L’angolo del Nize – Speciale «Quali» Wimbledon – Gli incontri degli italiani
La giornata di ieri a Roehampton ha decretato la bella vittoria di Matteo Viola (6-1 6-4 a Gonzalez) e l’eliminazione all’esordio di Alberta Brianti, unica pretendente al main draw nel tabellone cadetto femminile. Andiamo dunque ad analizzare nel dettaglio i match odierni dei tennisti azzurri.
Andrea Arnaboldi – Guido Andreozzi
L’unico precedente, giocato sul rosso nella finale del future di Cesena del 2013, ha visto imporsi l’argentino oggi 179 del ranking Atp. L’attitudine ai prati è palesemente un vantaggio per “Arna”, che soprattutto grazie al servizio mancino molto vario (e molto migliorato nell’ultimo anno) e al taglio slice del rovescio può essere insidiosissimo sull’erba. Andreozzi per la prima volta in carriera ha programmato un challenger su erba prima delle «quali» di Wimbledon perdendo subito, ma in tre set, a Ilkley con Denis Kudla. “Arna”, per caratteristiche tecniche, parte favorito ma i campi potrebbero iniziare ad essere più lenti rispetto ai primissimi due giorni, fattore che potrebbe portare il match su binari di maggiore equilibrio.
Matteo Viola – Jan Mertl
I precedenti, giocati entrambi su veloce indoor, danno ragione al ceco, vincitore in due set al challenger di Eckental sia nel 2012 che nel 2013. Mertl (che arriva dalla vittoria all’esordio 15-13 al terzo su Hernandez) possiede un servizio devastante, ma sui prati potrebbe avere, vista la mole, qualche difficoltà negli spostamenti. Viola, d’altro canto, sembra essere finalmente in fiducia dopo la bella finale ottenuta a Perugia; inoltre a Roehampton nel 2012 sfiorò una clamorosa qualificazione, sconfitto solamente 6-4 al quinto set da Florent Serra.
Luca Vanni – Konstantin Kravchuk
Nessun precedente tra i due. Vanni ha vinto a Roehampton il suo primo match della vita su erba, a poche settimane dall’averla conosciuta per la prima volta. Kravchuk invece si trova molto bene sui prati: lo scorso anno superò le qualificazioni (battuto poi da Simon al primo turno), mentre in questo 2015 ha raggiunto la semifinale nel challenger di Manchester. Da una parte l’aver giocato, seppur con risultati negativi, tutta la stagione su erba, può aver dato un po’ di fiducia a Lucone, ma Kravchuk parte con i favori del pronostico.
Matteo Donati – Yoshihito Nishioka
Sfida tra coetanei classe 1995, è un match che vede probabilmente il giapponese leggermente favorito. Entrambi hanno già giocato alcuni match su erba in preparazione alle «quali» di Wimbledon e i migliori risultati di Nishioka (quarti a Surbiton, secondo turno a Ilkley) portano a pensare che possa avere ad oggi qualcosa in più di Matteo. Ma il piemontese, d’altro canto, si è preparato al meglio a Bra (dove vi è un campo in erba vera) e, soprattutto, è un ragazzo che impara in fretta. Saranno molto importanti i consigli di coach Massimo Puci, grande stratega oltre che ottimo tecnico. Da tenere in considerazione anche il fatto che Donati ha battuto al primo turno un tennista come Bhambri, abile sui prati e più esperto del nostro.
Alessandro Nizegorodcew è direttore di SpazioTennis e telecronista per Supertennis Tv. Editorialista per Tennis Italiano e SuperTennis Magazine, segue il tennis come inviato da anni sia nel circuito maggiore che in challenger, futures e tornei giovanili.
TAG: Andreozzi, Arnaboldi, Donati, Matteo Viola, Wimbledon, Wimbledon 2015
Complimenti ad Alessando, vero esperto di tennis, ottimo giornalista e mi dicono anche ottima persona, non a caso benvoluto da molti professionisti. Alla faccia di chi ne parla male perché roso da preconcetti.
@ Gabriele da Ragusa (#1379136)
Giapponesi, coreani, thailandesi, indiani e perfino i cinesi sull’erba ottengono mediamente di più rispetto a quello che ottengono sulla terra, quindi sono più abili non abituati.
Quello che volevo dire è che colpi potenti e profondi come hai detto tu, non sono più produttivi sull’erba, dove per generare un vincente ci sono più soluzioni tecniche rispetto alla potenza.
Ma com’è bello farsi sorprendere in positivo dai nostri…alé Matteino!!!
@ franco (#1378874)
Sul fatto che i giocatori asiatici siani abili sinceramente faccio fatica a seguirti. Se intendi riferirti magari agli indiani potrei concordare sul fatto che siano leggermente piu abituati. Ma rispetto a italiani/spagnoli tutti quanti sn piu abituati. Resta il fatto che dal punto di vista meramente fisico, cm modello prestativo, un match su erba e’ molto meno impegnativo e meno penalizzante per un tennista che nn e’ un super atleta. Qst intendevo
Ieri ho scritto altrove che Kravchuk in carriera ha praticato pochissimo l’erba.
In realtà il suo “storico” sul sito Atp non tiene conto delle qualificazioni spesso affrontate (e un paio di volte passate) a Den Bosch e Halle.
Poi, come detto da Nize, Kravchuk ha un recentissimo challenger di Manchester con semifinali in cascina e le quali passate l’anno scorso a Roehampton.
Dovrebbero essere meno di una ventina di partite in carriera su erba, per uno che si è sempre trovato alla grandissima su cemento e tappeti indoor.
Poi ho notato che per un paio d’anni Kravchuk provava quali a Halle e Den Bosch e poi non giocava Wimbledon.
Strano.
Nishioka è un piccoletto per cui sembra strano darlo favorito sull’erba su Donati ma in effetti la sua leggerezza gli consente anche ottimi spostamenti e la capacità di aprire angoli improvvisi che uno non eccellente negli spostamenti come Donati può soffrire molto. Direi che uno bravino su erba era Quinzi ma è rimasto bloccato su terra Argentina! Ma dico io è impossibile che il vincitore di Wimbledon Juniores si affidi alla terra e agli Argentini/Italiani? Come minimo dovrebbe avere un USA/Australiano come coach.
Donats con Nishioka su erba, non lo vedo proprio, sarebbe molto bello essere sorpresi, ma la vedo dura dura…
secondo me chi corre più rischi oggi è vanni…..mentre vedo benissimo arna e viola….
è sbagliato pensare che sull’erba un gioco potente sia sempre produttivo, certo il servizio in particolare conta molto(più nella qualità che nella potenza), però sono molto importanti anche altre doti come la reattività, i colpi di rimbalzo, la tecnica, il gioco di volo,…
Ne è la riprova che i giocatori asiatici, che hanno per caratteristiche un tennis “leggero”, sono molto abili su questa superficie.
Arnaboldi-Andreozzi 1
Viola Mertl 2
Vanni Kravchuck 2
Donati Nishioka 2
Secondo me se uno ha difficolta’ di spostamento cm l’avversario di Viola, sull’erba e’ favorito. Lo sarebbe meno su terra dove naturalmente le qualita’ atletiche e aerobiche cm corsa e resistenza contano di piu. Ma sull’erba a mio avviso, impostanto il proprio gioco su colpi potenti e profondi in teoria nn avrebbe qst necessita’. Certo che se invece imposta la partita sul palleggio da fondo allora Viola potrebbe essere favorito. Sinceramente nn ho mai visto giocare qst tennisa