“L’Angolo del Nize: Federico Gaio, Disorder to Order”
Trasformare il caos in ordine. Il futuro tennistico di Federico Gaio, classe 1992 e oggi numero 253 Atp, passa da questo semplice ma complicatissimo step. Il faentino, considerato una grande promessa in giovane età, ha sempre espresso un tennis brillante senza però trovare (quasi) mai la giusta e necessaria concretezza. Quest’anno, complice il lavoro svolto con Umberto Rianna e Giancarlo Palumbo a Tirrenia, qualcosa sembra essere diametralmente cambiato.
Ho visto giocare Federico Gaio per la prima volta nel 2009 al torneo da 10.000$ del circolo Real a Roma. Il suo avversario era il compianto Andrea Stucchi (che non dobbiamo mai smettere di ricordare). Gaio iniziò benissimo, a suon di vincenti, ma finì per perdere 6-2 6-4 in maniera piuttosto netta. Le impressioni furono però buone, perché la palla viaggiava sia con il diritto che con il rovescio a una mano. In più variazioni, buona mano sotto rete e discreto servizio. Il problema? Il caos. Quando si ha un tennis molto vario bisogna regolamentarlo, renderlo semplice, cosicché la scelta del colpo non sia così complicata.
Federico, anche a causa di un carattere non semplicissimo, ha fatto fatica a trovare una guida tecnica stabile. Nel 2009, anno in cui giunse in finale al Bonfiglio (sconfitto da Collarini), fu Simone Ercoli a guidarlo e a migliorare ogni aspetto del suo tennis. Ma qualcosa, proprio dopo quel torneo, si incrinò e i due si separarono (salvo poi ritrovarsi parecchi anni dopo per una nuova, seppur breve, collaborazione).
Il peregrinare del faentino portò Federico per quasi due anni in Argentina, ad allenarsi molto duramente a livello fisico, regredendo però nella qualità offensiva del proprio tennis. Lontano dalla riga di fondo, snaturato, imparò sicuramente qualcosa di nuovo e utile, senza peraltro riuscire a fare passi avanti tecnicamente e mentalmente (oltre che ovviamente in classifica). Ma ogni esperienza è importante e formativa, anche a livello umano. Quindi mai pentirsi e guardare sempre avanti.
Lo scorso anno la finale nel challenger di Cortina sembrava averlo rilanciato, ma il salto di qualità non era ancora giunto. Oggi, quando guardo in campo Federico, i miei occhi vedono finalmente un giocatore nuovo. Servizio a tratti devastante (sul veloce è uno da 15 ace a partita), diritto pesante, rovescio solido con ottime variazioni in back e, soprattutto, una visione tattica generale opposta rispetto al passato. Oggi Gaio fa (quasi) sempre la scelta giusta, è aggressivo ma intelligente, solido e brillante. Il salto di qualità sembra essere giunto. Il passaggio da disorder a order, fondamentale, può averci regalato un futuro Top-100.
Potenzialmente Gaio è un tennista da tutte le superfici. Può e deve migliorare fisicamente, anche se rispetto al passato il salto è evidente. Vederlo giocare è un piacere e, credo, sia diventato finalmente bello anche per Federico. Perché giocare bene è divertente, ma vincere è esaltante. Il caos è diventato ordine.
Alessandro Nizegorodcew è direttore di SpazioTennis e telecronista per Supertennis Tv. Editorialista per Tennis Italiano e SuperTennis Magazine, segue il tennis come inviato da anni sia nel circuito maggiore che in challenger, futures e tornei giovanili.
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E intanto semifinale a Padova 😉
Speriamo che sia veramente così!!!!
A me pare che anche il 2015 sia un anno mediocre nonostante il record italiano di wild card
Io sono un grandissimofan di Gaio! Per me dopo Donati è il miglior talento italiano tra le nuove leve, e sono convinto ke nei 100 entra di sicuro, anche se non so quando. Mi piace un sacco come gioca, e l’unica cosa che vorrei che facesse di più è giocare + tornei sul veloce, erba compresa.
FORZA FEDERICO!!!
PS domani ultimo turno di quali insidioso, ma ce la puoi fare! Voglio una bella semifinale a Padova!!! 🙂
Alessandro speriamo di non dover aspettare così tanto… A me contro paire è piaciuto un sacco!!! Peccato per come sia andata ma spero di vederlo almeno dentro i 200 a fine anno e magari alle quali us open 🙂 🙂
Vero anche se non parliamo di un miliardario che può fare programmazione super ambiziosa. Deve gestirsi. Se arriva 150 può esplodere
Intanto oggi ha vinto una bella partita lottata. Speriamo abbia ragione Ale e in un paio di stagioni ce lo ritroviamo davvero vicino ai 100. I primi future li vincse sul cemento all’aperto e pure a Recanati ha fatto bei risultati. Forse dovrebbe cercare di più il cemento.
Beh sai quando si parla di top100 si parla magari di 1-2 stagioni a quel livello. Che già è ottima cosa. Magari un altro ci arriva dopo e ci rimane di più. Il problema è superare lo step da 150-180 a 100 che sono tantissimi punti… Bisogna fare un paio di exploit veri
Hai ragione, mi sono sbagliato. Con collarini vinse. Vedremo tra 2-3 anni come andranno le cose. Se insiste con il lavoro tattico può fare molto bene per me è magari puntare ai top100 tra 3 stagioni
@ tony71 (#1382607)
Contro quinzi su terra ne ha fatti 18 al foro italico davanti ai miei occhi. Con Elgin oggi su terra ne ha fatti 8. 15 a partita sul veloce intendo ovviamente.
Per me la tattica è in costante miglioramento, da Napoli di quest’anno per esempio è migliorata, ma non è ancora perfetta, a volte si impunta su un colpo dell’avversario e diventa monotematico. Detto questo, ha il gioco più vario dei nostri giovani e (assieme a Donati) quello più adatto al veloce. Essendo un ragazzo gentilissimo gli auguro taante soddisfazioni.
anche a me gaio sta piacendo moltissimo….forse vedo qualche debolezza caratteriale nei momenti topici.
ah…occhio ragazzi con sti top 100…..chi per uno o chi per l’altro…se va avanti così’ non ci sarà’ più spazio per giocatori di altre nazioni 😉
@ tony71 (#1382607)
Con Quinzi a Roma forse anche più di 15 ed era terra..
Poi non sarà una costante ovviamente,ma anche da quel punto di vista mi sembra migliorato…
[b]@ Alessandro Nizegorodcew[/b]
Pur non avendo termini di paragone per il passato, ho visto Federico Gaio in un paio di tornei a Santa Margherita e mi ha piacevolmente colpito.
Tennista brillante, colpi validi, un’ottima mobilità e un fisico tutto sommato equilibrato (gli mancano forse un po’ di centimetri in altezza). Con percentuali di errore già ridotte (non saprei dire di quanto rispetto al passato).
Si vedeva che il gioco era già una spanna sopra il livello futures e poteva iniziare a giocare con costanza nei challenger una volta avuta la classifica.
Può darsi che in questo momento stia passando un periodo di assestamento nel circuito intermedio. I fondamentali per fare bene e un certo ordine tattico lo ha acquisito, così come i mezzi fisici-atletici non mancano.
Nel complesso è in crescita e come per Cecchinato, l’assenza del grande botto potrebbe essere soltanto un’attesa per progredire ancora.
Credo qualche risultato sia alla sua portata e possa arrivare nel 2015.
😯 15 ACE A PARTITA….MA QUANDO??’SEI TROPPO OTTIMISTA
@ erminio (#1382557)
Attenzione, vorrei precisare. Gaio è giocatore che può far bene su tutte le superfici, ma su cemento non ha quasi mai giocato ad alto livello… Vediamo, speriamo entri nelle quali di New York ma penso proprio possa farcela
@ Guido (#1382561)
Io l’ho visto “live” al Foro Italico e mi è sembrato proprio un altro giocatore. So che hanno lavorato tantissimo sulla tattica. Il doppio fallo può voler dire braccino, ma non scelta errata. Inoltre aggiungo che contro Paire giocare “giusto” è impossibile eheheheh. Comunque figurati avere diverse opinioni in questo sport è la normalità. Detto ciò, i giocatori battuti (e quelli con cui ha fatto match pari) sono di livello buono. L’anno scorso non ci avrebbe probabilmente mai vinto.. (A parte cortina dove le condizioni di gioco sono a lui favorevoli)
Al Bonfiglio perse da arguello , comunque non mi da l’impressione di avere molti margini serve bene ma non benissimo , col dritto spinge abbastanza bene il rovescio è ancora poco solido gia a livello challenger , e fisicamente è molto grosso quindi fatica negli spostamenti ma nello stesso tempo non è molto potente nei colpi , per me potrà fare comunque una carriera tra la 150-300 posizione .
@ Guido (#1382561)
Bah, io dei miglioramenti invece ne ho visti. Il fatto è che se nn conferma i punti dell’anno scorso rischia di demoralizzarsi e regredire. Anche perche nei challenger finora disputati nn è mai andato troppo bene al punto da mettere punti in cascina
Mi dispiace Ale ma non sono d’accordo. É vero che Gaio può stare molto più su di così, ma io non ho visto tanti miglioramenti rispetto all’anno scorso. Ho l’impressione che giochi bene il punto è più sull’ultima palla sbaglia scelta o proprio colpo e perde spesso punti che avrebbe potuto chiudere. Contro Paire ha fatto doppio fallo sul 5-5 al tie break del terzo, sintomo di non troppa lucidità e forse anche di un po’ di braccino. Non a caso, quando fra poche settimane perderà i punti di Cortina si ritroverà nella stessa posizione di classifica di un anno fa, io lo seguo ancora e spero che riesca a fare ancora una buona carriera, ma per ora, grossi passi in avanti non ne ho visti.
ho sempre creduto in fede dalla prima volta che l’ho visto, nonostante la sconfitta, nonostante gli errori continui, nonostante i doppi falli i colpi a tratti li ha e come…
interessante, speriamo che la realtà confermi le speranze.
Importante il fatto che sia bravo anche sul cemento, le verificheremo presto.
Che bel commento..soprattutto molto incoraggiante per il giocatore e per i suoi tifosi. L’ho sempre visto giocare su terra e solo nei ch/futures italiani. Spero che quando iniziera’ la stagione sul cemento (direi da agosto) si cimenti subito su questa superficie e possa affrontare le quali US open: la classifica fa ben sperare, anche se perdera’ i molti punti di Cortina prima di settembre.