Roland Garros Story: Potito Starace sfiora l’impresa contro Marat Safin
Maggio 2004, il palcoscenico del Roland Garros. Potito Starace ha appena perso dal russo Marat Safin, un giocatore che sulla carta è di ben altra caratura, vincitore e finalista Slam a New York e in Australia e soprattutto uno che è stato numero 1 del mondo.
Eppure Potito Starace ha ceduto le armi alzando bandiera bianca solo dopo una battaglia estenuante di 4 ore e 25 minuti, dopo essere arrivato a un singolo punto dalla vittoria, per un successo che sarebbe stato incredibile nella sua genesi e nel suo divenire, fallendo due match point sul 5/4 in suo favore nel quarto set, prima di cedere lottando e solo per 7/5 al parziale decisivo.
I titoli dei più importanti quotidiani nazional popolari il giorno dopo dicono che è nata una stella, di una luminosità a tal punto forte da rischiare di oscurare quello del ben più talentuoso avversario (e che gli ha permesso nel torneo di battere tennisti quotati del calibro di Grosjean e Tursunov). Se i colpi del Potito nazionale quel giorno mettono in luce qualità insperate e per questo sorprendenti, a destare sensazioni positive è in primo luogo la sua capacità di restare lucido nel quinto set, quando avrebbe tanti motivi e tante giustificazioni per cedere di schianto, mollare e invece resta lì, ancorato a ogni singolo scambio, impedendo a un avversario rinfrancato dal pericolo scampato di prendere il largo e costringendolo altresì, a giocare al meglio del proprio potenziale.
Il tennista di Cervinara quel giorno, a soli 23 anni e da qualificato, finirà per perdere quel terzo turno per 7/6 – 4/6 – 6/3 – 5/7 – 5/7, sul filo di lana, dando l’impressione a più riprese di stare per compiere l’impresa di giornata, quelle vittorie contro pronostico che tante volte accadono nei tornei del Grande Slam, quando i più grandi cadono contro i più piccoli o contro gli ultimi arrivati ma che raramente vedono tennisti italiani come protagonisti.
Safin quel torneo non lo vincerà, lui che aveva sofferto già al primo turno contro l’argentino Calleri e che al secondo aveva sconfitto una vecchia conoscenza del Foro Italico, il gladiatore Felix Mantilla, solo per 11/9 al quinto set.
A un passo dal sogno, un attimo dalla gloria, un nastro fortunato e magari una storia diversa da raccontare ai propri nipotini. Il tennis più di altri sport vive di attimi, di sensazioni, un misto di forza fisica, talento e Dea bendata: Potito ha sfiorato l’impresa contro Safin ma a modo suo, nella storia di questo sport con quella magica partita ci è finito lo stesso.
Alessandro Orecchio
TAG: Marat Safin, Potito Starace, Roland Garros, Roland Garros 2004, Safin, Starace
Concordo che Potito ha dato molto anche in Davis,di cui era un trascinatore!
Poi vorrei vedere tutti i santarellini che lo giudicano cosa fanno nelle loro vite private visto che dopo la Grecia siamo il secondo paese in Europa per tangenti e corruzione..ma i colpevoli sono sempre gli altri vero??
Grande verità!!
Ti faccio i complimenti,dimostri molta piu maturità tu a 13 anni che tanti altri!! A Potito l’Italia del tennis deve molto,purtroppo la riconoscenza non é tanto di moda in questo mondo di facili esaltazioni e altrettanto rapidi oblii..grande Poto ti rimpiango!!
Vedere queste cose scritte su Poto mi emozionano tantissimo!!! Io ho 13 anni e seguo Poto sin da piccolo. Mi ricordo tutte le sue imprese a Roma con stepanek per poco non sfiorava la vittoria contro Nadal alle olimpiadi , la coppa davis… È grazie a lui se siamo tornati forti su 20 partite in Davis poto ne ha perso solo 1 con federer in 4 set !! E vedere che anche dopo quello che è successo ancora qualcuno voglia omaggiare con questo articolo il campione italiano che è stato e sempre sarà mi fa veramnte stare bene !!
Hai pienamente ragione
Sarebbe meglio poter riempire il blog con le vittorie attuali dei nostri, ma con la penuria di risultati un quadretto libero per l'”operazione nostalgia” lo trovate sempre purtroppo. 🙁
lui le imprese le ha sempre solo sfiorate,un vero professionista in questo senso.
Solo lui aveva il carattere per fare una cosa del genere,Potito orgoglio nazionale!!!!!
La verità è che il successo è l’unica cosa che non si perdona mai!!!
Poto è stato ed è un vero mito!!!!! Quella partita e quella annata furono epiche,quanto mi manca rivederlo ad alti livelli..il popolo italiano gli ha girato le spalle ingiustamente,che vergogna!!
Grande Starace sempre il numero 1!!!!!!!!!!
Poto… Nonostante tutto, il mio idolo. Li vorrò sempre bene 😉
grande MARAT
ahahhaha che simpatici questi commenti su potito riguardanti le scommesse..avete letto l’articolo? boh..pensate al vostro caro fognini che fa figuracce in tutto il mondo !
e’ vero che chi scrive un articolo non accontentera’ mai tutti!, ma sarebbe stato molto piu’ carino in questo periodo storico di Starace, menzionarlo per la stupenda vittoria contro Sébastien Grosjean sempre RG 2004, se non erro il turno precedente a Safin. Ammutolire un centrale pieno di francesi dm non ha prezzo. Una delle partite piu’ belle ed importanti degli ultimi anni per gli italiani. Grazie Poto.
Non aveva truccato la partita vero ? 😆
Partita indimenticabile,tra l’altro era proprio il 29 maggio.
Purtroppo la carriera di Potito,comunque ottima,e’ caratterizzata dalle occasioni mancate.Questo match e quello con Davydenko a Roma nel 2007 furono tra i più importanti della sua carriera e tra i migliori da lui giocati,e avrebbero potuto rappresentare la svolta,purtroppo mancò un po’ di fortuna in entrambi i casi.
Con un ottavo a Parigi,e un quarto a Roma,oltre ovviamente ad un titolo atp(delle cinque finali,oltre alla famigerata partita con Andujar,il rimpianto maggiore e’ il match contro Monaco),avremmo potuto dare alla sua carriera un valore decisamente diverso.
grande poto
da questa partita incominciai a seguire potito..me lo ricordo come se fosse ieri..grande potito !!!
Non ci avrebbe scommesso neppure lui……