L’Angolo del Nize: Gianluca Mager, senza fretta, nel tennis dei grandi
Analizzare nel dettaglio un «nuovo» tennista è molto complicato. Capirne pregi, difetti, migliorie da apportare, mentalità e preparazione fisica è piuttosto arduo in pochi minuti. Per questo motivo ho stilato “la regola del 3”. Mai giudicare un tennista se non lo si è prima visionato, rigorosamente dal vivo, in almente tre circostanze in partite intere (se possibile in tre tornei diversi).
Avevo già visto «live» due volte Gianluca Mager e “la regola del 3” è stata soddisfatta ai recenti Internazionali BNL d’Italia 2015. Le potenzialità sono realmente straordinarie per un ragazzo che, se al meglio, pare non avere punti deboli. Oggi al numero 375 Atp, seguito da coach Diego Nargiso, Mager possiede un servizio devastante sia con la prima che con la seconda. La palla esce “facile” dalle corde e se riesce a tenere alta la percentuale è difficilmente breakkabile. Il problema sta proprio nel numero di prime che riesce a mettere in campo, troppo spesso inferiore al 50%. I due fondamentali sono splendidi, potenti e precisi. Il rovescio bimane può portare vincenti sia con il lungo linea che con l’incrociato e stesso cosa vale per il diritto. Da entrambi i lati sa eseguire alla perfezione la smorzata e non se la cava male nemmeno nei pressi della rete. Il fisico? Perfetto per il tennis, anche se può aggiungere un po’ di massa. Nei primissimi passi a volte pare lento, ma quando scatta è impressionante e riesce a raggiunge colpi avversari che per tanti risulterebbero vincenti. Fin qui sembrerebbe il ritratto di un campione affermato e non di un Top-400. Dove sta il trucco?
Le problematiche per cui Mager non è ancora nel gotha del tennis sono sostanzialmente due e direttamente collegate tra loro. 1) Il sanremese, dopo aver ottenuto buonissimi successi in tenera età, ha praticamente lasciato perdere il tennis. Durante la prima intervista che realizzai durante la trasmissione “Spazio Tennis” (che spero di tornare a condurre prima o poi) Gianluca fu molto chiaro e onesto. “Ho pensato a divertirmi, a uscire la sera, pensavo a tutto tranne che al tennis”. Viva la sincerità. Poi pian piano le cose sono cambiate, Mager è cresciuto e ha iniziare a dare nuovo priorità alla propria vita… E il tennis è tornato in cima alla lista, così come il sogno di entrare nel gotha di questo sport. Ma il ritardo evidente si spiega così, non tanto per un tennis inferiore. Il primo punto lo ha conquistato a fine 2013, quando ha deciso di provare a fare sul serio con la racchetta, gli allenamenti e un bravissimo coach come il mitico Diegone nazionale, anch’egli rituffatosi nel tennis dopo una lunga pausa. Connubio vincente. 2) Come detto, legato al primo punto. Mager molto spesso si “incarta” in partite che potrebbe tranquillamente vincere o che lo vedono troppo teso nei momenti topici. In campo spesso è come seguire il match di un tennista junior under 18 e non di un professionista di quasi 21 anni. La maturità non si compra, si ottiene vivendo il tennis sulla propria pelle. Se Gianluca avrà la pazienza necessaria potrà diventare un signor giocatore di questo sport.
L’elemento positivo che colpisce di Gianluca Mager è la capacità di giocare gli scambi alla pari con i Top-100, e anche di più. A Montecarlo in allenamento Tommy Robredo fu costretto a chiedere al ligure di servire solo seconde, “altrimenti non si gioca” fu il commento dell’iberico. Non è una leggenda, vi assicuro, ma giustamente il tennis di Mager non va esaltato prima che diventi realtà. Gianluca va però sostenuto, anche e soprattutto dopo potenziali sconfitte inattese (e ne arriveranno per i suddetti motivi), perché questo qui, ragazzi, ha tutte le carte in regola per fare il professionista. Senza fretta, ma con grande convinzione. Senza bisogno di vincere subito, ma comprendendo bene quali siano le tappe della propria crescita, apparentemente lenta ma effettivamente esponenziale. E dovrà essere bravo Nargiso a fargli capire tutto questo, perché quando si assapora il gotha lo si vuole raggiungere immediatamente. Ma se non sei Federer o Nadal, se sei chiunque altro, l’unica via è lo “step-by-step”.
Alessandro Nizegorodcew è direttore di SpazioTennis e telecronista per Supertennis Tv. Editorialista per Tennis Italiano e SuperTennis Magazine, segue il tennis come inviato da anni sia nel circuito maggiore che in challenger, futures e tornei giovanili.
@Alenize82
TAG: Gianluca Mager, Italiani, Mager
@ Corsoever (#1393196)
@ Corsoever (#1393196)
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Ti rispondo perché è sempre bene che si sappiano le cose. Spazio Tennis ha chiuso perché ha chiuso la radio che la ospitava e, per mancanza mia di tempo e occasioni, non è ripartita. Non è che se scrivo male (o bene) della fit la trasmissione riparte. Serve qualcuno che creda nel progetto editoriale. Perché scriviamo di questi ragazzi? Perché vogliamo parlare di quelli che possono farcela. All’interno di tutti questi articoli, se ben li hai letti, si fanno notare pregi e difetti. Se si facessero notare solamente i pregi parlaremmo di giocatori già belli che pronti e quindi senza margini di miglioramento. Perdonami ma leggere un commento del genere è davvero triste, molto triste. Preferisci una rubrica in cui si parli male dei tennisti che perdono? A me sinceramente non piacerebbe scriverla. Intanto posso dirti che Cecchinato e Gaio, di cui ho parlato sino ad ora, stanno migliorando settimana dopo settimana la classifica…
Ma una critica in questi articoli d’esordio? Qualcosa di diverso da quant’è bravo Cecchinato, che prospettive ha Mager, il mitico Diego nazionale? Che organizzazione la Fit, che capacità economica… e spaziotennis tornerai a condurlo, dont worry
@ Marco (#1393511)
Questa arma di chiusura in alcune partite si è vista ma di rado. Non parlo tanto di un colpo di chiusura ma di manovra.Lui manovra quasi sempre in top spin alto di rovescio prendendo rischi da sfiorare la riga di fondo. Non che vada male ma la manovra di rovescio lungolinea piatto e semplice alla Donati o Seppi sarebbe da usare con maggiore frequenza.
Credo molto in questa possibilità, vedo una crescita costante e più convinzione del passato dei nostri tennisti
Poi dice che non ci sono italiani tra i migliori. Quando escono talenti non hanno la testa e/o non sono incoraggiati ad intraprendere la carriera in modo serio…
E boh, da questo punto di vista
Anche nargiso… Non è che da giocatore fosse un mostro di costanza e preparazione atletica…
Saprà insegnare da allenatore a non avere qiei difetti caratteriali e tecnico tattici che ha avuto anche lui?
La questione quindi è la testa, non una cosa da poco, vediamo…
Secondo me sul piano tecnico il rovescio è proprio il suo colpo migliore e più naturale. Il lungolinea di rovescio piatto e basso è forse la sua migliore arma offensiva.
La lacuna principale che vedo sul piano tecnico è la tecnica di risposta, resta troppo alto con gambe e busto e ha poco controllo del colpo. Inoltre fa fatica leggere le traiettorie del servizio altrui e finisce per sembrare poco reattivo, anche se non lo è affatto.
Secondo me con la maturità – anche come persona – e con una guida competente può fare molto bene.
Mager è comunque ancora da completare anche sul piano tecnico. Ad esempio il rovescio bimane è temibile ma lo gioca solo in un modo con molta altezza e top a cercare la riga di fondo avventurosamente senza seppizzarlo piatto e basso in lungolinea con meno profondità e più controllo. Insomma ha una sua via potente e debordante al tennis che però va integrata anche con colpi più rifiniti, interlocutori e razionali. Infatti in una giornata storta il rischio di incartasi totalmente perdendo le giuste misure nei colpi è serio.
Con piacere si vedono negli ultimi mesi giovani che possono darci soddisfazioni come Donatino, Magerino e w. Sento parlare molto bene anche di Della Valle. qualcuno lo ha visto giocare?
mi ricorda il suo mentore che durante un allenamento con Wheaton dopo aver visto sfrecciare una serie di prime imprendibili esclamò, girandosi verso gli spettatori, qualcosa di simile…ahahah 😆
nel tennis attuale, le pause sono dannosissime, altrochè vantaggi.
Però che spettacolo sentirsi dire da Tommy Robredo, non proprio l’ultimo, di servire “solo” seconde, su terra battuta addirittura!!!!!!! Forza Gianluca&Diego!!!!!!
gli italiani sono così: se sono forti “si vogliono divertire”, se sono scarsi si impegnano ma arrivano dove possono.
Straquoto.
Ottima analisi!
Bisogna “curare” bene la crescita di Mager..
Su cemento secondo te dovrebbe rendere di più, no?
Ho avuto modo di veder giocare Mager di recente ed anche io ho avuto l’impressione che si “incartasse”. Credo che un buon Allenamento Mentale gioverebbe moltissimo ad un atleta dall’alto potenziale.
Spesso la TESTA non viene considerata abbastanza, invece influisce moltissimo sulla performance e fa la differenza! Soprattutto in uno sport come il Tennis.
Dott.ssa Sara raffaele, Psicologa dello Sport
Ma per quanto tempo non ha giocato a tennis?
io lo vorrei vedere sul cemento, secondo me potrebbe essere devastante!!!
A dare un mio personale parere, il fatto che sia stato lontano dal tennis per tutto queato tempo certo ha inciso, ma può avere anche alcuni connotati positivi. In primo luogo potrebbe dare maggiori motivazioni a Gianluca e soprattutto più attaccamento a questo sport (a causa proprio dell’allontanamento)
In secondo luogo se si fosse rivelato un grande giocatore nel circuito junior avrebbe potuto accusare una possibile grande pressione mediatica e il peso degli occhi di tutti.
forza mager
@ Gabriele da Ragusa (#1393167)
Volevo dire “…tennista esperto” nn esperiente…
Concordo in tutto, ma secondo te non dovrebbe utilizzare un po’ più di variazioni? Un back ogni tanto, una palla un po’ più lavorata quando é in difficoltà, io queste cose gliele vedo fare molto raramente.
Potenziale importantissimo,concordo Ale.Un peccato abbiamo “mollato” per qualche tempo,ora che lo vedo giocare con più continuità fa strano anche a me che sia sopra i 350 col BR.Deve trovare continuità tecnica e mentale nel suo gioco,ma mi sembra che con Nargiso i progressi ci siano già e questo mi fa già ben sperare!Forza Mager!
Sembra il ritratto di Nargiso a parte per il rovescio bimane. 😈 😈 😈
Magari a pari del suo maestro riuscirá fare una toccata e fuga nei top 100.
Certo se si dovesse credere a tutto quello che si legge qui avremo nel giro di pochi anni piû top 100 della Spagna.
E invece non ne abbiamo mai avuti più di 6 contemporaneamente. 😥 😥 😥
Articolo perfetto che rende merito al talento più cristallino tra i nostri giovani. É vero che ha dei limiti di testa dovuti al ritardo con cui ha cominciato a giocare ma è anche vero che è in crescita costante nei risultati. Adesso ha cominciato a vincere partite nei challenger a breve muovi step. Unico dubbio che non giochi troppo su terra lui che esplicitamente ha detto di preferire il veloce.
“la maturità non si compra”….guarda che FDC ti potrebbe azzannare il calcagnoo! 😉
mager top 50 a metà 2016
Mager è effettivamente impressionante per come gli esce veloce la palla dalla racchetta per la capacità di ribaltare lo scambio con un colpo.
bell’articolo.
Concordo cn te Alessandro, nn tanto per la regola del 3 visto che nn l’ho mai visto dal vivo, quanto sul tuo essere cauto ma lungimirante nella valutazione delle potenzialita’ di qst tennista. L’esperienza la si acquista sicuramente col tempo. Sarebbe peggio descrivere un tennista esperiente ma cn pesanti lacune difficili da colmare. Speriamo bene quindi
Grande Alessandro! Bellissimo articolo, scrivi con passione e si sente. Anche noi ti aspettiamo di nuovo a condurre “spazio tennis”! E’ bello tornare ad appassionarsi a ragazzi come Mager, Donati, Napolitano, Quinzi… Era tanto che ci speravo, per anni abbiamo vissuto praticamente quasi soltanto grazie alle ragazze, ma ora sembra arrivato il momento di poter puntare in alto con qualcuno (e magari più di uno) di questi giovani!