Wimbledon: una Camila Giorgi sottotono sconfitta nettamente da una Wozniacki troppo solida (di Marco Mazzoni)
Brutta prestazione di Camila Giorgi. Cede nettamente a Caroline Wozniacki con un duplice 6-2 e saluta mestamente i Championships 2015. Inutile girarci intorno: il match è stato deludente sotto tutti i punti di vista, anche per lo spettacolo offerto, soprattutto per colpa dell’azzurra che ha giocato davvero male. Niente ha funzionato al meglio nel suo tennis: non solo i “classici” errori non forzati, ma una prestazione sottotono in ogni settore di gioco. Il servizio non ha mai preso ritmo, con percentuali basse e doppi falli; dal fondo è stata stranamente titubante, senza riuscire ad imporre i suoi ritmi ed accelerazioni nonostante la Wozniacki abbia pensato quasi esclusivamente ad esser solida, lasciando il gioco in mano all’azzurra. Quando è avanzata in progressione ha commesso alcuni errori di tocco o si è fatta “lobbare” perdendo punti importanti. Nel primo set c’ha provato, ma non è mai riuscita a sfondare il “muro” imposto dal tennis solido ed intelligente della danese. La partita è scivolata via dopo un primo set tutto sommato bugiardo come punteggio, troppo severo il 6-2 perché i giochi sono stati lottati e Camila è stata sempre in partita. Molto male invece il secondo set, scivolato via sull’inerzia negativa del primo, senza alcun sussulto importante.
Il match è stato deludente anche perché ci si aspettava di più visti i precedenti (confronti diretti 2-1 per Giorgi). Appena uscita dal campo 1, Wozniacki ha dichiarato a caldo: “Lei è una giocatrice difficile da affrontare, molto dipende dal suo servizio, oggi non è andato bene e tutto per me è stato più facile”. Poche parole che sintetizzano in modo esatto l’andamento della partita. La prima di servizio non ha mai sostenuto il tennis di Camila, e questo ha avuto un effetto devastante non solo per gli errori diretti ma perché ha finito per deprimere l’intero gioco dell’azzurra. Non ha mai preso davvero il ritmo giusto, non è mai riuscita a trovare il giusto feeling con l’impatto, in ogni esecuzione. Camila gioca guidata dall’istinto, dalle sensazioni. E’ stato evidente come le sensazioni oggi per lei siano state solo negative. Senza il sostegno del servizio è stata stranamente trattenuta e conservativa anche da fondo, e si è lasciata andare a poche sfuriate tecniche quasi “isteriche”, senza quel sottile filo più logico e ragionato che invece l’avevano portata alla recente vittoria sull’erba olandese, e che aveva fatto sperare in uno scatto di crescita sostanzioso. Un match che gira male ci può stare, ma è un peccato che sia arrivato proprio oggi, nel torneo in cui lei potenzialmente può meglio esprimersi, e contro una avversaria che ha dimostrato di poter sconfiggere quando il suo tennis aggressivo fila via veloce come i suoi piedi ed il suo istinto. Purtroppo niente ha funzionato, fin dal principio.
Camila inizia al servizio alle 14.10, sotto un sole splendido. La telecamera indugia sul suo volto nell’attesa della prima palla, sembra tesa. Doppio fallo. Il lancio di palla non è preciso, la spalla un po’ bloccata, altro doppio fallo in rete. Segue un dritto in cross di poco lungo, 0-40. Strappa un punto di potenza, ma poi cede il gioco con un errore banale. Break Wozniacki di fatto senza giocare, 1-0. Non un buon inizio per Giorgi. Alla risposta però la musica cambia. Camila entra con potenza e precisione sui servizi non così incisivi di Caroline, tiene in mano lo scambio e fa correre la rivale. 15-30. Reagisce la danese, trova un paio di prime palle e due buoni dritti cross, portandosi sul 2-0. La battuta dell’italiana non ne vuol sapere di entrare, il lancio di palla resta instabile e chiude troppo il colpo, finendo per scaraventare una serie di palle in rete. Concede tre palle break, ma le annulla con prime sicure seguite da drive in controllo, senza esagerare. La sensazione è che appena il servizio entrerà in ritmo la partita possa girare, visto che nello scambio la velocità di palla ed angolo di Giorgi fanno malissimo, producendo vincenti. Ma il servizio non funzionerà… Si salva Camila, muove il punteggio: 2-1.
Il game vinto è la scossa che serviva, in risposta è reattiva e velocissima, tirando palle che terminano sui piedi della Wozniacki. 0-30 e poi 15-40 con una progressione in avanti entusiasmante per potenza e precisione. Caroline è molto attenta, gioca al centro per non prendersi rischi ed alza la traiettoria, per non dare ritmo ed angolo alla spinta dell’avversaria. Trova anche un Ace, si salva, ma appena Wozniacki accorcia Camila è pronta ad entrare nel campo, entrare con un colpo angolato e chiudere di volo. Si procura un’altra palla break che trasforma con un dritto cross di rara potenza e precisione, imprendibile. 2 pari, in questo momento la partita si è accesa e regala spettacolo grazie al discreto confronto di stile tra il tennis tutto rischio ed accelerazioni dell’azzurra contro quello più ragionato e lavorato della danese. Purtroppo è solo una fiammata fugace.
Nel quinto game il canovaccio non cambia: il servizio va a singhiozzo, ma appena si scambia Camila sfonda al terzo colpo, con un senso per la palla ed un timing superbo. Sul 30-40 Giorgi spinge a tutta ma lo fa senza muovere la rivale, tirandole troppo addosso, tanto ad essere passata da un lob preciso. Qua la partita si spacca: altro break, 3-2 e poi 4-2 Wozniacki. La danese è sempre molto attenta a servire prime molto lavorate, non prendersi rischi nello scambio proponendo palle con buon spin ma non troppo vivaci, sulle quali Camila potrebbe scatenare le sue accelerazioni. Inoltre Caroline è più aggressiva alla risposta sulle seconde palle di Giorgi, ed il suo è un rischio calcolato: l’azzurra aveva appena iniziato a “tarare” la battuta, e questa maggior aggressività della rivale ha fatto di nuovo salire la tensione, ed i doppi falli sono tornati maligni. Arriva una palla del 5-2, ma Camila mette una buona prima seguita da uno dei suoi rovesci lungo linea devastanti, a tutto rischio. Il break arriva poco dopo, con un errore in spinta. Il match adesso è in controllo di Wozniacki, più precisa e presente, pronta a contenere le sfuriate dell’azzurra, metterle pressione alla risposta e passarla con lob perfetti quando “Cami” scende e si attacca fin troppo alla rete. Una statistica è palese: nei primi 7 giochi la danese ha commesso 0 errori gratuiti, segno evidente della sua condotta conservativa ma percentualmente vincente contro una Giorgi troppo fallosa. Sul 30 pari Camila scambia finalmente con pazienza, in progressione e senza esagerare, procurandosi una palla per restare nel set. Purtroppo Wozniacki si difende con gambe e qualità, cancellando la chance e chiudendo il set 6-2. 43 minuti, il punteggio è troppo severo per il reale andamento tecnico del match, ma 20 errori contro 0, e soprattutto un 20% di punti fatti con la seconda, davvero troppo poco per Giorgi.
Camila inizia al servizio anche il secondo set. L’inerzia non sembra cambiata, con la prima che latita e l’avversaria molto attenta. Va sotto 15-30 ma si salva e mette la testa avanti nel punteggio per la prima volta nel match. E’ una breve illusione. Nel terzo gioco Giorgi accelera eccessivamente i tempi, andando da sola in tilt. Il servizio non ne vuol sapere di entrare, spinge ed avanza ma con troppa irruenza. Commette alcuni errori gravi e crolla 0-40, perdendo il servizio con una risposta vincente della danese. 2-1 Wozniacki, che ora può fare match di testa, in totale controllo. Con la sicurezza acquisita dallo score, Caroline inizia a lasciar andare di più il braccio, trovando diversi dritti centrali molto lunghi e più violenti, che sorprendono Giorgi e la portano all’errore. 3-1 e poi 4-1 Wozniacki, purtroppo in totale controllo del match, anche alla risposta. Ormai è tutto facile per la bionda danese, serve con alte percentuali di prime, spinge con palle lunghe e complesse, sempre al centro che Giorgi ha difficoltà a gestire e su cui, tentando la spinta, va fuori giri. Il pubblico è ammutolito, purtroppo il match scivola via senza altri sussulti e poco spettacolo. Chiude 6-2 la danese, una vittoria di sostanza ed intelligenza tattica che le apre la porta alla seconda settimana di Wimbledon, dove non ha mai superato gli ottavi.
Peccato per Camila, era un’avversaria “possibile” ma ha giocato un tennis troppo povero, paradossalmente poco aggressivo per i suoi standard. Chiude la stagione su erba con il primo successo in un torneo WTA, ma sulla scia del momento positivo si sperava di vederla nella seconda settimana di Wimbledon. Sarà per l’anno prossimo.
Marco Mazzoni
@marcomazz
Match Complessivo
1° Set
La partita punto per punto
TAG: Camila Giorgi, Caroline Wozniacki, Giorgi, Wimbledon, Wimbledon 2015, Wozniacki
Ho ascoltato molte interviste che lei ha rilasciato:a parte la sensazione di timidezza e di disagio,di una persona che non è sicura di se’ stessa(qui il discorso sul padre c’entra e molto) l’ho sempre sentita parlare di questo mitico Suo gioco.”Io devo fare il mio gioco”.
Temo sia quello che il padre Le ha inculcato in testa.Nessuna regala ,spreca ed è insicura come Lei,nessuna cerca sempre lo sguardo del padre dopo ogni colpo.Guardate la Muguruza come ha fatto fuori quella vecchia volpe della Kerber,Lei non ha bisogno del padre per motivarsi.
La guardo con simpatia,ma temo che non ne uscira’ mai.
Gianni
@ Berto (#1389736)
Purtroppo nel suo gioco non ha alternative alla ricerca continua del vincente, quindi i non forzati saranno sempre tanti. Non ha variazioni nel suo gioco e quando cerca di limitare la potenza dei suoi colpi diventa molto attaccabile e la sua fase difensiva è deficitaria. Per Camila sarebbe un ottimo risultato chiudere il 2015 nelle prime 30.
Diciamo sempre la solite cose su Camila. Fino a che non abbassa notevolmente la statistica degli unforced errors non farà MAI il salto di qualità.
secondo me il primo set, dopo il primo game regalato, la wozniacki era palesemente in difficoltà…
per una distribuzione dei punti molto anomala è finito 6-2, ma tecnicamente era un set da tie-break e camila aveva in mano il pallino.
questo ha scombinato psicologicamente cami, e il secondo set, via col vento…
Guarda oggi avrebbe fatto partita da più in forma ma le statistiche brutte e improbabili per la vittoria ci sono spesso. Pochi aces rispetto a quello che rischia e sbaglia è comunque una costante negativa da cambiare pesi o meno il giusto.
Ma infatti! Ci sono tds ben più alte di lei che hanno perso malamente da gente intorno alla posizione 50 o 60, si può anche perdere con la 5!
Che certi tifosi o presunti tali patiscano più di lei le sue partite è assolutamente certo!
Ammettiamo per assurdo chetu abaragio Srgon pdare aCami
Ammettiamo per assurdo che tu abbia ragione e che Sergio non possa fare di più per Camila. Siccome sei innamorato tennisticamente di Cami, immagino che tu legga le notizie che la riguardino. E immagino che una o due tra le…boh, quindici interviste in cui hanno detto che lavoreranno sempre insieme tu le abbia lette.
Quindi per l’amor del cielo, cosa ti rende così ostinatamente testardo nel chiedere a Camila un cambio di guida tecnica che
LEI
PER
PRIMA
NON
VUOLE
?
?
?
Ma anche, banalmente, da quello della Woz. Queste giocatrici hanno bisogno più dei padri che dei tecnici. Fidatevi, senza Sergio Cami non farebbe la tennista.
Se la debbo dire tutta preferisco sempre la Giorgi alla Errani degli ultimi due anni, ma oggi non è vero che la partita l’ ha fatta lei, forse nel primo set ma nel secondo proprio no.
Scriv da poco qui e la risposta te l’ho data sopra…..
@ Koko (#1389270)
e BASTA!!!!
OGGI avrebbe perso pure con zero doppi falli perché NON HA GIOCATO IL SUO GIOCO, anzi NON HA GIOCATO.
Ora Sergio tira fuori che Camila non stava bene!!!!!!..Camila non ha bisogno di scuse, deve solo migliorare il suo gioco senza intestardisti sopratutto contro giocatrici di livello che ormai la conoscono e con le quali finisce per fare la fine del topo col gatto.Basta scuse e fumo.
@ Not a player (#1389253)
Anche il padre della Wozniacki non deve essere tutto ‘sto gran tecnico….ma a Carolina serve lui e non un qualsiasi Tecnico Diplomato…
Anche limitandoci alle statistiche sulla battuta abbiamo la Giorgi con un -13 e la Wozniaki con un +5: una differenza di 18 punti solo nel fondamentale iniziale su erba difficilmente è compensabile. 13 doppi falli me li può giustificare solo un numero decente di aces diciamo almeno 8 o 9! Diversamente è un gioco a perdere. Considerando poi i pochi punti fatti con una seconda nemmeno simile alla prima e conservativa ma senza esimere dai doppi falli!
Continuo a credere che il tuo parlare di un altro allenatore sia un vaneggiamento. E non perché concettualmente sia sbagliata l’idea (per me lo è, per altri magari no), ma semplicemente sembri non accettare il fatto che sia la stessa Cami a non volere un nuovo allenatore. E tu questa cosa continui ad ignorarla, mancando in un certo senso di rispetto alla volontà della tennista per cui dici di fare il tifo.
@ DYLAN1998 (#1389170)
Penso che se io perdo una partita a calcetto scapoli contro ammogliati sono incavolato tutto il giorno. La verita’ e’ che, forse giustamente, in certi mondi le cose si prendono con un altro peso.La mia non era una critica ma una nota di fatto. Certo che alle 4, se anche avessi perso contro Serena, io avrei ancora avuto i miei bei cavoli per la testa.
Camila, senza il padre, non vincerebbe +. Opinione senza controprova, come quella di chi dice che è tutta colpa del padre. Saluti dal padre della Bartoli e da Richard Williams
Resta il fatto che sta puntellando la classifica, così sarà spesso o quasi sempre tds nei tornei, cosa che nel tempo le farà guadagnare posizioni perché vincerà più partite e crescerà fino alle top20. Per salire ulteriormente però serve altro, soprattutto come forza mentale e convinzione di “dover” vincere, non tanto di “poter” vincere. Oggi ha proprio sbagliato la partita, talmente del tutto che non è giudicabile tecnicamente. Ma la Wozniacki è bene che se la goda, perché se agli US Open si incroceranno per la seconda volta, finirà di nuovo come la prima….
pienamente in accordo
Se devo riassumere la partita di oggi: dico che ha fatto tutto Camila nel bene e nel male,
purtroppo oggi è stata la giornata proprio sottotono non ha funzionato nulla, peccato,
ma per me Camila è una cosa di pelle e di cuore, quindi sempre forza Camila.
Tommaso sa bene del mio innamoramento tennistico di Camila…ma anche dell’amarezza quando il suo talento non viene completamente espresso. Sinceramente sono convinto che il padre, bravissimo a portarla a questo punto, non sia in grado di farla salire oltre. Tutto questo l’ho esperimentato personalmente con mio figlio. La peggiore cosa che possa esserci nello sport è che un padre alleni il figlio. E’ chiaro che i primi passi in qualsiasi attività agonistica li fanno fare i genitori che poi si devono togliere e lasciare i figli potenzialmente campioni, ad esperti che ne affinino la tecnica. Sergio non ha mai giocato a tennis, ha un carattere strafottente e spaccone, non è sereno quando la figlia gioca(legittimamente) e non è in grado di darle un adeguato supporto psicologico. Quindi tanto talento e allenamento fisico, ma carenza assoluta di tattica e strategia e preparazione psicologica.