Bellis, Collins e Rubin tre tennisti che non prenderanno alcun compenso per gli Us Open
Cici Bellis è divenuta la tennista più giovane ad aver mai trionfato in un incontro ufficiale, tra le giocatrici “Under 20”, al netto dei suoi soli 15 anni di età.
E’ riuscita nell’impresa un paio di giorni fa, in occasione del primo turno degli U.S. Open, niente meno che contro Dominika Cibulkova, finalista Slam.
Essendo poi stata eliminata, la scorsa mattinata, per mano di Danira Ziyas in tre set, le sarebbe spettato un premio in denaro pari a 60.000$ al quale la nordamericana rinuncerà, per preservare la propria condizione di “amatoriale”. In molti si domanderanno la ragione della scelta. E’ giusto che rinunci ad una tale somma?
Il portale “ViceSports” ha recensito un documento in cui viene consigliato, alla ragazza, di usufruire di quel denaro. La questione sorge a causa di una norma, imposta dalla “NCAA” (National Collegiate Athletic Association), secondo cui nessun atleta, uomo o donna, che abbia intenzione di frequentare l’università possa ricevere alcuna retribuzione per la pratica sportiva.
Nel caso della Bellis, anche in assenza di una decisione definitiva riguardo l’intraprendere la carriera professionistica o la prosecuzione degli studi, ciò comporta la rinuncia alla somma poichè, dovesse optare per l’iscrizione ad una università, non potrebbe beneficiare di borse di studio ed agevolazioni simili.
La giovane non può usufruire di quanto guadagnato senza neanche aver mai varcato la soglia dell’università. Singolare.
Tuttavia, non soltanto la Bellis si è trovata di fronte a tale inconveniente. Danielle Rose Collins (diciannovenne eliminata dalla Halep nel primo turno) e Noah Rubin (diciotto anni, sconfitto da Delbonis all’esordio) sono stati costretti a voltare le spalle ad un premio di circa 35.000 dollari ciascuno, per mantenere il proprio rispettivo status “amatoriale” ed eventualmente proseguire gli studi.
Sia Rubin sia Collins già frequentano – o meditano di farlo – corsi universitari.
Rubin ha fatto i calcoli, ed i conti non gli sono tornati. “Avrei potuto guadagnare 35.000 dollari anche essendo stato eliminato al primo turno”, commenta similmente Noah. “Il problema sta nel fatto che frequentare la mia struttura come matricola, per un anno, costerebbe più di 50.000 dollari, e quel denaro non avrebbe nemmeno coperto interamente la spesa. Però, io voglio conseguire la mia laurea”, spiega.
Edoardo Gamacchio
TAG: Bellis, Catherine Bellis, Collins, Danielle Rose Collins, Noah Rubin, Us Open, Us Open 2014
Scusate ma la più giovane under 20 a vincere un incontro ufficiale tra le pro non era stata Mary Jo Fernandez ancora agli Us Open dell’ 85 doveva avere !4 anni?
Le classiche americanate!
Scusa t’interessa cosi’ tanto l’universita’?
Allora perché sta frequentando studi on line?
gli atleti ncaa non possono avere sponsor…
Stiamo sempre parlando di un torneo under18 che ti premia con un primo turno slam.
Non tutti nascono americani, francesi, inglesi o australiani. Questo è il punto.
@ renzopi (#1154490)
l’ho fatta in uno di quei posti che ho nominato io, ma anche i tuoi non devono essere male 😉
@ Pantera (#1154561)
Non so i casi di tutti e 3 ma la Bellis la Wild Card se l’e’ sudata ha dovuto vincere un torneo under 18 che la metteva in palio. Non c’e’ stato nessun regalo.
Perchè dare una borsa di studio… A chi con la vincita di denaro dei tornei, potrebbe pagarsi gli studi?
Il principio della borsa di studio è questo.
Beh! Questi ragazzi/e… Non hanno alcun merito per aver fatto un primo turno di slam ( visto che ci sono arrivati tramite wild card e a differenza di tanti giovani in giro per il mondo, non hanno dovuto fare gavetta e scalare classifiche).
Le wild card sono già dei premi spropositati.
ma oggigiorno neppure la laurea..
una volta titolo di studio = cultura e preparazione
adesso non è più così è solo un pezzo di carta da pagare in qualche modo e un sistema marcio che ci campa dietro
Una domanda ma anche dagli sponsor non prendono nulla???
beh, è una legge davvero strana. Ma sono giovani e fanno bene adesso a preferire la laurea ai soldi, anche perchè non sono certo 30k dollari a cambiarti la vita.
Con 60000 va al cepu o alla bocconi e il giorno dopo hai la laurea, possono sempre informarsi col Trota semmai
Ma il punto è: dove vanno a finire quei soldi?
Che regola stupida! in questi casi dovrebbero prevedere delle eccezioni. E’ per me indiscutibile che raggiungere un primo turno di un grande slam e’ un’impresa che va indiscutibilmente premiata
Che regola stupida, in questi casi dovrebbero essere contemplate delle eccezioni, arrivare a giocarsi un primo turno in un grande slam di tennis va considerato un merito e come tale senza discussioni va premiato.
Redazione, Rubin è un ragazzo peró.
Chi è Danira Diyas? Massimo Zarina 🙂
La bellis ha il padre benestante. Non ha problemi di borsa di studio. All’università ci entra comunque pagando la retta piena come tanti figli di papà somari ma ricchi (e non mi riferisco alla Bellis).
Nel suo caso, mi pare di capire, il padre (anche giustamente), vuole che faccia l’università (che comunque non si fa via internet) mentre lei vuole giocare a tennis. L’unico incrocio virtuoso è fare l’università giocando ed allenandosi per la stessa.
Cosa impossibile con attestato Pro.
Che poi a 17 anni La Bellis rischi di essere già una top10 fuori categoria per ogni universitaria (figuriamoci X compagne sua università), potrebbe anche contar poco dato che potrebbero sempre allenarla anche gli universitari maschi (magari a fatica..) 🙂
O la scuola Radio Elettra di Torino.
l’hai fatta in quei posti? oppure a timbuctù , novosibirsk o a katmandù
Si ma quel punto, affrontare gli studi universitari, quando sei in giro per il mondo 10 mesi su 12 diventa difficile.
Contenti loro.
è ridicolo, basta fare l’università in Messico, in Cambogia o in Italia e non serve farsi tutti sti problemi!
o fino a quando non guadagneranno più di quanto perderebbero con la mancata borsa di studio
Quindi giocheranno gratis fino a che non finiscono gli studi?