Sania Mirza e un primato di rottura
Sania Mirza è semplicemente la tennista indiana più forte di sempre, una giocatrice che nel suo passato recente ha raggiunto ottimi risultati in singolare con la 27esima posizione in classifica come best ranking (un titolo per lei nel circuito maggiore) e che proprio questa settimana ha raggiunto l’apice della sua carriera da sportiva: da lunedì scorso la giocatrice indiana classe ’86 è diventata infatti la nuova numero 1 al mondo nella specialità del doppio, cui oramai si dedica in maniera esclusiva, scalzando dalla vetta la coppia Errani/Vinci recentemente balzate agli onori della cronaca tanto per i successi conseguiti quanto per una separazione che si dice burrascosa.
La nuova compagna di Martina Hingis, che l’ha scelta a mo’ di investitura fra tante pretendenti al titolo (di coppia), pur avendo trionfato alle Finals dello scorso anno è ancora alla ricerca del primo alloro Slam nel doppio femminile: una semi finale in Australia, una finale al Roland Garros, semi sia a Wimbledon che a New York, più ¾ di Slam nella specialità del misto dove le manca solo la gloria sul prato verde londinese e adesso una nuova coppia con la star elvetica che sembra pronta a monopolizzare i trionfi più importanti, salvo malumori del caso sempre pronti a esplodere dietro l’angolo. Finora la Mirza vanta 26 titoli in doppio e quest’anno ha letteralmente dominato il circuito: Indian Wells, Miami, Charleston sembrano il viatico ideale per giungere al successo tanto sperato infatti nel prossimo Roland Garros.
Sania Mirza è però molto di più: da sempre alle sue imprese sportive si associano gli scontri con gli integralisti religiosi del suo Paese che mal digeriscono i suoi comportamenti “da sportiva” reputati inopportuni e scandalosi. Un fanatismo religioso come paravento dietro cui si è nascosta e giustificata la violenza, l’odio, la morte e continue minacce contro la sua persona, ritenuta la peggior bandiera possibile nazionale da esportare nel mondo. Le fatwe mortali (letteralmente “parere consultivo” in arabo ma nella cultura popolare moderna dal significato travisato di “condanna a morte” espressa dalla comunità araba), le denunce per oltraggio alla bandiera per delle foto ritenute oscene in quanto a piedi scalzi, le minacce subite per un gonnellino “troppo” corto, passando per un matrimonio scandalo (con annessa fuga) col “nemico”, il capitano della squadra nazionale di cricket del Pakistan Shoaib Malik, anni fa sposato sottraendosi a un matrimonio combinatole dalla famiglia: episodi che hanno minato la sua sicurezza ma certamente non la sua forza indomita.
Per una che ha il coraggio di ribellarsi e prendere in mano la propria vita andando contro ideali di follia che si travestono da credi religiosi, molte soffrono ancora nel silenzio e subiscono le volontà altrui che dispongono a proprio piacimento di vite che non gli appartengono sulla carta ma non nella realtà: Sania Mirza si fa carico con le sue decisioni e il suo non abbassare la testa di tutto quel peso che comporta l’andare contro corrente, soprattutto in Paesi dove si impongono pensieri univoci con la forza e con un regime del terrore. Si potrebbe obiettare che Sania ha mezzi e disponibilità che le rendono più facile una vita di “protesta”: ma proprio questa sua popolarità potrebbe in un certo senso essere controproducente, esponendola a rischi amplificati dal suo potere mediatico, che tanti proseliti può generare e menti cattive ispirare.
Ammirare Sania deve essere un imperativo: odiare non è mai stata la via maestra per crescere all’interno di una società equa che possa definirsi tale. Ribellarsi è il valore migliore per poter sovvertire e cambiare le consuetudini, perché un fiore che cresce nel deserto è sempre lo spettacolo più bello cui si possa assistere.
Alessandro Orecchio
TAG: Mirza, Notizie dal mondo, Sania Mirza
Articolo meraviglioso. Grazie
Forza Mirza sei tutti noi , bella , brava e campionessa sportiva!
@ tommaso (#1316417)
Concordo… L’articolo non l’hanno proprio letto…
Mi sembra che anche in Italia abbiamo e abbiamo avuto dei nostri tennisti e tenniste con belle storie da raccontare,ma vedo che o non viene mai fatto,o lo si fa molto raramente,mentre si è più propensi a raccontare storie di tennisti e tenniste nati lontani da noi,appunto per questa nostra innata propensione all’esterofilia.
Ancora un bell’articolo, dopo quello su Date Krumm! 💡
Questa volta ti dò soltanto 10 (senza la lode) perchè è un po’ troppo corto, mi avrebbe fatto piacere qualche notizia in più.
Mah leggo commenti che veramente se qualcuno me li racconta io non ci crederei…Chi Parla di Doppio 6/0 contro Flavia (sono un suo Fan Accanito) chi dice a beh due pesi due misure.. perchè Straniera… ma Avete Letto L’Articolo? conoscete la sua Storia? scusate Redazione ma per tutti questi… Non c’è un Tasto Cancella a “vita”? che fortuna che la metà della gente vede Oltre Quanta Ignoranza. Brava Sania Mirza e scusa se anche in Italia abbiamo persone IGNORANTI!!!
@ kenny (#1316400)
A me sembra che siate entrambi “Off Topic”.
Purtroppo constato, ancora una volta, che non è da tutti avere la capacità e la sensibilità umana di apprezzare “i fiori solitari che crescono nel deserto”.
Il troppo benessere, purtroppo a volte, porta anche alla disistima dei veri valori della vita.
Scusate ma l’articolo lo avete letto? Non si celebra il fatto che Sania Mirza sia la nuova numero 1 del mondo in doppio, ma che lo sia diventata passando dal giocare su campi che a malapena potevano definirsi tali, emergendo da una delle realtà più povere del mondo, affrontando l’odio (la parola la sceglie Orecchio) dei suoi stessi compatrioti solo per il fatto che abbia sposato un pakistano. Non è uno snobbare i risultati delle nostre che, come le russe, le francesi o altre giocatrici nate e cresciute in Europa, anche se non benestanti hanno comunque potuto affinarsi in centri federali o viaggiare negli stati uniti e allenarsi nelle migliori accademie del mondo.
Se poi qualcuno vede questo articolo come “ecco, non vedevano l’ora di celebrare chiunque avesse scalzato le Chichis dal trono, perché la stampa e i tifosotti italiani godono nelle disgrazie di queste povere fanciulle”… bah, secondo me quel qualcuno è ben lontano dalla realtà. E basterebbe LEGGERE l’articolo.
Anch’io sono dello stesso parere Mirko
Penso che quella di lollo fosse una battuta spiritosa,tommaso.Poi non sarà il caso di Orecchio(anche se non so se lui abbia mai scritto un articolo celebrativo per le nostre brave tenniste,che hanno reso grande il nostro tennis dal 2009 all’incirca,fino ad oggi),ma noto con disappunto,e con un certo dispiacere,che appena una straniera qualsiasi ottiene un risultato di un certo rilievo,come essere la numero uno in doppio nel caso della brava tennista indiana,ecco l’articolo celebrativo e anche i relativi post di complimenti sotto di esso,da parte di diversi utenti.Mentre ricordo perfettamente che quando numero uno lo furono Errani e Vinci,con diverse finali Slam vinte,non si contavano i post di quelli che dicevano che erano risultati di nessun valore,e che il doppio non se lo fila nessuno.Bene,questa nostra tendenza di giudicare gli stessi risultati con metro di giudizi differenti,insomma con il classico detto dei due pesi e due misure,a sfavore sempre dell’italiano o italiana di turno,io non l’ho mai sopportato,come l’inguaribile esterofilia tutta nostrana.
Grande articolo, aggiungerei solo un piccolo particolare, ossia che nel singolare il best ranking 27 è stato raggiunto quando aveva ancora 20 anni.
Bellissima la metafora col fiore che cresce nel deserto, Sania se la merita tutta.
Non mi sembra l’India uno stato povero. Ha avuto una crescita economica spaventosa in questi anni.
Comunque grande Mirza e contro i fanatismi religiosi che siano Induisti,Musulmani,Cristiani ecc. ecc.
Grazie redazione per questo bell’articolo.
Ecco uno che ha letto attentamente l’articolo e ne ha colto in pieno l’essenza… 😕
Si è vero, però lei la sua libertà la sta pagando a carissimo prezzo, quindi bisogna avere un grande coraggio ad andare contro tutto e contro tutti indipendentemente dalla situazione economica
Si parla di fatwa araba, ma in India l’ 80% della popolazione è induista.
Grande Sania, brava, bella e coraggiosa. Non deve essere comunque facile vivere e giocare con una spada di Damocle sempre sulla testa.
La ricordo prendere 60-60…da Flavia Pennetta, agli US Open 2009 !!!!!
Purtroppo ancora oggi la libertà di pensiero esiste solo quando ci si riesce ad emanciparsi economicamente. Dove non c’è benessere economico si è schiavi di ideologie, estremismi e situazioni di minorità di pensiero simili.
SANIA MIRZA gran donna oltre che grande atleta!