più di uno che perde al Challenger di Scheveningen che si è giocato la scorsa settimana.
Fonte: Tennisportalen
TAG: Alessandro Motti, Italiani, Motti
@ nick00 (#1414449)
Le classifiche contano eccome. Con la classifica si accede ai tabelloni di categoria,con la classifica si ottengono ingaggi proporzionati ai campionati a squadre,con la classifica si ottengono contratti con i privati….e di Del Potro che rientrano in attività si contano sul palmo di una mano
Fuori i nomi altrimenti meglio il silenzio! Lo sappiamo
Tutti che ci sono ogni giorno match aggiustati
E questa e’ una chimera, purtroppo, ci sarebbero sempre siti sparsi nel mondo che violerebbero costantemente i divieti….
Basta fare scommesse sui tornei minori
concordo, immagina se un rientrante del potro dovesse sfidare un giocatore di medio alta classifica tipo sousa/tomic, quanti punti di penalità dovrebbero prendere questi malcapitati?!
La trovo una cosa senza senso visto che le classifiche contano fino ad un certo punto
@ totipz (#1414325)
Soprattutto gli ITF…
In effetti se aumentassero i montepremi dei tornei minori, dovrebbero sborsare cifre più elevate per corrompere i giocatori. Il fatto poi che con tanta facilità si possano offrire molti più soldi di quanti i giocatori ne ricevano giocando i tornei, significa veramente che i montepremi sono troppo bassi. Ovviamente questo non può comunque essere una giustificazione per chi si fa corrompere.
Quando si decideranno ad eliminare il doppio e a devolvere i soldi dei premi per i challenger sarà troppo tardi.
E’ già tardi. Si continua a finanziare una disciplina che non genera introiti.
Aggiungerei anche i primi turni degli ATP e stra-quoto
@ pino mazza (#1414316)
Oppure non quotare più challenger e itf….
Si si, lo stesso principio degli stipendi ai politici. Vengono pagati tanto affinché non siano corruttibili….e in effetti non ci sono politici corrotti 🙄
Aumentare i controlli e sanzionarli pesantemente, per me è questa la via.
Chissà che ne pensa Volandri sull’argomento…tennista che va in vacanza negli slam incassando stabilmente i soldi del primo turno… Il problema non si estingue nella maniera che dice Motti, perchè c’è gente marcia dentro che vuole guadagnare sempre di più.
Basterebbe dotare tutti i Challenger ed i future di ospitalita’
Può darsi che abbia ragione.
Ma visto che ha citato un torneo in particolare allora fuori i nomi!
Qualcosa bisogna fare,per garantire sia lo spettatore che lo scommettitore onesto. Quello di aumentare i premi partita non mi sembra una soluzione.
non sono assolutamente d’accordo con quello che dice Motti! Che sia giusto aumentare il montepremi dei tornei minori va bene, ma detta così sembra una giustificazione per chi vende le partite… siccome si guadagna poco allora è giustificato vendere le partire. Questo ragionamento è da rigettare completamente. CHi vende le partite deve essere radiato dal mondo del tennis e poi andasse a guadagnarsi il pane lavorando in fabbrica a 1000 euro al mese…
Dare una penalità di punti per chi perde con avversari di classifica inferiore come si fa per i B1 italiani? Come vi sembra? Magari solo quando la differenza di classifica è sostanziosa.
Ha ragione da vendere. Quoto tutto quello che ha detto.
Per risolvere il problema delle scommesse l’unico modo è alzare i prize-money dei challenger e dei futures.