Laurynas Grigelis ed il sogno Us Open nell’accademia di John McEnroe. Il suo coach Giuseppe Menga dichiara: “La condizione c’è e Laurynas sta giocando bene. Il problema era la mancanza di fiducia, la capacità di giocare al meglio nei momenti importanti”
Nel 2011, nel suo momento migliore, arrivò al terzo turno e gli mancò davvero poco per entrare nel main draw. Stavolta, Laurynas Grigelis riprova le qualificazioni degli Us Open di New York e lo fa con tre anni di esperienza in più alle spalle. Un’esperienza che potrebbe tornargli utile nei momenti delicati. Da domani il lituano della Future Talent di Brusaporto, che ha appena festeggiato il 23° compleanno, sarà in gara a Flushing Meadows insieme ad altri 127 concorrenti: obiettivo, centrare uno dei sedici posti per il tabellone principale di quello che lo stesso Grigelis considera come il suo Slam preferito. Per la superficie dei campi, per l’atmosfera dell’evento, per quella ‘Grande Mela’ che è il simbolo dei sogni. Sognare si può, si deve, anche stavolta. Malgrado un’estate che non è stata particolarmente favorevole per l’allievo di coach Beppe Menga.
In singolare i risultati stanno faticando ad arrivare, ma una settimana fa ad Aptos si è accesa una luce che potrebbe avere un significato importante: una vittoria in doppio con il belga Bemelmans nel 100 mila dollari californiano, quello che proprio nel 2011 lo vide sul gradino più alto del podio in singolare.
Bisogna crederci perché, come suggerisce proprio Menga: “La condizione c’è e Laurynas sta giocando bene. Il problema era la mancanza di fiducia, la capacità di giocare al meglio nei momenti importanti, minata dalle sconfitte dell’ultimo periodo”. Ma in uno Slam si trovano motivazioni diverse rispetto ai tornei tradizionali. E a New York ci sono ricordi piacevoli da riportare a galla per trovare le sensazioni giuste e puntare al primo ingresso nel tabellone principale di un Major.
E per preparare al meglio questo evento, Grigelis e Menga si sono affidati a un luogo particolare, l’Accademia di John McEnroe a Manhattan, realtà attiva dal 2010 che vede come fondatore e direttore proprio il grande SuperMac. “L’aggancio – spiega Menga – è stato un amico comune, Adriano Biasella, ex professionista e ora tra i componenti dello staff dell’accademia americana. Era un’ottima occasione per trovare altri giocatori di livello e svolgere allenamenti mirati a un ritmo sostenuto”. Obiettivo raggiunto e tutto pronto per le qualificazioni dunque, con il tabellone che verrà sorteggiato nella serata di oggi e le partite di primo turno al via nella giornata di domani. Servono tre vittorie per entrare nel mondo dei grandi.
Lo spot di Grigelis agli Us Open
(13)Norbert Gombos vs Austin Krajicek
Ze Zhang vs Mate Delic
James McGee vs Gonzalo Lama
Laurynas Grigelis vs (30)Yuki Bhambri
TAG: Giuseppe Menga, Grigelis, Laurynas Grigelis, Menga, Us Open, Us Open 2014
4 commenti
la cosa interessante di questo articolo è sapere che un altro italiano di qualità’ allena all’estero..
Ma almeno vincesse qualke partita………..
Ahahah ancora!
erano ben 8 giorni che non compariva un articolo sul grande Laurynas Grigelis, mi stavo seriamente preoccupando…