Amarcord Roland Garros: Djokovic contro Seppi
L’edizione del 2012 dello Slam parigino ha raccontato le gesta di una maratona che ha visto il nostro Andreas Seppi fronteggiare il serbo Novak Djokovic, giocatore già lanciato ai vertici del tennis mondiale e capace di conquistare Major dopo Major: una partita che stava per trasformarsi in una bellissima favola a cui è mancato solo l’happy ending per passare alla storia del nostro tennis.
Chi ha visto quell’incredibile match ricorderà l’altoatesino, nonostante la solita partenza a handicap, condurre per 2 set a zero contro lo spaesato e spaurito Nole, certamente non al meglio delle proprie possibilità ma comunque stra favorito nell’impegno contro il tennista italiano. Un Seppi tenace, che non mollava un punto, solido dal punto di vista nervoso e capace di infilare il campione serbo da ogni angolo del campo: 6/4 – 7/6 il computo dei primi due parziali e la sensazione che la sorpresa potesse davvero realizzarsi.
Campioni però lo si è soprattutto nel DNA di fighter, di chi forte del proprio talento smisurato (fisico o prettamente ed elegantemente tennistico) sa che basta veramente poco per portare dalla propria parte un incontro che appare compromesso, perché un top player nel momento in cui è prossimo alla sconfitta tira fuori il meglio dal proprio tennis, generando un livello tale da colmare quel gap che stava per condurre l’avversario a un risultato immaginato solo nei suoi sogni più personali.
Un giocatore che di lì a poco si sarebbe issato al numero 18 del ranking mondiale, forse all’apice della sua vita sportiva, che mette alle corde un campione intontendolo di pugni sportivi e fendenti tennistici che per poco non hanno spinto Nole a terra. Per poco però, perché Nole a terra quel giorno ci è quasi finito ma ha saputo schivare la disfatta (se di disfatta si può parlare a livello di ottavi di finale Slam). Il tennis di Seppi dopo quei due primi e surreali set non è sceso drasticamente, a recuperare e vincere è stato un Djokovic che ha saputo innalzare l’asticella del proprio tennis di giornata, raggiungendo e sconfiggendo un avversario comunque in palla fino agli ultimi quindici. Forse è mancato quel pizzico di fortuna o quell’episodio abile a dare la mazzata definitiva alle ambizioni serbe.
Copia esemplare del tennista ammirato contro Federer quest’anno in Australia (sempre di Slam si tratta), il Seppi di quella magnifica annata parigina è stato un giocatore che ci ha condotto alle porte del sogno ma proprio mentre era prossimo a varcarle si è visto richiudere un uscio troppo frettolosamente reputato superabile.
Sono partite come queste che ti fanno innamorare del tennis e dello sport in generale, peccato solo che a non farcela sia stato un tennista tricolore. Curioso come sempre al Roland Garros due tennisti italiani impegnati nelle qualificazioni (Vanni e Arnaboldi) abbiano portato in quest’edizione del 2015 a casa due vere e proprie battaglie di nervi e colpi sopraffini: che il Roland Garros con la sua terra rossa splendente sia il teatro ideale per il tennis italiano e le sue migliori pièces?
Non resta che sperare di ritrovare quest’anno un Seppi nuovamente integro, in grado di scrivere altre pagine importanti della sua carriera, per accarezzare ancora il tessuto incantevole dei sogni, magari scrivendo le parole “lieto fine” a conclusione di un’altra superba storia tennistica.
Una visuale diversa dell’incontro di Seppi contro Djokovic
Alessandro Orecchio
TAG: Andreas Seppi, Djokovic, Novak Djokovic, Roland Garros, Roland Garros 2012, Seppi
4 commenti
Si è parlato sempre di Andreas come un mestierante senza talento. Non è mai stato un campione, ma ripensandoci ci ha regalato partite da davvero grande giocatore (ricordatevi le partite con Djokovic, Nadal, Federer, Nishikori, Cilic, Wawrinka, Isner…)
Perché scrivere che Djokovic non era al meglio delle sue possibilità?
Me la ricordo benissimo quella partita.Non era Djokovic in crisi era Seppi che quel giorno era davvero “fortissimo”.
Se Djokovic non era al meglio non avrebbe vinto.Seppi non fu fermato solo dall’incredulità di starle “suonando” ad un grandissimo.
Djokovic,dal terzo set in poi,sì inventò dei colpi davvero “impensabili”.
P.s.
Maremma …..che delusione fu poi vedere Seppi sconfitto.
Gran bel match dove ognuno di noi ha davvero pensato che Andreas potesse farcela..è stato il miglior Seppi di sempre quello del 2012.
Che impresa…sfiorata!!!