Da Vercelli: Intervista a Stefano Napolitano
Dichiarazioni a caldo di Stefano Napolitano autore di una vittoria di livello al terzo set contro lo spagnolo Inigo Cervantes n.214 del mondo.
Un commento sulla partita di oggi, Cervantes è un avversario solidissimo che ti concede poco, quale è stata la chiave tattica?
“Che lui sia un avversario ostico lo sapevo già, in più sulla terra esprime un tennis molto difficile da contrastare, molto pesante. Inoltre serve molto bene e quindi bisogna giocare sempre al massimo per stargli dietro. Oggi ho disputato un buon match. Ero in vantaggio per 4-0 pur non avendo fantastiche sensazioni, poi mi sono accorto che il suo livello saliva sempre di più e di conseguenza dovevo giocare con più pazienza senza perdere la mia aggressività. Alla fine sono davvero contento, dopo un primo set perso al tie break, c’era il rischio di crollare nel secondo set e invece così non è stato. Spero di giocare altre partite così qui a Vercelli.”
Quest’anno finalmente sei riuscito a trovare maggiore continuità e la tua classifica sta migliorando progressivamente. A cosa è dovuto tutto questo?
“Credo che questi risultati siano il frutto di un duro lavoro, un percorso che parte non da questo inverno ma ormai da qualche anno. Sono soddisfatto del mio staff perché ha sempre creduto in me. Devo continuare ancora a lavorare con questa intensità, dato che posso ancora migliorare tutti gli aspetti del mio gioco. L’obiettivo è di alzare sempre più il livello del mio tennis senza guardare la classifica.
I tuoi programmi nelle prossime settimane?
“Settimana prossima andrò a Torino e poi disputerò le pre quali agli internazionali di Roma, visto che sono davvero entusiasta di prenderne parte. Poi dopo, a secondo delle entry list, sceglierò quali tornei disputare, ma ovviamente voglio partecipare a tornei con un livello più alto possibile.”
Su quale superficie ti piace più giocare e dove ti esprimi meglio? Cemento o terra?
“Molti dicono che Napolitano giochi meglio su cemento, ma io credo di aver dimostrato nell’ultimo anno di poter giocare partite di livello pure sulla terra. Sicuramente il cemento è una superficie a cui si addice maggiormente il mio gioco, anche perché ho iniziato a giocare da piccolo sul veloce. In definitiva preferirei giocare sul veloce, ma se bisogna giocare su terra anche lì posso esprimere al meglio il mio tennis.”
Ringraziamo per la disponibilità Stefano.
Luigi Calvo
TAG: Italiani, Napolitano, Stefano Napolitano
2 commenti
speriamo che molti di questi ragazzi ben predisposti per il veloce, si spostino poi a giugno sull’erba: mi piacerebbe vederli giocare qualche ch anche su questa superficie
Bravo Stefano! Quindi, mi raccomando, non ti fossilizzare sulla terra, in questo periodo dell’anno è giusto giocarci, ma non fino a Settembre…