Open Court: dopo Wimbledon la terra d’estate, momento top per gli italiani (di Marco Mazzoni)
La settimana post Wimbledon è una delle più complicate per l’amante del tennis. Tutto sembra avvolto da un sottile velo di malinconia, impossibile da strappare perché parte da dentro e non ti molla per giorni. Sarà per il caldo opprimente delle violente ondate africane, sarà per l’attesa snervante delle ferie estive ormai alle porte, l’astinenza da tennis sui prati è una sensazione forte e per niente simpatica. Allora via a riavvolgere mentalmente il nastro dell’ultimo torneo, nella disperata ricerca di un pizzico di quella magia vissuta nella quindicina londinese.
Per scacciare questa sensazione di vuoto, ci si mette a tirare le somme sulla prima metà dell’annata tennistica. Wimbledon non è solo il torneo più importante, segna idealmente il giro di boa. I Championships hanno scritto molte pagine, dato importanti risposte. Djokovic è sempre più n.1. Si temeva che la più dolorosa sconfitta in carriera patita a Parigi avesse lasciato ferite aperte. Niente. E’ stato bravissimo a cancellare tutto e rilanciare, demolendo un incantevole Federer grazie ad un tennis forse mai così pratico e vincente. Wimbledon ci lascia l’immagine (forse già in bianco e nero…) di un Roger magistrale in semifinale ma forse troppo vecchio per sconfiggere un Djokovic così efficiente. La prima metà del 2015 ci ha riproposto un Murray non lontano dai suoi massimi, sarà uno degli uomini da battere sul cemento USA. Tutto il contrario di Nadal, in evidente declino fisico. Nessuna sorpresa a dire il vero, quest’evento per lui infausto era dietro l’angolo, e forse è più lecito sorprendersi per come sia riuscito a ritardarne l’arrivo per così tanto tempo visto il suo gioco così estremo ed usurante. Un Nadal che pare sorpassato da Wawrinka come “quarto uomo” nei grandi appuntamenti. L’impresa di Stan a Parigi resta la cartolina più bella del 2015. Abbiamo vissuto 6 mesi di grande tennis, che hanno visto crescere alcuni giovani ma non come mi sarei aspettato, è mancato un acuto davvero importante. Nonostante il talento vero di molti di loro, l’ascesa al banchetto dei campioni resta difficilissima e richiede tempo.
Dopo Wimbledon i campioni vanno in vacanza. Staccano la spina per qualche giorno, concentrandosi poi sulla preparazione al cemento americano ed alla seconda parte di stagione. Ma il tennis non si ferma affatto. Dopo questa settimana animata nel maschile dalla Davis e dal gustoso ultimo appuntamento su erba a Newport, si torna sulla terra in Europa per tre settimane, dal 20 luglio all’8 agosto: Umag, Bastad, Gstaad, Amburgo e Kitzbuhel. Un piccolo mini-tour di eventi 250 e 500 che sarebbe riduttivo definire “minori”. Infatti nonostante prize money & punti non siano tra i più pesanti in stagione, ognuno di questi tornei è ricco di fascino e vanta una storia tutt’altro disprezzabile. Umag è un piccolo gioiello, a due passi dall’Italia e che consiglio fortemente di visitare. Organizzato benissimo in una location che profuma di vacanza, ha un’allegria contagiosa ed è perfettamente modellato per far vivere a spettatori (e giocatori) mare & torneo, con orari ad hoc per combinare spiaggia e fresco serale.
Nell’albo d’oro inaugurato un quarto di secolo fa da Prpic spiccano campioni come Muster, Berasategui, Norman, Rios, Wawrinka, Davydenko, Ferrero, Cilic e soprattutto Carlos Moya, vincitore di ben 5 edizioni (3 di fila dal 2001 al 2003) e idolo assoluto da quelle parti, al pari di Ivanisevic e Ljubicic. Due finali recenti per gli italiani (Starace 2010, Fognini 2013), ma sugli azzurri arriveremo tra poco. Lunghissima la storia del torneo svedese di Bastad, iniziata nel 1948. Un evento che così amato da vincere per 11 anni di fila (2002-2013) il premio come miglior 250. Incastonato tra il verde ed il mare, l’efficienza vikinga fa sentire tutti a casa, con campi stupendi ed organizzazione perfetta che ogni anno migliora struttura ed accoglienza. Sterminata la lista dei campioni che sono passati da qua: vittorie per Borg, Nastase, Orantes, Wilander, Norman, Moya, Nadal, Ferrer, Soderling. Anche 4 successi azzurri, con Zugarelli, Barazzutti, Canè e Gaudenzi. Prima che il movimento rossocrociato esplodesse grazie ad Hingis e Federer, Gstaad era sinonimo di tennis in Svizzera. Nella stupenda località turistica alpina si respira da sempre un’aria deluxe: hotel a 5 stelle affollati dal jet-set internazionale, un fascino retrò che ti coinvolge con scene quasi da film. In questo contesto fascinoso si sono disputate molte edizioni notevoli del torneo, alcune passate alla storia per grandi battaglie, anche se la cartolina più divertente resta quella del 2003, quando ad un Federer fresco vincitore di Wimbledon fu regalata la mucca Juliette! La storia dell’evento affonda le radici negli anni ’60, e l’albo d’oro vanta nomi illustri come i miti australiani Roche, Emerson, Newcombe, Rosewall, che sfruttando l’altura mostrarono tutta la classe del proprio tennis d’attacco; ma anche specialisti del rosso come Vilas, Gimeno, Ramirez, e campioni completi come Nastase. Dai ’90s dominio iberico con Bruguera e poi la covata di Mantilla, Costa, Corretja, fino ai successi più recenti di Federer e Gasquet. Ancor più ricca la tradizione di Amburgo, più importante torneo tedesco fino al doloroso declassamento da Master 1000. Una batosta dura da digerire, ma che paradossalmente ha aiutato il torneo climaticamente, con una data “più estiva” rispetto a quella di maggio, quando spesso gli spettatori si difendevano con piumini e coperte dal pungente freddo del nord… Con i suoi 13.200 spettatori il Rothenbaum Tennis Center vanta il centrale più grande del paese, in cui hanno trionfato tutti i più grandi campioni. Nel ’77 Paolo Bertolucci vinse il suo più importante torneo in carriera, come Fognini nel 2013. Qua Federer ha giocato alcune finali di una bellezza irreale; qua Kuerten e Safin nel 2000 disputarono una delle finali più belle del decennio. Non solo sci a Kitzbuhel. Oltre al fascino della Streif (lo “Wimbledon” dello sci alpino), nella località sciistica austriaca da oltre 40 anni si disputa un torneo estivo molto interessante, vinto da Panatta nel 1975 ma da sempre “feudo” argentino. 4 successi per Vilas, seguito da De la Pena, Gaudio, Coria, Del Potro, Monaco, Calleri. Storica la vittoria di Gerulaitis nel ’79, quando con il suo tennis funambolico sconfisse uno dopo l’altro tutti i terraioli con spettacolo super.
Oggi il calendario e l’assegnazione dei punti sull’ATP Tour rende questi tornei meno appetibili per i top players. Qualcuno di loro, magari perché eventi di casa o grazie a sostanziose garanzie, finisce per giocare; ma in genere scendono in campo i migliori appena dietro i big. E’ un momento dell’anno tennistico che si potrebbe liquidare come interlocutorio. In realtà non è affatto così. Non è necessario avere in campo Djokovic o Federer per assistere a grande tennis, anzi… Spesso proprio questi tornei sono i più incerti, divertenti e curiosi. Sono l’occasione ideale per veder sbocciare qualche talento, come è stato lo scorso anno per Alexander Zverev, ed è un’occasione ghiottissima per tutti gli altri giocatori per vincere o rilanciarsi. E’ un’occasione da non perdere anche per i nostri azzurri, che proprio in queste ultime settimane di tennis ATP su terra hanno una chance per fare punti pesanti, o perché no strappare un titolo. Dal 10 agosto sarà solo cemento americano, e poi cemento asiatico. Soprattutto in nord America facciamo storicamente molta, troppa fatica, quindi il futuro è adesso. Storicamente, come descritto sopra, abbiamo ottenuto discreti risultati in questa parte di stagione. E’ un momento in cui i nostri, dopo Wimbledon, dovrebbero essere a tutta fisicamente e mentalmente, carichi e pronti a giocarsi alla grande queste tre settimane, sfruttando l’amata terra rossa per cercare di vincere un ATP o comunque lasciare un segno importante. Proprio come lo stupendo Fognini dell’estate 2013, quando visse un’estate da leone, il miglior momento della sua carriera, che lo portò a vincere due tornei ed arrendersi solo in finale, sfinito, ad Umag.
Ovviamente non sarà un’impresa facile. Questo momento, come per gli azzurri, è importantissimo per molti altri giocatori che dalla terra battuta vogliono ricavare il massimo. Ci auguriamo che i nostri ragazzi riescano a giocare il loro miglior tennis tra Umag (torneo quasi italiano anche come pubblico), tornei alpini e tedeschi. Ne hanno assolutamente la possibilità. Seppi ha ben recuperato dopo i problemi in primavera, ed è al n.21 della Race stagionale nonostante l’assenza in settimane per lui importanti in primavera. In Germania in passato ha giocato molto bene, e sulla terra piuttosto rapida può dire assolutamente la sua. Attendo qualche buona notizia anche da Bolelli. Se riuscirà a mantenere lo stato di forma fisica eccellente dell’ultimo periodo, così rapido e reattivo, continuo al servizio ed alla risposta, potrebbe tentare l’assalto al primo titolo ATP, magari su di una terra battuta veloce come quella di Kitzbuhel, torneo a cui è iscritto. Eccetto Umag e Bastad, gli altri tornei tra altura e la terra tedesca saranno relativamente veloci, quindi ideali anche per le “bombe” al servizio di Luca Vanni, che potrebbe entrare attraverso le quali e magari sorprendere. Paolo Lorenzi speriamo sia recuperato dopo i problemi fisici, e lui l’impegno e la voglia ce la mette di defalut. Fognini è sempre un’incognita, ma dopo un’estate 2014 non positiva ci auguriamo che sia carico e voglioso di tornare protagonista in tornei che ha già dimostrato di poter vincere.
Oltre a questi ATP da non perdere, in Italia si stanno svolgendo (ed andranno in scena) una serie di Challenger estremamente interessanti: una cavalcata già partita, in corso adesso a San Benedetto e che continuerà passando per Recanati, Biella, Cortina, Cordenons, Manerbio, Como e Genova. Sarà un momento fondamentale per i vari Donati, Cecchinato, Fabbiano, Arnaboldi & C. Sono tornei ideali per fare esperienza, accumulare punti pesanti per salire in classifica e crescere sul piano tecnico, agonistico e mentale.
Ci aspetta un’estate intensa tra Europa ed Italia, da vivere a tutto tennis seguendo i nostri azzurri. Anche se non è Wimbledon.
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: ATP Amburgo, ATP Bastad, ATP Gstaad, ATP Kitzbuhel, ATP Umag, Donati, Fognini, Italiani, Marco Mazzoni, Open Court, Seppi, Simone Bolelli, terra rossa, tornei europei su terra battuta, Vanni
@ Giro82 (#1397507)
Non si riposa Bolelli la settimana di Umago ma fa un Challenger sul rosso in Germania
@ rafael (#1397316)
Vero, ero stato disattento nella lettura.Sono d’accordo, mi scuso.
Anche per chi come mé non é un grande esperto di Tennis leggere gli articoli di Marco fá sempre un enorme piacere , oltre alla poesia , le sue analisi sono correttisime ,che grande giornalista
@ Giro82 (#1397507)
Gli US Open se li è già giocati, in quanto l’entry list conta la classifica di settimana prossima e Vanni è intorno al n140, quindi dovrà passare le quali.
Il podio su base della race 2015:
Djokovic
Murray
Wawrinka
esaminando le entry list si capisce il vero valore della mini-stagione sulla terra rossa estiva
FOGNINI e SEPPI:umago, amburgo, kitz.
Puntano forte a questa mini-stagione ma io, fossi stato in andreas, avrei preferito una lunga stagione americana, a partire da newport fino allo us open.
fognini decisamente costretto a far punti se vuole rientrare nei top 30.
nei tre tornei prevedo comunque che ci toglieremo belle soddisfazioni
BOLELLI: amburgo, kitz
non capisco il perché di una settimana in più di riposo (allenamento?vacanza?) avrebbe potuto puntare a un bel trittico
LORENZI: quarto alt ad umago, gstaad
paolino ha decisamente buone chance di passare il primo turno in entrambi i tornei, se il sorteggio sarà benevolo.
VANNI: quinto alt a gstaad
per me farebbe bene a puntare qualche challenger di quelli da te menzionati, marco, per difendere un bel pacco di punti in scadenza,altrimenti in qualche settimana(tra primi e secondi turni di un 250) potrebbe perdere ulteriormente contatto dai 100 e mettere così a rischio un ottimo ingresso al md dello USO.
@ AndryREAX (#1397400)
L’avevo letto nell’articolo e quindi l’ho aggiunto nella lista.
Meglio comunque,così prende dimestichezza con i campi veloci prima dell’Us open.
Forza Donats!
Come non essere d’accordo,tony71? Ma sai com’è,a tanti utenti di livetennis,la verità fa male. 🙄
@ Tweener (#1397328)
Donati non dovrebbe fare neanche un torneo di quelli sul rosso europeo da ora a settembre.
👿 troppo ottimismo,fino ad ora non si è vinto una mazza….
Fognini si gioca la stagione in queste settimane.
Se sbaglia pure adesso rischia di precipitare in classifica visto che sul cemento rende poco.
Occasioni ghiotte per Seppi e Bolelli di conquistare il primo titolo stagionale.
Lorenzi,Vanni,Cecchinato e Donati a caccia di punti a dir poco fondamentali…
Forza azzurri!
In questa brevissima analisi iniziale, mi riferisco ai primi sei mesi del 2015, Wimbledon incluso. In questo lasso di tempo Wawrinka è stato superiore, come certifica il posto n.3 della Race. Nettamente avanti a Nadal. Ovvio che se vai a prendere anni passati lo spagnolo sia stato migliore, ma è fuori dal contesto della analisi specifica. Piuttosto mi farebbero piacere spunti/commenti sul focus reale, ossia gli italiani nelle prossime 3 settimane.
saluti
@ dan (#1397228)
Mazzoni parla di grandi appuntamenti, su questi trovo abbia ragione doublefault.
bell’articolo come sempre……aggiungo solo un mio parere personalissimo…..meno male che’ è finito wimbledon e l’erba dura poco….odio i tornei che non danno merito al valore in toto dei tennisti….
Infatti.
Ho scritto una imprecisione (attendo correzione dalla redazione): Umag ha ovviamente un quarto di secolo di storia, non mezzo… sorry.
Gusta pazzesca.vedo per fogna tre primi turni
Il luglio terraiolo tennistico è spesso appannaggio di tipi particolari di tennisti. Un tennista che definirei vacanziero in grado di rendere tra piacere e dovere professionale. In grado di stendersi in spiaggia e la sera rendere in campo. Non è da tutti e onestamente non saprei se è da Nadal. Forse l’essere di Maiorca in parte lo aiuta a non trovarsi spiazzato nel Volandri-Fogninizzarsi.
D’accordissimo, allora Nadal è il decimo uomo.
C’È una classifica…
Nadal sorpassato da Wawrinka come quarto uomo?
Chi sarebbero i primi 3?
Negli ultimi 8 Slam:
Djokovic 3 vittorie e 3 finali;
Nadal 2 vittorie e 1 finale;
Wawrinka 2 vittorie;
Cilic 1 vittoria;
Federer 2 finali;
Murray e Nishikori 1 finale.