Si parla di Quinto Slam Copertina, Generica

L’Asia vuole un quinto Slam: è realmente uno scenario possibile?

30/09/2014 08:35 43 commenti
L’Asia vuole un quinto Slam: è realmente uno scenario possibile?
L’Asia vuole un quinto Slam: è realmente uno scenario possibile?

Le indiscrezioni si rincorrono da tempo e ultimamente sono diventate sempre più insistenti e credibili, con grandi campioni del passato a esprimere pareri positivi in merito: il continente asiatico vuole uno Slam tutto suo, tentando di convincere le alte sfere con argomentazioni forti quali introiti e profitti decisamente importanti, una fetta di pubblico vastissima potenzialmente conquistabile e scenari di marketing da scoprire e che possono diventare un mare magnum di possibilità future.

Al recente meeting generale dell’Itf (International Tennis Federation) tenutosi a Dubai, Anil Kumar Khanna, presidente della Federtennis asiatica, analizzando la situazione finanziaria attuale dell’Itf ha proposto soluzioni che profumano d’Oriente per tentare di risolvere la problematica dei bassi ricavi federali: a suo dire l’Itf non gode certamente di ottima salute, con guadagni calanti rispetto al passato e di soli 500.000 dollari annui, una vera bazzecola in confronto a quelli che generano ad esempio i tornei degli Slam presi singolarmente. Un evento dell’Itf stile Grande Slam sarebbe una soluzione più che gradita, con la stessa tipologia di formula spalmata sulle 2 settimane, da tenere in Asia e che potrebbe garantire cifre ragguardevoli, reale boccata d’ossigeno nelle casse agonizzanti dell’Itf stessa.

Il campionissimo John Newcombe vede inoltre nella creazione di un quinto Slam (collocabile per lui a cavallo fra febbraio e marzo prima dei tornei di Indian Wells e Miami), un modo per rafforzare anche gli altri Slam: i 4 tornei Major a suo dire, potrebbero concedere alla Cina, reale potenza nascente del tennis e seria candidata come sede ideale, di ospitare un altro Slam con un investimento di 1 miliardo di dollari, equamente diviso fra gli altri, con il guadagno immediato di aria buona e pulita nei polmoni di tutti insomma.

Va detto che uno Slam cinese avrebbe un impatto dirompente nel panorama tennistico mondiale: la Cina (e l’Asia in generale) è un Paese dalle distese infinite e dai teatri affascinanti che possono divenire sorprendenti. Il bacino di utenza asiatico è ancora inesplorato e dalle potenzialità che nel corso degli anni cresceranno in maniera esponenziale: il tennis da sport elitario si sta lentamente trasformando in passione condivisa a macchia d’olio, andando ad affiancare sport nazionali come il badminton e il ping pong.
Strutture e tecnologie all’avanguardia e un’economia sportiva fiorente, le Olimpiadi di Pechino nel 2008 e la relativa macchina di preparativi partiti anni prima che ancora fanno sentire notevoli effetti benefici e che hanno avuto il ruolo di apripista in sport poco diffusi proprio come il tennis, una generazione di tenniste che per la prima volta si sono affacciate nella top100 e l’exploit della Na Li che, con le sue vittorie Slam, è stata l’ambasciatrice ideale per rappresentare i valori del suo popolo e la sua tradizione, una giocatrice quasi numero 1 al mondo che ha spalancato una finestra con vista su un impero millenario e dal fascino immutato nei secoli.

Non vedo per quale motivo i puristi del genere possano storcere il naso di fronte a un nuovo Slam in terra orientale: nella situazione geopolitica che influenza i circuiti ATP e WTA lo scenario asiatico manca eccome, nonostante il fiorire di tornei prestigiosi negli ultimi anni, potendo realmente così colmare quel vuoto a mio avviso lampante.
Le ritrosie riguardo le pessime condizioni climatiche che sull’altare del puro business i giocatori sarebbero costretti a subire sacrificando lo spettacolo (disastroso esempio è stato il recente torneo WTA di Wuhan con una vera e propria moria di top player sfiancate dal caldo), sarebbero tranquillamente aggirabili attraverso una programmazione differente nel calendario, con la campagna asiatica in periodi dell’anno in cui il meteo sarebbe più clemente, fermo restando che per cambiamenti del genere serve del tempo, con la disposizione dei tornei che andrebbe rivista senza sottovalutare non solo le noie burocratiche da affrontare ma tutti i vari interessi in gioco.

La globalizzazione dappertutto invocata è anche questo (non mi dispiacerebbe in tal senso anche un’apertura dei circuiti in futuro all’Africa), l’ampliamento degli orizzonti e una multiculturalità da conquistare come vera fucina di conoscenza, ricordando che dove c’è la voglia di conquistare lo sconosciuto c’è sempre una possibilità di crescita e dove invece regnano chiusura e ignoranza vi sono solo grandi limiti. Ben venga in tal punto l’Asia e un nuovo Slam da conquistare.


Alessandro Orecchio


TAG: , ,

43 commenti. Lasciane uno!

gruff (Guest) 01-10-2014 20:06

gli slam sono 4 e’ basta! organizzassero un atp da50 milioni di dollari nessuno lo vieta…ma gli slam sono 4 !

43
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Clemente (Guest) 30-09-2014 21:09

La Cina e il tennis: 2 mondi paralleli e distinti.

42
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Aconitina (Guest) 30-09-2014 20:58

L’articolo e’ ottimo e ha molte motivazioni sensate. Sono strafelice che il tennis si stia espandendo in tanti paesi emergenti. Mi chiedo pero’ perche debba essere per forza l’Asia’ e non l’America Latina ad ospitare tornei piu’ importanti. Sarebbe vantaggioso dal punto di vista del calendario per l’inversione delle stagioni, ed in nazioni come il Brasile gli investimenti non mancherebbero. Sono curiosa di vedere l’esito delle Olimpiadi di Rio, sara’ una verifica della serieta’ organizzativa di quel Paese

41
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Kriss69forever 30-09-2014 19:25

Questo non è un sito di sociologia, ma mi permetto di dissentire da lallo: il modello di società medievale non è quella cinese, ma quello islamista.
La Cina è una società giocoforza collettiva e in rapido sviluppo, con pregi e difetti, che si guarda bene dall’imitare USA e UK.
Un simil-Grande Slam cinese sarebbe un’ottima occasione per parlare lo stesso linguaggio sportivo con questa grande marea in movimento.

40
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
tennisgo (Guest) 30-09-2014 19:18

Equilibri precari in gioco, tra: economia, potere, finanza. Lo sport ai massimi livelli é ormai parte di un sistema globale inarrestabile, che può trovare sistemi di autoregolamentazione mediante pesi e contrappesi ovvero mediante un sistema aperto che si rinnovi grazie all’ingresso di nuovi “soci” e nuovi stimoli. Oggi il sistema é chiuso, asfittico, in declino e debole causa della gestione monopolistica delle strutture direttive, che si autotutelano. Ben venga quindi l’ingresso di nuove realtà: oggi la cina, domani l’india e poi altri, necessari a rompere costantemente eqiilibri, regole e schemi e avviare nuovi cicli di rinnovamento e di gestone del potere…sempre ovviamente nel rispetto di regole condivise e moderne.

39
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Pantera (Guest) 30-09-2014 19:16

Scritto da lallo

Scritto da bao.bab
Giuro che rabbrividisco nel leggere gran parte di questi commenti… La chiusura mentale che ne traspare e’ sinceramente imbarazzante e spiega la sostanziale impossibilita’ culturale e sociologica del nostro paese a rinnovarsi.
In 15 anni di lavoro mi sono dovuto spesso confrontare con processi di rinnovamento: la risposta classica che proveniva dalla gran parte della gente era “Non si puo’ fare” che si trattasse della riorganizzazione dei turni di lavoro o del colore della carta igienica!
Il nostro approccio culturale al cambiamento e’ quello del NON SI PUO’ FARE!!!
Vadano a farsi f…..e questi cinesi, indiani ed arabi… salvo poi accettare senza remore o rimorsi i denari con cui finanziano il nostro stile di vita o i nostri divertimenti…
Argomenti come “STORIA” o “TRADIZIONE” sono fini a se stessi di fatto sono utili unicamente a chiudere qualunque discussione piuttosto che ad aprire un autentico confronto. USA ed Australia (2 nazioni che organizzano tornei dello slam) non hanno ne l’una ne l’altra e cio’ rende questi popoli molto piu’ aperti di noi alle novita’ sia culturali (sport, arte etc.) che scientifiche.
Basta con questo senso di superiorita’ che allo stato dei fatti e’ del tutto ingiustificato ed ingiustificabile.
Se poi volete continuare a suonare e ballare il valzer mentre il Titanic affonda sono affari vostri ma cortesemente abbiate un po’ di pudore…

La Cina e l’asia (salvo casi particolari) hanno sviluppato un modello sociale medioevale, perfettamente calzante con la globalizzazione selvaggia ed iperliberista (ovvero senza regole democraticamente condivise) che produce ‘ricchezza’ ovvero denaro sulla base di:
sfruttamento manodopera indigena in stato di semischiavitù
sfruttamento ambientale selvaggio che porterà quel paese ad una totale mancanza di acqua nel giro di 30anni (per non parlare dei livelli di inquinamento devastanti già presenti attualmente)
Furto dei brevetti tecnologici, con riproduzione massiccia di duplicati identici in totale spregio di ogni regola di mercato decente.
Della gestione finanziaria dell’impero economico cinese poco si sa ma anche qui gli effetti saranno devastanti.
Questo non ha NULLA a che fare col progresso. Ha molto a che fare con un ventennio di ubriacatura ultraliberista partita da USA e UK (che sono controllati da lobby finanziarie e che controllano l’immaginario collettivo globale anche attraverso lo sport) e che, ad esempio, in Usa comincia a svelenire. Svelenimento causato dal fatto che iniziano a percepire (probabilmente troppo tardi) il mostro che hanno creato.
Uno slam asiatico insomma, sarebbe ESATTAMENTE come un IPHONE cinese, una copia, senza copyright, di un idea occidentale. Idea che per maturare ha avuto bisogno di un secolo. Scontrandosi con numerose contraddizioni, doping, professionismo, scommesse e riuscendo a sopravvivere a tali contraddizioni. In Cina tutto questo semplicemente non interessa. E senza ciò non c’è lo sport come somma di valori e di confronto agonistico. Ci sono gli affari (il denaro che produce disastri) e l’intrattenimento fine a se stesso.

Eh… Ma loro son contenti di porgere il fianco al parassitismo cinese.
Evviva l’apertura mentale.
Con i soldi si fanno mille anni di storia in 1 giorno ( tarocchi ovviamente )

38
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Libeccio (Guest) 30-09-2014 19:14

I commenti che leggo un pò mi preoccupano…

37
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Pantera (Guest) 30-09-2014 18:57

Scritto da bao.bab
Giuro che rabbrividisco nel leggere gran parte di questi commenti… La chiusura mentale che ne traspare e’ sinceramente imbarazzante e spiega la sostanziale impossibilita’ culturale e sociologica del nostro paese a rinnovarsi.
In 15 anni di lavoro mi sono dovuto spesso confrontare con processi di rinnovamento: la risposta classica che proveniva dalla gran parte della gente era “Non si puo’ fare” che si trattasse della riorganizzazione dei turni di lavoro o del colore della carta igienica!
Il nostro approccio culturale al cambiamento e’ quello del NON SI PUO’ FARE!!!
Vadano a farsi f…..e questi cinesi, indiani ed arabi… salvo poi accettare senza remore o rimorsi i denari con cui finanziano il nostro stile di vita o i nostri divertimenti…
Argomenti come “STORIA” o “TRADIZIONE” sono fini a se stessi di fatto sono utili unicamente a chiudere qualunque discussione piuttosto che ad aprire un autentico confronto. USA ed Australia (2 nazioni che organizzano tornei dello slam) non hanno ne l’una ne l’altra e cio’ rende questi popoli molto piu’ aperti di noi alle novita’ sia culturali (sport, arte etc.) che scientifiche.
Basta con questo senso di superiorita’ che allo stato dei fatti e’ del tutto ingiustificato ed ingiustificabile.
Se poi volete continuare a suonare e ballare il valzer mentre il Titanic affonda sono affari vostri ma cortesemente abbiate un po’ di pudore…

Ah bene! Della serie… Con i soldi, tutto e subito. Al diavolo i meriti. ( e poi è in base ai meriti che arrivano prestigio e storia). Apertura mentale? LA CINA È APERTA MENTALMENTE? Fingono semplicemente d’essere aperti mentalmente, per inzozzare il mondo delle loro schifezze ( dopo aver saturato e inquinato la Cina).
Hanno semplicemente finito lo spazio.
Inzozziamo pure il tennis dai!
Non dico che ” non si può fare” Ma… ” non si deve fare” … Non adesso e se i presupposti sono questi.

36
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Fantumazz 30-09-2014 18:45

@ lallo (#1179350)

Il tuo commento esprime un punto di vista che rispetto, ma che non condivido.
In primo luogo perché è un dipinto con alcuni dati di realtà, ma inserito in una cornice fortemente ideologica che li distorce.
Ma soprattutto perché si ferma alle premesse senza indicare le ricadute pratiche.
Voglio dire: qui si sta discutendo di un eventuale quinto Slam in Cina. E dal tuo commento parrebbe di capire che tu sia contrario. Ma se lo scenario è quello da te tratteggiato, allora non basta non aggiungere un quinto Slam; bisogna togliere anche tutti gli altri tornei! Partendo dalla tua premessa si arriverebbe ad una conclusione ed una soltanto: boicottaggio subito!

Semplicemente irrealistico.

35
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
lallo (Guest) 30-09-2014 18:17

Scritto da bao.bab
Giuro che rabbrividisco nel leggere gran parte di questi commenti… La chiusura mentale che ne traspare e’ sinceramente imbarazzante e spiega la sostanziale impossibilita’ culturale e sociologica del nostro paese a rinnovarsi.
In 15 anni di lavoro mi sono dovuto spesso confrontare con processi di rinnovamento: la risposta classica che proveniva dalla gran parte della gente era “Non si puo’ fare” che si trattasse della riorganizzazione dei turni di lavoro o del colore della carta igienica!
Il nostro approccio culturale al cambiamento e’ quello del NON SI PUO’ FARE!!!
Vadano a farsi f…..e questi cinesi, indiani ed arabi… salvo poi accettare senza remore o rimorsi i denari con cui finanziano il nostro stile di vita o i nostri divertimenti…
Argomenti come “STORIA” o “TRADIZIONE” sono fini a se stessi di fatto sono utili unicamente a chiudere qualunque discussione piuttosto che ad aprire un autentico confronto. USA ed Australia (2 nazioni che organizzano tornei dello slam) non hanno ne l’una ne l’altra e cio’ rende questi popoli molto piu’ aperti di noi alle novita’ sia culturali (sport, arte etc.) che scientifiche.
Basta con questo senso di superiorita’ che allo stato dei fatti e’ del tutto ingiustificato ed ingiustificabile.
Se poi volete continuare a suonare e ballare il valzer mentre il Titanic affonda sono affari vostri ma cortesemente abbiate un po’ di pudore…

La Cina e l’asia (salvo casi particolari) hanno sviluppato un modello sociale medioevale, perfettamente calzante con la globalizzazione selvaggia ed iperliberista (ovvero senza regole democraticamente condivise) che produce ‘ricchezza’ ovvero denaro sulla base di:
sfruttamento manodopera indigena in stato di semischiavitù
sfruttamento ambientale selvaggio che porterà quel paese ad una totale mancanza di acqua nel giro di 30anni (per non parlare dei livelli di inquinamento devastanti già presenti attualmente)
Furto dei brevetti tecnologici, con riproduzione massiccia di duplicati identici in totale spregio di ogni regola di mercato decente.
Della gestione finanziaria dell’impero economico cinese poco si sa ma anche qui gli effetti saranno devastanti.
Questo non ha NULLA a che fare col progresso. Ha molto a che fare con un ventennio di ubriacatura ultraliberista partita da USA e UK (che sono controllati da lobby finanziarie e che controllano l’immaginario collettivo globale anche attraverso lo sport) e che, ad esempio, in Usa comincia a svelenire. Svelenimento causato dal fatto che iniziano a percepire (probabilmente troppo tardi) il mostro che hanno creato.
Uno slam asiatico insomma, sarebbe ESATTAMENTE come un IPHONE cinese, una copia, senza copyright, di un idea occidentale. Idea che per maturare ha avuto bisogno di un secolo. Scontrandosi con numerose contraddizioni, doping, professionismo, scommesse e riuscendo a sopravvivere a tali contraddizioni. In Cina tutto questo semplicemente non interessa. E senza ciò non c’è lo sport come somma di valori e di confronto agonistico. Ci sono gli affari (il denaro che produce disastri) e l’intrattenimento fine a se stesso.

34
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
ILSanto (Guest) 30-09-2014 18:04

Il movimento tennistico asiatico è in gran fermento e sicuramente si farà un 5° Slam. Molto giusto il commento di Kriss69forever

33
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Kriss69forever 30-09-2014 17:35

L’ho già detto e lo ripeto, lo sviluppo del tennis è in Asia (Cina in primis), spero che questo supertorneo 128 giocatori 3/5 2 settimane si faccia più rapidamente possibile. Ai Cinesi di mettere un montepremi superiore agli attuali Slam, ad Itf e Atp/Wta di trovare una collocazione nel calendario. Qualche torneo inevitabilmente sarà soppresso (Miami?).

32
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
lending (Guest) 30-09-2014 17:33

@ Angelo (#1179255)

decisamente troppo…

31
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Radames 30-09-2014 17:24

Scritto da mariano
@ Radames (#1179044)
Se facessero uno slam in Cina, Wimbledon non verrebbe eliminato ma perderebbe prestigio, anche perchè i cinesi ci investirebbero un sacco di soldi. Più si aumentano il numero di slam, più perdono di importanza i tradizionali.
Quoto in pieno Pantera

Non vedo perche debba essere così automatico:il Nordamerica ha diversi master 1000 che non fanno perdere importanza e prestigio a quelli europei. L’Asia ha i mezzi per attrarre i giocatori più importanti: lo possono fare, come fanno adesso, con mille inutili tornei di esibizione, oppure organizzando qualcosa di serio.

30
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Radames 30-09-2014 17:21

Scritto da luca
Sei d’accordo? Bravo
Non sei d’accordo? Che chiusura mentale!
La chiusura mentale io la vedo solo nei commenti di chi non sa accettare una posizione diversa, mah

Sei d’accordo? Che offesa alla tradizione!
Non sei d’accordo? Bravo

Ogni cosa può essere vista da angoli diversi

29
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Radames 30-09-2014 17:16

Scritto da bao.bab
Giuro che rabbrividisco nel leggere gran parte di questi commenti… La chiusura mentale che ne traspare e’ sinceramente imbarazzante e spiega la sostanziale impossibilita’ culturale e sociologica del nostro paese a rinnovarsi.
In 15 anni di lavoro mi sono dovuto spesso confrontare con processi di rinnovamento: la risposta classica che proveniva dalla gran parte della gente era “Non si puo’ fare” che si trattasse della riorganizzazione dei turni di lavoro o del colore della carta igienica!
Il nostro approccio culturale al cambiamento e’ quello del NON SI PUO’ FARE!!!
Vadano a farsi f…..e questi cinesi, indiani ed arabi… salvo poi accettare senza remore o rimorsi i denari con cui finanziano il nostro stile di vita o i nostri divertimenti…
Argomenti come “STORIA” o “TRADIZIONE” sono fini a se stessi di fatto sono utili unicamente a chiudere qualunque discussione piuttosto che ad aprire un autentico confronto. USA ed Australia (2 nazioni che organizzano tornei dello slam) non hanno ne l’una ne l’altra e cio’ rende questi popoli molto piu’ aperti di noi alle novita’ sia culturali (sport, arte etc.) che scientifiche.
Basta con questo senso di superiorita’ che allo stato dei fatti e’ del tutto ingiustificato ed ingiustificabile.
Se poi volete continuare a suonare e ballare il valzer mentre il Titanic affonda sono affari vostri ma cortesemente abbiate un po’ di pudore…

sono con te al 100%

28
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Angelo 30-09-2014 16:22

Gli Slam sono 4 se i cinesi vogliono lo slam lo facciano con montepremi da Slam e poi tra 50 anni se avranno fatto le cose per bene forse potrebbero entrare come Slam; solo la storia, l’epicità dell’evento, la grandezza dell’evento possono garantire lo status di Slam.
Nel frattempo lo scempio organizzativo visto a Wuhan con assegnazione di 4 WC alle SF è da dilettanti non da Slam.
Di chi la colpa?. Dei cinesi?. Della Wta?.
Mettere prima Pechino e poi Wuhan era troppo complicato?.

27
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Fantumazz 30-09-2014 16:22

Le chiacchiere (ahimè) stanno a zero. Se i cinesi hanno intenzioni serie non ci sono discussioni che tengano: lo Slam se lo comprano. Metteranno sul piatto talmente tanti soldi che nessuno avrà la forza per opporsi.
Personalmente, non è un’idea che mi entusiasma. Però devo ammettere che sarebbe antistorico (e forse anche antisportivo) negare lo Slam alla Cina. Lo sport, come tutto il resto, segue il corso della Storia.
Nel calcio, ad esempio, la Coppa Intercontinentale in partita secca (Campioni d’Europa vs Campioni del Sud America) era molto più affascinante (IMHO); il Mondiale per Club che l’ha sostituita è meno bello, ma è una competizione maggiormente conforme ai principi che stanno alla base dello sport (oltre ad aprire nuovi mercati).
Altro esempio può essere il “6 Nazioni” di rugby che è diventato… a 6 nazioni solo nel corso del tempo 🙂
Interessante notare – a livello di curiosità – che non sempre il corso della Storia funge da “allargamento” per gli sport: il baseball, ad esempio, non ci sarà alle prossime Olimpiadi perché l’opera di promozione non ha funzionato. Infatti, continuano a giocarlo praticamente solo negli Stati Uniti e a Cuba :mrgreen:

Piuttosto, riguardo al possibile Slam cinese, ci sarebbero alcuni punti da chiarire:
– quando si giocherebbe?
– su quale superficie?
– ma soprattutto: sarebbe veramente un “quinto” Slam, o ne verrebbe tolto uno all’Europa, in maniera da mantenere la formula a 4 Slam? Sarebbe una scelta dolorosa ma necessaria per non svuotare di senso il concetto stesso di Slam e soprattutto di “Grande Slam”: è già difficilissimo fare il Grande Slam con 4 tornei, figuriamoci con 5…
In quest’ultimo caso, sarebbe divertente vedere come la prenderebbero i francesi e gli inglesi :mrgreen:

26
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
bao.bab (Guest) 30-09-2014 16:15

Scritto da luca
Sei d’accordo? Bravo
Non sei d’accordo? Che chiusura mentale!
La chiusura mentale io la vedo solo nei commenti di chi non sa accettare una posizione diversa, mah

Il problema non e’ l’opinione che uno ha al riguardo bensi’ gli argomenti…
Offrire risposte semplicistiche (nel tuo caso specifico direi sempliciotte…) a problemi complessi e’ solo qualunquismo…
Per il resto penso sia decisamente piu’ apprezzabile la posizione di chi si pone il problema ed e’ pronto a sperimentare qualcosa di nuovo piuttosto che far finta che nulla stia cambiando…
Citando una canzone “off” in relazione ad un mio post precedente: I giacobini avevano ragione e, terrore o no, la rivoluzione francese e’ stata una cosa giusta!!!

25
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
luca (Guest) 30-09-2014 15:54

Sei d’accordo? Bravo
Non sei d’accordo? Che chiusura mentale!

La chiusura mentale io la vedo solo nei commenti di chi non sa accettare una posizione diversa, mah

24
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
bunga bunga 30-09-2014 15:27

ci sta alla grande!!
tra marzo aprile sarebbero molti più soldi e molto più spettacolo,
nella primavera la serie di master 1000 sulla terra e il RG uccidono il tennis, sono di una noia mortale!!!
aumentiamo la stagione sul cemento sarebbe il massimo dello spettacolo anche se a dirla tutta i farei 2 slam sull’erba!!! spettacolo puro!!!!

23
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Alessandro (Guest) 30-09-2014 15:04

Uno Slam a marzo in Asia è una buona idea. Studiando tutto alla perfezione, senza improvvisazioni, potrebbe essere un successo. Tra il primo slam e il secondo 4 mesi abbondanti sono troppi. Si può fare.

22
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Lollo99 30-09-2014 14:20

No no e ancora no

21
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
bao.bab (Guest) 30-09-2014 14:12

Giuro che rabbrividisco nel leggere gran parte di questi commenti… La chiusura mentale che ne traspare e’ sinceramente imbarazzante e spiega la sostanziale impossibilita’ culturale e sociologica del nostro paese a rinnovarsi.
In 15 anni di lavoro mi sono dovuto spesso confrontare con processi di rinnovamento: la risposta classica che proveniva dalla gran parte della gente era “Non si puo’ fare” che si trattasse della riorganizzazione dei turni di lavoro o del colore della carta igienica!
Il nostro approccio culturale al cambiamento e’ quello del NON SI PUO’ FARE!!!
Vadano a farsi f…..e questi cinesi, indiani ed arabi… salvo poi accettare senza remore o rimorsi i denari con cui finanziano il nostro stile di vita o i nostri divertimenti…
Argomenti come “STORIA” o “TRADIZIONE” sono fini a se stessi di fatto sono utili unicamente a chiudere qualunque discussione piuttosto che ad aprire un autentico confronto. USA ed Australia (2 nazioni che organizzano tornei dello slam) non hanno ne l’una ne l’altra e cio’ rende questi popoli molto piu’ aperti di noi alle novita’ sia culturali (sport, arte etc.) che scientifiche.
Basta con questo senso di superiorita’ che allo stato dei fatti e’ del tutto ingiustificato ed ingiustificabile.
Se poi volete continuare a suonare e ballare il valzer mentre il Titanic affonda sono affari vostri ma cortesemente abbiate un po’ di pudore…

20
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
tennista (Guest) 30-09-2014 14:02

Murray Janowicz riempirebbe uno stadio da 4-5000 posti ovunque, forse di più. In questo momento non credo ci siano più di 500 persone a vedere la partita, che è interessante e divertente. Prima di meritare un torneo di quel livello un paese se lo deve meritare costruendosi una base di giocatori e appassionati che non ha assolutamente.

19
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
oreste (Guest) 30-09-2014 14:01

Io penso che come nel calcio la cultura ha lasciato spazio a sceicchi vari, non vede perchè non debba succedere anche nel tennis.
Si gioca, si campa, si vive, si mangia grazie ai soldi, loro ne hanno di più ed è meglio per tutti che non se li tengano per loro ma investano nello sport o in altre attività. Penso che i tennisti alla visione di un montepremi come quello che possono offri arabi o cinesi di certo ci andranno con molta voglia a giocare questo eventuale 5° slam

18
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
gbuttit 30-09-2014 13:57

Intanto non capisco perchè si parli di slam asiatico, non é che sarebbe uno slam itinerante… parliamo eventualmente di slam cinese che é più corretto.
Comunque i tornei si possono comprare, le tradizioni no… magari in cina otterranno un torneo che duri due settimane con tabellone da 128 ecc.. del tutto uguale ad uno slam, ma non sarà comunque un altro slam, non avrà lo stesso prestigio, ci vorranno decenni prima che venga effettivamente considerato come il 5′ slam (se mai accadrà…).

17
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
_Carlo (Guest) 30-09-2014 13:41

Spalti vuoti peggio di Madrid (anche per le finali) aria inquinata, caldo/umido asfissiante… Slam in Asia ?? Ma stiamo scherzando ?!? 👿

16
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
lallo (Guest) 30-09-2014 13:14

Scritto da Pantera
I titoli e le onoreficenze non si comprano… Ma si conquistano con la storia, il fascino e il pubblico.
uno slam all’asia, ottenuto solo per grazia ricevuta… Sminuirebbe il valore degli altri slam.
Che si mettessero in fila, attendessero una quarantina di anni… Dimostrassero di valere uno slam… E poi ne riparliamo.

quoto e visto l’atteggiamento dei giocatori (che in Asia ci vanno di malavoglia e le condizioni ambientali saranno sempre peggio..) sarebbe pure una tavanata colossale.
PS: A meno che non si intenda uno slam asiatico, in relazione al fatto che i ricchi cinesi, che fuggono in massa dall’inabitabile Cina, si comprino i 4 slam attuali con la massa assurda di soldi che posseggono….

15
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
mariano (Guest) 30-09-2014 12:35

@ Radames (#1179044)

Se facessero uno slam in Cina, Wimbledon non verrebbe eliminato ma perderebbe prestigio, anche perchè i cinesi ci investirebbero un sacco di soldi. Più si aumentano il numero di slam, più perdono di importanza i tradizionali.
Quoto in pieno Pantera

14
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
mariano (Guest) 30-09-2014 12:33

@ Pantera (#1178956)

Quoto in pieno

13
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
magilla (Guest) 30-09-2014 12:23

ma non c’è roma in lista di attesa da anni?

12
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Radames 30-09-2014 12:11

ogni sport deve fare i conti con la modernità: con la tradizione e basta non si riempiono le pance. Forse da questa iniezione di denaro contante dalla Cina si potrebbe ripartire per riformare tutto il sistema challenger/futures? Per me sarebbe orribile se dicessero: sostituiamo Wimbledon con Shanghai. Ma qui dicono semplicemente di aggiungere uno slam.

11
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Daje Ragazzi! (Guest) 30-09-2014 11:09

Scritto da bao.bab

Scritto da Libeccio
A me lo Slam in Asia fa rabbrividire!

Credo sia lo stesso commento che la nobilta’ francese posto’ sui social dell’epoca quando nella primavera 1789 fu obbligata a sedere in assemblea insieme alla borghesia…

standing ovation…

10
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
tennista (Guest) 30-09-2014 11:02

Orribile. Scrivere questo ed appoggiare l’idea di uno slam in cina vuol dire non conoscere storia e peculiarità del tennis, ma solo andar dietro ai soldi. Non è purismo, è cultura, tradizione, cose che danno forza ed uniciità. Ci pensa già l’ATP ad andare dietro ai soldi. Ci sono ben altri paesi allora che potrebbero meritare un torneo da due settimane, meglio ancora andrebbe rivisto tutto il calendario e di slam ne bastano quattro.

9
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Pantera (Guest) 30-09-2014 11:00

I titoli e le onoreficenze non si comprano… Ma si conquistano con la storia, il fascino e il pubblico.
uno slam all’asia, ottenuto solo per grazia ricevuta… Sminuirebbe il valore degli altri slam.
Che si mettessero in fila, attendessero una quarantina di anni… Dimostrassero di valere uno slam… E poi ne riparliamo.

8
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
bao.bab (Guest) 30-09-2014 10:36

Scritto da Libeccio
A me lo Slam in Asia fa rabbrividire!

Credo sia lo stesso commento che la nobilta’ francese posto’ sui social dell’epoca quando nella primavera 1789 fu obbligata a sedere in assemblea insieme alla borghesia…

7
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
mariano (Guest) 30-09-2014 10:20

L’idea sarebbe anche buona di un quinto slam in Asia.
Anche se la Cina offrisse tanti soldi però gli inglesi i francesi e gli americani non lo permetteranno mai.
Un torneo cinese come Wimbledon e il Roland Garros?
Impossibile superare la storia e le tradizioni con i soldi!

6
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Libeccio (Guest) 30-09-2014 10:17

A me lo Slam in Asia fa rabbrividire!

5
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
luca (Guest) 30-09-2014 10:10

Per soldi, immagini e quant’altro esistono i Masters 1000. Mettiamoci pure le finali se proprio. Gli Slam sono un’altra cosa

4
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Marco93 30-09-2014 10:02

Mi domando….
Perché no?
Allora che lo facciano.

3
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
lending (Guest) 30-09-2014 09:14

Si all’Asia No alla chiusura mentale!

2
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
evan (Guest) 30-09-2014 09:02

Ma che senso ha? Il tennis ha bisogno di pubblico…ma di pubblico che ne capisca! Spalti semi vuoti nei giorni iniziali dei tornei e d’improvviso stra pieni per le finali non si possono guardare…

1
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!