Intervista a Fabio Goretti. Il coach azzurro parla di Fabbiano, Vanni e Quinzi
Articolo apparso su Spazio Tennis il 7 ottobre 2014 (a cura di Luca Fiorino)
Fabio Gorietti, coach al Tennis Training Villa Candida a Foligno ed attuale coach di Fabbiano e Vanni, ha parlato ai “microfoni” di Spazio Tennis. Nella bella e lunga chiacchierata, l’allenatore ci ha confidato le sue sensazioni riguardo il movimento tennistico italiano e ha fatto il punto della situazione relativo ai suoi assistiti, Thomas Fabbiano, Luca Vanni e Gianluigi Quinzi, al momento seguito da un altro coach del team della scuola tennis di Foligno, Federico Torresi.
A cosa è dovuto questo piccolo calo di Fabbiano in classifica dopo aver raggiunto il suo best ranking?
Thomas ha perso molti match in cui si trovava sopra anche di un set ed un break o semplicemente in una posizione di netto vantaggio. Partite dunque che apparentemente dovevano risolversi in suo favore e che l’anno precedente era improbabile che perdesse. [..] Quest’anno alcuni episodi, che comunque accadono nella carriera di un tennista, gli hanno fatto scattare un meccanismo di paura proprio nei momenti in cui era sopra nel punteggio [..] Ora deve solo ritrovare la fiducia per conquistare più punti e per partire il prossimo con una classifica e un piglio diverso. Al momento si trova negli Stati Uniti a giocare un torneo challenger (Tiburon, 100.000 $ di prize money) e poi probabilmente andremo ad affrontare tornei futures proprio per trovare continuità, poiché è essenziale che si finisca l’anno con un certo numero di match giocati.
Periodo d’oro per Luca Vanni, che ha raggiunto il suo best ranking n.156 all’età di 29 anni. A cosa è dovuta questa improvvisa esplosione? Qual è il colpo che l’ha consacrato a questi livelli?
Luca è migliorato col tempo soprattutto come persona, nel senso che è maturato tantissimo. La sua crescita tennistica è avvenuta 3 anni fa quando si insediava attorno alla 270esima posizione del ranking mondiale. Dopodiché ha avuto un infortunio al tendine rotuleo che l’ha costretto a fermarsi per circa un anno. [..] Luca ha reagito nella maniera migliore, sapendo di poter contare sulla fiducia di tutte le persone a lui vicine, ha avuto la forza di rimettersi in gioco e di credere in sé stesso. Essere uscito bene da quest’infortunio gli ha conferito una grande forza mentale che lo ha reso più forte e l’ha aiutato ad avere maggiore consapevolezza dei propri mezzi. Sicuramente ad oggi il servizio è il colpo più incisivo. Anche prima sapeva servire, solo che oggi batte prima e seconda palla con molta più convinzione perché ha meno incertezze rispetto al passato. In questa stagione i dubbi li ha spazzati via, aver vinto molti tie-break è difatti la testimonianza di quanto detto. Io sono il primo che ha insistito su di lui, perché ho sempre pensato potesse giocare a buoni livelli e raggiungere questo tipo di ranking.
Non un periodo felicissimo per Gianluigi Quinzi: qualche difficoltà al passaggio da juniores a pro senza contare il recente infortunio al polso. Dove pensa che debba migliorare Gianluigi?
Parto dal presupposto che Gianluigi sia un talento e che deve essere messo nelle condizioni di lavorare nei migliori dei modi. Il ragazzo per ovviare al problema al polso è stato sottoposto ad una mesoterapia scongiurando dunque qualsiasi tipo di intervento chirurgico. [..] Gianluigi ha una grande voglia di emergere e di proporsi ad alto livello tra i pro. Ritengo che abbia grandi margini di miglioramento, soprattutto nel servizio, un colpo che sta perfezionando. La meccanica del movimento non è del tutto sbagliata, sarebbe meglio dire che ha un’impostazione che tende più alla rimessa che non alla aggressività, necessita giusto di piccoli accorgimenti tecnici ed di una maggiore spinta coi piedi. Ovviamente un servizio di questo tipo gli permetterebbe di cambiare il suo gioco poiché la palla successiva al servizio gli consentirebbe di comandare sin dai primi scambi. Un altro fondamentale in cui deve migliorare è il dritto, colpo con il quale ha ottime soluzioni ma che pecca di profondità. Apportati questi miglioramenti sono sicuro che il suo tennis sarà più incisivo. [CONTINUA]
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TAG: Fabbiano, Fabio Goretti, Gianluigi Quinzi, Quinzi, Vanni
5 commenti
Ho letto la continuazione. Quindi Medica era un incompetente? Se ne sono accorti solo dopo i 18 anni del ragazzo? Mah…
@ Gabriele Firenze (#1187368)
Ottima analisi
Bravo, ben detto
A me pare che ci sia qualcosa di fondamentalmente sbagliato nel gestire questi ‘presunti’ giovani talenti, dato che nessuno di loro riesce ad ‘esplodere’ come succede per altri in altri Paesi…non so cosa sia, forse sono i coach sbagliati, forse sono i corsi se ne fanno…non so: ma so che di risultati purtroppo non ne arrivano. Oggi sono in molti che hanno una pozione in classifica peggiore di quella di un anno fa e questo non dovrebbe assolutamente accadere, nella crescita di un ‘talento’. E per il dopo Fognini stiamo sempre aspettando che arrivi qualcuno, magari con la ‘Q’ maiuscola…
Perfettamente concorde sull’analisi tecnica in merito a Quinzi