Wim Fissette parla di Simona Halep: “Consiglio agli allenatori di firmare contratti di sei o dodici mesi, perché non si sa mai cosa possa accadere al termine”
Un paio di settimane fa, Wim Fissette ha terminato la collaborazione con Simona Halep generando non pochi interrogativi, giacché Simona, sotto la guida di Wim, aveva raggiunto la seconda posizione della classifica mondiale e sfiorato il trionfo in un torneo del Grande Slam, precisamente al Roland Garros.
Dal canto suo, l’allenatore ha indirizzato non poche critiche nei confronti della tennista rumena, adducendo a pressioni esercitate dall’equipe della giocatrice.
In questa occasione, tuttavia, Wim ha dichiarato di non serbare alcun risentimento nei confronti della ex-assistita. “Consiglio agli allenatori di firmare contratti di sei o dodici mesi, perché non si sa mai cosa possa accadere al termine. Personalmente, ho sempre voluto dare il meglio sino alla fine. Simona ha preferito prendere questa decisione perché si sente più a suo agio con un team di soli suoi connazionali”, ha commentato.
Ha proseguito, però, pronunciando parole che la tennista non dovrebbe aver preso molto bene: “Avrebbe bisogno di molti cambiamenti. Per esempio, in ogni torneo era presente almeno un membro della famiglia al solo fine di farle compagnia. Che fosse sua madre, suo fratello o un amico… erano sempre lì perché lei non si annoiasse. Ha sempre bisogno di qualcuno dalla sua parte”, ha spiegato.
Ha infine rivolto un messaggio al futuro allenatore della giocatrice. “Penso sia difficile vedere qualcuno lavorare con lei per più di un anno. E’ una ragazza con grande bisogno di cambiamenti. Ha la sua maniera di pensare, ma il lavoro è altro”, ha concluso.
Edoardo Gamacchio
Fonte: Punto de Break
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3 commenti
Wim ha lavorato bene, vedremo il nuovo team io però a parte il master di fine anno dopo wimbledon avevo visto un pò di insofferenza in Simona per un piccolo calo di risultati.
@ leopoldo (#1221647)
concordo al 50 % con la tua analisi,vorrei anche aggiungere che la scelta di cambiare coach possa centrare in buona parte con la finale persa al masters con la williams.
Personalmente non mi sembra di aver visto particolari cambiamenti nel gioco della Halep con Wissette.Aveva già l’anno scorso un gioco straordinario;ha un pò migliorato il servizio,che però è mancato,ad esempio,nella finale del R.G.Quello che manca ad Halep è un piano B,quando il suo gioco “normale”non è sufficiente a superare definitivamente l’avversaria ed un pizzico di fantasia,ingrediente che manca in maniera decisa un pò per tutte le attuali tenniste