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Rivoluzione WTA: Dal 2015 le Statistiche sul campo? e dal 2017 totale copertura di tutte le partite del circuito maggiore

15/10/2014 08:55 2 commenti
Una delle innovazioni tecniche che la <strong>WTA</strong> vuole porre in atto è la visualizzazione, durante gli incontri, di dati statistici.
Una delle innovazioni tecniche che la WTA vuole porre in atto è la visualizzazione, durante gli incontri, di dati statistici.

Una delle innovazioni tecniche che la WTA vuole porre in atto è la visualizzazione, durante gli incontri, di dati statistici.
In modo tale che le stesse giocatrici possano consultarli, tra un gioco e l’altro ed al cambio di campo. Approfittando del fatto che gli allenatori possano dar loro consigli e scendere a colloquio diretto (una volta per set), le cose potranno essere ulteriormente agevolate per mezzo di applicazioni per dispositivi mobili, la cui introduzione sarebbe stata indicata nel 2015.

Ad ogni modo, ci sono tenniste che non vedono di buon grado una svolta in tal senso, poichè una decisione del genere potrebbe danneggiare le atlete sprovviste della facoltà di viaggiare sempre con il proprio allenatore, trovandosi quindi in posizione di svantaggio rispetto ad alcune avversarie.

Inoltre, la WTA intende costruire un sistema integrale per trasmettere ogni incontro, dal 2017. Sta attualmente negoziando per la stipula di un contratto che vada a coprire tutte le partite di singolare che vengono disputate nell’arco dell’anno.”La nostra strategia si basa sul centralizzare i diritti dei 54 tornei e massimizzare introiti e risonanza, portando soprattutto il nostro prodotto più vicino possibile agli appassionati”, ha spiegato Allaster nel corso di un colloquio con il portale “USA Today”.

Inoltre, la Presidentessa Esecutiva ha dichiarato di voler ridurre le esclamazioni e gli urli eccessivi pronunciati da alcune tenniste. “Ammetto che non si siano fatti passi avanti al riguardo, nel 2014”, ha riflettuto. La WTA intende operare in questo senso poichè tali gesti sono ingiustificati, fastidiosi e sintomo di pessima educazione.

Il circuito femminile, da tempo, sta progettando alcune innovazioni. Un esempio è costituito dal potere che l’Asia ha conquistato negli ultimi anni, con riferimento al WTA Championships di Singapore. L’evento arricchisce le casse dell’associazione in maniera considerevole, precisamente per mezzo di 70 milioni di dollari derivanti da una collaborazione quinquennale (2014-2018). Singapore rappresenta la punta di diamante per l’Asia, continente che dieci anni fa vedeva soltanto due eventi organizzati in Cina, mentre oggi ne ha dieci. Diciassette, se vengono aggiunte le zone del Pacifico e dell’Asia in generale.

L’edizione 2014 di Singapore non durerà 6 giorni come accadeva in precedenza, bensì si è strutturata secondo 7 giornate più altre 3, ripartite tra concerti, tornei di leggende e competizioni juniores secondarie. Una mescolanza di sport, spettacolo ed intrattenimento per rendere il tutto ancora più appetibile ai fans, al pubblico ed agli sponsor.

In più, buona parte dei dieci giorni totali di attività è gratuita. Il circuito prosegue nella ricerca di innovazione, cerca di alimentare la fiammella degli appassionati tramite le parole della stessa Direttrice Esecutiva: “Sta diventando sempre più emozionante, noi guardiamo molto più in là del 2015”.


Edoardo Gamacchio


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2 commenti

genie_roger 15-10-2014 14:57

Interessante la proposta di rendere disponibile dati in diretta alle giocatrici. Per quanto riguarda la problematica degli urletti, penso sia buona cosa intensificare le sanzioni applicando norme già esistenti (cosa che si dovrebbe fare anche con i 25 secondi tra un punto e l’altro). Qualora ciò si rivelasse non bastevole, sarebbe indispensabile allora controllare sistematicamente la frequenza e il disturbo causato da eventuali urla.

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utente registratissimo (Guest) 15-10-2014 09:22

Quanto al problema degli urli seriali in campo (sarò anche ripetitivo), ma sarebbe sufficiente applicare una regola che già esiste ovvero il paragrafo 26 (rubricato “hindrance”). Se un giocatore è disturbato da un atto doloso dell’avversario, il giocatore di cui sopra ottiene il punto.
E’ indubbio che l’urlo che non dipenda da un temporaneo stato di affaticamento (ad esempio un corsa per prendere una palla in allungo), ma che sia sistematico è un’azione compiuta deliberatamente, ovvero con coscienza e volontà di condotta e di evento. E tale azione può disturbare l’avversario soprattutto se l’urlo si prolunga sino al momento della preparazione del colpo in risposta.
Tutto qui. Come al solito non serve fare chissà che cosa o moltiplicare le norme. Basta applicare le regole che già esistono.

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