Us Open: Le dichiarazioni di Matteo Viola “Sul 5-4 lui serviva per il match, ma lì sono stato bravo a brekkarlo, realizzando sul 40 pari un fondamentale passante di rovescio ad una mano in corsa”
Matteo Viola nella tarda serata new yorkese ha rilasciato le sue impressioni e dichiarazioni dopo l’ottima vittoria in rimonta ottenuta ai danni del francese Pierre-Hugues Herbert.
Matteo oltre a essere stato sotto di un set, nel terzo si ritrovava sotto 3-5 e a due punti dalla sconfitta, ma lì Viola realizzava un numero che forse ha cambiato gli esiti del match…
Le dichiarazioni del tennista veneto nella serata americana di ieri:
“Oggi, come era normale attendersi, la partita è stata dura. Lui serviva davvero bene e ho fatto tanta fatica in risposta per tutto il primo set.
Poi pian piano, ho iniziato a leggere e capire di più il suo servizio, così è arrivato il break in mio favore nel secondo set e dopo aver salvato diverse palle break importanti ho portato a casa il secondo set per 6-3.
Il terzo set, invece, ho avuto io prima le chance per andare avanti nel punteggio, ma nel quinto gioco ho subito un brutto break, commettendo due gravi doppi falli. Sul 5-4 lui serviva per il match, ma lì sono stato bravo a brekkarlo, realizzando sul 40 pari un fondamentale passante di rovescio ad una mano in corsa.
Successivamente la fine della terza partita si è giocata su pochissimi punti ed è andata bene, riuscendo a portare a casa il secondo turno di quali.”
Luigi Calvo
TAG: Italiani, Matteo Viola, Us Open, Us Open 2014
La statistica dice pure,che il tennis italiano maschile non produce un tennista top ten e semifinalista di Slam da 36 anni(beccati questa! 😈 😎 )Non tirare fuori solo le statistiche che piacciono a te,e ai federali e al loro presidente. 😕
Il punto,Andreas Seppi,è che sono quasi quattro decenni,che noi abbiamo solo i non campionissimi.
Grandissimo Matteo Viola,ora sotto con il secondo turno
@ Andreas Seppi (#1144339)
Io lo dico perché seguendo molte partite a livello futures noto che molte volte ci sono delle percentuali di conversione di palle break bassissime, oppure tennisti che si fanno strappare il servizio quando servono per il match.
Posso assicurare che è la stessa cosa, o quasi, per i non campionissimi australiani
Ma infatti sono d’accordissimo con te, per quello ho scritto quella frase sarcastica. 😉
Anche perché le statistiche, che sono le uniche circostanze oggettive, spesso dicono cose contrarie al “sentimento popolare”.
@ Buon Rob (#1144303)
Come puoi notare non è un problema di nazionalità la mancanza di killer instinct. Noi ci accorgiamo che gli italiani (molto in generale) non ce l’hanno perché seguiamo le loro partite, ma se seguissimo le partite non so dei francesi, tralasciando i campionissimi, sarebbe uguale.
Giocatore che mi è sempre piaciuto un sacco, poi considerando che è l’unico tennista veneto in posizioni di “vertice” del ranking, lo tifo ancora di più 😛
Grande Matt,grande passante! 😎
Chissà se sul Livetennis francese l’utenza sta commentando che “ai giocatori francesi manca il Killing instinct”, con punti esclamativi vari.
Considerazioni amare a parte, ottimo Matteo, giocatore che ha molta testa. E’ ancora piuttosto giovane, molti giocatori sono sbocciati a quell’età, spero si ritagli una buona carriera, sulla falsariga di quella di un Paolino Lorenzi.