Juan Martin Del Potro ancora in rotta di collisione con la sua Federazione
Nuovo capitolo del controverso rapporto tra Juan Martín del Potro e la “Asociación Argentina de Tenis”, lungo una falsariga che prosegue da settembre 2012.
In questa circostanza, Jorge Viale, in qualità di mediatore, ha espresso diversi punti di vista per conto del tennista argentino attraverso una nota diramata dal quotidiano La Nación.
Costretto all’inattività sino al 2015 a causa di un infortunio al polso, il giocatore nativo di Tandil ha così diffuso il proprio parere circa la designazione del capitano di Coppa Davis, lo scarso appoggio ai giovani, la mancanza di una struttura nazionale di allenamento e l’abbandono di Tito Vázquez, tra i tanti argomenti toccati.
Seguono spezzoni dell’intervista:
“La designazione del capitano di Coppa Davis rappresenta una questione minore rispetto alla situazione generale del tennis argentino, la cui gravità è stata manifestata da Del Potro per mezzo di un documento inviato all’ Asociación Argentina de Tenis a febbraio ed indirizzata alla diffusione pubblica, nella quale veniva manifestata la necessità di cambiamenti radicali per correggere gli errori commessi negli ultimi anni. La lista di candidati al ruolo di capitano ha l’intento di non far affiorare i problemi principali”.
“Juan Martín chiede un cambio netto, decisamente più significativo rispetto a quanto accaduto a livello di Coppa Davis. I risultati sono venuti fuori, con lo scarso appoggio ai tennisti emergenti ed una ancora minore partecipazione a tornei internazionali, una questione che non si può ridurre puramente a sfavorevoli condizioni.
Il disappunto è anche espresso facendo riferimento alla mancanza storica di un centro di allenamento nazionale o, inoltre, al ruolo di secondo piano rifilato alle federazioni minori, nonostante la maggior parte dei migliori tennisti argentini si sia formata fuori da Buenos Aires”.
“Del Potro invoca la fine di discorsi ipocriti, come espresso nel documento del novembre 2013, dopo della quale un dirigente ha collegato la mancanza di profitti alla sua assenza in Coppa Davis, adducendo che quella fosse stata la causa del mancato sostegno a trasferte internazionali dei giovani tennisti.
E’ chiaro come non esistesse la minima associazione, dal momento che Del Potro ha sempre riunito migliaia di persone al Parque Roca. Inoltre, cosa è stato fatto dei guadagni generati dagli anni d’oro della ‘Legión’? Perchè non si è potuto realizzare il centro nazionale? Lui vuole far sì che la Davis contribuisca allo sviluppo del tennis nazionale”.
“Non avendo richiesto denaro nè condizioni particolari per disputare la Coppa Davis, non ha mai scelto influito sulla scelta del capitano ed è tutt’al più rimasto perplesso quando, nel 2012, gli è stato comunicato che Tito Vázquez sarebbe stato sollevato dall’incarico nonostante protagonista di ottime perfomances”.
Edoardo Gamacchio
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4 commenti
Del Potro è un tennista destinato al no. 1, che si è imbattuto in infortuni pesanti che ne hanno limitato la carriera.
Per il resto, mi sembra uno scassap…e insopportabile, anche se dall’altra parte non c’è certo di meglio.
Ringrazio ancora la federazione argentina di avere, con somma lungimiranza, preso a calci in … Sergio Giorgi.
@ tmtd (#1198811)
Delpo “ignobile” come tennista…affermazione vergognosa e quantomeno INCOMPETENTE. Ma come si può????…..
mamma mai del potro, oltre ad essere un tennista ignobile sei anche un gran CAGA… Grande, spero che il tuo..
Dalla lettura di questi spezzoni non sì capisce un gran chè.Ma,tanto per non correggere il mio spirito anarchico,penso che Del Potro che,in Argentina,sta cercando di abbattere “vari mulini a vento” non può che avere ragione ed ha tutta la mia solidarietà.
Maremma…..quanto mi manca il gigante Juan Martin.