Vi presento Salvo Caruso
Non fa scalpore la Wild Card o la presenza in un torneo challenger italiano del giovane siciliano classe 1992, Salvatore Caruso.
Al tennista siculo però, questo particolare non interessa, lui è uno che pensa solo al lavoro, al migliorarsi sempre di più.
Se vai in giro per i tornei challenger, il conoscitore medio di tennis, ti dirà chi è Salvo Caruso. Non ha mai giocato i tornei juniores, per ragioni personali.
Non c’era una federazione a spingerlo e aiutarlo economicamente, soprattutto perché mai nessuno all’interno degli organi federali della federazione italiana tennis avrebbe scommesso 1 euro, sulla carriera professionistica di un tennista siciliano proveniente da Avola.
Caruso, personalmente mi ricorda in quanto a stile di gioco, Andreas Seppi.
Come tratti somatici i due tennisti sono agli antipodi. In campo, però, Salvatore in quanto a geometrie, stile di gioco e meccanica di colpi ricorda con le debite proporzioni l’alto atesino.
Il rovescio è il suo colpo naturale e con esso muove la palla a suo piacimento colpendola piatta o in top a seconda delle situazioni di gioco, per poi punirti con chirurgici colpi con il rovescio lungo linea.
Il dritto leggermente macchinoso, in quanto più costruito, però è il colpo con cui il siciliano porta a casa la maggior parte dei punti. Ai due fondamentali più forti, si aggiunge un servizio sempre migliore, tirato piatto,slice o lavorato, con cui spesso si concede ace alternati a punti gratuiti. A rete Salvo sa giocarci e quando si presenta l’occasione non esita nemmeno un istante a prendersi il punto con la volèè.
Questa settimana al challenger di Vercelli Caruso, sta giocando un buon tennis, ma secondo quanto detto da lui stesso, potrebbe fare ancora meglio e raggiungere picchi prestazionali ancora più alti.
Intanto dopo aver fatto fuori il croato Sancic, Salvo dopo un dura lotta ha avuto la meglio sulla giovane speranza del tennis italiano Gianluigi Quinzi.
La partita non è stata spettacolare, ma è stata vinta grazie ad una solidità mentale, fisica e tecnica non indifferente. Dopo il calo fisiologico dell’inizio secondo set, dovuto allo sforzo della prima partita vinta al tie break, Caruso riprendeva le redini del gioco, facendo correre a destra e sinistra il più giovane Quinzi. Il suo gioco, presenta un tennis di pressione, che manca purtroppo in punch, soprattutto su superfici come la terra, ma colma la mancanza di potenza con anticipi, angoli stretti sia di dritto che di rovescio, molto complicati da gestire e che alla lunga portano l’avversario a lasciare troppo campo aperto.
La differenza, nonché la chiave di volta del match contro il marchigiano, è stato il rovescio incrociato piatto e stretto di Caruso, che mandava in affanno Quinzi sul suo dritto lavorato e dotato di ampie aperture che lo mandava spesso fuori campo, costringendolo a lunghe rincorse per ributtare di là la palla successiva.
Purtroppo, lo step per cercare di sfondare il muro dei top 300 prima e dei top 200 in seguito è trovare una continuità di rendimento sia all’interno di una partita (come fatto oggi) che nell’arco di più settimane.
Spesso il siracusano smarrisce questo fondamentale aspetto per poi ritrovarlo inaspettatamente, deliziando chi lo guarda, ma anche se stesso, come nello scorso Novembre la vittoria su un ex top 100, attuale top 150, Jimmy Wang, sul cemento indoor di Brescia.
Tornando al torneo challenger di Vercelli, domani sarà un’altra battaglia, un derby tutto siciliano, con Marco Cecchinato, mai battuto dall’avolese, vera prova del nove per testare i progressi compiuti e dare continuità a quanto di buono fatto in questo torneo.
Luigi Calvo
TAG: Caruso, Italiani, Salvatore Caruso
Mi riferisco ai commenti sempre presenti e mai obbiettivi di un certo Grandepaci,ma che credenziali tecniche e soprattutto pratiche hai per giudicare con così tanta puntualità e veemenza il buon Caruso?sei ripetitivo,dovresti apprezzarlo per quello che ottiene con il poco che ha a dispetto dello stesso Quinzi che è seguito da uno staff che fa invidia allo stesso Nadal…
7. Come volevasi dimostrare….. 🙂
Salvo Caruso, tennista che ho avuto il modo di seguire presso un Challenger che si disputa dalle mie parti, gioca un tennis brillante. La cosa che fa veramente arrabbiare, ma che a me non fa più meraviglia, è quello che è descritto nell’articolo: Non c’era una federazione a spingerlo e aiutarlo economicamente, soprattutto perché mai nessuno all’interno degli organi federali della federazione italiana tennis avrebbe scommesso 1 euro, sulla carriera professionistica di un tennista siciliano proveniente da Avola.
La Sig. FIT e i suoi dirigenti preferiscono coccolare il ragazzo o il tennista, che porta compensi e interessi alla cassa della Federazione, e non curare e osservare ragazzi o tennisti che hanno buone qualità, ma che purtroppo economicamente non hanno possibilità.
La Sig. FIT si comporta come la casta della politica, ahimè…
Ho visto la partita con Quinzi. In sintesi più che perderla Quinzi l’ha vinta Caruso. Sembrava Ercolino sempre in piedi, davvero questo sicilianuzzu indomabile mi è piaciuto e mi sta pure simpatico. Sono convinto che Quinzi abbia imparato qualcosa, davvero bravo.
L’espressione “con le debite proporzioni” non avrà mica un valore solamente estetico?!?!
Oggi a mio avviso con Ceck non c’è partita.Non solo perchè Marco ha un tennis e una testa più solida di Gian,ma anche perchè è più fresco,Caruso viene da una battaglia di quasi tre ore.A livello tecnico Caruso si può giocare anche le sue carte,spingendo come ieri col rovescio incrociato su quello di Cecchinato,ma secondo me quest’ultimo vince nettamente in due set oggi.
luigi calvo pero´paragonare caruso a seppi mi sembra una cosa assurda a dir poco ..ma quando uno vince una partita subito diviene un campione ma …..e poi contro uno scandaloso quinzi io aspetterei di rivederlo contro il cek ….a cui seppi lascerebbe forse 4 games 😉
Se mette più di 8 game con Cecchinato e grassa. Il Ceck non è Quinzi
senti io ne ho 24…me ne devo andare all’ospizio….
Sembra più giovane perchè è meglio messo in classifica! 😮
Complimenti a Caruso…certo che Quinzi però….se non si sbriga a darsi una svegliata…..
Caruso e cecchinato hanno esattamente la stessa età… Ma cecchinato non è giovane?!
@ dan (#1323717)
amen
Infatti…speriamo cresca…almeno io che lo tifo lo spero…cresca pensando solo al gioco, e non distraendosi perché la bambina è lenta nel dargli la pallina…non è sintomo di molta concentrazione…cmq volevo non passasse che Caruso si è avvantaggiato delle furbate, non ha fatto niente di particolare, lui non è “scaltro” e GQ non è un pollo…ha solo giocato meglio e meritato di vincere…un tifoso di GQ
Non fare carriera junior non è male… Vedi Nadal che non ne ha fatta per esempio. Ma quindi ha fatto tanti future?
Ma cosa paragoni, il tennis alla ginnastica? A 23 anni si è giovani, nella vita e nel tennis, specialmente al giorno d’oggi, vincono i trentacinquenni…ma forse non sai chi sono karlovic, Estrella Burgos, Federer anche…ed esimiamoci da indagini sociologiche patetiche, please…
Premetto che sono siciliano x cui nn posso che avere simpatia x Caruso…
Ma come si fa a cominciare un articolo sportivo chiamando “giovane” uno che ha già 23 anni???
A 23 anni alcuni atleti hanno già smesso di fare attività con qualche Mondiale e qualche Medaglia Olimpica al collo.
Credo che si tratti di una deformazione ttt italiana, che porta i 35enni italiani a stare ancora con mamma e papà, facendo gli universitari “fuori corso” come attività prevalente….
Che bravo ragazzo!
Formarsi tennisticamente ad Avola non sarà stato facile, speriamo segua l’esempio del suo concittadino Paolo Tiralongo(ciclista, gregario di fiducia per anni di Alberto contador, adesso con Aru e Nibali).
Tanti siciliani, sia nel tennis che nel ciclismo(soprattutto) stanno orrenendo grandissimi risultati, nonostante ci sia davvero poco a livello di strutture dove formare ed allenare dei giovani ragazzi!
Oh parliamoci chiaro.Sul 40-15 6-5 s’è beccato 4 punti in fila.La furbizia al limite la deve mettere la ahahah
Mi sa che ad esperienza, anche internazionale, GQ lo sopravanza un pò…il tuo discorso non regge…certo, GQ avrebbe dovuto impedirgli con la forza di andare ad espletare i propri bisogni…ma dai…
@ peleos (#1323687)
che ti devo dire,io l’ho apprezzato.Sarà furbizia ma la preferisco ad altre scene pietose di chi si mette li con l’arbitro a protestare 10 minuti.Tra l’altro Caruso e Quinzi si conoscono che io sappia.
@ RF87 (#1323666)
questo vuol solo dire che è molto più scaltro di Quinzi…gli parla da amico, molla la pressione, se na va al bar sul 3 a 1 sotto…
ha fatto solo il suo..ovvio; ma l’altro è un pollo!
Ha giocato benissimo,io ho apprezzato la sua spontaneità.Quando è tornato dal toilet break,ha servito nei pressi della riga.Ha chiesto a Gian se fosse dentro o fuori,l’arbitro si appresta a scendere,Gian dice che è fuori,lui ferma l’arbitro e dice:”mi fido di te”.
@ dario (#1323616)
A me ricorda più un andujar colpi più lavorati col rovescio meglio del dritto e anche fisicamente, kamke ha colpi più piatti
Bellissimo articolo e mi ritrovo perfettamente su quanto ho visto oggi contro quinzi.
Quello che mi ha colpito maggiormente è l’ottimo servizio a dispetto del fisico da scattista puro.
Mi ha ricordato un po Kamke come tipo di giocatore. Curioso di vederlo contro Chek