Intervista a Umberto Rianna tra il nuovo compito di aiutare gli Over18 italiani (e Adelchi Virgili) e la bella avventura con Simone Bolelli che giocherà il Masters in Brasile
Intervista realizzata ieri dal nostro inviato a Brescia, Luigi Calvo al coach di Simone Bolelli, Umberto Rianna, presente già da ieri in quel di Brescia per seguire…
Intanto complimenti per la stagione di Simone. Bolelli andrà al master la prossima settimana? E quali sono i suoi programmi e obiettivi per la prossima stagione?
“I complimenti oltre a me, vanno estesi ad una serie di persone , quali la federazione, altri allenatori che hanno contribuito a dare a lui determinate risorse per permettergli di esprimersi a quei livelli, considerando che veniva da una situazione difficile. La maggior parte dei meriti però sono di Simone, data la gravità dell’infortunio che lo aveva colpito, non si sapeva nemmeno se potesse giocare ancora a tennis qualche mese fa. La prossima settimana Bolelli andrà al master in Brasile. Per quanto riguarda gli obiettivi della prossima stagione è una bella domanda. Lui, secondo me, ha capito di essere in una fase di un “nuovo inizio” ove potrà iniziare una nuova carriera. L’obiettivo poi senza dubbio è quello di giocare ed esprimersi ad alti livelli, cosa che purtroppo fino ad ora non è successo, senza pensare alla classifica, la quale secondo me sarà solo una conseguenza se Bole farà quanto detto prima.”
Come vede da coach il futuro del tennis italiano?
“Ci sono tante risorse che si stanno mettendo sul tavolo, quindi io più che far proclami o previsioni, secondo il mio punto di vista c’è solo da lavorare tanto, strutturarsi e organizzarsi sempre meglio, per dare il massimo a questi giocatori.”
Un giorno le piacerebbe diventare il capitano di Coppa Davis?
“Chiaramente la risposta è si, a chiunque piacerebbe diventarlo e sicuramente ci sono molte altre persone che possono ricoprire questo ruolo. Io per anni ho avuto la fortuna di stare insieme con Corrado in Davis, so quanto sia bello, ma ci sono tante responsabilità e situazioni complicate da gestire. Corrado sino ad ora ha fatto benissimo e posso solo augurargli di continuare per altri dieci anni, anzi lo spero.”
Infine, in questi due giorni ti ho visto nell’angolo di molti giovani, quali Pellegrino e sia ieri che oggi nell’angolo di Virgili. E’ l’inizio di una nuova collaborazione con qualcuno di loro?
“Diciamo che la mia figura è quella di aiutare tutti gli under 18 italiani. Da quest’anno è iniziato questo nuovo programma, insieme allo staff di Tirrenia di cui io faccio parte, quindi seguo sia Pellegrino, sia Virgili (anche se non è un under 18) e sperando di mettere al servizio di questi ragazzi un po’ della mia esperienza maturata in questi anni. Per smentire ogni dubbio, quella mia con Virgili non è una situazione di collaborazione privata,io seguo Adelchi perché si allena a Tirrenia e come tutti quelli che si appoggiano alla federazione gli darò una mano da qui in avanti.”
Ringraziamo per la disponibilità e la gentilezza mostrata al coach Umberto Rianna.
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Non è questione di estimatori. In Italia non ci sono tutti questi fenomeni e nemmeno tutti questi giocatori (tra quelli oltre la 300esima posizione) capaci di vincere qualche partita nelle quali challenger o di arrivare in finale in un 15.000+H su superficie indoor all’estero per cui se ce n’è uno che a 24 anni ha del potenziale è giusto dargli una mano.
Lorenzi è entrato nei primi 100 a 28 anni!
Ma è molto probabile che non ci sia nessun cambiamento. Tanti giocatori si appoggiano alla struttura di Tirrenia (tra gli altri Lorenzi e Arnaboldi), incluso Virgili che sarebbe stupido a non sfruttare la possibilità di allenarsi con giocatori di livello in un centro che negli ultimi ha mgliorato molto le proprie strutture, vivendo a pochi chilometri da Tirrenia.
Ma non credo che la federazione stia investendo denaro su Virgili, come invece molti utenti hanno liberamente dedotto.
😈
Ma in pratica questo interessamento della Fit su Virgili in cosa consiste? Verranno pagate le sue trasferte, avrà un coach personale o cosa? Quale sarà il cambiamento in concreto d’ora in avanti?
Comunque il caso Virgili è evidentemente un’eccezione, ovvero probabilmente la federazione ha colto le potenzialità ed il percorso di Adelchi avversato pesantemente dagli infortuni ma dotato di enorme talento.
Non ne farei un caso per dire che si buttano i soldi per un 24enne.
Per dire, Trevisan che ha solo 1 anno di più è stato mollato da tempo…
ma sei il solito mirko o hai preso una botta in testa e sei rinsavito?
E’ cosi che si ragiona, bravo!!!
Non bisogna girare intorno al vero problema ossia quanto si investe su Virgili. Ora ripeto se la somma è paragonabile o inferiore a quella data a tanti giovani emergenti bene altrimenti qualcosa non quadra.
Capisco che è facile innamorarsi di “giovani” con talento ma quello da solo non basta… per sfondare occorrono fisico, carattere, testa 😉
Dimentichi il povero Travaglia, che è del dicembre ’91.
E so anch’io che Virgili è “in ritardo”, per quello ho fatto esempi “atipici”, cme Isner, Tsonga o Bautista Agut.
Però ti faccio notare una cosa. Questa settimana hanno fatto il proprio best ranking alcuni giovanissimi, tra cui Coric, Saville, Pouille, Kokkinakis e Brody.
Accanto a loro, hanno fatto il proprio best ranking anche James Ward (appena fuori dai 100, comunque in tempo -probabilmente- per essere nel main draw degli AO), Molchanov e Puetz, restando ai soli top 200. La settimana scorsa lo aveva fatto McGee, e sono prossimi a farlo Michon e Arnaboldi. Tratto in comune di tutti e questi sei ultimi tennisti è l’anno di nascita: il 1987.
Rob, come ci dicevamo l’ultima volta che ne abbiamo discusso, in questo momento nei top200 gli under 25 sono 60! Non proprio pochissimi. E fra loro uno solo è italiano, Cecchinato. Non è sbagliato investire sui 24/25enni, anche perché l’età media dei top100, concordo con te, sta salendo. Ma anche i casi che citi sono delle eccezioni, come è eccezionale il rendimento di un Coric o di uno Zverev. Il top100 medio, in questo momento, fa il suo ingresso nell’élite del tennis verso i 23/25 anni. Se ha i numeri, ci rimane. Se no, salta. Virgili è in ritardo, poco ma sicuro.
@ Buon Rob (#1210218)
Te invita questi qui a dire quello che scrivono sul sito in una conferenza pubblica vedi quanti pesci muti che ti trovi di fronte.
attività sportive assolutamente diverse, in cui la maturità sportiva arriva in momenti diversi. Horner poi è un caso molto controverso e chiacchierato, chissà se non sarà costretto prima o poi restituire i premi di quella favolosa e incredibile, agli occhi degli addetti ai lavori, Vuelta.
Meno male che c’è Umberto ….
Poi ogni volta che leggo commenti che dicono che un 24enne è un “vecchio bacucco su cui non vale più la pena investire” penso a Horner, a Totti, a Valeria Straneo (che ha cominciato a fare attività internazionale a…35 anni!!), e a tennisti come quelli che ho già citato e penso che, allora, qua commenta davvero gente che è completamente avulsa dalle dinamiche del mondo contemporaneo, sia sociale sia sportivo.
Baker sì. Per quello Virgili lo paragono quasi sempre a lui.
Invece non ho ancora quale sia questa fantomatica età in cui un tennista smette di essere “giovane”.
Io nei primi 100 vedo DUE Under 21.
DUE.
Però poi qua leggo utenti sostenere che bisogna investire solo su chi è minorenne.
Mah.
Gli investimenti della FIT sui giocatori dovrebbero essere pubblici.
Migliorebbe la trasparenza e magari chi li fa starebbe più attento.
Quanto costerebbe Virgili alla FIT? Nessuno lo sa… ora se la cifra non fosse significativa si potrebbe accettare ma se avesse un valore consistente allora potrebbe far riflettere sulla sua validità e sul fatto che tanti giovani sono abbandonati a se stessi senza alcun aiuto!
Anch’io vorrei potermi allenare con Rihanna
@ Buon Rob (#1210149)
Purtroppo i casi elencati non hanno niente a che vedere con il povero Virgili
@ groucho (#1210173)
Ho detto che la Fit sbaglia a buttare soldi con tennisti senza speranze di 24 anni, ma sono d’accordo con te che commette anche tanti altri errori, come la scelta dei giovani e le programmazioni, per questo siamo ridotti a non avere alcun giovane con speranze da top ten. Insomma un disastro!
Non ti viene in mente che ogni anno la FIT investe sui 10 giovani sbagliati, visto che non tira fuori un professionista che si rispetti da anni? Forse i 10 giovani su cui si investe non sono quelli col potenziale più elevato ma quelli con alle spalle un papà industriale o con un fisico già pronto a 14 anni, che garantiscono trofei giovanili inutili alla FIT, invece che sui ragazzi che hanno tecnica e talento…
Il problema come al solito non è Virgili, ma i soldi.
Vale la pena investire una parte dei pochi soldi che ha la Federazione in un giocatore di 24 anni, con poche speranze di arrivare tra i primi 100 del mondo?
O conviene cercare come in Francia ed in Spagna di fare uscire una decina di ragazzini forti ogni anno? Con questo sistema in Francia e Spagna su 10 mediamente 1 entra nella parte buona della classifica Atp
In Italia invece, sprecando soldi inutilmente, si dedicano meno risorse ai giovani e molti ragazzi sono costretti a rinunciare alla carriera professionistica, perchè il tennis è uno sport molto costoso
Io non critico Virgili anzi dico che è un ottimo giocatore ed è un piacere vederlo giocare. Dico solo che forse la FIT dovrebbe pensare ad altri vista la sua età… poi se dovesse sfondare ben per lui ma ormai anche in ottica Nazionale etc etc non credo che potrebbe essere utile.
Se uno è bravo, è bravo.
Isner a 22 anni, causa NCAA, era senza ranking, ed è diventato top ten.
Bautista Agut è entrato per la prima volta nei 400 (quattrocento) a 23 anni e mezzo ed ora è n.15 al mondo.
Estrella addirittura fino a 32 anni non era mai entrato nei 200 e ora è stabile nei primi 100.
Anche se il paragone più adatto per Adelchi sarebbe Brian Baker, visti gli infortuni avuti.
Dire che uno a 24 anni è “vecchio” è una fesseria, senza se e senza ma.
Il forum di livetennis è il posto meno indicato per critiche il più delle volte gratuite nei confronti di Virgili . Qui ha tanti estimatori a torto o a ragione ci vorrebbe così poco a capirlo. Vivi e lascia vivere.
la federazione deve pensare a coltivare il talento senza guardare la carta d’identità.
A 24 anni è ancora giovane, e ha un buon potenziale, se gestito bene i numeri per diventare un top 100 li avrebbe, poi onestamente grandi fenomeni all’orizzonte non ci sono quindi è giusto seguire anche Virgili.
Eh sì,a 24 anni è decisamene un decrepito,uno scarto da buttare via,e chi se ne frega,immagino penserete voi,se negli ultimi tempi,nonostante i tanti infortuni patiti in giovanissima età,ha avuto il coraggio di ripartire e riprovarci di nuovo.Poi gli stessi che sentenziano questo,si accalorano se si da dei vecchi a gente come Vanni,Giorgini,Trusendi,Lorenzi,ecc.La coerenza è sempre stata un tratto distintivo di livetennis,vedo. 🙄 😎
Perché, ti farebbe schifo se esplodesse a 26 anni? Avrebbe davanti 6/7 anni buoni di carriera pro, per non dire di più. E potrebbe essere tranquillamente un ottimo top-100, alla Bolelli per intenderci, con spunti di livello superiore (magari qualche bella prestazione in uno slam). Credo sia meglio concentarsi su un talento inespresso, con fisico e tecnica superiore, che su giovani pallettari senza potenziale reale. Poi, spazio ai giovani, purché davvero forti e non solo figli di papà raccomandati.
Virgili gioca bene ma ha 24 anni… la federazione dovrebbe pensare ad altro!!!