Matteo Donati potrebbe rientrare a Vancouver. Certa la presenza alle quali degli Us Open
Dal sito ufficiale di Matteo Donati apprendiamo che il polso destro necessita di cure e riposo.
Il fastidio che si è manifestato nel corso del Challenger di San Benedetto del Tronto (dove “Donats” dovette chiamare anche il “medical timeout” proprio per il dolore al polso destro), infatti, non accenna a diminuire. Gli esami e la risonanza effettuati nei giorni successivi al torneo marchigiano hanno esclusa la presenza di fratture o lesioni, lasciando spazio a una diagnosi molto meno preoccupante. Un fastido che comunque impedisce a Matteo di impugnare la racchetta in maniera ottimale e dunque non gli consente di esprimere tutto il suo potenziale. Nei primi turni del torneo canadese l’alessandrino, stringendo i denti e grazie ad antidolorifici, è riuscito a scendere in campo disputando partite di spessore, ma quando il livello di gioco dell’avversario si è alzato, in semifinale contro il francese Millot, si è palesata l’impossibilità di reggere il confronto.
Da questa considerazione, unita alla volontà di non peggiorare la situazione, trae origine la decisione di Matteo e del suo staff di sospendere l’attività agonistica. Gli accertamenti effettuati in un centro specializzato negli States ha palesato la presenza di una significativa infiammazione al tendine della mano, per risolvere la quale Matteo di dovrà sottoporre a una terapia specifica.
Ad oggi è plausibile ipotizzare (ma non certo) un ritorno all’attività agonistica nel Challenger di Vancouver, mentre non dovrebbe essere in discussione la presenza alle qualificazioni degli Us Open.
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mi spieghi la correlazione tra terra rossa e problemi al polso ??? Sei un medico immagino 😆
Veramente la vera fissazione è verso la terra rossa,superficie dalla quale non si schiodano più, almeno più del 90% dei tennisti italiani.
Ecco, quello che pensa che tutti i mali vengano dalla terra rossa è ritornato.
Secondo me fa il rappresentante commerciale del Plexicushion con l’esclusiva per l’Italia. Una fissazione così non si spiega altrimenti!
Mesoterapia dal buon dott Costa di Imola e via ripartire!
@ paoloz (#1408919)
grazie Paoloz: da quanto ho capito sei in stretto contatto con lui e se ci tieni aggiornati faresti un gran favore a tutti noi tifosi.
Forse San Benedetto avrebbe potuto saltarlo ma perché avrebbe dovuto saltare Todi?
Ottima occasione per guadagnare punti importanti.
non ci sono problemi, è costantemente monitorato
non essendoci lesioni ha solo bisogno di un po di tempo poi riparte.
Guido,pure io sono convinto che con gli infortuni non si scherza,ma non riesco a crederci che a nessuno non dia minimamente fastidio questo ennesimo colpo della malasorte verso la speranza di imminenti gran bei risultati per il nostro tennis che poteva assicurarci un ragazzo già maturo oltre che decisamente promettente come Donati,tanto che,sembra proprio che nessuno desideri che un nostro tennista bruci le tappe,e diventi un top 100,ben prima dei 23 anni per esempio,o prima di compiere 25-26 anni o addirittura 29-30,come è spesso accaduto negli ultimi 15-25 anni.
se non partecipavi a quei due maledetti challenger italiani sulla terra dopo Wimbledon, nei quali hai fatto delle maratone stressanti per il fisico, adesso parleremmo di altro.
Matteo, stai crescendo bene facendo scelte di programmazione ottime, ma quei due challenger potevi evitarli!!!
in bocca al lupo per la tua guarigione e forza, noi saremo qui a tifare per te per gli us open, anche stando svegli la notte!!
Tra l’altro la stagione è già stata ottima, è passato da 400 ai primi 200, non c’è davvero bisogno di forzare troppo.
😡
Provare a cambiare corde o telaio? se non c’è nessuna patologia potrebbe aiutare…..
@ Guido (#1408832)
Sono daccordo, quando ci sono questi campanelli d’allarme e’ meglio evitare gli antidolorifici e curarsi da subito, si perdono punti nell’immediato maguadagni in salute, si puo’ ad esempio cogliere l’occasione per fare un buon programma di allenamento fisico dove Donati e’ in working progress.
E’ a volte giusto forzare solo quando ti trovi davanti a un grande evento e a una grande opportunita’ di torneo, ma compreso san benedetto stiamo parlando di challenger, non di ottavi a Wimbledon
Secondo me rientrerà al massimo per le qualificazioni di Montreal che si giocherebbero solo 2-3 giorni prima del challenger di Vancouver
Ad un giovane in crescita, che sente i colpi, nel suo periodo migliore è difficile fargli capire che deve fermarsi…
Sarà stato il dolore a fermarlo? Oppure ancora una volta ha manifestato quella maturità ed intelligenza che ha sinora tracciato la magnifica programmazione e lo splendido e corretto modo di scendere in campo sempre palesato??
Io punto sulla seconda ipotesi.
Forza Donats ti aspettiamo….
Senza scomodare i professionisti, ci sn passato anche io e diciamo che avrebbe dovuto fermarsi subito. Anche senza alcun rischio di rottura o lesioni piu serie il polso per sua stessa costituzione e’ una brutta bestiaccia. C ho messo 8 mesi tra ultrasuoni e laser vari a riprendermi e a giocare cmq cn una polsiera al rientro. Cm un idiota per i primi due mesi dopo il dolore avevo continuato a giocarci sopra. Se necessario salti anche gli US open chi se ne frega. Deve rientrare al 100%
Mah….forse era meglio fermarsi dopo San Benedetto. Matteo si infortuna spesso, deve stare attento a come si gestisce senza avere fretta che ha ancora tanto tanto tennis davanti a se.