Luca Vanni quinto uomo Davis: una convocazione che fa discutere
Corrado Barazzutti ha convocato per la trasferta kazaka della squadra italiana di Davis Luca Vanni come quinto uomo: nessuna possibilità di scendere in campo ma si è detto un giusto riconoscimento ai progressi fatti nell’ultimo anno da un atleta che a 29 anni si è scoperto tennista con velleità da top100, per un traguardo che solo poco tempo fa appariva irrealizzabile e che invece adesso è veramente a portata di mano. Un giusto premio alla carriera “nascente” di Lucone, ma tale decisione ha comportato un effetto domino con conseguenze che si sono generate e che hanno scatenato i più disparati dibattiti.
Va primariamente detto che Vanni rispondendo positivamente a tale chiamata ha rinunciato alla possibilità di giocare le qualificazioni al prestigioso Masters 1000 di Indian Wells quando oramai era certa la sua presenza in terra americana: la maglia azzurra e l’attaccamento ai propri colori nazionali valgono sicure rinunce, con un sogno desiderato da sempre che si concretizza, sebbene nelle vesti di tifoso d’eccezione, poiché un quinto uomo questo è, un tifoso speciale ma pur sempre un supporter, che può incitare e spingere i propri compagni in campo dalla panchina, in grado di vivere l’atmosfera di quel week end da una posizione assolutamente di privilegio.
Il tam tam mediatico sui vari siti di informazione sportiva e sui vari blog della rete ha lanciato però in maniera netta e decisa un interrogativo cui difficilmente anch’io trovo risposta: perché rinunciare alle qualificazioni di un Masters1000 che in caso di approdo al main draw ti aprirebbe le porte dei primi 100 giocatori del mondo in classifica per non fare assolutamente nulla ed essere uno spettatore non pagante delle gesta dei tuoi connazionali?
I più maligni (ma a pensar male tante volte si fa bene …) in rete si sono sbizzarriti: c’è chi ha avanzato l’ipotesi di una prossima wild card certa per gli Internazionali d’Italia in cambio della risposta positiva alla convocazione, chi ha parlato di un riconoscimento economico da parte della Federazione, c’è chi ha infine ha intravisto nella decisione di Luca una scelta di comodo perché impaurito dal livello dei tennisti presenti nel tabellone delle quali, difficili da superare, se non impossibili, per un giocatore come Luca che fino a poche settimane fa non aveva mai vinto un match a livello ATP. Tesi colorite e diverse che, come tante volte accade, sebbene possano avere un fondo di verità vengono amplificate nella loro portata dalla rete.
Personalmente se avessi avuto sui piatti di un’ipotetica bilancia le due opzioni, non ci avrei pensato un attimo e avrei scelto senza dubbio alcuno le qualificazioni di Indian Wells: non mi sento di condannare in toto però le volontà di Vanni, riuscendo (con uno sforzo …) anche a comprenderle. Luca Vanni è un tennista che ha creduto fino all’inverosimile nelle sue qualità e nel suo tennis sperando sempre in quel salto necessario per diventare veramente grande e che purtroppo sembrava non arrivare mai: così la sua prima partita vinta nel circuito maggiore avrà avuto un peso notevole, gli occhi si saranno inumiditi e le mani avranno tremato il giorno in cui è uscito dagli spogliatoi per entrare in campo a giocare la sua prima finale ATP, avrà sorriso nel vedere una classifica in cui è quasi uno dei primi 100 giocatori al mondo (da sempre soglia critica nel tennis dei pro) e per questo sono sicuro, che non avrà tentennato un attimo nell’accettare la chiamata di capitan Barazzutti. Per un giocatore che arriva da lontano con una rincorsa che è sembrata lunga e non portare mai a nulla, la maglia azzurra rappresenta più di un sogno, rappresenta la consacrazione.
Se Luca difetta comprensibilmente in esperienza essendo arrivato da poco nel mondo del tennis che conta, allora la convocazione e la trasferta in Kazakistan non potranno che donargli qualcosa in più, quel quid pluris che lo potrebbe portare arrivare ad avere quella consapevolezza maggiore del proprio io tennistico per poter realmente compiere quell’ulteriore step e approdare al sogno della top100. Godrà di ogni attimo, respirerà l’aria delle grandi occasioni, imparerà e soprattutto indosserà quella tuta con scritto Italia, ricordando magari di quando bambino si immaginava davanti allo specchio con quella scritta sulle spalle. E il sogno in un attimo sarà diventato realtà.
Alessandro Orecchio
TAG: Coppa Davis, Coppa Davis 2015, Italiani, Kazakistan vs Italiia 2015, Luca Vanni, Vanni
Suppongo che per Vanni sia importante, avrà fatto le valutazioni che gli competono, lasciamogli fare le sue scelte in tranquillità
Vanni ovviamente fa bene a fare quello che gli pare.
Stiamo parlando di tennis e non di commissioni parlamentari che fanno progetti che potrebbero ricadere su tutti noi, stiamo parlando della sua vita e non della nostra, stiamo parlando delle sue scelte sportive.
Il solo fatto che stiamo parlando dell’alternativa Davis/IW, con riferimento a LUCA VANNI, mi fa già effetto, visto che l’anno scorso ero in agitazione per lui (cioè nel senso che ci tenevo facesse bene, lo seguivo) a Portoroz o Kaoshiung.
Detto questo, forse sin dall’inizio è stata veicolata una prospettiva un pò sfasata e si sono creati disguidi.
Il punto è che, almeno personalmente ma credo che sia questo il senso di molti commenti del mio stesso tenore, nessuno ha criticato Vanni per essere andato in Davis, è una scelta legittima e tutt’altro che immotivata. Le ragioni sono molteplici, da quelle romantiche a quelle materiali.
Andare a Indian Wells, probabilmente, non sarebbe stata la stessa cosa. Anzi sicuramente la Davis è meglio, per un giocatore italiano.
Il problema, però, è che almeno la mia posizione, ma credo che anche altri la pensino come me, non deve confondersi nè con quella di Vanni nè con quella della ragione oggettiva della scelta in sè.
La mia posizione è la mia posizione,ed è legittima.
E’ quella dell’appassionato, che NON DICE CHE VANNI HA FATTO MALE AD ANDARE ma che si limita a sostenere CHE MI AVREBBE FATTO PERSONALMENTE PIU’ PIACERE VEDERLO A IW.
Le mie motivazioni, ovviamente, sono particolari. Io non tifo l’Italia in Davis (non tifo nemmeno contro eh, proprio non mi interess), non mi piace la Davis, non mi piacciono le competizioni a squadre in sport individuali.
Essendo un sostenitore di Luca da un bel pezzo (sono note, nero su bianco, le mie bacheche mattutine in occasioni “orientali” spesso con Pierre che era in fuso giusto) e per i motivi sopra citati, io avrei voluto vederlo a Indian Wells, nelle quali e al centro di un bel trittico americano.
Così perdo un weekend. IO, NON LUI.
La mia posizione è quello dell’appassionato, che ha il telecomando in mano e vorrebbe decidere per sè.
Ed è una posizione legittima.
Le ragioni della scelta di Vanni possono essere magari indagate ma sono legittime anche quelle.
Su Barazzutti potrebbe aprirsi un altro discorso ancora, perchè sarebbe una prospettiva diversa, ma io non ho voglia sinceramente.
Concordo in pieno.
Solo che a punteggio acquisito, sono match esibizione due su tre.
Non danno punti nemmeno in finale ! Servono solo per completare il punteggio totale della sfida, ma si possono anche non disputare.
Se passi dal Polo Nord fai prima !
( sembrerebbe una cavolata ma in realtà gli aerei lo fanno proprio : la Terra infatti è schiacciata ai poli !!! )
@ amatorediquarta (#1282443)
Stampo ed incornicio tutto quello che hai detto.
Di questo parliamo : se gli altri si buttano sotto un treno lo facciamo anche noi ??? 😕
Se alla Spagna non interessa la Davis, cavoli loro. A noi si.
Ed anche quando schiera i top 10, becca un 4-1 dall’Italia che schiera un giocatore fuori dai 130 a Pesaro !!!
Per quanto riguarda la storia dei russi con il Kazakistan … approfitta semplicemente del regolamento.
La storia dice che il Kazakistan ha la maggior parte degli abitanti di origine per metà kazaka, e per metà russa.
Allora anche gli svizzeri non dovrebbero schierare gli italiani, no ? Claudio Mezzadri doveva giocare per l’Italia. Ma il regolamento ha permesso che giocasse per la Svizzera.
Idem la Caversazio.
Se Goloubev, Kukushkin e Schukin hanno doppio passaporto, dove gli è convenuto sono andati.
Tu avresti detto no … infatti non ti sei mai nemmeno trovato nella condizione di poter dire di no.
Ed è già una bella differenza tra te ed uno che può dire no o si.
Si si, come no ? L’atmosfera della grandi qualificazioni di un torneo a 96 ATP 1000 …
Tu ti ricordi tutti i risultati dei nostri giocatori impegnati nella magica atmosfera delle quali di Indian Wells o Miami ???
Quali SENZA NESSUN TOP 100.
Livello di un challenger con una entry list pessima !
Fai tu …
Gli altri 4 … c’è anche il Capitano non giocatore.
Se si infortunano tutti e 4 e Luca Vanni, tocca a Binaghi e Barazzutti giocare contro il Kazakistan !!! 😆
Nel caso di Vanni potrei quasi essere d’accordo, ma è una leggenda metropolitana.
Quando la nazionale ha bisogno chiama lo stesso. Altrimenti Seppi Volandri e Bolelli non avrebbero più giocato del tutto.
Nel caso di Gaudenzi, Nargiso, Pozzi, Furlan etc. etc. quando hanno dato forfait, ormai erano senatori a fine carriera oltre i 30 anni ( anno 2000 … classi 73, 70, 65 … ). Hanno anticipato l’addio alla nazionale di qualche mese, insomma.
Inoltre, se avesse rinunciato, se non erano stupidi, la cosa non sarebbe stata resa pubblica, e si sarebbe chiamato come quinto giocatore magari un Gianluigi Quinzi, no ? Senza dire che Vanni fosse stato contattato per primo.
@ dieter (#1282514)
Mi sa che lo spogliatoio che frequenti tu è quello del dopolavoro vista…. che hai detto
Ma conosci la differenza tra qualificazioni e tabellone principale, almeno o sei sicuro dell’atmosfera che si respira nelle quali di un 1000 ?
Ma secondo te, chi ha inventato il quinto uomo di Coppa Davis ha bevuto una damigiana di quello buono, o l’hai fatto tu ?
E se da forfait Fognini e si infortuna uno dei tre rimasti ?
Chi mandi in campo ? La Zia Pina ?
Ho letto tutto l’articolo… Quel che conta è solo l’ultima oarte in grassetto. Dentro quella frase ci sono tutte le risposte su questo argomento.
Notte a tutti, qui sono le 3.20 ma il fuso, +5, è una brutta bestia
Pensa che stavo scrivendo anche io proprio le tue prime due righe. Solo che uno che scrive … non parla … cioè … in teoria ha più tempo per capire che sta scrivendo una cosa che non ha senso.
Uno che parla invece dovrebbe contare fino a 10.
Quindi … nel suo caso è anche peggio, visto che scrive al posto di parlare ! 😕
Sei sicuro di non avere sparato una ca … ?
Sei sicuro che siccome non gioca le quali di Indian Wells non entrerà mai nei top 100 ???
E se invece ce la fa lo stesso ad entrarci, nei top 100, nonostante questa defezione ? Come la si mette col tuo ragionamento ?
Appoggio.
Cavolata.
Infatti : se avesse avuto paura, non avrebbe nemmeno iniziato a giocare a tennis. I primi colpi con una racchetta non credo che ci sia gente che li faccia contro avversari più deboli !!!
Inoltre … nel caso di Indian Wells … TESTA DI SERIE.
Al primo turno incontrerebbe un giocatore fuori dalla teste di serie ( credo ad occhio e croce fuori dai 150 se non 180 ).
Vuol dire che se passa il turno, poi pur perdendo al turno di qualificazione, avrebbe ottime chances di essere ripescato come LL ( il tabellone principale è a 96 … vuoi che non ci siano LL ??? )
Ed anche come LL o qualificato, il primo turno di Indian Wells non è mai contro i primi 32 al mondo : sono già avanti.
Per quanto riguarda punti e soldini … il primo turno regala poco, sia perdendo, che vincendo.
Si tratta di un tabellone a 96.
Bravo Luca Luca ! Miglior scelta non esisteva !
Quando aprirai un centro tennis dove darai lezioni o sari direttore … potrai dire di aver fatto parte della squadra nazionale di Coppa Davis.
Non è da tutti.
Finalmente un commento saggio….
Ahahahah……
quanto punti da una partita vinta in davis??..45 mi pare e correggettemi se sbaglio…se dovesse fare e vincere una partita a punteggio acquisito son sempre 45 punti no??…piu facile che riesca a giocare una partita a punteggio acquisito e magari vincerla che passare le quali a indian wells….senza tener conto della probabile wild card a roma..del premio passaggio turno…ed anche per la soddisfazione di entrare a far parte del team italia…tutto torna per me…
Se sei un tennista professionista,mi dispiace dirtelo,ma per me non hai ancora capito lo spirito,o il vero spirito del tuo sport,che le emozioni più grandi,te le da nei più grandi ed importanti tornei individuali internazionali,Wimbledon su tutti,secondo me,o come agli Internazionali d’Italia al Foro Italico per quanto riguarda i tennisti italiani,senza dimenticare il Roland Garros per quanto riguarda buona parte dei tennisti europei,e che naturalmente amano giocare prevalentemente sulla terra battuta.Poi secondo me,un vero tennista ama assaporare il gusto di una grande vittoria,e forse anche di una cocente e deludente sconfitta tutto da solo,senza che le sue prestazioni coinvolgano altri,come nelle gare e competizioni a squadre,che siano la Coppa Davis,o gli immancabili campionati nazionali dei circoli.Per me un tennista che si focalizza su queste gare a squadre,come appunto i campionati dei circoli,ha già ripiegato su altro,secondo la mia opinione.
Ok alessandro orecchio.. Tutto giusto. Ma siccome non sei un tennista queste scelte non le potrai mai comprendere appieno. Firmato: un tennista!
A parte che sono fatti suoi, 😈
poi non sappiamo nemmeno veramente da cosa può dipendere la sua scelta, ma trovo vergognoso che qualche solito maldicente pensi che la sua scelta dipenda da chi avrebbe incontrato alle quali del master!
Mi piace credere invece che abbia scelto perché da buon Italiano è attaccato alla maglia
ma va in florida poi non in california
vanni doveva fare le quali a indian wells, decisive per entrare di diritto al roland garros. Barazzuti è uno stupido, o convochi vanni come quarto (che senso ha convocare come quarto lorenzi me lo deve spiegare) o lo doveva fare andare negli states. Fare il 5 non serve a nulla ne a lui che potrebbe in america allenarsi con una marea di giocatori forti ne all’Italia. Che senso ha tenere uno a 30 anni in piena ascesa che scalda la panchina solo barbuti lo può giustificare.
nell’uno e nell’altro caso sono dalle 21 alle 26 ore di viaggio a seconda degli scali
@ MADE (#1282551)
Ma secondo te Barazzutti se ne potrebbe mai rendere conto?
@ smorzatella (#1282557)
bell’articolo complimenti a scanzi
Per chi non l’avesse letta una bella intervista a Vanni…
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/04/luca-vanni-trentanni-arrivato-tennis-5-stelle/1475898/
Secondo me ci si focalizza troppo sul valutare la scelta di Vanni. C’erano buoni motivi per scegliere sia Indian Well, sia la Davis. Il punto essenziale, però, secondo me, è che Barazzutti non avrebbe mai dovuto mettere Luca nelle condizioni di una scelta del genere. O lo portava come quarto (scelta peraltro più che logica, visti i valori attuali) o avrebbe dovuto lasciarlo libero.
Nel frattempo Barazzutti mette già le mani avanti e parla di trasferta difficile a causa anche del faticoso jet lag…fra un po’ comincerà con le percentuali di vittoria. Decisamente inadatto al ruolo.
A proposito di fusi orari:da Astana conviene andare verso est per raggiungere la California.
Scusate qualcuno può spiegarmi che diavolo ci faccia Lorenzi tra i convocati?? si giocasse in terra capirei…mah
Anche io sono assolutamente d’accordo con la scelta di Luca. In primis perchè ha dimostrato, nelle sue dichiarazioni, di tenerci veramente tanto. POi perchè secondo me la Davis vale meno di uno Slam ma vale più di un Master 1000, per di più le qualificazioni! Se Luca continua a giocare come sta facendo, nei 100 ci entrerà indipendentemente dalle quali di Indian Wells; se invece il suo gioco dovesse regredire, nei 100 non ci entrerà nè adesso nè mai, e se ci fosse entrato per una o due settimane, che differenza farebbe rispetto ad essere arrivato al n. 107 come è adesso? Mentre invece una chiamata in Davis è un onore e una cosa da ricordare sempre. Grande Luca continua per la tua strada e segui il tuo cuore!
La polemica è da fare sul fatto che sia stato convocato come quinto (spettatore) e non come quarto uomo con la possibilità di fare esperienza a risultato acquisito.
scelta sbagliata. A 30 anni quanto volte gli capitera’ di fare le qualificazioni in un 1000? La Davis non conta piu’ niente, l’Italia gioca contro un paese che schiera tre russi pagati a suon di dollari, la Spgna e’ in b, i tennisti negli spogliatoi giudicano la Davis un fastidio ( lo so per certo ), quindi di cosa parliamo?
@ magilla (#1282483)
Vedo che hai centrato il senso del mio discorso,bravo!
Farlo a settembre,magari senza costringerlo ad un jet-lag complessivo di 11-13 ore avrebbe cambiato davvero molto per Vanni,hai proprio ragione!
Dico la mia. Luca Vanni ha la possibilità di allenarsi per una settimana con Fognini, Seppi, Bolelli e Lorenzi, cioè la Crème del tennis italiano “a gratis”, anzi ripagato da un gettone di presenza. Può confrontarsi con Barazzutti che è comunque un tecnico di rodata esperienza e male non gli dovrebbe fare. Stabilisce un rapporto diretto con la Federazione che lo ha sempre ignorato….una Federazione che ha sempre dimostrato di avere una “memoria lunga” e anche “punitiva” verso chi non è d’accordo (caso Bolelli/Pistolesi, ad esempio). Veste i colori della nazionale Italiana che, credo – se lui è l’uomo pulito ed entusiasta che viene descritto da chi lo conosce
bene – gli fa un immenso piacere personale.
Durante il 2015 avrà almeno altri 20 tornei da giocare nei quali potrà riprendersi i punti necessari ad entrare nel Club dei 100 o fare anche meglio.
Se invece è solo un fuoco di paglia – e io spero proprio di no – gli resterà questa piccola ma importante soddisfazione: quella di aver portato i colori del proprio Paese. Se vi par poco….
Bravo Luca e FORZA! CONTINUA A CREDERCI!
Secondo me ha fatto benissimo. Già adesso ha la classifica per entrare direttamente nel md di parecchi ATP, è lì che deve provare a giocarsela, invece che rischiare le articolazioni nelle quali e arrivare magari già stufo al primo o secondo turno. E comunque ha a disposizione le quali di Miami.
non capisco le polemiche, non è libero di preferire il quinto uomo in davis ad indian wells
Sottoscrivo al 100%! Tanto più che secondo me entrerà nei 100 e molto presto diventerà il n. 4 italiano, quindi se andremo avanti in Davis sarà titolare e non riserva.
E’ il 5 in Italia.
@ aureliriccardo (#1282438)
concordo pienamente. forza Luca.
@ taverniti89 (#1282447)
c’è tempo per entrare tra i primi 100? vorrei ricordarvi com’è già stato riportato dall’articolo stesso che il Vanni ha 29 anni eh … vero che ad oggi si puo dire che l’età non conta basti vedere un Federer che sembrava prossimo al ritiro ed invece continua a racimolare record su record…. non me ne voglia il nostro Luca però e forse il paragone è un po azzardato però lui proprio perchè non ha mai ancora fatto quel salto di qualità che ci si aspetta dai proprio atleti sopratutto da giovani (vedere un Quinzi) eh bene quando hanno la possibilità di far vedere finalmente qualcosa o cmq si trovano in uno stato di grazia assoluta – a mio avviso bisogna approfittarne magari prendendo come esempio un Bolelli … la coppa davis ora come ora con tutto il rispetto che questa manifestazione ha… non vale quanto un master ATP 🙄 sotto il profilo umano d’accordo sarà una bella esperienza direi gratificante… ma a livello di tennis e solo una perdita di tempo e di risorse… io avrei detto no! ma capisco che ognuno ha un suo modo di giudicare le cose… se lui si è sentito di rinunciare ad un torneo come quello di Indian Wells per la Nazionale e lo fa in piena armonia .. allora ben venga dai 😉 purché non se ne penti poi eventualmente in futuro .. mi auguro di no…
vanni poteva scegliere se accettare o meno…se ha accettato è perché’ era quello che desiderava lui…quindi la federazione gli ha permesso di realizzare un suo sogno….
Condivido in maniera assoluta la scelta di Luca Vanni, grande tennista e grande persona. La convocazione in nazionale è il sogno di ciascuno di noi fin dall’infanzia, è l’urlo di Tardelli, il tuffo di Canè, la volata di Fauner, le triple di Basile alla Lituania, ma anche la nazionale di tiro con l’arco che vince l’oro olimpico… E’ l’inno di Mameli che fa piangere sul podio anche filibustieri reduci da mille battaglie sportive. Rinunciare a tutto questo per le quali di un Master1000? Ma quando mai! Tanto più che dopo due settimane c’è Miami: stessa atmosfera, stessi avversari!
Vorrei vedere molti dei critici nella situazione di Lucone Vanni. 2 anni fa di questo periodo si era appena operato/si stava operando e non sapeva neanche se sarebbe mai tornato al tennis professionistico. È tornato con un’annata fantastica, il capitano della nazionale gli offre di far parte come 5 uomo della delegazione azzurra in un match ufficiale di primo turno Davis Cup. E lui doveva rifiutare tutto ciò? Doveva rifiutare un riconoscimento così grande, per tutti i sacrifici fatti, perché così non raggiunge subito i top100?? Chi critica a buffo si drogasse di meno… scelta giustissima di Lucone, ha tempo per entrare nei 100, far parte anche se come 5 uomo della nazionale non capita tutti i giorni e potrebbe anche non capitargli più. Dite wc a Roma? Scusate, ma a chi vorreste darla nel main draw? Buttarla ancora per Volandri? Lucone la merita già da subito, con o senza convocazione in Davis.
Concordo. Atmosfera di Davis da dietro la panchina? Mah!
Io credo che abbia fatto benissimo ad accettare e che il non sense tuttalpiù sia la scelta di Barazzutti di portarlo come quinto (più logico come quarto). Non vorrei però che dietro a tutto questo ci sia stato altro. La mia sensazione è che uno degli altri (Fognini), avrebbe anche potuto rinunciare (i singolari li giocheranno comunque Seppi e Bolelli). In tale ipotesi, che ormai non avverrà, Vanni sarebbe servito. Ovviamente è una supposizione, magari totalmente lontana dalla realtà, ma non credo poi così tanto.
Le scelte degli altri, a meno che non configurino reati e non è ovviamente questo il caso, vanno rispettate, sempre e comunque.
Detto questo, io sarei andato a Indian Wells perché, nella mia visione e concezione di tennis, sarà lì il tennis che conta nelle prossime settimane e non in Kazakistan, naturalmente rendendomi assolutamente disponibile per eventuali, future convocazioni, ma è cmq tutto estremamente soggettivo, quindi bene così, in bocca al lupo al nostro atleta!
Condivido l’articolo nel complesso (a parte il pezzo sulla paura e sul compenso) ma ripeto che a Vanni non si può imputare niente e chi come spesso accade mostra poca lungimiranza (eufemismo) è la federazione.
Si poteva aspettare Settembre e scegliere tra convocarlo nei quattro nel caso ,come credo,avrà dimostrato più di Lorenzi nell’arco della stagione,o eventualmente dargli questo “premio alla carriera ” senza fargli perdere alcun torneo.
Spero che nessuno risponda che fare sparring in un primo turno valga più che farlo in un eventuale spareggio,perché sarebbe ridicolo considerato che tra la rinuncia ad Indian Wells e quella al nulla c’è una bella differenza.
che noia….
Io penso che poter far parte della propria nazionale anche se riserva, in qualsiasi sport, sia un privilegio e comunque una soddisfazione personale che un atleta si porterà appresso tutta la vita!!!!1 Perchè condannarlo per tale decisione????? Si è dimostrato felicissimo di questa scelta e io la rispetto! D’altro canto quanti altri convocati si sono dimostrati felici o hanno rilasciato dichiarazioni di felicità per tale convocazione??????? Nessun altro! Quindi forza Vanni…ti aspettiamo in campo dopo questo turno di coppa!!! 😉
hops…mi e’ partito il tasto.
alla fine secondo me giocheranno solo in 2 fognini e bolelli con gli altri 3 a guardare.
vanni e’ libero di fare le sue scelte, noi dobbiamo rispettarle ma nessuno ci impedisce di esprimere un’ opinione, la mia e’ la seguente: Vanni sarebbe dovuto andare in Davis come 4 to uomo
C’è un’altra cosa da dire, chi rifiuta la convocazione poi difficilmente viene richiamato in seguito, specie se si tratta di giocatori di secondo piano come Vanni… Detto questo sicuramente per la carriera di Vanni era piu prolifico tentare le quali in America, però ritengo probabile che la federazione in futuro lo supporti..
tanto come faceva sbagliava secondo voi…. Quindi è inutile stare a parlare… State solamente sul sito per sparlare e contestare le scelte di ogni giocatore …. Ma non avete niente da fare!!!!! Forse bisognerebbe avere più attaccamento da parte di tutti per il paese, invece di parlarne sempre male…
A Roma è giusto che gli diano la wc, se la meritano sia lui che Paolino. Andreas Fabio e Simone ce la dovrebbero fare con la propria classifica, gli altri tenteranno le quali
Lo dico a malincuore perchè è un ragazzo che fa simpatia a pelle. Ma un giorno potrebbe pentirsi amaramente di questa scelta. Va da se che pur nn essendo uscite cifre, lui prenderà un gettone di qualche migliaio di euro e nn ci vedo nulla di male ma anzi di sacrosanto. Ma la coppa Davis da quinto uomo nn serve a nulla. Finiamola di dire “si respira l’atmosfera etc…”. Ma perchè in un 1000 che avrebbe respirato? Atmosfera da futures?
Premesso che a mio parere Vanni andava convocato come riserva al posto di Lorenzi invece che come quinto uomo, penso pure che rinunciare a fare le qualifiche di Indian Wells per fare solo da spettatore sia stato un errore. Al limite avrebbe potuto giocare un challenger questa settimana.
In ogni caso capisco anche io l’emozione di una convocazione (sia pure in forma molto fittizia) per un giocatore che fino a l’anno scorso giocava ancora futures. E’ comprensibile che le emozioni abbiano prevalso sulla ragione.
Quanto poi alla paura di affrontare avversari troppo forti, è un’assurdità che si commenta da sola.
@ becu (#1282446)
sconcertante per me è chi parla troppo…senza contare fino a 10… prima cosa c’è tempo per entrare nei 100 seconda cosa saranno fatti suoi se ha accettato la convocazione ogni cosa sempre commenti inopportuni come se luca dovesse dar conto a te su cosa fare ognuno fa quel che vuole della propria vita non deve dare spiegazioni a nessuno io ammiro luca per la sua professionalità e per le gioie che ci sta dando è un signore dentro e fuori dal campo quindi lo trovo proprio fuori luogo criticarlo una persona si può criticare se sbaglia comportamenti non perchè accetta la convocazione in nazionale al suo posto avrei fatto la stessa cosa dato che c’è possibilità che se continua così più avanti possa essere convocato come quarto e non più come quinto
Sconcertante fare il quinto e non puntare ai 100! Contento lui…
Che idiozia è quella per cui vanni avrebbe paura di fare le quali a indian wells?? se avesse paure simili in questi mesi avrebbe fatto una programmazione basata sui challenger invece che sulle quali atp come ha fatto (con che risultati tra l’altro)!! voglio dire in finale contro cuevas, sfiorando la vittoria, ci è arrivato giocando e vincendo o per sorteggio?!? nelle quali di indian wells avrebbe incontrato gli stessi giocatori che ha battuto o con cui ha perso di misura sinora in queste settimane… che dietrologie, che malignità che circolano 😯
francamente sono sconcertato dalla naturalezza (e cinismo)con cui ormai si commentano le scelte dei giocatori rispetto alla Coppa Davis. Siamo ormai così abituati ai capricci dei vari Top Ten che partecipano o meno alla massima rassegna a squadre (che dovrebbe rappresentare un privilegio e in ogni caso la massima aspirazione per un tennista ,anche un top ten) da vedere del torbido nella scelta effettuata da Vanni. Non lasciamoci condizionare dai rifiuti che sempre più spesso siamo costretti a registrare , dai continui mal di “pancia” che sempre più spesso e volentieri mettono fuori gioco dalla Davis buona parte dei migliori giocatori al mondo. Questa non è la normalità. La normalità è invece rappresentare la propria squadra, la normalità è indossare quella tuta con il logo della propria nazione, e forse, anzi certamente la normalità è rispondere alla chiamata anche come 5°giocatore. E’la realizzazione del sogno di un uomo normale, di un uomo che racconterà con orgoglio a suo figlio di aver rappresentato l’Italia, di un atleta che senza mezzi termini ha scelto col cuore e non con la ragione. Per cui basta con la dietrologia e tanto di cappello o per dirla alla francese “chapeau” a un atleta vero, e consentitemi il termine romantico in questo momento in cui lo sport è soprattutto business. Del resto, per rispondere a chi lo accusa di aver fatto la scelta errata sono convinto che l’intensità e la consapevolezza che Luca Vanni ha dimostrato negli ultimi tempi gli consentiranno l’anno prossimo di non avere bisogno di non avere necessità di passare per le qualificazioni.
Io non sono tra quelli che condannano Vanni per aver accettato di fare il quinto uomo della formazione azzurra per l’incontro contro i kazaki.
Non sono d’accordo con chi dice che Vanni abbia avuto paura delle quali di Indian Wells perché ci sarebbero giocatori forti e più navigati.
Vanni sa che anche fare il quinto per lui potrà essere utile per vivere certe atmosfere e respirare l’aria di chi veste l’azzurro
Qualunque sia il motivo lui lo sa bene. La cosa giusta è quella che ha fatto lui.Salta indian wells? pazienza