La maratona di giornata di Karin Knapp
Quando l’altoatesina Karin Knapp nella mattinata di domenica ha vinto la semi finale derby con Sara Errani del torneo di Bad Gestein, una partita posticipata dal giorno prima per via del maltempo, i tifosi dell’italiana si auguravano solo una cosa: l’arrivo della pioggia.
Già perché solo una nuova ondata di maltempo avrebbe dato a Karin la possibilità di rifiatare un paio di ore in più in vista della finale contro una Sam Stosur decisamente più riposata e viceversa con le dita incrociate e gli occhi rivolti al cielo cercando un barlume di sole per giocare il prima possibile. Purtroppo la pioggia non è arrivata e Karin ha dovuto disputare due importanti partite in poco più di 5 ore.
Prima un derby fratricida con Sara Errani si diceva, una partita interminabile dove le due non si sono risparmiate e la Knapp, di certo non favorita, bravissima a recuperare una situazione disperata nel terzo set e regalarsi una nuova finale WTA, una partita giocata a tutta ma con la riserva troppo presto accesa: c’è da dire che Karin è anche andata vicina a vincere il suo terzo torneo del circuito maggiore e finché la benzina non ha difettato infatti, ha messo sotto una Samantha Stosur apparsa in difficoltà e in balìa dei colpi dell’avversaria.
Momento di svolta in cui la dinamica (e l’esito) dell’incontro è parso chiaro a tutti, quando Karin ha servito per il match nel secondo set: contro e dall’altro lato della rete però c’era una campionessa Slam, una difficile da domare, una giocatrice esperta che nello stesso istante in cui è riuscita a portare a casa il secondo parziale ha subito intuito di divenire di colpo la favorita, senza quella stanchezza fattore determinante che ha invece ucciso le speranze della Knapp.
Non facile accettare il fatto che la sfortuna abbia fatto giocare all’italiana una partita dietro l’altra, con una finale che partendo alla pari avrebbe probabilmente vinto. Ma con chi prendersela in questi casi? Con gli organizzatori che non fanno rifiatare un’atleta svantaggiandola e falsando un incontro? Con la WTA che non prevede in questi casi una regolamentazione chiara in merito ed equa o che perlomeno non sa applicare? Con la vittoria oramai andata e sfuggita di mano, tutto ciò appare come pura dietrologia, inutile tergiversare su tali argomenti, meglio lasciar perdere e auspicare semmai un cambiamento per casi simili a venire. D’altronde se le cose fossero andate a parti invertite e la Stosur avesse dovuto giocare due partite ravvicinate, siamo sicuri che ce ne sarebbe importato più di tanto? Non è un discorso di fair play, è piuttosto la triste dinamica dell’ “oggi a te, domani a me”. È andata così, a bocce ferme non possiamo far altro che i complimenti alla Knapp e guardare ai prossimi appuntamenti.
Alessandro Orecchio
TAG: Italiane, Karin Knapp, Knapp
ecco e’ proprio cosi
le previsioni meteo ormai sono molto affidabili nel breve periodo
quindi si sapeva che avrebbe piovuto dovevano giocare in contemporanea
Diciamo che il modo per evitare di falsare così una finale c’era eccome…bastava fare giocare le due semifinali in contemporanea, conoscendo in anticipo l’evoluzione del meteo nelle ore successive
alla prima semifinale.
Ancora una volta, ha vinto il business e ha perso lo sport.
Sono d’accordo con Orecchio, trattasi di dietrologia.
Ma allora perché scivere un articolo?
Un po’, purtroppo, è vero.
Nel momento di chiudere Karin si blocca: è successo altre volte.
A Roma con la Kvitova aveva il match in pugno e anche qui con la Stosur…
Ciò non toglie che è stata notevolmente svantaggiata e che al terzo la partita è diventata impari esclusivamente per i 2 match giocati ravvicinati.
Una cosa del genere non deve più succedere in futuro.
Solite banalità, soliti luoghi comuni.
che tristezza.
Maratona o non maratona.. contro le + forti nei momenti di chiudere… la knapp se la fa sempre addosso..
in verità agli amici austriaci qualcosa si può dire: le previsioni del tempo le si conosce, in montagna c’è un detto: alle due tutti a casa; non credo che dietro ai Tauri a Bad Gstain, posto incantevole, questo detto non valga, perchè è normale nel pomeriggio la pioggia in montagna. Allora, se ci sono due campi, se le previsioni consentono un minimo di cautela, si usino tutti e due. L’articolo è comunque inappuntabile per sportività, ma gli organizzatori mi sono parsi un po’ passivi
Finalmente un articolo non per forza a favore del tennis italiano!
come sempre….no comment!
Bravo Alessandro! Mi associo ai complimenti a Karin! Devo dire che mi ha impressionato soprattutto la sua voglia di vincere, il suo non arrendersi mai. E’ chiaro che è un gioco dispendioso, ma Karin è davvero una leonessa, sulle norme della nostra cara Francesca… Le auguro, da domani in poi, un percorso più fortunato di quanto non lo sia stato finora e soprattutto di mantenere questa fiducia nelle sue possibilità. Forza Karin, sei stata davvero grande in queste ultime settimane!