Resoconto dalle semifinali di Biella (Parlano Viola e Volandri)
L’estate che non c’è stata sbarca il 13 settembre all’Accademia del Tennis i Faggi regalando agli appassionati (quasi 400) accorsi per le semifinali del Pulcra Lachiter Challenger, torneo inserito nell’Atp Tour con montepremi da 42.500 euro, Memorial Luca Rosazza, una splendida giornata di sole. La diciassettesima finale internazionale organizzata a Biella sarà tutta azzurra: infatti a contendersi i 6.150 euro destinati al vincitore (con 80 preziosi punti Atp) saranno Matteo Viola e Filippo Volandri.
Viola ha dovuto lottare per due ore e mezza per avere la meglio su Benjamin Balleret, sconfitto con il punteggio di 6-7 /7), 7-6 (1), 6-3. La partita è vissuta su continui capovolgimenti di fronte e fin dal primo gioco, in cui il ventisettenne di Mestre ha annullato ben 4 palle break, si è capito che sarebbe stata una battaglia. Il monegasco, bravo e fortunato (è rientrato in tabellone come lucky looser dopo la rinuncia di Benoit Paire), annulla i primi due set point sul 6-5 (ace e errore di Viola a rete) e il terzo nel tie-break, che si aggiudica 9-7.
Con un gioco a specchio i due rivali si scambiamo pallate da fondo e nelle rare sortite a rete entrambi ottengono poco o nulla. Viola ha una percentuale più alta di prime in campo (69 contro 58%), ma il trentunenne di Montecarlo ottiene più punti (il 73% contro il 65 dell’italiano). Viola allunga sul 3-1, ma poi subisce tre giochi consecutivi e deve nuovamente rincorrere. Sul 6-5 annulla un match point con coraggio in una delle rare puntate vittoriose nei pressi della rete e porta l’avversario al secondo tie-break, che non ha storia. Il numero 193 del ranking sembra aver esaurito le energie e nel terzo set va sotto 3-1. A quel punto i giochi sembrano fatti per il tennista d’oltralpe, che invece prende un parziale di cinque giochi consecutivi che lanciano Matteo in finale.
«Sono contento solo per il risultato: ho giocato davvero male – commenta Viola -. Per tutta la partita sono stato poco lucido, passivo e quel rovescio sbagliato di un metro sul set point me lo sognerò a lungo: ho cambiato idea all’ultimo. Quando non sfrutti le occasioni, poi nel tennis rischi subito e così il primo set se n’è andato. Per fortuna ho reagito, ma che fatica».
Decisamente più agevole l’approdo in finale di Volandri, che si aggiudica il derby azzurro contro Marco Cecchinato (tds 3 e 159 Atp) con il punteggio di 6-3, 6-1. Una partita a senso unico, in cui l’esperto livornese, salito fino al 25° posto nel ranking nella sua stagione da sogno, quella del 2007 – semifinalista degli Internazionali d’Italia, dove mise in fila Gasquet (13 Atp), il numero uno Roger Federer e Berdych (12), prima di cedere a Gonzalez; mentre al Roland Garros salì fino al quarto turno (ko con Robredo) – ha impresso la sua esperienza e classe. «Non pensavo andasse così liscia: Marco stava giocando bene, ma anche la sfida dei quarti mi ha dato molta fiducia – racconta Filippo -. Sono stato bravo nel primo set quando era riuscito a riprendermi: lì ho fatto le scelte giuste e poi il resto è venuto da sé. Oggi mi aspetto una sfida dura: ci sarà da correre, ma sto ritrovando il mio tennis, che credo mi permetta di essere ancora competitivo ad alti livelli».
Nella finale del doppio la coppia italiana formata da Marco Cecchinato e Matteo Viola – per la prima volta insieme – si porta a casa il titolo superando i tedeschi Frank Moser e Alexander Satschko con il punteggio di 7-5, 6-0.
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4 commenti
Come a Orbetello qualche anno fa. Bravi ragazzi serviva come il pane un risultato del genere. E ora concludiami alla grande la stagione! Anche se tornei sulla terra europea ne sono rimasti pochi per Filo. Viola che fa? Ci va in Asia? Ho visto che risulta iscritto nelle quali di Shangai pechino e tokyo
Forza Volandri abbi fiducia in te stesso sei ancora giovane per ritornare ai livelli del 2007
Finalmente un monte premi che resta in Italia……………………
Ottimo Volandri, rientriamo nei 150 con la finale?