Il Roland Garros degli italiani: voti e considerazioni
Come già accaduto con le ragazze, andiamo ad analizzare e valutare con il mero aiuto dei numeri, il Roland Garros disputato dai tennisti italiani.
Fabio Fognini: voto 6. Estremamente difficile valutare un torneo quando non lo si gioca al meglio della propria condizione fisica. I problemi precedenti il match di secondo turno contro Benoit Paire e il non essere praticamente sceso in campo per almeno due set e mezzo (salvo giusto la seconda metà del terzo parziale), farebbero propendere per un non classificabile, per l’impossibilità di esprimere un voto ma ho optato per un 6 … di stima. Il Fognini (tds 28) veloce del primo turno contro il giapponese Ito faceva ben sperare, anche se l’ostacolo di terzo turno (Thomas Berdych) sarebbe stato a mio avviso difficilmente superato: c’è chi ha sollevato l’ipotesi malevola che quella contro Paire fosse l’ennesima sconfitta di un Fognini vittima più di se stesso che della malasorte ma non possiamo di certo stare dietro le illazioni della rete o dei vari forum. Resta l’ottimo torneo di doppio disputato con Simone Bolelli, per una semi finale che alzerebbe il suo voto parigino notevolmente, ma purtroppo anche una nuova mancata occasione per dimostrarsi grande. E se Fognini resterà quel tipo di giocatore che una volta nonno potrà raccontare ai suoi nipotini di essere stato un buon tennista narrando i suoi successi ma non potendo mai parlare di imprese (doppio escluso?). Anni a venire per smentire quest’alone di pessimismo.
Simone Bolelli: voto 7,5. Ottimo torneo di un Bolelli ritrovato, che ha superato di slancio l’ostacolo belga Darcis del primo turno, esorcizzato il serbo Troicki al secondo e giocato un gran match contro lo spagnolo Ferrer al 3T: 2 set a 1 e poi un crollo verticale, contemporaneamente a uno standard tennistico dello spagnolo che non solo si è mantenuto ma in barba alla fatica che un più che trentenne dovrebbe provare a certi livelli, è andato invece crescendo esponenzialmente. Già detto dell’ottimo torneo di doppio insieme a Fognini, peccato per una tenuta fisica che è mancata e che avrebbe invece potuto regalargli un magnifico ottavo di finale abbordabile contro il croato Cilic. Ci vediamo a Wimbledon, nonostante un poco comprensibile forfait sull’erba olandese appena noto.
Andreas Seppi: voto 5,5. Un Roland Garros disputato senza grandi aspettative e un avversario di primo turno come l’americano John Isner (16) ostico su terra battuta. L’altoatesino è arrivato a questo Slam parigino dopo un lungo infortunio e il poco allenamento alla fine è stato un dazio troppo pesante da pagare. Dopo una prima parte di stagione sfavillante, il 2015 di Andreas sembra essersi arenato, condizionato dalle noie fisiche. L’augurio per lui è che la metà dell’anno che rimane lo lasci libero da problemi e al riparo dagli infortuni: Londra può avere già un Seppi al 100%?
Paolo Lorenzi: voto 4,5. Gilles Muller su terra rossa non è avversario imbattibile e i 2 set a zero di vantaggio che per poco non lo hanno portato per la prima volta a un secondo turno del Roland Garros, stanno a evidenziarlo. Purtroppo Lorenzi sembra soffrire i grandi palcoscenici, poco importa se il match sia stato interrotto per oscurità alla fine del quarto set e ripreso il giorno dopo: Lorenzi ha perso cedendo il quarto parziale, soprattutto a livello psicologico. Se nei tornei challenger Lorenzi rappresenta ancora una garanzia, sembra incredibile come non riesca a superare turni Slam nemmeno con avversari abbordabili. Giocatori peggio piazzati di lui in classifica si sono comportati decisamente meglio a Parigi: blocco psicologico o fine corsa?
Luca Vanni: voto 8, media fra il 10 delle qualifiche incredibilmente superate e il 6 del primo turno perso contro l’australiano Tomic (27), avversario esperto e abituato agli Slam ma non un campione della terra battuta. Forse Vanni è arrivato scarico al main draw, forse l’euforia del primo accesso a uno Slam ha giocato un tiro controproducente: impossibile dimenticare le battaglie delle quali ma adesso ci si deve abituare al top, al meglio, faticosamente raggiunto e che non deve più spiazzare. A Wimbledon arriverà il Vanni reale top100 con il suo servizio bomba?
Andrea Arnaboldi: voto 9, discorso simile per Vanni, per il 10 delle qualificazioni ma da sommare all’8 per aver superato il primo turno del Major parigino ai danni dell’australiano Duckworth, per nulla sprovvisto di colpi da terra rossa. Andrea ha vinto una maratona epica nel tabellone delle qualificazioni, le ha superate nonostante l’incedere della fatica e ha mantenuto i nervi saldi e la lucidità necessaria per giocarsela alla pari contro l’avversario aussie. Forse avrebbe potuto reggere di più al secondo turno con Cilic, ma sinceramente, ci si poteva aspettare di più da lui?
Alessandro Orecchio
TAG: Arnaboldi, Fognini, Italiani, Lorenzi, Roland Garros, Roland Garros 2015, Seppi, Simone Bolelli, Vanni
@ franco (#1363159)
hai ragione franco. concordo con te: siamo in un tunnel buio, ma siamo pur sempre nel periodo meno peggiore di questo lunghissimo tunnel.
Se strappa un set no, ma se vince 9 almeno se lo prende e Arna le sue partite le ha vinte!
Per me non ci possono comunque essere degli 8 o dei 9 con risultati oggettivi comunque deludenti perchè implica che non si ha stima di chi prende 9 ed è subito eliminato. Quasi fosse miracoloso che Vanni faccia qualcosa: ma non scherziamo che stava per vincere un 250 ATP. Lo stesso Arnaboldi è andato benissimo sulla base di una magra carriera e dell’agonismo ma in generale non può essere da 9! Non è che se un 800 ATP strappa un set a Seppi distratto diventa da 11!
6 a Fognini con un presunto infortunio che ha perso da favorito e 5,5 a Seppi con un infortunio certo che ha perso con la tds n.16, qualcosa non mi torna
concordo tutti i voti……solo su una considerazione: ma se Fognini che è stato un top 15 e che raccolto già’ scalpi eccellenti potrà’ raccontare ai nipotini che è stato solo un buon tennista…..tutti gli altri racconteranno che sono stati dei raccattapalle?
Non ti sto dando torto, in parte hai ragione, però non si può pensare agli ultimi 30 anni del tennis italiano dando la colpa ai giocatori attuali, loro avranno le loro responsabilità, ma non si può tutte le volte che si valuta un risultato dire: “quello non merita quel voto perché in 30 anni non abbiamo combinato niente”. La valutazione la fai in base al suo valore.
Poi dobbiamo anche considerare che, nella scarsità di risultati di rilievo, gli ultimi anni del nostro tennis sono tra i migliori degli ultimi 30…
Fognini voto : 5 – Bolelli voto : 7,5 – Lorenzi voto : 4 (‘ennesima occasione sprecata) – Seppi voto : 6 d’ incoraggiamento ( ritornava dopo un infortunio, e si è subito trovato sulla sua strada un avversario tosto)- Vanni voto : 8,5 – Arnaboldi voto : 9
@ franco (#1363074)
se solo avessi due o tre giorni di tempo e la pazienza necessaria, mi applicherei a fare una statistica che mi incuriosisce: fermiamoci agli sport olimpici individuali: nei grandi eventi (=torneo grand slam del tennis) e nelle altre competizioni internazionali (=torneo atp), quali sono stati i risultati degli azzurri negli ultimi 30 anni? quante volte sono entrati nei primi 8 (=quarti di finale del tennis?), quante volte hanno vinto? l’impressione che ho (ripeto: impressione) è che salvo sport dove non abbiamo tradizione (ad esempio, non so, il badminton) in TUTTI gli altri sport abbiamo risultati largamente migliori del tennis. poi ci sono pause più o meno lunghe, come quella che dici tu del canottaggio. ma la crisi degli sport invernali, o del ciclismo, o del pugilato, non ci impedisce di piazzare, almeno una volta ogni 10 anni, un italiano al vertice. nel tennis, siamo (me compreso) a celebrare Fognini nr 13.
Il mio è un discorso più generale dello sport italiano, non è un confronto tra singoli sport.
Gli sport invernali saranno circa un centinaio di discipline, non esiste solo la discesa libera…Vorresti dire che negli sport invernali, dove l’Italia ha un’ottima tradizione, siamo in un periodo di salute? Mi pare che alle ultime olimpiadi non siamo arrivati nei primi 20 del medagliere.
Cosa c’entrano sport di squadra con uno sport individuale ? Sport invernali ? Tipo Innerhofer, o Paris che vince Kitzbuhel ?
Ottime valutazioni
Fognini è stato n.13, comunque in sport abbastanza importanti come atletica, rugby, baseball, hockey e altri non abbiamo atleti competitivi, lo sport italiano è in crisi, anche sport di grande tradizione come canottaggio e le discipline invernali sono in difficoltà.
Per non parlare del calcio(aldilà dell’exploit della juve) o del basket, o la flessione della pallavolo, anche se ancora siamo molto competitivi,…
voti: 6; 7,5; 5,5; 4,5; 8; 9 … e il primo sabato erano già tutti fuori dal tabellone di singolare!
purtroppo siamo la periferia del tennis e ci siamo abituati ad esserlo, anche noi tifosi sappiamo esaltarci (su questo forum, ad esempio) per quarti di finale future o secondi turni challenger.
in quale altro sport non arriva quasi mai tra i primi 20, e mai (dico mai) tra i primi 10, un nostro atleta, nelle manifestazioni che contano?
D’accordo su tutti i voti tranne forse Bolelli per me ha giocato un tennis stellare ,non dimentichiamo con chi ha perso un top five su terra ,gli avrei dato 8,5 ,e anche nei due set persi nettamente nel punteggio ma non nel gioco ha fatto vedere un gran tennis ,io me la sono gustata tutta la partita e un Simone così fa davvero ben sperare