Roland Garros 2015 ATP, Copertina, WTA

Dal Roland Garros: sfortuna, tensione, Giorgi e qualche dubbio (di Marco Mazzoni)

28/05/2015 10:04 27 commenti
Camila Giorgi classe 1991, n.37 del mondo
Camila Giorgi classe 1991, n.37 del mondo

Non tutti i tramonti sono uguali. Dopo l’esaltante rientro a casa dell’“Arnaboldi day”, ieri sera un altro cielo spettacolare rendeva Parigi magnifica, immortalato anche dal twitter ufficiale di Roland Garros, con un rosso incredibile che declinava su giallo e arancione a rendere il Lenglen davvero poetico. Però il campo ieri ha prodotto sensazioni contrastanti, dubbi e qualche delusione. Le sconfitte di Lorenzi e Fognini non possono non lasciare l’amaro in bocca. Il match di Paolo ha visto di tutto e di più nella prima giornata… Nel proseguimento c’è stata la chance di portarlo a casa, un paio di punti potevano girare meglio, con Muller non così solido al servizio. Peccato, anche perché il senese non sta benissimo, e questa notizia è peggiore della sconfitta in sé.

E che dire allora di Fognini, che per colpa di un room service avariato s’è giocato la chance di arrivare al 3°t di Parigi. Nella bolgia incredibile del campo 7, addirittura “arricchita” da un folle che ha preso a testate un vicino ed è stato portato via (a fatica!) da 4 addetti alla sicurezza, Fabio non c’era. S’è visto subito dal riscaldamento che qualcosa non andava. Lui non sprizza mai energia da tutti i pori, ma la sua lentezza pareva atavica, il suo linguaggio del corpo urlava “non pervenuto”. C’ha anche provato, è stato calmo, purtroppo consapevole che le energie erano finite tutte nel gabinetto… “Paire è uno che ti può regalare tanto, quindi son stato lì…”. Che dire, solo sfortuna. Tanta sfortuna perché Fognini a Parigi gioca quasi sempre bene, ed infatti l’esordio era stato molto molto convincente. Paire è uno dei talenti più maledetti del tour, ma lo puoi battere con un match di sostanza e qualità. Non c’è riprova, ma sono convinto che un Fabio a posto ce l’avrebbe fatta, e sarebbe stato ancora Berdych, proprio come a Roma. Tomas dei grandissimi è il migliore che Fabio può trovare, i suoi cambi di ritmo sono ideali a metterlo in difficoltà. Grande amarezza insomma, si poteva fare ma non è stato.

Dopo le parole di Fabio, di corsa su campo 2, giusto dietro Sergio Giorgi. Entro e Camila è sotto 1-6. Non si mette bene. Lo sguardo di Cami è triste, pare un vulcano pronto ad esplodere. Il dritto non va mi dicono, sbaglia tanto con quel colpo. Il momento di fiducia è ai minimi termini. E di là dalla rete c’è Muguruza, una delle mine vaganti del torneo. I primi punti che vedo confermano tutti i problemi. La spalla non si coordina con le gambe al momento di tirare da destra. Sembra bloccata, trattenuta. I suoi piedi, quelli “più veloci del west”, per una volta fanno fatica a correre ed appoggiarsi in anticipo. Quasi niente funziona, sembra il classico giorno “no”. Eppure al primo turno aveva giocato anche bene, sciolta, e soprattutto solida. Solida sì, non tanti forzati, molte difese piuttosto convincenti. Sergio capisce il momento difficile, la incita a rispondere con cautela, a giocare al centro col dritto, a non forzare i tempi per ritrovare il feeling con la palla, a provarci con tutta la grinta possibile. Niente. Lei pare furibonda, spara forte, cerca la riga. Spara fuori. In una manciata di minuti si trova sotto 5-1. Quando tutto pare finito, ha una reazione. Matematica… con in testa la sconfitta certa, ora è libera, il braccio torna a correre più sicuro, sciolto, ed anche gli appoggi tornano ad essere eccellenti, in grande e straordinario anticipo. Tira 5-6 pallate maledettamente belle e precise, che tramortiscono la Muguruza. La forte rivale si imballa, e quando va servire per il set la prima non entra più, sbaglia di due metri una volee che bastava toccare per chiudere. Camila torna in partita! Alla fine la partita la perderà, però in questi pochi minuti è stato facile intuire che c’è troppa tensione negativa in lei, e che solo riuscendo a gestire meglio la tensione dentro di sé potrà evitare giornate come questa, in cui tutto gira male non problemi tecnici ma di serenità interiore. Tanti dubbi insomma. E’ un discorso molto complesso, che in futuro voglio tornare ad analizzare più nel dettaglio. Camila nella conferenza stampa era provata, ma “stranamente” loquace (per i suoi standard, ovviamente…). Ha detto che non si sa spiegare come mai abbia giocato così male, perché si era piaciuta molto nel primo match e tutto è cambiato all’improvviso. Non sentiva la palla, era frustrata da come giocava male, ed essendo il suo un tennis molto istintivo e basato sulle sensazioni, se queste sono negative è durissima. Solo alla fine ha ricominciato a ritrovarsi. Troppo tardi.

Per fortuna un filo di luce la porta Flavia Pennetta, che non sbaglia praticamente una palla e in 51 minuti porta a casa una vittoria con un tennis estremamente solido e positivo. Brava.

Per il resto segnalo la prova balisticamente eccellente di Wawrinka, che di prima mattina sempre sul 2 ha dato spettacolo a tratti contro Lajovic. Il campo 2 è particolare: quella piccola tribunetta coperta sulla destra fa quasi da cassa armonica, ed il suono è rotondo, diverso. Le bordate del Waw assumevano un suono pieno, spettacolare quanto le soluzioni stesse. Poi s’è rilassato, ed ha concesso qualcosa, ma chissà che forse proprio Wawrinka non possa essere l’outsider di lusso di quest’edizione… Il tabellone non è niente male, e trovare Roger invece che Nadal o Djokovic ai quarti potrebbe essere uno stimolo incredibile per lui. Tutto lascia pensare che il probabile incontro di quarti tra Djokovic e Nadal sarà decisivo per assegnare il titolo. Però chissà che altri scenari non possano entrare clamorosamente in gioco. Magari i due supercampioni arriveranno alla sfida, e sarà sfida dura, durissima. Magari il vincitore troverà in semifinale Andy Murray, che clamorosamente non ha subito ancora una sconfitta (sul campo, a Roma s’è ritirato) su terra battuta, e pare stare benissimo fisicamente e mentalmente, senza niente da perdere. Magari il finalista della parte alta arriverà la domenica 7 molto più stanco del finalista della parte bassa… Fantatennis, forse.

 

Da Roland Garros, Marco Mazzoni

@marcomazz


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27 commenti. Lasciane uno!

DYLAN1998 28-05-2015 18:30

Scritto da tommaso
“Sergio CAPISCE CHE IL MOMENTO E’ DIFFICILE (ah, quindi lo sa leggere anche lui il momento no di Camila), la INCITA A (“sparare forte, acelera, acelera, no piensa!!!!) RISPONDERE CON CAUTELA (oh caspita, davvero?), a giocare (“beh, sulle linee no?”) AL CENTRO COL DIRITTO (noooo, davvero? quindi a provare qualcosa di diverso? Quindi… oh cielo sono commosso che quasi non riesco a dirlo… PIANO B!!!!!!!), a non forzare i tempi per ritrovare il feeling con la palla”
Purtroppo questo resoconto (infarcito da me dai luoghi comuni che infestano la rete) non servirà ad aprire gli occhi a quelli che “io saprei come fare, Sergio non capisce niente, cambiare allenatore subito!”
Purtroppo.

😆
Sono d’accordo. 😉

27
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DYLAN1998 28-05-2015 18:27

Scritto da biglebowski
Quanti dotti (ignoranti), medici (“della mutua”) e sapienti (che non sanno nulla) a voler spiegare cose più grandi di loro.
Meglio riportare quello che ha recentemente scritto qualcuno al di fuori della vicenda, ma credo valga la pena di ascoltare, almeno per chi conosce l’onestà e la saggezza della persona, il più noto agente e tra i più profondi conoscitori di questo sport del nostro bel paese Fabio Della Vida.
“….che sia molto carina è sotto gli occhi di tutti, ha una grande personalità nascosta da pudore e timidezza, una grinta da paura, sta al posto suo e “non se la tira” come tante altre; è vera, ruspante e mi piace per questo: Si allena duramente e con entusiasmo: come tutti i giocatori di talento migliorerà improvvisamente e non a poco a poco e mi aspetto e spero in un altro salto di qualità, quello della consacrazione…………..oggi il limite di Camila è che può battere tutte, ma proprio tutte, ma anche perdere match che non ti aspetti………..certo che quando entra in campo ha il potere di attirare l’attenzione del pubblico per avvenenza e personalità e questo non si insegna.
……quando sento critiche, che talvolta sono anche giuste, nei confronti del gioco di Camila , penso che il record di Sergio è di avere avuto un’allieva e di averla portata nelle prime 30; chi lo critica spesso ne ha avute tante e non ne ha portata alcuna nelle prime 300.”
Da parte mia, e non di Della Vida”, a me piace sperare che porti avanti la strada che ha scelto, rischiando il suo culetto, non certo il nostro, anche perché non ci chiede niente, e alla fine magari sia più contenta così che di aver vinto qualche partita in più ma forse anche in meno.
certo è che l’impressione che ho da esterno è che sia così romantica da accettare anche di perdere pur di catalizzare nei colpi che esplode i sentimenti che prova.
E’ soprattutto una tennista sentimentale: vincere solamente deve sembrarle una prospettiva troppo arida.
e poi anche così ha già, a 23 anni un prize money di circa un milione e mezzo di dollari, male che vada lo raddoppierà.
faccia come crede, se si pagassero 5 euro per ogni partita di tennis anziché un biglietto cumulativo come si fa oggi, ai suoi match ci sarebbe sempre pieno, a quelli di qualcun altra solo i genitori e un paio di utenti dotti, medici e sapienti.
Per finire e parlare di tennis, forse la parola “terra rossa”, per provare a giustificare le sue ultime e negative prestazioni, andrebbe qualche volta usata;
la parola “erba” venne molta usata per giustificare il golden set subito dalla più costante tennista italiana degli ultimi anni.
vamos siempre flaca!

Come al solito grandissimo Big. Non posso che concordare.

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winter18 (Guest) 28-05-2015 17:12

Molti padri padroni hanno costretto figli talentuosi a giocare a tennis. Alcuni di questi figli hanno amato comunque questo gioco, altri lo hanno odiato e non hanno mai espresso (Agassi è un’eccezione) le loro potenzialità. A Camila per crescere oltre il comunque buon livello raggiunto, serve un Maestro carismatico che le insegni i segreti di questo sport che lei pratica senza conoscerlo e , SOPRATTUTTO, uno psicologo molto ma molto bravo.

25
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Hector (Guest) 28-05-2015 16:46

Scritto da Marco

Scritto da tommaso

Scritto da lucatennismazzoni, sei troppo tenero con la giorgi e la sua gestione.non hai parlato del modo in cui è gestita, di una totale mancanza di tattica, di un gioco che non ha senso, di bordate sparate senza un perché, del fatto che sembra quasi terrorizzata quando entra in campo, di un minimo, dico minimo senso del gioco, studio dell’avversaria.La giorgi poi soffre di un chiaro problema psicologico, è come se avesse paura, che entra in campo e vuole uscirne prima possibile, per questo spara ogni colpo a più non posso, vuole evitare di giocare il successivo, come se la tensione la dominasse e in questi casi il modo migliore per gestirla è di tirare tutto, solo apparentemente senza paura, per esorcizzarla.La giorgi è il vero protagonista del libro di agassi quando racconta del suo odio per questo gioco.Alla giorgi non piace giocare a tennis, è stata a mio modesto avviso obbligata fin da piccola in questo desiderio paterno di fare dei propri figli dei protagonisti da palcoscenico spesso contro la volontà degli stessi.Mi piacerebbe leggere da te caro Marco anche argomentazioni di questo tipo quando si parla della Giorgi. La Giorgi non perde a tennis perché sbaglia un dritto o un rovescio perde perché ha paura, è terrorizzata e per questo sbaglia, suicidio tecnico e umano, comportamento da indagare magari leggendo Freud o Jung…..

O conosci personalmente Camila, oppure se tutta questa tua analisi così approfondita si basa su immagini viste in tv (magari neanche dal vivo a bordo campo) perdonami ma conta zero.

invece l’analisi psicologica coglie abbastanza nel segno..!
Senza conoscere personalmente Camila, nè il padre (per fortuna ) le impressioni che si hanno semplicemente guardandola,
sono state suffragate da numerose indiscrezioni, piccoli racconti di piccoli aneddoti, spezzoni di frasi raccontate da chi, fino ad oggi, per un motivi o nell’altro ha avuto a che fare con lei..
Basta ricordarsi che frequenta Tirrenia, e poi è stata in diversi incontri di fed cup, dunque è stata a contatto, per forza di cose, con persone che non fossero soltanto suo padre.
Poi a loro volta queste persone, che cercano di fare, oltre che il loro dovere, intendiamoci, il suo bene, hanno poi normali contatti col mondo esterno, con la vita da lavoratori di tutti i giorni..
Così si possono arrivare a conoscere pezzettini di vita che ci incuriosiscono.
Non voglio aggiungere altro..

Ti suggerisco di vendere questi sgub a Cronaca vera.

24
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Luca Milano (Guest) 28-05-2015 16:19

Scritto da biglebowski
Quanti dotti (ignoranti), medici (“della mutua”) e sapienti (che non sanno nulla) a voler spiegare cose più grandi di loro.
Meglio riportare quello che ha recentemente scritto qualcuno al di fuori della vicenda, ma credo valga la pena di ascoltare, almeno per chi conosce l’onestà e la saggezza della persona, il più noto agente e tra i più profondi conoscitori di questo sport del nostro bel paese Fabio Della Vida.
“….che sia molto carina è sotto gli occhi di tutti, ha una grande personalità nascosta da pudore e timidezza, una grinta da paura, sta al posto suo e “non se la tira” come tante altre; è vera, ruspante e mi piace per questo: Si allena duramente e con entusiasmo: come tutti i giocatori di talento migliorerà improvvisamente e non a poco a poco e mi aspetto e spero in un altro salto di qualità, quello della consacrazione…………..oggi il limite di Camila è che può battere tutte, ma proprio tutte, ma anche perdere match che non ti aspetti………..certo che quando entra in campo ha il potere di attirare l’attenzione del pubblico per avvenenza e personalità e questo non si insegna.
……quando sento critiche, che talvolta sono anche giuste, nei confronti del gioco di Camila , penso che il record di Sergio è di avere avuto un’allieva e di averla portata nelle prime 30; chi lo critica spesso ne ha avute tante e non ne ha portata alcuna nelle prime 300.”
Da parte mia, e non di Della Vida”, a me piace sperare che porti avanti la strada che ha scelto, rischiando il suo culetto, non certo il nostro, anche perché non ci chiede niente, e alla fine magari sia più contenta così che di aver vinto qualche partita in più ma forse anche in meno.
certo è che l’impressione che ho da esterno è che sia così romantica da accettare anche di perdere pur di catalizzare nei colpi che esplode i sentimenti che prova.
E’ soprattutto una tennista sentimentale: vincere solamente deve sembrarle una prospettiva troppo arida.
e poi anche così ha già, a 23 anni un prize money di circa un milione e mezzo di dollari, male che vada lo raddoppierà.
faccia come crede, se si pagassero 5 euro per ogni partita di tennis anziché un biglietto cumulativo come si fa oggi, ai suoi match ci sarebbe sempre pieno, a quelli di qualcun altra solo i genitori e un paio di utenti dotti, medici e sapienti.
Per finire e parlare di tennis, forse la parola “terra rossa”, per provare a giustificare le sue ultime e negative prestazioni, andrebbe qualche volta usata;
la parola “erba” venne molta usata per giustificare il golden set subito dalla più costante tennista italiana degli ultimi anni.
vamos siempre flaca!

lo condivido parola per parola
bravissimo

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Phoedrus (Guest) 28-05-2015 14:54

Tutti questi commenti su Camila e pochi su Flavia (v. altri articoli) che ha fatto una partita perfetta.
Se ne parla troppo.

22
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gianfranco (Guest) 28-05-2015 14:29

@ biglebowski (#1354936)

……se si pagassero 5 euro per ogni partita di tennis anziché un biglietto cumulativo come si fa oggi, ai suoi match ci sarebbe sempre pieno, a quelli di qualcun altra solo i genitori e un paio di utenti dotti, medici e sapienti.
@@@@@@
Condivido.
P.s.
Di euro per vedere la Giorgi,e solo la Giorgi,ne pagherei molti di più.

21
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biglebowski (Guest) 28-05-2015 13:58

Scritto da gruff
@ biglebowski (#1354936)
IO tutta questa personalita’ non la vedo quando gioca, sparare colpi a raffica sempre piu forti non e’ indice di personalita’..al caln giorgi consiglierei di vedere la partita che sta facendo al schiavone con kutznetsova e poi ne parliamo…

lo dice una persona che la conosce e che ne ha viste migliaia nella sua vita, non io che la conosco solo superficialmente…….tendo a fidarmi delle persone di cui ho motivo per riconoscerne l’autorevolezza…….al di là delle tue legittime sensazioni……..d’accordo al 100% sull’opportunità di dare un occhiata a superfrancesca che per molti dotti e sapienti avrebbe dovuto lasciar perdere da tempo………..il tennis vive di momenti,quello di camila è un momento no, questo è certo!

20
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gruff (Guest) 28-05-2015 13:45

@ biglebowski (#1354936)
IO tutta questa personalita’ non la vedo quando gioca, sparare colpi a raffica sempre piu forti non e’ indice di personalita’..al caln giorgi consiglierei di vedere la partita che sta facendo al schiavone con kutznetsova e poi ne parliamo…

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drummer 28-05-2015 13:31

Scritto da tommaso
“Sergio CAPISCE CHE IL MOMENTO E’ DIFFICILE (ah, quindi lo sa leggere anche lui il momento no di Camila), la INCITA A (“sparare forte, acelera, acelera, no piensa!!!!) RISPONDERE CON CAUTELA (oh caspita, davvero?), a giocare (“beh, sulle linee no?”) AL CENTRO COL DIRITTO (noooo, davvero? quindi a provare qualcosa di diverso? Quindi… oh cielo sono commosso che quasi non riesco a dirlo… PIANO B!!!!!!!), a non forzare i tempi per ritrovare il feeling con la palla”
Purtroppo questo resoconto (infarcito da me dai luoghi comuni che infestano la rete) non servirà ad aprire gli occhi a quelli che “io saprei come fare, Sergio non capisce niente, cambiare allenatore subito!”
Purtroppo.

scusa, sarò lento, ma non ho capito. nè cosa intendi, nè dove vuoi arrivare.

18
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lucatennis 28-05-2015 13:01

@ zedarioz (#1354918)

concordo pienamente

17
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Goergestuttalavita (Guest) 28-05-2015 12:46

Scritto da gabry78
Secondo me, e sarei felicissimo di essere smentito, Camila non vincerà mai Slam, non giocherà il Master e non entrerà mai nelle 10 per 2 ragioni. Prima di tutto, a livello tattico è un disastro ma soprattutto vede il tennis non come una passione ma come un dovere, si vede lontano un miglio che il tennis non le piace.

Concordo. Sempre ingrugnata, mai un sorriso. E si allontana in fretta e furia dopo i match (anche di Fed Cup) come se dopo aver timbrato il cartellino non vedesse l’ora di uscire dall’ufficio che odia.

16
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Marco (Guest) 28-05-2015 12:10

Scritto da valerio
@ tommaso (#1354896)
Credo che il padre sia al momento l’ultimo dei problemi di Camila, anche se alcune sue dichiarazioni sono fuori luogo. Il problema principale è se a Camila piaccia giocare a tennis o no?

aaaahh.. errore!
il padre, dal punto di vista tennistico, non è l’ultimo, ma il primo problema della ragazza.
Ripeto, anche questa cosa è stata confermata dalle impresioni di chi, nell’ambiente, ci sta “dentro” e percepisce da vicino le situazioni,
anche se il padre Sergio fa ancora di tutto per creare una “chiusura a riccio”..

15
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cataflic (Guest) 28-05-2015 12:05

La differenza tra lei e le top è che sia una Masha che una Serena sono donne da quando avevano 16 anni, Camila lo sta diventando solo adesso.
Qualcuno disse:” un uomo sta bene quando gioca bene, una donna gioca bene quando sta bene”

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Marco (Guest) 28-05-2015 12:05

Scritto da tommaso

Scritto da lucatennismazzoni, sei troppo tenero con la giorgi e la sua gestione.non hai parlato del modo in cui è gestita, di una totale mancanza di tattica, di un gioco che non ha senso, di bordate sparate senza un perché, del fatto che sembra quasi terrorizzata quando entra in campo, di un minimo, dico minimo senso del gioco, studio dell’avversaria.La giorgi poi soffre di un chiaro problema psicologico, è come se avesse paura, che entra in campo e vuole uscirne prima possibile, per questo spara ogni colpo a più non posso, vuole evitare di giocare il successivo, come se la tensione la dominasse e in questi casi il modo migliore per gestirla è di tirare tutto, solo apparentemente senza paura, per esorcizzarla.La giorgi è il vero protagonista del libro di agassi quando racconta del suo odio per questo gioco.Alla giorgi non piace giocare a tennis, è stata a mio modesto avviso obbligata fin da piccola in questo desiderio paterno di fare dei propri figli dei protagonisti da palcoscenico spesso contro la volontà degli stessi.Mi piacerebbe leggere da te caro Marco anche argomentazioni di questo tipo quando si parla della Giorgi. La Giorgi non perde a tennis perché sbaglia un dritto o un rovescio perde perché ha paura, è terrorizzata e per questo sbaglia, suicidio tecnico e umano, comportamento da indagare magari leggendo Freud o Jung…..

O conosci personalmente Camila, oppure se tutta questa tua analisi così approfondita si basa su immagini viste in tv (magari neanche dal vivo a bordo campo) perdonami ma conta zero.

invece l’analisi psicologica coglie abbastanza nel segno..!
Senza conoscere personalmente Camila, nè il padre (per fortuna :mrgreen: ) le impressioni che si hanno semplicemente guardandola,
sono state suffragate da numerose indiscrezioni, piccoli racconti di piccoli aneddoti, spezzoni di frasi raccontate da chi, fino ad oggi, per un motivi o nell’altro ha avuto a che fare con lei..
Basta ricordarsi che frequenta Tirrenia, e poi è stata in diversi incontri di fed cup, dunque è stata a contatto, per forza di cose, con persone che non fossero soltanto suo padre.
Poi a loro volta queste persone, che cercano di fare, oltre che il loro dovere, intendiamoci, il suo bene, hanno poi normali contatti col mondo esterno, con la vita da lavoratori di tutti i giorni..
Così si possono arrivare a conoscere pezzettini di vita che ci incuriosiscono.
Non voglio aggiungere altro..

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biglebowski (Guest) 28-05-2015 11:40

Quanti dotti (ignoranti), medici (“della mutua”) e sapienti (che non sanno nulla) a voler spiegare cose più grandi di loro.

Meglio riportare quello che ha recentemente scritto qualcuno al di fuori della vicenda, ma credo valga la pena di ascoltare, almeno per chi conosce l’onestà e la saggezza della persona, il più noto agente e tra i più profondi conoscitori di questo sport del nostro bel paese Fabio Della Vida.

“….che sia molto carina è sotto gli occhi di tutti, ha una grande personalità nascosta da pudore e timidezza, una grinta da paura, sta al posto suo e “non se la tira” come tante altre; è vera, ruspante e mi piace per questo: Si allena duramente e con entusiasmo: come tutti i giocatori di talento migliorerà improvvisamente e non a poco a poco e mi aspetto e spero in un altro salto di qualità, quello della consacrazione…………..oggi il limite di Camila è che può battere tutte, ma proprio tutte, ma anche perdere match che non ti aspetti………..certo che quando entra in campo ha il potere di attirare l’attenzione del pubblico per avvenenza e personalità e questo non si insegna.
……quando sento critiche, che talvolta sono anche giuste, nei confronti del gioco di Camila , penso che il record di Sergio è di avere avuto un’allieva e di averla portata nelle prime 30; chi lo critica spesso ne ha avute tante e non ne ha portata alcuna nelle prime 300.”

Da parte mia, e non di Della Vida”, a me piace sperare che porti avanti la strada che ha scelto, rischiando il suo culetto, non certo il nostro, anche perché non ci chiede niente, e alla fine magari sia più contenta così che di aver vinto qualche partita in più ma forse anche in meno.
certo è che l’impressione che ho da esterno è che sia così romantica da accettare anche di perdere pur di catalizzare nei colpi che esplode i sentimenti che prova.
E’ soprattutto una tennista sentimentale: vincere solamente deve sembrarle una prospettiva troppo arida.
e poi anche così ha già, a 23 anni un prize money di circa un milione e mezzo di dollari, male che vada lo raddoppierà.
faccia come crede, se si pagassero 5 euro per ogni partita di tennis anziché un biglietto cumulativo come si fa oggi, ai suoi match ci sarebbe sempre pieno, a quelli di qualcun altra solo i genitori e un paio di utenti dotti, medici e sapienti.
Per finire e parlare di tennis, forse la parola “terra rossa”, per provare a giustificare le sue ultime e negative prestazioni, andrebbe qualche volta usata;
la parola “erba” venne molta usata per giustificare il golden set subito dalla più costante tennista italiana degli ultimi anni.

vamos siempre flaca!

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valerio (Guest) 28-05-2015 11:37

@ tommaso (#1354896)

Credo che il padre sia al momento l’ultimo dei problemi di Camila, anche se alcune sue dichiarazioni sono fuori luogo. Il problema principale è se a Camila piaccia giocare a tennis o no?

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zedarioz 28-05-2015 11:29

Caro Mazzoni, siccome è impossibile sapere chi decide in casa Giorgi, nel senso che il suo gioco folle è stato partorito dalla mente del padre oppure è Camila che rifiuta di conoscere il gioco del tennis, direi che analizzare psicologicamente i suoi match è impossibile. Si è imposta (o le hanno imposto) un gioco che funziona solo ed esclusivamente se è in giornata di grazia psico-fisica. Appena hai un minimo di tensione o di difficoltà è ovvio che se spari a tutto braccio sulle righe, non ti entra nulla.
E’ evidente che questo rifiuto totale di giocare a tennis come tutte le altre, non la può che portare ad essere soggetta a queste partite. Se pensano che lei un giorno possa sparare tutti i giorni tutte le palle sulla riga senza sbagliare, secondo me sognano ad occhi aperti. Sarebbe bellissimo fare 180 vincenti e 20 errori, ma i robot in campo non sono ancora stati ammessi….
Inutile soffermarsi sul perché sia nervosa o in giornata no, è il suo gioco che le impone la perfezione assoluta per essere efficace. E siccome lei è umana e per nulla perfetta, andrà sempre incontro a disastri come quello di ieri. Oppure accetteranno l’idea di esplorare quel magnifico gioco che è il tennis perché hanno già ottenuto il massimo con questo tipo di tattica e forse per salire ulteriormente è giunta l’ora di iniziare a conoscere il gioco. Dalle dichiarazioni del padre questo momento non è ancora giunto, quindi spero per lei che perda molte posizioni e si trovi di fronte al bivio, se continuare così oppure provare ad amare questo gioco. Probabilmente avere una tattica di gioco per loro vuol dire snaturarsi, ma altrettanto probabilmente dovrebbero accettare l’idea di provare. Accettare i propri difetti è sempre una cosa molto difficile.

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tommaso (Guest) 28-05-2015 11:15

Scritto da lucatennis
mazzoni, sei troppo tenero con la giorgi e la sua gestione.
non hai parlato del modo in cui è gestita, di una totale mancanza di tattica, di un gioco che non ha senso, di bordate sparate senza un perché, del fatto che sembra quasi terrorizzata quando entra in campo, di un minimo, dico minimo senso del gioco, studio dell’avversaria.
La giorgi poi soffre di un chiaro problema psicologico, è come se avesse paura, che entra in campo e vuole uscirne prima possibile, per questo spara ogni colpo a più non posso, vuole evitare di giocare il successivo, come se la tensione la dominasse e in questi casi il modo migliore per gestirla è di tirare tutto, solo apparentemente senza paura, per esorcizzarla.
La giorgi è il vero protagonista del libro di agassi quando racconta del suo odio per questo gioco.
Alla giorgi non piace giocare a tennis, è stata a mio modesto avviso obbligata fin da piccola in questo desiderio paterno di fare dei propri figli dei protagonisti da palcoscenico spesso contro la volontà degli stessi.
Mi piacerebbe leggere da te caro Marco anche argomentazioni di questo tipo quando si parla della Giorgi. La Giorgi non perde a tennis perché sbaglia un dritto o un rovescio perde perché ha paura, è terrorizzata e per questo sbaglia, suicidio tecnico e umano, comportamento da indagare magari leggendo Freud o Jung…..

O conosci personalmente Camila, oppure se tutta questa tua analisi così approfondita si basa su immagini viste in tv (magari neanche dal vivo a bordo campo) perdonami ma conta zero.

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tommaso (Guest) 28-05-2015 11:13

“Sergio CAPISCE CHE IL MOMENTO E’ DIFFICILE (ah, quindi lo sa leggere anche lui il momento no di Camila), la INCITA A (“sparare forte, acelera, acelera, no piensa!!!!) RISPONDERE CON CAUTELA (oh caspita, davvero?), a giocare (“beh, sulle linee no?”) AL CENTRO COL DIRITTO (noooo, davvero? quindi a provare qualcosa di diverso? Quindi… oh cielo sono commosso che quasi non riesco a dirlo… PIANO B!!!!!!!), a non forzare i tempi per ritrovare il feeling con la palla”

Purtroppo questo resoconto (infarcito da me dai luoghi comuni che infestano la rete) non servirà ad aprire gli occhi a quelli che “io saprei come fare, Sergio non capisce niente, cambiare allenatore subito!”

Purtroppo.

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lucatennis 28-05-2015 11:12

@ Luca Milano (#1354891)

se avessi letto attentamente il mio commento il problema è psicologico, quello che cerco di spiegare, e che tu non hai capito, è che il gioco insensato di Camila è dovuto al fatto che lei ha paura, che a lei il tennis non piace è visto come un incubo, dal quale cerca di liberarsi prima possibile.

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Luca Milano (Guest) 28-05-2015 11:05

Scritto da lucatennis
mazzoni, sei troppo tenero con la giorgi e la sua gestione.
non hai parlato del modo in cui è gestita, di una totale mancanza di tattica, di un gioco che non ha senso, di bordate sparate senza un perché, del fatto che sembra quasi terrorizzata quando entra in campo, di un minimo, dico minimo senso del gioco, studio dell’avversaria.
La giorgi poi soffre di un chiaro problema psicologico, è come se avesse paura, che entra in campo e vuole uscirne prima possibile, per questo spara ogni colpo a più non posso, vuole evitare di giocare il successivo, come se la tensione la dominasse e in questi casi il modo migliore per gestirla è di tirare tutto, solo apparentemente senza paura, per esorcizzarla.
La giorgi è il vero protagonista del libro di agassi quando racconta del suo odio per questo gioco.
Alla giorgi non piace giocare a tennis, è stata a mio modesto avviso obbligata fin da piccola in questo desiderio paterno di fare dei propri figli dei protagonisti da palcoscenico spesso contro la volontà degli stessi.
Mi piacerebbe leggere da te caro Marco anche argomentazioni di questo tipo quando si parla della Giorgi. La Giorgi non perde a tennis perché sbaglia un dritto o un rovescio perde perché ha paura, è terrorizzata e per questo sbaglia, suicidio tecnico e umano, comportamento da indagare magari leggendo Freud o Jung…..

mi aspettavo questo noioso commento, eccolo al numero 3

è veramente insopportabile questo accanimento stolto sul problema dell’impostazione tattica di Camila…fatela finita!!!

Il gioco di Camila è questo!!!!
Tutto ruota attorno alla sua serenità mentale, e Mazzoni lo ha spiegato ancora una volta perfettamente.
Ma pensare di correggere il suo gioco è una pura follia, Camila crescerà se si mette a posto mentalmente e non se fa un corso illuminato di tattica tennistica

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Fab (Guest) 28-05-2015 11:04

@ gabry78 (#1354875)

1) A me quello che mi ha impressionato ( nel senso che la vedo come una cosa davvero strana!! ) di questa ragazza è che quando fa colpi pazzeschi non si incita per niente ( solo qualche pugnettino occasionalmente ma mai si vede che si sa automotivare come si deve!! ) come se fosse scontato farli, invece quando le cose le incominciano ad andare male perchè sbaglia dei colpi che non dovrebbe sbagliare dal suo body language si nota subito il suo nervosismo e la sua ansia!!

Insomma, durante il match non si focalizza a dovere sui lati positivi di quello che fa e invece si focalizza di più su quello che non va!!

2) Comunque concordo fondamentalmente con quello che dicevi, se ipoteticamente le offrissero un altro lavoro di suo gradimento che paga uguale ma meno stressante, se dipendesse da lei lo accetterebbe subito all’istante e appenderebbe la racchetta al chiodo definitivamente per sempre!!

Si vede che è troppo stressata, le farebbe molto bene prendersi subito un periodo di riposo come ha fatto la Kvitova, anche per schiarirsi le idee definitivamente!!

My 2 cents!

Ciao!

Fab

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gruff (Guest) 28-05-2015 10:55

@ Gaz (#1354877)

@ Gaz (#1354877)

INFATTI,visto che le sue doti sono soprattutto rapidita’ atleticita’ e forza, questi sono gli anni buoni, dopo fara ‘ sempre piu fatica, non avra’mai una carriera lunga come schiavone vinci e pennetta che a tennis sanno giocare e riescono con il loro talento e tecnica a rimanere a galla anche se fisicamente non sono al top come quando erano giovani..

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lucatennis 28-05-2015 10:52

mazzoni, sei troppo tenero con la giorgi e la sua gestione.
non hai parlato del modo in cui è gestita, di una totale mancanza di tattica, di un gioco che non ha senso, di bordate sparate senza un perché, del fatto che sembra quasi terrorizzata quando entra in campo, di un minimo, dico minimo senso del gioco, studio dell’avversaria.
La giorgi poi soffre di un chiaro problema psicologico, è come se avesse paura, che entra in campo e vuole uscirne prima possibile, per questo spara ogni colpo a più non posso, vuole evitare di giocare il successivo, come se la tensione la dominasse e in questi casi il modo migliore per gestirla è di tirare tutto, solo apparentemente senza paura, per esorcizzarla.
La giorgi è il vero protagonista del libro di agassi quando racconta del suo odio per questo gioco.
Alla giorgi non piace giocare a tennis, è stata a mio modesto avviso obbligata fin da piccola in questo desiderio paterno di fare dei propri figli dei protagonisti da palcoscenico spesso contro la volontà degli stessi.
Mi piacerebbe leggere da te caro Marco anche argomentazioni di questo tipo quando si parla della Giorgi. La Giorgi non perde a tennis perché sbaglia un dritto o un rovescio perde perché ha paura, è terrorizzata e per questo sbaglia, suicidio tecnico e umano, comportamento da indagare magari leggendo Freud o Jung…..

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Gaz (Guest) 28-05-2015 10:28

La prima impressione vedendo La giorgi e´ la completa mancanza di Armonia nei movimenti,piu´ volte mi sono invece soffermato sulle carenze tecniche spesso compensate dall´atleticita´reattiva e da un paio di colpi incontrastabili ma che possono essere anche un´arma a doppio taglio se non accompagnati da una stabilizazzione mentale,in quanto non ha altre soluzioni tattiche.
Se non funziona quello e´ allarme rosso,e di conseguenza il nervosismo l´insicurezza e la conseguente pressione psicologica.

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gabry78 (Guest) 28-05-2015 10:22

Secondo me, e sarei felicissimo di essere smentito, Camila non vincerà mai Slam, non giocherà il Master e non entrerà mai nelle 10 per 2 ragioni. Prima di tutto, a livello tattico è un disastro ma soprattutto vede il tennis non come una passione ma come un dovere, si vede lontano un miglio che il tennis non le piace.

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